la memoria dispersa

LA DONNA GIUSTA

«Improvvisamente ho capito che non c'è nessuna persona giusta. Non esiste né in terra né in cielo né da nessun'altra parte, puoi starne certa. Esistono soltanto le persone, e in ognuna c'è un pizzico di quella giusta, ma in nessuna c'è tutto quello che ci aspettiamo e speriamo. Nessuna racchiude in sé tutto questo, e non esiste quella certa figura, l'unica, la meravigliosa, la sola che potrà darci la felicità. Esistono soltanto delle persone, e in ognuna ci sono scorie e raggi di luce, tutto...»

Sandor Marai, "La donna giusta"

 Esiste la donna, l'uomo giusto?

Secondo me no, è solo una proiezione della nostra mente, un desiderio di completezza che andiamo a cercare  nell'altro/a invece di scoprirlo in noi stessi.

Esistono tante particelle di ognuno di noi che così frammentate non possono costituire quell'ideale di perfezione che da sempre ricerchiamo nell'altro come compensazione a quel senso di incompiutezza che avvertiamo.

Anche credere all'esistenza dell'anima gemella, a quella metà della mela che in qualche angolo sconosciuto del mondo ci aspetta  e attende di essere riunita  in un tutt'uno armonico, non è altro che proiettare  i nostri desideri e le nostre aspettative sull'oggetto  del desiderio tanto lontano a volte dal vero significato dell'amare.

L'idea che ci sia qualcuno che converga e aderisca perfettamente alla nostra visione della vita, senta ciò che noi sentiamo, veda con i nostri occhi, percepisca la realtà così come noi la percepiamo non è altro che la ricerca della perfezione  che non esiste perchè la persona giusta come la cosa giusta non possono avere un valore assoluto.

In quest'ottica anche la persona più sbagliata può essere la persona giusta per chi secondo la legge degli opposti ritiene che troppa conformità e uniformità di pensiero invece che giovare possa andare a detrimento dei rapporti.

Un'unica cosa esiste ed è la certezza di quella formula alchemica responsabile dell'innamoramento, di quello sconvolgimento  che per vie nascoste accende cuori e  sensi ma che così come nasce può finire per un'infinità di ragioni tutte riconducibili alla dinamicità e imprevedibilità della vita ma soprattutto a noi, che pur nella sincerità di quell'attimo che vorremmo fermare per sempre, attraverso quella muta fisica e di pensiero che corrisponde al nostro continuo divenire sbugiardiamo noi stessi un'infinità di volte.