Un blog creato da lorifu il 31/12/2009

la memoria dispersa

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« PENSIERI...TURPILOQUIO...CHE TRISTEZZA! »

Quegli anni...

Post n°483 pubblicato il 28 Giugno 2014 da lorifu
 

 

Ricordo le mie prime calze di nylon.

Allora si usava.  Avevo 13 anni  e non stavo nella pelle all’idea di poterle indossare, per la prima volta, alla messa domenicale con il vestito della festa.

Mia mamma le aveva acquistate con cura, ne aveva scelto il colore e la velatura e le aveva riposte nel cassetto in attesa del giorno giusto che rimandava sempre perchè secondo lei doveva essere un giorno di primavera  ma  vista la rigidità di quell’inverno interminabile potei permettermele soltanto a fine maggio quando ai piedi scarpette di vernice nera  e gonna a palloncino, prima di uscire   mi mirai e rimirai nell’enorme specchio della mia cameretta lisciandomele a lungo per sentire l‘impalpabilità del velo stando ben attenta a non smagliarle o tirare qualche filo.

Ero raggiante di felicità e mi sentivo grande.

Sentivo dall’uscio socchiuso  mia mamma e mia nonna parlottare e immaginavo gli sguardi di intesa quasi  che quel semplice indumento mi traghettasse d’un baleno all’età adulta.

Un po’ mi pavoneggiavo, in giro per la casa,  cercavo gli sguardi delle mie sorelle più piccole  con aria di sufficienza, inchiodandole al loro ruolo di subalterne decretato da quell’immagine di “Signorina collant” come si divertivano ad appellarmi non senza una punta di invidia per un traguardo che per loro era ancora lontano.

Insieme ci dirigemmo verso la chiesa e mi accorsi solo allora che la mia camminata era del tutto innaturale,  la postura e l’andatura stonavano con quella mise che avrebbe dovuto invece valorizzare la mia femminilità.  Ad ogni passo vedevo le mie ginocchia che non  sporgevano più dai grossi pesanti calzettoni che mi avevano accompagnata fino allora e  le mie esili gambe sembravano nude. 

Ero proprio buffa e mentre  le mie sorelle mi trotterellavano dietro cercavo di camminare quasi sulle punte per  non contraddire quell’immagine a lungo costruita.

Provai un certo imbarazzo quando colsi i sorrisini  dei miei compagni con i quali fino a qualche giorno prima giocavo e facevo lunghe corse in bicicletta chiedendomi se lo stupore che leggevo nei loro occhi fosse di ammirazione o delusione.

In chiesa non mi riuscì di concentrarmi, mi guardavo attorno e cercai  di riflettermi nelle tante ragazze mie coetanee che a differenza mia apparivano a loro agio con o senza calze di nylon.

Mi sentii ridicola e non aspettavo l’ora che la funzione finisse.

Di ritorno verso casa non proferii parola tramortita anche dalle chiacchiere delle mie sorelle.

Una volta in camera mi sfilai le calze, le guardai allo specchio, le accarezzai, le piegai ben bene e le riposi nell’angolo più in fondo del cassetto.

Non ero ancora pronta, volevo divertirmi e quel giorno avevo perso il sorriso.

A mia madre non dissi nulla. Capì da sola.

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Commenti al Post:
Vince198
Vince198 il 28/06/14 alle 08:05 via WEB
Mi hai fatto sorridere, Loretta, ma per la commozione, perché qualcosa del genere è accaduto alle mie due sorelle, al tempo. Sono ricordi che si perdono nel tempo di oltre mezzo secolo fa, insieme a tutti gli altri ricordi della mia infanzia che sfumano ma che non vanno via dalla mia memoria. Ed è un bene che sia così ^_____^
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 22:19 via WEB
Non posso dire che sia stato il periodo più bello della mia vita, senz'altro a distanza di tanto tempo lo vedo con occhi diversi e mi intenerisco per quell'innocenza perduta. :-)
 
zuaro2
zuaro2 il 28/06/14 alle 09:22 via WEB
Sembra "quasi" una forma di timidezza. E' sempre stata una brutta bestia. :)
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 22:28 via WEB
In effetti a quei tempi ero molto timida e dolce tanto che arrossivo per un nonnulla. Col tempo la timidezza é sparita anche perchè, poco più che ventenne, dovetti affrontare come insegnante alle prime armi di una Scuola alberghiera una intera classe di spavaldi maschi che avevano più o meno la mia età tanto che mi irrobustii di colpo. :-)
 
woodenship
woodenship il 28/06/14 alle 22:47 via WEB
Ci si sente sempre quando arriva il momento,ma anche quando non è ancora arrivato.E'in questo caso è una donnina già assennata a far capolino,mentre cammina inguainata come una miss......Ma che racconto stupendo!Di una delicatezza e bellezza che rapiscono,spingendo a leggerlo tutto d'un fiato......Complimenti a iosa ed un abbraccio di petali vellutati........W...........
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 22:31 via WEB
Grazie Wooden, riesci sempre a cogliere lo spirito giusto e a rispondere con generoso slancio. Ti ringrazio e auguro una bella serata, piena di stelle :-)
 
Dilorman
Dilorman il 29/06/14 alle 11:40 via WEB
È l'improvviso batticuore della paura di crescere, non eri ancora pronta a lasciare i giochi dei cortili e le piccole bambole da vestire...
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 22:36 via WEB
È così Dilorman, gli anni dell'adolescenza non sono facili, riso e pianto si alternano con facilità, vivi di insicurezze e paure e ti senti inadeguato in ogni cosa che fai. Grazie per il tuo intervento. Buona serata, loretta
 
oli.ver1960
oli.ver1960 il 29/06/14 alle 19:18 via WEB
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la canzone di Celentano: "e intanto il tempo se ne va....le calze a rete han preso già il posto dei calzettoni"..... Molto simpatica la tua avventura con le collant ma, piena di responsabilità. Una conquista per quei tempi....una sciocchezza per le ragazze di oggi dove gli obiettivi sono la ricerca del capo all'ultima "firma"....senza età. Ora si nasce già grandi (di stupidità)senza la soddisfazione della conquista ma, solo per il piacere di avere... Felice serata, Oliver
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 22:58 via WEB
Sai Oliver che volevo mettere proprio la canzone di Celentano come sfondo musicale? Lui descrive molto bene i turbamenti tipici dell'adolescenza ma restituisce un'immagine di giovane fresca non contaminata dalla corsa verso l'effimero e beni da consumare. Non così i nostri giovani d'oggi, non tutti per fortuna, che a causa del martellamento televisivo e alla cultura imperante dell'immagine sono tanto ricchi di cose e sempre più poveri di valori e significati. Ciao Oliver, buona serata :-)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 29/06/14 alle 22:08 via WEB
un sottile filo...di nylon lega questi ricordi ad emozioni sempre vive. stupende da leggere, Loretta.indipendemente dall'epoca, gli adolescenti amano crescere sempre troppo in fretta salvo poi riprendersi il tempo e farlo proprio vivendolo fra dissidi e consapevolezze.
strordianaria Twiggy simbolo di quell'eoca, fantastica la tua memoria :-)
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 23:38 via WEB
Twiggy, un’icona a quei tempi…anche se oggi farebbero tenerezza i suoi atteggiamenti anticonformisti e provocatori. Purtroppo al giorno d’oggi, il consumismo ha creato una società di giovani che paradossalmente attraverso l’omologazione ha perso ogni identità, tutti uguali in una corsa verso il nulla. Buona serata Elena, un abbraccio :-)
 
Duochrome
Duochrome il 29/06/14 alle 22:13 via WEB
Mi hai fatto tornare in mente quando, a sedici anni, costrinsi mia mamma ad accompagnarmi in profumeria perché volevo iniziare a truccarmi. Ci avevo messo dei mesi per chiederglielo. Finalmente, si va. Prendo tutto, no anzi, molto meno di tutto, non era l'età per i mascheroni. Dopo una settimana avevo già smesso di truccarmi. Mi sentivo ancora ragazzina e assolutamente non pronta a lasciare quel ruolo. Ripresi il make up a 23 suonati. Per i tacchi, invece, a quasi 30 devo ancora abituarmici :)
 
 
lorifu
lorifu il 30/06/14 alle 23:47 via WEB
Sei molto giovane e la tua testimonianza é preziosa dato che anche per te il bisogno di sentirti grande é stato più forte di tutto salvo tornare sui tuoi passi solo ad esperienza avvenuta. Gli adolescenti devono sperimentare e i divieti non fanno altro che alimentare il desiderio di trasgressione. Passato il momento dell'euforia dell'età, comunque, tutto ritorna nella normalità. Grazie per il tuo intervento, ti saluto con simpatia, loretta
 
gaza64
gaza64 il 02/07/14 alle 11:34 via WEB
Un ricordo dolce ed emozionante, il tuo, per le aspettative che, sempre, un passaggio come quello che hai descritto, comporta: mai decisivo, mai brusco se non nelle sensazioni che, inaspettatamente ci fanno retrocedere di un passo soltanto, prima di compiere il vero "balzo":)
Buona giornata Loretta...
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:29 via WEB
Ricordarle é un po' come riviverle. Grazie Gabriella, buona giornata :-)
 
ranocchia56
ranocchia56 il 03/07/14 alle 13:17 via WEB
Non dimenticherò mai quanto ho stressato mia madre perchè volevo le calze velate e non i calzettoni, l'età l'avevo na ero così piccola di staura e magra.. Mia madre di comprarmele non ne voleva sapere, una volta c'era un invito a un pranzo dove ci sarebbero stati tanti parenti, io avevo visto delle calze che mi piacevano molto, velate ma poco, con dei motivi stampati e le ho chieste con tanta insistenza che mia madre me le ha comprate. Le avevo indossate, ai miei tempi ancora con il reggicalze.., contenta, mi sentivo molto a mio agio, mi piacevano, me le guardavo sempre e arrivata dove c'erano tutti i parenti camminavo sentendomi elegantissima. All'improvviso quando i primi parenti le avevano notate è arrivata una pioggia di rimproveri a mia madre perchè erano calze da "grandi". Quanto li "odiavo"! Ero tornata a casa molto arrabbiata dopo aver preso anche il rimprovero di mia madre per averla tormentata affinchè me le comprasse, le calze sono finite in un cassetto con il mio cuore spezzato. Ma evidentemente ero già pronta a portarle perchè un anno e mezzo dopo anche contro il parere di mia madre avevo iniziato a portarle di nuovo e anche quelle velate, mi stavano bene e io mi sentivo "bella", alla fine anche mia madre si era abituata all'idea. Un abbraccio grande. Rosa
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:33 via WEB
Grazie per la tua testimoninza Rosa. Anche tu sei andata a pescare nella memoria i tuoi momenti che ci accomunano per le analogie con cui sono stati vissuti. Un abbraccio :-)
 
SEMPLICE.E.DOLCE
SEMPLICE.E.DOLCE il 05/07/14 alle 16:45 via WEB
BEI TEMPI PERò:)))))))...un Sereno e Gioioso Sabato ....
Splendida Domenica ...un Sorriso ed un Abbraccio ...
Lucy
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:34 via WEB
Un sorriso e un abbraccio a te. Grazie! :-)
 
kuliscioff
kuliscioff il 06/07/14 alle 19:13 via WEB
Ciaoooo spero che tu ti ricordi di me.. un salutoe un abbraccio
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:36 via WEB
Come potrei dimenticare. Fai parte delle amicizie storiche che restano. Un bacio, loretta
 
LUX_DIAPHANUM
LUX_DIAPHANUM il 06/07/14 alle 23:31 via WEB
Lieta sera Lory, Importanti Ricordi, Ognuno ha un Momento per Sentirsi a Proprio Agio con le Cose, un abbraccio di Luce Alex
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:36 via WEB
Sempre gradita la tua presenza. Un abbraccio, loretta
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 08/07/14 alle 06:17 via WEB
Ma tu pensa!
Era più o meno lo stesso imbarazzo e disagio che all'epoca (1963) provavo io quando indossavo per le prime volte i calzoni lunghi.
Insomma, con i calzettoni e i pantanoncini corti che lasciavano nude le ginocchia si stava sicuramente molto meglio. Anche d'inverno, ovvio...
 
 
lorifu
lorifu il 08/07/14 alle 15:38 via WEB
E'vero non ci avevo pensato. Anche voi maschietti avete qualcosa da ricordare nel passaggio all'età adulta. Grazie per la visita. Buona giornata. :-)
 
cosi_e_se_credete
cosi_e_se_credete il 09/07/14 alle 17:15 via WEB
Il tuo post, elisir di tenero incanto, riaccendendo i sapori d’un tempo, quando, adolescenti, pian piano, timidamente ci si affacciava nel mondo dei grandi. Incantevole narrazione, intrisa d’apriche emozioni, crisalide d’infinita dolcezza. :)
 
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Tu credi di incontrare l’amore,

in realtà è l’amore che incontra te

nei modi più strani,

inaspettati, involontari, casuali.

A volte lo confondiamo col bene

e lo surroghiamo.

Spesso siamo convinti sia amore,

fingiamo sia amore,

e leghiamo noi stessi

a una indistruttibile catena

frutto dei nostri desideri mancati

dei nostri sogni sopiti

delle nostre abitudini

delle nostre paure

delle nostre comodità

delle nostre viltà

dei nostri calcoli

della nostra apatia

dei nostri falsi moralismi.

Ma quando arriva, se arriva,

lo riconosci,

come  “il sole all’improvviso”

sconvolgente, coinvolgente,

totalizzante, esclusivo,

fusione di corpo e anima

osmosi perfetta.

Se finisce,

un dolore muto, senza fine.

loretta

 

 
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 
 
 

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