UNA NUOVA ALBA

PENSIERI...

Venerdì è arrivato fortunatamente!

Domani a casa e spero pure Domenica, se il tempo continua così, non sarò a lavorare in trattoria.
Il sole qua va e viene, ma lo stesso mi mette allegria e voglia di fare.

In questi giorni mi balenano un sacco di cose per la testa… ai miei genitori, al tempo che passa ed alla paura che ho di perderli. Non do i numeri, ma spesso sento di persone che conosco con l’età più o meno dei miei che scompaiono e di conseguenza la mia paura diventa normale. Ho paura di perderli. È troppo presto non mi sentirei pronta.

Con mio papà non ci vado d’accordo. Abbiamo, purtroppo un brutto rapporto. Fisicamente ci assomigliamo, ma come carattere non so. Litighiamo, litighiamo, litighiamo. Lui che non fa altro che rimproverarmi ed io che mi sento la figlia imperfetta, la pecora nera.
Con mia mamma invece il rapporto è diverso. Pure con lei litigo, ma poi mi ritrovo a cercarla e lei che si fa sempre in quattro per me, in tutti i sensi. Lei c’è sempre. Magari nel momento di rabbia ci diciamo cose che non vorremmo, ma poi lei si preoccupa sempre tanto, forse più del dovuto con me.
Il rapporto con mia sorella è peggio che peggio. Ma di ciò ne avevo già parlato tempo fa… Non so se la cosa si possa recuperare, so che al momento è dura.
Con mio fratello invece non si litiga. Al massimo ogni tanto qualche parola, ma è giusto così sennò rovinerai la scena! Ehehe… Dalla descrizione sembra che non si faccia altro che litigare in casa mia. Non è così, parlo dei momenti singoli, che poi ci sono in tutte le famiglie.

Poi mi sono messa anche a pensare alle persone che sono entrate nella mia vita. Persone che per me sono state molto importanti, ma che poi la vita ci ha portato a dividerci. Persone che ho conosciuto qui e ce ne sono tante di belle, altre con cui sono andata in conflitto e mi spiace di ciò e credo di averglielo detto, sennò lo sapranno da qui, altre che rimangono virtuali, ma pur essendo tali, sono belle ugualmente.

Forse è vero. Nella vita ci sono persone che entrano, persone che escono ed altre che sono solo di passaggio, che magari in quel periodo sono state importanti e poi quando hai imparato a cavartela con le tue proprie gambe, loro se ne vanno. Non so se funziona proprio così, ma a volte mi guardo indietro, il tutto con la malinconia, senza dimenticare nessuno che ha incontrato il mio cammino.

Non so cosa voglia significare quello che ho scritto. Mi andava di buttare giù qualche riga, forse senza senso, forse non dicono nulla, ma non importa… mi andava di dire ciò.

Buona giornata amici miei!

Post N° 564

Prima, girando per blog, leggevo varie storie e mi sono messa a riflettere su quanto possa essere complicata la vita ed a dove essa ti possa portare. Magari, pure a fare cose che non vorresti, ma per regalarti un attimo di felicità, per sognare un attimo, sei disposta anche ad accontentarti di ciò e poi… poi si ritorna alla vita reale.

Perché è così difficile essere felici?
Anzi, felicità è una parola grossa, perché non siamo sereni? Cosa ci manca?
Beh, non mi so rispondere a ciò.

L’amore è tutto dopo la salute?

A volte ci sono nelle famiglie delle situazioni davvero tragiche e continuo sempre a stupirmi ed a rendermi conto di quanto io possa essere stupida per volere far cambiare le cose in meglio.

Forse continuo ad essere la solita sciocca, sognatrice, che deve ancora crescere… ma che crede ancora che il mondo un giorno possa essere migliore.

Post N° 563

So di essere poco presente nell’ultimo periodo, mi spiace per chi mi ha detto che non scrivo più, ma un po’ il lavoro ed un po’ l’umore, non riesco ad essere molto presente qui.

Ho trascorso un bel week-end.

Premetto subito che Venerdì sera sono rimasta a casa.

Credo che Halloween sia una festa sciocca. Parlo sempre dal mio punto di vista e con chi non la pensa così mi scuso. Noi italiani temiamo di essere inferiori agli altri e così copiamo le feste agli americani, inglesi… va beh!

Sabato mattina sveglia prestissimo.

Nella città dove lavoro era festa Sabato e Domenica e così sono andata a fare un giro in fiera tra le bancarelle. Mia mamma ha voluto venirci. Ho pensato che sarebbe stata la fine perché poi mi avrebbe rimproverato di spendere i soldi e così non avrei preso nulla ed invece poi ho fatto come ho voluto io… Ahaha!

Siamo rincasate alle 13 passate ed alle 14.20 ero già pronta per andare i cimitero dove riposano i miei nonni paterni e neanche un’ora dopo nell’altro cimitero dove ci sono i nonni materni. Non c’era da dimenticare che si festeggiava i Santi Sabato e Domenica invece i Morti.

Lì c’era pure una conoscente che da piccolina ho sempre chiamato zia anche se non lo è e l’ho riaccompagnata a casa e poi abbiamo fatto due chiacchiere e qualche confidenza.

Alle 17.30 me ne sono corsa a casa per cambiarmi e correre in stazione dei treni a prendere la mia amica che tornava dal lavoro ed avremmo fatto un giro in fiera visto che lei ci vive lì.

Abbiamo fatto due passi e poi, io che ho sempre i colpi di matto ho deciso all’istante di farmi il secondo buco all’orecchio destro per fare pari con il sinistro, visto che un anno fa ho preso un bel paio di orecchini in oro bianco per mettere nel secondo buco, ma uno non lo uso mai ed allora via…

Entro, chiedo alla signorina e mi fa che me lo avrebbe fatto non appena si sarebbe liberata della clientela. Nel frattempo entra sua mamma, che io chiamo strega ed ora capirete…

Si avvicina e mi chiede di che ho bisogno. Le dico che aspetto la figlia per il buco dell’orecchio e qui iniziano le comiche. Mi fa “E dov’è il problema, te lo faccio io!”

O__o questi sono i miei occhi increduli. Ma prima la signora merita una descrizione! Avrà oltre 70 anni, con i cappelli quasi alle spalle grigi/bianchi dritti e la freccetta al lato della fronte.

Prende la pistola avvolta dal fazzoletto e poi distoglie la mano se la porta dentro la scollatura, tira fuori un fazzoletto, si soffia il naso e lo ripone dentro la scollatura vicino al seno.

Io la guardo incredula, mentre senza lavarsi le mani prende l’orecchino e lo attacca alla postola per farmi il buco. E la famosa questione dell’igiene dov’è???

Prende un pennarello e mi fa il segno sull’orecchio dove dovrebbe bucare. Controllo sia io che la mia amica e vediamo che va bene, solo che deve essere un po’ più alto.

Si avvicina con la pistola. Io ridendo faccio “Fa male?” e lei PANF! E la mia amica girata dall‘altra parte “Mi sento male…”.

“L, scherzi? Mi faccio il buco io e ti senti male te?”, “Si…” ed io a ridere per sdrammatizzare.

Pago e ce ne andiamo. L’aria fresca fa bene ad entrambe!

Poi continuiamo il giro, ma iniziamo a sentire fame e optiamo per andare a mangiare e lei mi propone un panino delle bancarelle. Un “panino onto”, come lo chiama lei, ancora? No, ne avevo mangiato anche uno a pranzo quando ero fuori con mia mamma!

Mi tocca accettare e non contenta prende pure le patatine sta disgraziata con due coche.

Lasciamo stare…

Finito di mangiare continuiamo il giro e che fa? Prende pure gli arachidi quelli tutti zuccherati. A me solo il pensiero mi fa venire male e volevamo anche mangiare la frittella!

Passano le ore e non contente io prendo la liquirizia che amo e lei altri dolciumi alla bancarella, peschiamo pure e vinciamo a testa un pesciolino “Nemo”. Io lo scelgo arancione e lei blu.

Bisognava vederci… in giro con sti peluche di Nemo attaccati al polso ed il sacchetto di dolci in mano. NO COMMENT!

Finché poi ci fermiamo davanti ad una bancarella di peruviani sapete quelli che hanno quella bella musica rilassante e vendono gli acchiappatogli o quei cappelli, berretti tutti colorati?

Beh, tanto per cambiare iniziamo a chiacchierare, si presentano, facciamo altrettanto e quello più carino inizia a dirmi che lui capisce subito le persone e sente che io sono buona e che trasmetto un’energia positiva. Questa mi mancava, non me l’avevano mai detto!

Alla fine ho preso un braccialetto da uno e mi ha pure fatto lo sconto, l’altro invece mi ha masterizzato un cd con la loro musica e non c’è stato verso di pagarlo, me l’ha voluto regalare.

Mi fa ridere perché finché attendevamo il cd, la mia amica chiacchierava con uno ed io con l’altro e mi diceva “Non capisco se è la tua amica che ci prova con il mio amico o il contrario!” ed io giù a ridere.

Alla fine ci chiedono quando ci saremmo rivisti ancora, così io dico che saremmo passanti anche il giorno seguente. Poi entrambi mi hanno lasciato il numero. Non ho saputo dire di no. A dire il vero quello più carino era simpaticissimo, parlava bene l’italiano con tanto di frase di usanze nostre!

Incredibilmente siamo rimaste alla bancarella oltre un’ora. Ci siamo salutati e poi siamo andate a casa della mia amica. Ci sono rimasta una mezz’oretta e poi via a casa perché Domenica, tra qualche ora, avrei dovuto ritornarci e ci avrebbe raggiunto pure un amico.

La mattina dopo mi sono svegliata presto, ma ho oziato un po’ letto ed un po’ su e giù per casa finché alle 11 mi sono lavata, stirata i cappelli per bene, truccata e giù fino in piazza del mio paese dove c’era il ritrovo perché avremmo pranzato in trattoria dove lavoro.

Logicamente sono arrivati in ritardo e siamo andati a fare colazione all’una. Te pareva? La mia amica aveva bisogno di zuccheri!

Fatta colazione, via con la mia macchina fino in trattoria.

Arrivata mi hanno fatto le feste. Un sacco di clienti che conoscevo ed io ce facevo la cliente e non più la cameriera. La cosa bella è che un cliente abituale ha voluto fare lui il cameriere a me per una volta. Così abbiamo invertito i ruoli. Quanto non ho riso. E poi la titolare che ha fatto il “pane esplosivo”, i clienti abituè che mi facevano morir dal ridere… il tutto a mangiare sotto il sole all’aperto che si stava benissimo perché c’era un sole stupendo. Anche lì non ci siamo fatti mancare i dolci. I “zaeti” per dessert!

E poi di carino c’è stato pure un bigliettino con un messaggio da parte di N, il tipo delle rose che era stato a mangiare lì Sabato e così l’ho ringraziato tramite sms e si è pure scusato per il comportamento.

Poi alle 15 passate siamo partiti per tornare in fiera.

S, il nostro amico mi ha regalato due cd, di cui uno con alcune vecchie canzoni disco diciamo particolari, che cantavo alla mia sorellina quando ero in vacanza da lei e così l’ho chiamata con il volume altissimo per fargliela sentire. Oddio! I miei amici che erano dietro, nel frattempo erano saliti nella loro macchina, mi mandavano sms con scritto di abbassare il volume.

Arriviamo a casa di L., parcheggiamo e via in fiera.

Subito come siamo entrati ho fatto acquisti su consiglio di S. Ho pure trovato diverse persone che conoscevo e non sono mancati nemmeno i battibecchi! Eh no! S e L, avevano trovato da ridere e non solo…

Verso le 20 siamo andati a cenare. L voleva il panino, ma io mi sono rifiutata categoricamente. Non si poteva. Dovevo morire? Così ho prenotato e siamo andati a mangiare in ristorante.

Lì tra i battibecchi dei miei amici e la vista della zia del mio ex e di suo moroso che quando mi ha visto ha girato lo sguardo, mi ha portato il morale ai piedi o quasi.

Quella sera ho preso un sacco di freddo anche perché poi in fiera è scesa un po’ di nebbia, io con il giubbino al livello della cintura, così come la maglia, passava aria e giù a starnutire.

Ah… dimenticavo. Domenica mattina mi sono guardata bene l’orecchio ed ho visto che il buco era fatto male (o come dico io, alla cazzo di cane. SCUSATE!). Così Domenica sono ritornata e l’ho tolto, lascio che si chiuda e Sabato lo vado a rifare, ma stavolta il punto me lo faccio io prima di uscire di casa e le controllo bene le signore!

Conclusione la festa è finita, era pure il patrono della città di dove lavoro e me la sono mangiata perché era di Domenica. Volevo mangiare la frittella che erano anni che non l’assaggiavo e per vari motivi non l’ho fatto, ma almeno mi sono presa un libro che un tipo qui dentro mi ha consigliato. Vedremo se ha ragione.

Comunque tutto sommato è stato un bel week-end e mi sono divertita un sacco.

Molto velocemente ho raccontato il mio week-end, ma le cose non sarebbero finite, ma il mio tempo a disposizione si… quindi buona serata ed un bacio grosso grosso!

Post N° 562

Questo premio mi è stato assegnato dal blog NON ESISTO PIU' di ANTONIOLI80 ringrazio di cuore e a mia volta lo passo a:

(Senza nessun ordine)

aghi nella mente di anita85.ra

SEMPRE IO di estrelasempre

DIETRO LA PORTA di sya79

quello che sono di algori

uno strano sogno di bonaria71

UN PO' DI CHIARA di k.i.a.85

Il mondo di oggi di alessia.past

Bah! di vivaildivertimento

e poi se posso anche Gio...

NON ESISTO PIU' di ANTONIOLI80

Le regole sono:

1) nel ricevere il premio, devi scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha premiato;

2) devi scegliere un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti
nei loro temi o nei loro design. Esibisci il loro nome e avvisali di aver ottenuto il premio "Creatività".

Post N° 561

Si può avere il cuore diviso in due?
Mi spiego. Il cuore può rimanere appresso a due persone anche se per svariati motivi non ci sono più? Non li vedi più o le strade si sono divise?
Magari in maniera diversa, però un pezzo lo hai lasciato ad una ed il restante all’altra?
Beh, è quello che sento io e non mi so spiegare il motivo, ne il perché…
So solo che fa male… Vorresti cambiare le cose, ma maledettamente il destino non si cambia ed indietro non si torna…

Post N° 560

"Nessun rimpianto nessun rimorso
soltanto certe volte capita che

appena prima di dormire
mi sembra di sentire

il tuo ricordo che mi bussa
ma io non aprirò"

Post N° 559

RAZZISMO SI O RAZZISMO NO?

Premetto subito che io non sono razzista e che ho due amiche rumene, di cui una delle due, è una delle mie più care amiche, ho un amico albanese, un amico marocchino, uno tunisino e qualche conoscente egiziano. Ci tengo a fare il quadro della situazione prima di essere giudicata a malo modo.

Quando parlano male delle badanti rumene, croate, russe o altro, generalmente io tendo a difenderle, perchè non è giusto fare di tutta un’erba un fascio. Ci sono le persone perbene ed altre no, come ci sono qui in Italia od in qualsiasi altro posto del mondo, ma Mercoledì sera è successo un qualcosa e non posso stare zitta, anche se un essere così, non merita un post!

Quella sera sono andata con un amico al karaoke, dopo una pizza, finito di lavorare.

Logicamente al karaoke ci vanno diverse persone, di età, razza, religione… C’era pure una rumena. Fin qui nulla di strano. Ha pure cantato e faceva l’oca con tutti gli uomini, ma in modo particolare con il tipo del karaoke ed a me non me ne può che fregar de meno!

Ieri sera finito di lavorare, facevo due chiacchiere con mia sorella, che quel Mercoledì sera c’era pure lei e mi ha riferito cosa le aveva detto l’altra ragazza che era con lei.

A quanto sembra il tipo del karaoke, compiaciuto del comportamento della rumena, ha chiesto se era vero che tutte le rumene sono delle troie. Lei ha risposto di si. Che fanno le puttane per strada, come tutte noi donne italiane facciamo le puttane a casa.

Oddio!!! Sentito da che pulpito arriva la predica? Per fortuna che non c’ero e non ho sentito, perché l’avrei uccisa a parole, se non che sarei pure arrivata alle mani.

Ma sta svergognata, che prima aveva detto all’amica di mia sorella, che lei in Italia non lavora (chissà cosa fa!!!), come si permette di dire che noi italiane siamo tutte puttane?

Persone come lei in Italia, quelle che “fregano” il marito alla donna con cui ci ha vissuto anni, quelle che portano la violenza o altro, sono feccia per me e non permetto a loro che vengono nel nostro paese a dire che noi donne italiane siamo puttane!

Sapete le donne dell’est come chiamano gli italiani? Polli! Me lo dice la mia amica rumena. Polli perché si fanno spennare e poi l’italiano dice che loro sono più calde di noi. Certo fanno le puttane di professione, ma io preferisco essere meno brava a letto, ma con una dignità e me ne sto a casa con i miei bimbi, invece di tradire il marito e di lasciare i piccoli a casa da soli.

Ma quanto sono sciocchi quegli uomini? Noi donne italiane ci mandano al lavoro dopo una vita di dedizione a loro ed arriva la zoccola dell’est, se la sposano, intestano tutto a loro e poi loro li fanno fessi! Ma fanno bene!!! Mi spiace solo per la famiglia, ex-moglie e figli che non avranno più nulla, ma gente così scema merita ciò!

Sia chiaro, non sto accusando tutte le donne dell’est, perché non tutte sono così, ma quelle che veramente lo sono.

A tutti gli extracomunitari che vivono in Italia e che non la sanno apprezzare tutto quello che noi facciamo per loro e che ci offendono, vi informo con tutto il cuore che potete tornarvene nel vostro paese!

La feccia qui nel nostro bel paese, non la vogliamo!

Antonella

Post N° 558

Ci sto pensando seriamente.
Qualcuno mi ha fatto venire il pallino.
Il titolo esiste già, ma non è detto che debba essere quello.
Chissà, magari inizio nuovamente. Magari rimarrà incompleto come in passato o forse… non so. Ma ora mi è tornata la voglia di scrivere quel romanzo rosa che tanti anni fa avevo iniziato. Probabilmente resterà solo una cosa mia, ma poca importanza ha perché è solo una mia voglia di esternare qualcosa.
Forse una sola persona lo leggerà o forse un giorno lo pubblicherò in altro blog.
So solo che mi è tornata la voglia di scrivere…

Post N° 557

Di questo week-end non ho nulla da raccontare visto che non ho fatto nulla.

Venerdì sera me ne sono rimasta a casa. Alle 22 poco più ero già in pigiama che mi stavo per mettere a letto se non ci fosse stato qualcuno che mi avesse disturbato con una telefonata. Vero Gio? Scherzo!
Siamo rimasti un bel pezzo al telefono e poi mi sono buttata a letto.
Sabato peggio che peggio. Avevo una brutta luna grazie a qualcuno della famiglia.
Volevo uscire e tornarmene quando ne avrei avuto voglia, ma poi ero così “smonata” che me ne sono rimasta a casa.
Anche Sabato se n’è andato. Sprecato così…
Domenica, ieri, ho lavorato. Mi ha fatto bene stare in mezzo alla gente. Mi ha fatto sorridere e non pensare alle mie cose.

Pensavo che ho proprio voglia di svagarmi, di fare un week-end fuori dai soliti luoghi. Bastano solo due giorni, tanto per non pensare a nulla e divertirmi. Ma manca la persona giusta per farlo. Uomo o donna che sia, non ha importanza. Deve essere una persona vera che ho accanto.

Sono le cose più semplici, magari proprio queste che ti danno il sorriso. Lo vorrei donare anch’io a mia volta, a tre persone che voglio bene e che girano qui dentro…

Buon inizio di settimana a tutti!

Post N° 556

Anche Venerdì se ne sta andando. Grazie a Dio! Un’altra mezz’oretta di lavoro e poi a casa finalmente. Beh, quasi… Passerò a fare una lampada, sono piuttosto palliduccia e non mi ci vedo. Almeno che ne faccia uso dell’abbonamento che ho fatto ancora mesi fa prima che mi scadi!

Per stasera non ho programmato nulla e sinceramente stare a casa al calduccio non è che mi spiaccia molto. Oggi il tempo è cambiato, sembra autunno. Del resto è autunno, ma mi stavo abituando a queste calde temperature che non dovrebbero nemmeno esserci!

Questo week-end sarà pieno. Un sacco di cose da fare e non so cosa scegliere. Va beh.

Ieri sono andata a fare un giro con un’amica. Invece di andare in palestra lei ha preferito fare due passi con me e poi ci siamo affogate in una bellissima e grande coppa di gelato. Ed il bello è che ci lamentiamo dei chili in più. Dovevamo affogare i nostri dispiaceri. Ahaha!

Più miei che suoi…

Ieri sera ne parlavo con la mia amica di F. e più ne parlo e più credo che non sia la persona giusta per me e che mi farà soffrire eppure mi ritrovo qui. Dovrei forse impuntarmi di non far che ciò accada, ma vorrei almeno fare un altro tentativo prima di fasciarmi la testa per ciò che non è ancora accaduto o che forse non accadrà.

Oggi qualche messaggino e basta. La cosa mi va più che bene.

Vorrei solo non essere la ragazza di turno, quella che magari esce perché ora ci sono io. Forse sbaglio come mi ha detto lui, ma non ne ho certezza finché non mi dimostra qualcosa.

Ma basta parlare di lui.

Ritorno a lavorare e vi lascio con un grosso bel fine settimana!

Baci!

Post N° 555

Ieri sera mi è caduto il palco ancora una volta…

Sono uscita con F. Lo stronzo per intenderci. Non è che sia proprio stronzo, se non s’impegna ogni tanto. Se fosse uno stronzo vero e proprio non ci uscirei proprio. Mica sono masochista. Lui sa che gli dico che è stronzo. Proprio ieri sera gliel’ho ricordato.
Ieri sera lo è stato.
Alla fine abbiamo un po’ bisticciato per quanto riguarda i “nostri tempi” e ci siamo fraintesi ed il ritorno è stato quasi del tutto silenzioso.
Prima di mezzanotte stavo salendo nella mia macchina per tornarmene a casa.
Meglio così che fare le mummie. Ormai si era creato un clima freddo.
Se non fosse successo quel che è successo, non avrei voluto andarmene a quell’ora. A mezzanotte sarebbe stato il giorno 16. Il suo compleanno.
Ad inizio serata avevo finto di non ricordarmi di ciò e l’ho lasciato che me lo dicesse lui ed invece ieri mattina ho tolto la vita alla mia “sorellina” per un consiglio per un pensierino. Non volevo fargli un regalo. Non volevo nulla d’impegnativo. Primo perché non è ancora nulla. Non posso nemmeno definirlo amico, perché non bacio gli amici e tanto meno posso dire che è mio moroso. Ce ne passa.
Finché nella pausa pranzo cercavo un qualcosa da regalargli per negozi, ho avuto un lampo e così ho pensato di fargli ciò. Ho preso dei cioccolatini “Bacio” ed una rosa rossa.
Poi ho preparato un cartoncino dove ci ho incollato dei petali di rosa sintetici, ci ho legato la rosa con uno spago, messo il “Bacio” ed aggiunto un biglietto con scritto che io avrei potuto essere sia un cioccolatino, che una rosa. Dolce come un cioccolatino oppure avrei punto come una rosa, ma che tutto sarebbe dipeso da lui e dal suo comportamento e concluso con gli auguri di buon compleanno.
Così andava bene. Un pensierino per fargli capire che non m’ero scordata di lui del suo compleanno, ma niente di che.
Il cioccolatino e la rosa impersonavano me e quindi non era una rosa rossa d’amore.
Ma alla mezzanotte meno un quarto, non gli potevo dare ciò visto che si era creato quel clima. Il mio pensiero era inadeguato. Così gli ho detto “auguri” e che mi ero ricordata del suo compleanno e che per questo gli avevo fatto un pensierino, ma che non trovavo il caso di darglielo visto com’era finita la serata, l’ho salutato e me ne sono andata.

Bellissima serata!

Sembrava strano che tutto andasse bene. Tutto filava liscio. Credo di portarmi iella da sola, perché proprio mentre stavo con lui, gli ricordavo il nostro “prendi-fuggi”, i nostri bisticci e che finora non era ancora successo ciò e chissà per quanto sarebbe andato avanti. Forse un’ora e patatrac!

Arrivata a casa gli ho scritto un sms e prima l’ho chiamato per far gli auguri a voce.
Ci siamo detti che dobbiamo parlarci. Ancora un’uscita e se non va, io mollo tutto.
Di soffrire voglia pari a zero. Già male lo sono stata ieri sera e già mi ha fatto soffrire in passato.

In questo momento indosso la giacca di ieri sera e c’è ancora impregnato il suo profumo… mi mancava solo ciò!

Buona giornata amici miei…

Post N° 554

Pure questo week-end è finito.

Com’è che Lunedì arriva sempre così in fretta?

La giornata è iniziata così così. Ho uno dei due titolari che mi sta già rompendo a dir poco di prima mattina, ma siccome non sto e non riesco più a stare zitta, gliel’ho detto in maniera gentile!

Ultimamente ci sono gran poco nel blog, o meglio, ho così poco tempo per aggiornarlo, ma m’impegno ora.
Partiamo da Giovedì scorso.
La sera avrei dovuto uscire a bere un caffé con N. Dopo la prima uscita non ci siamo più visti per volere mio. A parte il fatto che mi tartassava di messaggi, alcuni di essi mi davano a dir poco fastidio ed abbiamo un po’ bisticciato tramite sms. Poi ad inizio della scorsa settimana è uscito dicendomi che sua mamma non stava molto bene e se potevamo berci un caffé assieme e farci due chiacchiere. Ok.
Ciò avrebbe dovuto avvenire Mercoledì, ma poi il tutto è stato rimandato al giorno dopo. Giovedì.
Siccome aveva finito il credito per sicurezza l’ho chiamato per assicurarmi di ciò, ma lì al telefono è uscito con alcune domande che mi hanno fatto andare in bestia, anche se lì sono riuscita a mantenere il controllo. Così gli ho detto ancora una volta chi sono e che se si era fatto strane idee su di me, poteva girare strada.
Ma per chi mi ha presa? Una sciacquetta?
Insomma, ha fatto un buco nell’acqua ed il tutto è concluso che non ci saremmo visti la sera.
Per me è pure finito qui!
Ma poi io non sto stare zitta, se una cosa la devo dire, lo devo fare perché non sto bene.
Così dopo essere tornata a casa, perché non sono stata a casa a disperarmi per lui, gli ho scritto un sms lunghissimo, dopo gli spiegavo la mia delusione nei suoi confronti, non in quanto io avessi un interesse su di lui, ma perché non aveva capito con chi aveva a che fare.
Forse ho frainteso io, ma in seguito al mio messaggio, credo che una ricarica da Giovedì ad oggi se la sia fatta ed un “vaffanculo” o “sei una stronza” me lo poteva dire.
Se ho sbagliato io sono pronta a chiedere scusa senza nessun problema perché così è giusto, ma sto silenzio, mi fa pensare il contrario.
La cosa che mi fa arrabbiare è che se avessi capito com’era mi sarei comportata a modo ed invece…
Va beh, capitolo chiuso. 

Venerdì sera sono uscita con un amico amico. Era da molto che non lo vedevo. Un po’ per i suoi impegni, io i miei, le nostre vite sentimentali e così ci si vede ogni tanto, ma mi ha fatto veramente piacere vederlo.
Che ridere quando l’ho visto. Lui mi chiama “meraviglia”. Ha un debole per me. Sceso dalla macchina mi è venuto incontro tra qualche salto ed una corsa e mi ha preso in braccio dalla felicità di vedermi. Oh, che bello vedere il tutto da un’altra altezza. Lui è alto 1,97. Vedete voi!
Siamo andati a mangiare in un ristorante nei colli, vicino a dove abito io.
Era da molto che non andavo lì. Il posto è bellissimo perché è molto alto e da lì in estate si può mangiare nella terrazza davanti ad un panorama bellissimo.
Siamo arrivati alle 22 passate. Temevamo che non ci avrebbero più dato da mangiare visto l’ora ed invece sono stati gentili.
Tra mille chiacchiere è uscito argomento Ligabue che piace entrambi e che lui è stato al concerto all’Arena di Verona una settimana e mezza fa. Volevo andarci anch’io! Che peccato non esserci stata.
Parlando, non so come sono arrivata a dire sta cosa, che li per li sembrava una cavolata, gli dissi che doveva presentarmelo e lui mi ha detto che conosce la vicina di casa di Ligabue che è una sua amica. Cosa??? Mi ha promesso tramite un ricatto, che non accetto, che cercherà di presentarmelo! Non ci posso ancora credere, ma vedremo, perché finché non vedo…
All’una e mezza ero a casa perché ho ancora ‘sta tosse che mi toglie la vita.

Sabato mattina alle 8.30 ero già in piedi. Possibile che non riesca un giorno, uno solo a starmene a letto finché non mi stanco. Va beh!
Scendo, vado a prendere la macchina e bella notizia… mi accorgo che me l’hanno strisciata. Chissà quando. Grrr… Uffa, è la terza volta. Sto zitta che è meglio!
Insomma, in giro con mia mamma a fare spese e ritorno a mezzogiorno.
Dopo aver pranzato, mi sono lavata ed alle 2.30 appuntamento giù in piazza del mio paese, dove mi aspettava una mia amica, F. che sarebbe salita con me in macchina e per andare a trovare un’altra nostra amica, S. Sarebbe stata una giornata tutta per noi, tra shopping e chiacchiere.
La mia amica che doveva sapere la strada, in realtà non la sapeva ed in autostrada abbiamo sbagliato e giù a ridere. Siamo arrivate alle 15.30 con una decina di minuti in ritardo per questo inconveniente.
Siamo salite in casa, così ho conosciuto Portos. Un simpatico pappagallo che stava sempre ad “urlare” e che F. gli diceva “Sai, mi piaceva più l’altro che è morto!”. Ahaha!
Verso le 17 eravamo per negozi. Inutile dire che abbiamo camminato tantissimo.
Siamo uscite alle 21! Non commentante! Non ne potevamo più da male ai piedi. Volevo piangere, anche tutta la mattina avevo camminato con mia mamma.
Siamo andate a casa della nostra amica a preparare la cena.
Alle 22.30 passate è arrivato L. suo moroso. Aveva appena finito il turno di lavoro e così sul divano ci guardava mentre mangiavamo.
Abbiamo terminato con un buon Bailey’s che io adoro e poi L. mi ha vedere la luna col telescopio. Giove invece non si riusciva a vedere quella sera. Peccato.
Dopo siamo tornati dentro e dopo qualche altra chiacchiera all’una poco più ce ne siamo andate perché ci aspettava un bel pezzo di strada. Quasi un’ora.
Al ritorno poteva andare tutto bene? Poverina F. stava poco bene. Le strade dei colli lei non le ama.
Finalmente sono arrivata a casa e di corsa a letto e la mattina sveglia alle 8.30.

Ieri mattina, messa, pranzo in velocità e via a lavorare.
È stata una giornata intensissima. Era così pieno che era impressionante. Nemmeno il posto per parcheggiare. Generalmente per noi cameriere ci riservano il posto, ma la gente è così IGNORANTE che parcheggia anche davanti al divieto.
Lavoro, lavoro, lavoro fino a sera e per non bastare, in cucina sono pure caduta, perché la titolare ha avuto la fantastica idea di lavare per terra mentre stavamo lavorando. Sono ammaccata dappertutto. Braccio ed entrambe le ginocchia sono ko. No comment.
A giornata terminata ho pure litigato con mia sorella e credo che meglio di così non poteva andare.
Una volta a casa ho preso sonno sul divano dalla stanchezza e Lunedì è arrivato…

Un bacio e buon inizio di settimana!

Post N° 553

Se vi dico che sono ancora malaticcia ci credete?

Sono senza parole!

Venerdì sera finito di lavorare me ne sono corsa all’apertura di un negozio di intimo ed abbigliamento qui vicino al lavoro. Il mio lavoro è legato a ciò e questo è stato un motivo in più per andarci. Una volta lì poi ho fatto spese. No comment!
Alle 20.30 ero già a casa e me ne sono rimasta tranquilla sul divano tutta la serata e poi a nanna.

Sabato mattina invece, mi è aspetta una giornata bella impegnativa. Sono stata in giro per vedere un appartamento. No, non sto cercando casa, o meglio si, ma questo non era per me. Diciamo che era un favore che ho fatto ad un’amica, ma poi il favore è pure per me. Si, lo so, è contorto come spiegazione, ma è così.

Il pomeriggio invece a sistemare casa, perché da un mese ormai, abbiamo i muratori a casa che la stanno ristrutturando. Il pomeriggio è venuto un amico di mio fratello, che tra l’altro fa parte pure dei muratori che vengono durante la settimana, per proseguire nei lavori e così ne ho approfittato per chiedere alcuni consigli. Credo che visto che al momento non ho una casa tutta mia, cambierò stanza per averne una solo mia, invece di continuare a divederne una con mia sorella e chiedevo alcuni suggerimenti per sistemarla.
Così finalmente avrò un po’ di privacy, sempre se la cosa andrà in porto.

La sera invece sono uscita con due amiche.
Non abbiamo fatto nulla di speciale. Siamo andate semplicemente in un pub a fare 4 chiacchiere. O forse doveva essere così, ma una volta lì ci siamo abbuffate nel mangiare. Meglio dimenticare.
Abbiamo parlato di uomini e di rapporto di coppia. Mah…
Verso le 2 eravamo a casa.

Domenica mattina a messa e poi mi sono buttata un po’ a letto. Non mi sentivo molto in forma.
Mi sono alzata 10 minuti giusto prima di partire per andare a lavorare in trattoria e per mettere in bocca qualcosa.
Al lavoro è stato fatale perché c’era vento e lavorando fuori m’è tornato tutto indietro.

Oggi ho proprio un brutto muso ammalato. Ehehe!
Avrei voglia di andarmene a casa ed invece stasera (tanto per cambiare!) raggiungerò un’amica ed un amico ed andremo a mangiare cinese. So che m’aspetterà una bella serata divertente, come succede tutte le volte.

Ora vado a produrre un po’…

Sono pure felice perché da qui a qualche mese, la mia vita e quella di qualcun’altra cambierà. In meglio sicuramente e sono troppo contenta!

Bacioni…

Post N° 552

Quanto tempo è passato. Anni, addirittura.
Eppure ti sento vicino più che mai. È incredibile come possa succedere ciò.
Vorrei dirti tante cose, di persona. Ma non posso. Non più ora.
Dentro di me c’è rabbia. Rabbia verso il mondo e mille domande da fare a Dio.
Avevo, avevamo la felicità a portata di mano, ma le cose non vanno mai come si crede, come si vuole.
Quel giorno maledetto ci ha segnato la vita.
Rabbia, tanta e tanta ancora.
Te che non mi lasci ed io che non voglio lasciarti andare, ma ciò è solo altra sofferenza in più.
Quante lacrime sparse e quante altre ancora verserò. Mai smetterò di farlo. È più forte di me.
Resterai nel mio cuore. Sarai il mio segreto più intimo. Il più prezioso e saprò custodirti come meriti. Avevo capito che eri speciale. Che eri per me.
Indietro non si torna, anche se lo vorrei con tutta me stessa.
Avrei cambiato vita, lo avremmo fatto insieme. Era solo questione di poco.
So così bene cosa ho perso e ciò mi fa morire, mi manca il respiro. Avrei voluto morire.
Vorrei fare la bambina capricciosa. Dare calci, urlare, gridare tutta la mia rabbia, ma per cosa? Non ti posso portare da me.
Ora i miei occhi si fanno lucidi, un nodo alla gola non mi permette di parlare e le lacrime salgono, ma non ne vogliono sapere di uscire. Ciò fa male e mi devo tenere tutto dentro. Chi lo può capire?
Il dolore è come allora. Ora più che mai. Ora che mi vuoi vicina a te ed io ti voglio vicino a me, ma non so come fare.
Perché tutto è così difficile? Perché non ci sappiamo spiegare tante cose?
Un giorno ti rincontrerò. Qui o in un’altra realtà ed allora sarai mio.

Post N° 551

“Chi non muore si rivede” e così sono tornata!
Mi sono presa una brutta influenza ed ho fatto il week-end a casa, per non parlare di Domenica notte che è stata tragica. Non riuscivo più a dormire per quanto ero gonfia in gola, linfonodi compresi.
Così Lunedì mattina, dopo neanche due orette di lavoro (avevo delle cose urgenti da sbrigare che eravamo a fine mese), sono andata dal mio medico di base che m’aveva detto che oltre all’influenza avevo una faringite acuta ed avrei dovuto starmene a casa fino a Giovedì compreso. Seeee… e chi se lo può permettere? Ora sono sotto antibiotici e medicine varie… ma sono tornata.

Venerdì sera, come avevo giusto giusto accennato, sono andata alla cena con gli ex colleghi di lavoro.
Devo dire che mi sono divertita veramente tanto.
Non credevo.
Dopo aver lasciato quel posto di lavoro, di rado ho visto qualcuno, mantenendo il contatto invece con 2/3 persone là dentro. Con alcuni qualche messaggio, ma nulla di più. La mia amica C, non è venuta, ma lo sapevo. Immaginavo che forse mi sarei annoiata non avendo più mantenuto tanto i contatti con gli altri e che sarei rimasta un po’ isolata.
Seeeeeeee… Ho fatto una baraonda!
Non vi dico! Perfino il tipo che faceva pianobar ed un po’ di spettacolo, grazie ai miei amici ogni tanto mi richiamava e mi chiamava pure a cantare. Ma non l’ho fatto per il bene di tutti là dentro e per non essere presa in giro. Ehehe!
Ma non è finita… Quella sera, come in ogni altra cena, c’era uno che ha sempre avuto un debole per me.
Quasi non lo riconoscevo più. Capelli lunghi, lisci e biondo, con occhi da sole a modo cerchiello, camicia bianca e jeans!
Va beh, a parte qualche cavolata che mi diceva, poi è successo che qualcuno ha urlato a quello del pianobar che si festeggiava il mio imminente matrimonio col tipo che vi ho descritto qui sopra. Non vi dico quanto ridere quando il tipo del pianobar l’ha detto pubblicamente, così noi siamo stati al gioco.
La serata è continuata tra cavolate, risate e poi ho fatto pure la conoscenza di una tipa, la morosa di un mio amico ed ex collega che sento tuttora. È molto simpatica e semplice, come piacciono a me le persone. A parte il fatto che lei e suo moroso, m’hanno detto che hanno un ragazzo giusto per me (Eddajè! Ma possibile che tutti mi vogliono trovare il moroso?), lei ha detto che fa la stilista e vestiti su misura. Ehehe… mi sa che ne devo approfittare.
Sabato e Domenica sono stata a casa ammalata e non mi va di raccontarvi le mie sofferenze.

Mi spiace bonaria, ho poco da dire di questo week-end, ma mi rifaccio per il prossimo.

Un bacio e buona giornata!

Post N° 550

Vediamo se nel blog di questa giovane fanciulla funziona tutto bene con la scrittura .. voglio lasciarti un dolce saluto.. by note

Post N° 549

Grazie alessia.past

Premio "Brillante Webloglive"

Ringrazio alessia.past che mi ha fatto vincere il premio Webloglive!

Ed ecco qui il premio...

Il premio "Brillante Webloglive" ha lo scopo di promuovere la bloglive nel mondo.
Viene assegnato ai siti o blog che risaltano per la loro brillantezza nel design e nei contenuti.

Le regole sono:

1) nel ricevere il premio, devi scrivere un post mostrando il premio e
citando il nome di chi ti ha premiato, e il link del suo bloglive; 

2) scegli un minimo di 7 bloglive (o di più) che credi siano brillanti
nei loro temi o nei loro design. Esibisci il loro nome e il loro link.
Quindi avvisali di aver ottenuto il premio "brillante WEBLOGLIVE";

3) facoltativo: esibisci la foto (il profilo) di chi ha premiato e di chi viene premiato  nel tuo bloglive.

.... I vincitori! 

alessia.past - "Il mio di oggi",
anita85_ra - "aghi nella mente",
estrelasempre - "SEMPRE IO"
algori - "quello che sono"
ANTONIOLI80 - NON ESISTO PIU'
sya79 - "DIETRO LA PORTA"
librodade - "Canto XXXV - Inferno"
bonaria71 - "uno strano sogno"
Dylandog_1964 - "ALI NEL VENTO"
K.i.a.85 - "Un po' di Chiara"
darkkate - "brontolo.."
LUCATUORTO0 - "La mia storia"
Vivaildivertimento - "Bah!"

(Non sono in ordine, hanno tutti la stessa importanza.)

Grazie ancora alessia.past!!!

Post N° 548

Venerdì finalmente.

Sono presa un po’ male. È dall’altro ieri che non sono in forma. Male alla gola e tosse. E lo so io perché… perché Martedì sera ci siamo presi l’aperitivo fuori. Pure lui era preso così Mercoledì sera. Io invece continuo a non veder miglioramenti, anzi, ma mica mollo per questi acciacchi!

Stasera ho una cena con gli ex-colleghi di lavoro. La mia amica ed ex-collega di lavoro con la quale avevo legato molto e che sento tuttora non ci sarà. Peccato.

Post N° 547

È passato quasi un anno dall’ultima volta che ci siamo visti.
Sapevo che uscire con lui mi avrebbe causato in me uno stato di confusione. Non so se sia il termine giusto. Di sicuro avevo voglia di vederlo. Sapevo pure come sarebbe finita la serata.
L’ho sempre definito uno stronzo, simpatico, ma stronzo e gliel’ho sempre detto. Anche ieri sera. Ed io per lui sono una rompipalle. Così a volte mi definisce, anche se ieri sera non l’ha voluto ammettere ed io so di esserlo. Siamo amici, o forse no, visto che c’è sempre stata attrazione tra di noi, ma il nostro essere completamente diversi ci porta a delle discussioni spesso e volentieri per poi non sentirci, a volte anche per mesi. Ma poi, chi prima uno o chi prima l’altro ci troviamo a cercarci.
Appuntamento 20.15. Arrivo puntualissima e gli scrivo chiedendo dove fosse. Risponde che è ancora a Padova al lavoro e che si sarebbe liberato tra 10 minuti e che in 40 minuti al massimo sarebbe arrivato.
Stronzo! È stata la prima cosa che ho pensato.
Come il suo solito. Nemmeno mi ha avvisato.
Non so se rispondergli o meno. Credo che nemmeno se lo meriti. A distanza vedo un tipo in piedi, ma è buio. Penso che sia lui, ma in un baleno se ne va questa falsa speranza. Rispondo “Avvisare no? Così facevo a meno di correre!” ed aggiungo un smile che sorride, per non dimostrarmi arrabbiata. Lui è permaloso e anch’io lo sono. Spesso e volentieri ci punzecchiamo.
Decido di sentire la mia “sorellina”, così mi sarei sfogata, almeno con lei avrei potuto mandarlo a quel paese. Ma qualche istante prima che lei mi chiami mi scrive “Ahaha, sono qui fuori che ti aspetto”. Scendo dalla mia macchina, saluto la mia amica al telefono e gli vado incontro e lo stesso fa lui.
Si presenta con un sorriso enorme.
Stronzo.
Aggiunge che aspettava fuori perché sperava che se avessi parcheggiato lì vicino, avrebbe visto la mia faccia mentre leggevo il messaggio che doveva ancora arrivare.
Ripeto, stronzo.
Entrambi venivamo diretti dal lavoro e siamo entrati in quel locale per un aperitivo. Dall’aperitivo siamo passati ad un calice enorme di vino rosso con dell’affettato che era una specialità e qualche pomodorino da mangiare con del pane.
Tra le chiacchiere e le nostre pene d’amore (più mie che sue, visto che m’ha fatto intendere che le mille storielle brevi che aveva avuto erano di poco conto), che le abbiamo buttate in ridere, finalmente sono riuscita a bere il mio bicchiere di vino, finché lui in totale ne beve ben 3 e poi mi dice che mi voleva portare in un posto carino, un’enoteca che aveva scoperto di recente. Ancora vino? Ma per caso mi voleva ubriacare? Già gli avevo detto che non bevo quasi mai e che non reggo l’alcol. Il bello mi dice che sembra che ci stia riuscendo nel suo intento.
Davanti a questo locale ci sono passata una miriade di volte, ma non c’ero mai entrata. Il signor del locale è un uomo paffuto con la barba e gentilissimo, tanto che ci ha raccontato un sacco di cose. Dalla spiegazione del vino, ma qui aveva trovato pan per i suoi denti visto che F. se ne intendeva, grazie ad un corso ora era enologo, mentre io li a dire “si”, “ok”…
Un altro calice di vino rosso se n’è andato, fuori al freddo perché doveva fumarsi una sigaretta e così il signore sempre gentilmente ci ha spiegato di una serata che sarebbe avvenuta tra un mese circa. La notte bianco rossa. Ciò devi vini.
Stavo per congelare fuori, c’erano poco più di 10 gradi ed indossavo solo una giacca.
Rientriamo e sentendo le spiegazioni riguardo del vino che il titolare del locale consigliava a dei clienti, F. ne ordina altri due calici di bianco per noi. No, non ne potevo più. Camminavo con tacchi alti a spillo e credo che tra poco avrei iniziato a traballare oltre a non restare in maniera retta sullo sgabello al bancone. Ero allegra e solo a guardarlo mi veniva da ridere. Effetto del vino.
Il bianco era un moscato buonissimo e lo dico io che non sono un’intenditrice. Non so spiegare il gusto, ma era un bianco quasi sull’arancio. Favoloso, il tutto accompagnato da qualche biscotto e poi ci ha portato pure degli stuzzichini che consistevano in un pezzetto di grana con del miele sopra, ma pure il miele era particolare, era quasi bianco. Insomma il tutto era eccellente ed io… ridevo. Effetto del vino e del fatto che vicino a lui stavo bene.
Verso mezzanotte ce ne siamo andati e gli ho fatto vedere la trattoria dove io lavoro alla festa in quanto avrebbe intenzione di passare questa Domenica con i suoi amici.
Ho fatto la stronza pure io per strada, perché i colli sono la mia casa ed i tornanti me li mangiavo e lui doveva starmi dietro con la sua macchina perché poi ognuno dei due se ne andava a casa propria.
Ho pure scoperto che gli piace il karaoke e che la prima volta che ne avremo occasione ci andremo assieme.
Poi ad un certo punto, una volta la sopra, davanti un ad un bel cielo stellato anche se fresco, ad un panorama fantastico pieno di luci mi fa (Sa che non mi piace il fumo.) “Sigaretta o ti bacio?” ed io “Sigaretta!” ridendo. Così abbassa il finestrino e prende tutto l’occorrente per fumarsi una sigaretta ed io “Non si chiede, si fa”. Così molla tutto, mi prende e mi bacia.
Sapevo che sarebbe successo. Era nell’aria. Ieri sera era come se ci fosse stata una calamita tra noi due. Volevo che succedesse e sentivo che sarebbe successo. È stato un solo bacio ed oltre non si sarebbe andati.
Non mi aspetto nulla da lui. Lui è il classico tipo bello e stronzo, ma che ci posso fare? Ne sono attratta.
Questa volta non mi fregherà anche lui. Oggi è nuovo giorno. Ieri sono stata bene, ma la cosa muore lì. Basta fantasticare o viaggiare tra le nuvole.
Gli ho detto chiaro e tondo che il gioco lo conduco io, che non sarò un numero in più, una delle tante che ha avuto e che lui ritiene senza importanza. A queste parole lui si è bloccato e mi ha detto che io non sono una delle tante e che altrimenti non ci sarebbe sto gioco di prendi e scappa da due anni e che le cose strane a lui piacciono da morire. La cosa mi ha fatto piacere, ma sinceramente non ci credo più di tanto. Ho capito un po’ come funziona in generale l’uomo e a maggior ragione lui.
Gli ho detto che dovevo andare. M’ha chiesto di stare lì ancora 10 minuti. Gli ho detto che avrei accettato solo se mi avesse cantato una canzone. Un’anticipazione di una serata al karaoke. A fatica m’ha detto di si e facendo partire il cd m’ha chiesto se avesse cantato quella canzone quanto sarei rimasta. L’ho lasciato cantare e alla fine gli ho detto che s’era guadagnato 3 minuti e 20 secondi, la durata della canzone, ma che aveva preferito lasciare trascorrere il tempo cantando. Così lui è scoppiato a ridere con quel sorriso che mi fa morire.
Gli ho dato un bacio sulle labbra e me ne sono andata.

Post N° 546

Tantissime persone hanno un blog nel web ed anch’io sono una delle tante.
Alcuni lo creano per diventare famosi, una volta ancora ricordo di una tipa che voleva conoscere un personaggio noto, altri per fare propaganda di qualcosa… io invece ce l’ho solo per me.
Non mi interessa chi entra, né fare numero nei commenti, né nel contatore delle visite o numero tra i blog amici...
L’ho creato ben 3 anni fa perché mi andava. Un po’ per prova, per curiosità ed un po’ in seguito ad un brutto avvenimento. L’inizio era incerto. Non sapevo bene cosa fosse e cosa ci dovevo scrivere. Ora lo so. Lo so bene. Qui dentro ci sarà e c‘è sempre stata tutta me stessa. Le cose belle e quelle meno belle, i miei sentimenti ed i miei stati d’animo.
Nessuno, ripeto a nessuno, permetto che mi giudichi. Primo perché non mi conosce e seconda cosa perché questa, come ho già detto tante volte, è la mia casa e ci sono alcune regole da rispettare. Tutti possono esprimere il loro pensiero, sempre nel rispetto dell’altro e con educazione. Non accetto offese o altro. Chi non rispettasse ciò, beh, si sa già.
Il tutto per dire che questo mio diario virtuale è come se fosse un diario fatto di pagine dove io ci scrivo con la penna, ma con una leggera differenza. Qui tutti lo possono leggere e possono pure commentare.
Non è stato creato per mettermi in mostra o altro. Qui sarò solo me stessa, anche se a volte si rischia di “dondolare” perché non sempre le cose vanno come si vogliono, ma molte persone sono state pronte a darmi una parola di conforto ed a tutte quelle, che credo che sappiano chi sono, io devo a loro almeno un “grazie”.