Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

« Il mondo e il séMagari!!!!! »

Tempo di esami, tempo di passaggi

Post n°61 pubblicato il 16 Giugno 2006 da odio_via_col_vento
 
Foto di odio_via_col_vento

Oggi comincia QUATTRO (che ha fatto il gradasso fino a ieri, sostenendo che non gliene importa niente - e la pagella sta a dimostrarlo - ma stamattina si è svegliato alle 6!!!!!).

Ma l'altro giorno mi sono regalata una giornata indimenticabile, di gratificazione di tutto il mammismo che sta in me, andando a Roma, a godermi il mio DUE che faceva il suo primo saggio all'Accademia d'Arte Drammatica.

La bella gioventù.
Nessuna definizione può essere migliore di questa: non sono tanti da aggredirti con quel ché di animalesco che la massa ha nel numero. Non sono tracotanti, non sono rumorosi, non sono "fisici".
Non aggrediscono nemmeno con l'abbacinio dei colori. Tutti vestiti di nero, quasi annullati nel minimalismo.

Così che solo la voce, il gestire, l'interpretazione, emerga.
IL personaggio: devono essere il personaggio in quei brevi minuti di un monologo classico, buttato lì, davanti ad un piccolo pubblico, in una stanza spoglia, parquet sul pavimento, oleandri fioriti e carnale primavera romana dalle finestre aperte sul giardino della vecchia palazzina ai Parioli.

E ne esce il miracolo eterno della fascinazione del teatro.
Sarcastici Riccardo III, amari e crudeli nell'infelicità trattenuta e nella brama di potere.
Giovani Amleto sconvolti dalla scoperta del tradimento materno.
Un'Elisabetta d'Inghilterra altera e fredda; un'altra complessa e quasi psicotica nella doppiezza del dramma interiore.
Un Sigismondo annegato nell'impossibilità di distinguere il sogno dalla realtà.
Un Mercuzio ombroso e consapevole del dramma vicino.

Erano bellissimi, tutti, nella loro personale e diversissima interpretazione del personaggio. Talora modulato su corde troppo moderne per un dramma elisabettiano, illuminato e oscurato al tempo stesso da acerbe esperienze individuali che indovinavi e percepivi al di sotto dell'apparire.

Erano bellissimi in questa aspettativa di vita, nella loro capacità di incarnare la parola scritta, nella metempsicosi che accettavano nei loro efebici corpi annullati nel nero assoluto.
Bella la caldissima tarda primavera romana, la città dei millenni che continua, ironica e placida, a guardare la vita scorrerle davanti. Che accoglie con un lieve increspare del volto antico anche questa nuova meravigliosa generazione.

Era bello trovarsi lì. Sentire per la prima volta  che si è spettatori della vita altrui e non solo attori della propria.
Ma non per la grande fascinazione che il teatro ha sempre avuto su di me (foto di vecchie e nuove glorie del palconoscenico alle pareti delle aule e lungo le scale, odore di gesso sui pavimenti, camerini affollati e sudati).
Ma perché il tempo passa, le generazioni si avvicendano. E quando tutto questo avviene così, c'è un senso di naturalità che rende tutto comprensibile, accettabile. Bello: di quella bellezza colma, direi "classica" se non avessi paura di usare un termine troppo tecnico.

E' la bellezza del tempo.
E' la pace del capire che tutto va come deve andare, come è sempre andato da secoli e millenni.
Roma è la quintessenza di questa naturalità del tempo che passa. E passare un testimone da madre a figlio lo è altrettanto e più intimamente.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AGGIUNTE AL BLOG

Spesso qui non c'è posto per il mio personale rapporto tra pensiero e immagine.
E allora ho deciso di aprire un FOTOLOG: 

DALLE STELLE ALLE STALLE


Mi faranno piacere le vostre visite

 

AREA PERSONALE

 

HUMAN CALENDAR.COM

 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

releardglStrada_in_salitaPTserifcassetta2amoildesertozazie12odio_via_col_ventoossimoraroberto.berrettoniAllievo2007mattera2OgniGiornoRingraziotrampolinotonantetrixtyamistad.siempre
 

LA FATICA È SEDERSI SENZA FARSI NOTARE

Tutto il resto poi vien da sé.
(Cesare Pavese)

web tracker
 
Citazioni nei Blog Amici: 154
 

HIC SUNT LEONES (OVVERO EXTRA-CONFINI)

Non solo mamma (lo spassosissimo diario di una madre di 3 maschi)

Ciurmamom (una madre indaffarata di 6)

Buba (una foto-e una poesia al giorno)
Prima o poi l'amore arriva (come sopravvivere ironicamente ad una separazione)
Ho sposato un beduino (una mamma alternativa, in esilio a Pisa)
Vesnuccia (da Torino una vita quotidiana con amore)
La casa sull'albero (ex-Sandali al sole)
Prendo appunti (la Profe, sempre Profe ma non commentabile)
Advanced Style (la moda delle bellissime "vecchie babbione" che hanno coraggio)
La Santa Furiosa (credevate di conoscere l'Orlando furioso, vero? questa ne è un'ottima alternativa)
Vita da museo (ora su Wordpress)


 
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 25/02/2024 alle 16:14
 
Per me è stato un pò un piccolo trauma ritornare su questo...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:44
 
Come passa il tempo! Sembra ieri! Eppure è stato bello,...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:38
 
Ciao, Tara! :))) Come va?
Inviato da: amistad.siempre
il 10/02/2023 alle 16:18
 
Ti ho vista, sei passata da me, silenziosamente... E'...
Inviato da: atapo
il 09/12/2022 alle 11:33
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

PAPERBLOG

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963