Abbandonare Tara

... come un imprevisto scalo a Napoli, un tamponamento tra hotel e aeroporto, una mucca troppo magra che ti attraversa la strada dopo una lunga discesa in mezzo alla savana...

esatto. o lo coda lungo l'autostrada che porta all'aeroporto. o il taxi che buca una gomma. o il bambino che si nasconde per non partire.....(tutto, successo tutto; qualcosa anche più di una volta)

Ne so qualcosina su Fiumicino e le sue barricate...per Francoforte spero sia stato solo l'arrivo una zona d'ombra e che poi il sole ti abbia accompagnata per il resto del viaggio! ^__^ Ciao cara quanto tempo che nn ti rileggevo! Un abbraccio!

bello riaverti qui, grazie della visita

non ti dice niente nessuno delle zone d'ombra perchè queste fanno parte delle varie ed eventuali che si spera non capitino ma che poi fanno parte della prassi comune...:((

uhm, sei troppo buona tu. io credo invece che si provi vergogna di essere caduti in quelle zone d'ombra e quindi si tenda a tacerne l'esistenza

non conosco Fiumicino, ma sono stata a Francoforte tante volte e uscendo dall'aeroporto andare subito in fiera, una città nella città: un pellegrinaggio all'insegna del dio denaro;alla fine molta stanchezza senza aver ottenuto quel momento d'estasi che solitamente ricavi dopo aver visto qualcosa di grande, sia un santo, sia un quadro, sia una meraviglia della natura.

eppure Francoforte ha anche qualche aspetto gradevole (non molti, per la verità). ti ricordi di un mio post-indovinello ? e poi di un altro post?

cara, è indubbio che a Francoforte ci sia di bello e da divertirsi ma facevo riferimento alla stanchezza che sempre mi accompagna a Francoforte, la meta degli affari per eccellenza

E il moo voleva essere un in invito a ritagliarsi, una prossima Volta, un po' di tempo "artistico" anche là

Ho trovato meno problemi e stress a girare in moto per Istambul (Napoli docet...) che nei grandi e claustrofobici aeroporti, ma l'ultimo gioiellino l'ho trovato in una insospettabile viabilità di Firenze.... decisamente artistica nelle circonvoluzioni e con una segnaletica che conta molto sull'intuizione...

sai: ci sono nata, la circolazione la so a memoria. ma con l'avvento del nuovo sindaco e delle sue genialate, un po' mi sperdo anche io

Valevole senz’altro ma la preferisco come metafora efficacissima delle zone d’ombra che capita quasi sempre di scorgere nei fatti dell’esistenza: dall’intraprendere un mestiere, o iniziare un lavoro, o addirittura fidanzarsi e sposarsi, o anche nei rapporti di amicizia o altro ,con le persone. In st’ultimi casi le zone d’ombra sono quelle che con il passare del tempo, danno luogo a vere e proprie sorprese, tipo:” Ma chi se l’aspettava! Chi l’avrebbe mai detto! Vallo a immaginare!. …ecc…”___ D’altronde è impossibile prevederle. Meglio andare all’avventura , come faceva Livingstone o quell’inglese, non ricordo il nome, che scoprì le cascate Victoria e le sorgenti del Nilo. Per il resto , le zone d'ombra sono il sale dei viaggi!!se no c'è na monotonia!! rifuggo dai viaggi organizzati, come rifuggo il campeggio come vacanza, per carità!!!Ciao. tt

il senso profondo di questi post è proprio il VIAGGIO come VITA.:)

e poi, a dirti la verità, io adoro le zone d'ombra ( non proprio tutte), nei viaggi, nelle escursioni, nella visita di una città, laddove capita di poter scoprire più cose interessanti per aver perso l'orientamento o per aver perso la mappa della città, che seguire attentamente il percorso.Ma poi farsi vedere con la mappa in giro , ad esempio, nella tua città, è sconsolante, da suburra, meglio affidarsi all'imprevisto. Nel mio viaggio in Grecia, le zone d'ombra hanno determinato la riuscita galattica della visita: un mese in balia delle Muse!!!W le zone d'ombra!! tt

ho avuto delle zone d'ombra così, in Salento. ho trovato quello che "cercavo" in senso profondo

Ad esempio Firenze è tutta un Museo, e camminando a caso mi sento contemplatore privilegiato, liricamente sdraiato sulle sue forme . E quando m'allontano , è come aver abitato un corpo. tt

Che bella immagine, che forse la Firenze di oggi non si merita!

Ahahahahah per non parlare degli aeroporti di Londra o Parigi ^___^

ti dirò, mi sono meno antipatici. sarà che a Francoforte ho rischiato almeno 3 volte di perdere l'aereo per i dedali oscuri.
a Charles De Gaulle l'ho perso proprio, una volta, ma la colpa è della zona d'ombra della circonvallazione di Parigi

A Francoforte c'è soltanto rimasta la mia valigia quando avevo solo 40 minuti per cambiare aereo e .. si sa che la minimun connection time li è .. un ora ..

ma nessuno te lo dice mai, vero? le agenzie ti vendono questi biglietti inutili...chi ci è passato prima di te, spesso tace.
o. forse, se anche parlasse non verrebbe creduto

Nooooo! Francoforte no! Non dire quella parola. Solo il pensiero e mi si ingrigiscono altri capelli. Lì hanno smarrito il passeggino della F3 e mentre cercavo di ritrovarlo ho 'perso' il F2. Veramente era solo andato in bagno senza avvertire.... ma sono stati i 5 minuti più lunghi della mia vita. Anche se avessi studiato (e tutte le mamme studiano queste cose quando si viaggia sole con 3 Fs) nulla ti può preparare alla cruda realtà....

è uno dei buchi neri d'Europa! (e tacerò della mia esperienza con un kapò della security)

Scusa se vado fuori tema. Il blog "locanda Almayer" di Red Lady è stato bannato, dopo molteplici segnalazioni strumentali e indotte da risentimenti personali. Chiedete la riapertura del suo blog sostenendo la richiesta contenuta nel mio ultimo post, per favore... W.

Ho lasciato un messaggio da te, non conoscendo affatto il blog bannato non mi sentivo di scrivere un post dedicato

Ci vorrebbe una pila per illuminare le zone d'ombra, anche delle persone. Magari così si capiscono meglio!

Magari le tue, di zone d'ombra, le vuoi lasciare tali! :)

Non dimentico comunque che in pittura e più prosaicamente anche in fotografia le zone d'ombra servono a dare spessore e profondità all'immagine. Penso che un po' valga anche per la vita di relazione, e, tranne che negli eccessi, aggiungano sfida e stimoli ai rapporti (addirittura con sè stessi) siamo pur sempre bambini che vivono di curiosità e di piccole conquiste, microscopiche vette scalate ogni giorno, passaggi difficili ed un sospiro di soddisfazione quando ce la fai, ma forse sto divagando troppo. Un saluto a te ad al tuo fantasioso sindaco!

bella intuizione, sì. mi sembra che io ho scelto il viaggio, come parabola della vita, ma anche tu, scegliendo la fotografia, ottieni lo stesso scopo. ed egregiamente.
(il sindaco te lo saluterai da solo, perché non è che lui ed io siamo proprio intimi...:)

Non avevo mai fatto l'equazione zona d'ombra=cazzimma.
Vuoi sapere che cos'è la cazzimma? Non te lo dico, questa è la cazzimma, proprio come la zona d'ombra! ;-)

Zio Google dice: "indica la tipica furbizia di stampo partenopeo, ha la cazzimma colui che senza farsene scrupolo approfitta di una situazione a proprio vantaggio o anche a titolo gratuito, semplicemente per prendersi gioco dell'altro, oppure di colui che potendo essere d'aiuto a qualcuno non lo fà senza motivo, a tal proposito utile può essere la definiziona fatta da essa dal comico napoletano Alessandro Siani, che nella fattispecie racconta: " l'altra volta andai a Milano, un Milanese mi chiese cos'è la cazzima? e io risposi: nun tu voglio dicer chest è a cazzim!!"

è troppo sfiziosa 'sta spiegazione! Si potrebbe pensare a un vocabolario con la Vidi :) Virgì s'ess chicazz assaje! (Virginia sarebbe veramente divertente)

Si, si dice spesso che la vita è come un viaggio; ma nella vita non puoi studiare un percorso , nè sai esattamente , per quanto ti applichi , dove arriverai (a parte la morte ovvio).... gli imprevisti, anche quando sono previsti, sono la vita :)

secondo me, invece, almeno un percorso di massima ce lo studiamo. abbiamo obiettivi più o meno lontani, facciamo figli, li cresciamo, costruiamo una casa, lottiamo per la felicità, combattiamo per la salute. questo io lo chiamo un percorso.:)

Si ma basta un piccolo imprevisto che il percorso cambia e devi riposizionare gli obiettivi (metti ad esempio che tu non possa avere figli); io parlavo in generale :)

Parlarmi di imprevisti e intermedi dopo il mio mese in Basilicata...fai piovere sul bagnato! Invece, se il viaggio è metafora della vita, puoi mettere in guardia gli altri (figli, per esempio) dagli imprevisti, ma non sarà mai abbastanza, gli altri avranno senz'altro imprevisti più...imprevisti...

io le zone d'ombra le trovo anche in stazione a Parma, vedi un po' te!!..:-))