Abbandonare Tara

Sono reduce da un'esperienza che chiamano "bagno di folla".
Un'espressione un po' ridicola, ma ho scoperto che è la dizione ufficiale per quello che succede (che si prevede, si organizza, si pianifica, si controlla debba accadere) nelle occasioni in cui avviene una EPIFANIA.

Vale a dire una manifestazione del "sacro". Una apparizione (umanissima, per carità) di un personaggio che ha carisma, notorietà, ruolo tali da essere atteso da folle plaudenti.

Davanti a me si è "epifanizzato" Ciampi.
Folle osannanti; fanfare che all'ultimo momento si sono perfino dimenticate di suonare l'inno d'Italia (per l'emozione, suppongo); bambini delle scuole in grembiule (ma chi mai lo porta più?) e bandierina tricolore d'ordinanza; fotografi e giornalisti che in mancanza di accesso a Lui intervistavano parroci, marescialli e farmacisti; schieramento di squadre speciali con occhiali da sole alla Blues Brothers (che sigillavano i tombini, ma poi ci lasciavano entrare senza nemmeno chiedere i documenti). E Lei, l'ineffabile, sorridentissima, occhioni-sgranati, signora Franca.

Tutto bene, per carità. Una degnissime e simpaticissima persona.
Ma la domanda mi rode, maligna e insistente: perché la folla, perché tutti noi, in fondo, abbiamo bisogno di trovare questi punti di riferimento?
Perché nella natura umana è insita questa pericolosissima tendenza alla idolatria di un capo?
Istinto del branco?
Bisogno di sicurezza?
Ricerca del padre perduto?
Mancanza di indipendenza?

Come cantava Battiato?

Cerco un centro di gravita` permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle cose sulla gente.....