Abbandonare Tara

eccomiiiiii........sono ioooooooo. ciao gioia, i tuoi post mi affascinano. ciao tvb etcì, etcì...ciaoooo

Ti sei raffreddata? Mannaggia!

direi che mi piacerebbe, quasi quasi mi ci soffermo un po' e mi assaporo queste parole come fossero un gelato di crema , lentamente. Ma quanto son belli sti post, anche se secondo me, se posso, in alcuni hai calcato la mano con gli aspetti negativi... quasi stessi scrivendo di qualcuno e non in generale..

ecco, per via della castana, suppongo.......:)))

appunto...vedi che ci capiamo io e te

Eh eh eh....ma pensa....:)) eppure se un fatto personale c'è, in caso è con le rosse, figurati un po'!
ma approfondiremo anche quello, stai tranquilla.

uhm

no?

non mi riconosco molto (tu mi ci vedi? noi abbiamo sempre un'immagine distorta di noi stessi)besos

L'hai pittata talmente bene da non poter aggiungere null'altro. Qui sono a nozze, naturalmente con il mio Salento corvino e la terra sicula e la fascia africana sul mediterraneo. Comunque sia, senza togliere nulla a nessuna, LA DONNA PER ANTONOMASIA, L'ICONA PIU' ICONA, E' NERA COME LA NOTTE, COME GLI INFERI, COME PROSERPINA. Sto pensando a Medea e a La lupa di Verga. Quest'ultima forse le supera tutte! In Didone e in Giocasta vi è l’ineluttabile signoria del nero, l’ebbrezza e l’odio, l’egoismo e l’ambizione. Il nero è vincente, il biondo Walhalla nordico è Gotterdammerung. E così sarà, penso. Grazie. tt

pensavo anch'io alla Lupa!

E' secondo me, la donna del matriarcato, la donna che comanda apertamente e che è forte e volitiva...tempo fa si parlava con una mia amica del fatto che essendo così scura un colore vivace come il rosso le potrebbe star bene...invece sulla mora il rosso ha una riflesso eccessivo forse un puntino volgare (naturalmente non su tutte le more nè con tutti i rossi.......)

Mp, ho paura che dopo aver letto il tuo commento mi toccherà buttar via mezzo guardaroba....;))

ma come ho detto dipende dai rossi e dal grado di "moritudine" e se ben ricordo tu hai una gradazione di moritudine che sta bene con i rossi!!!;)))e poi erano chiacchiere di donne su donne e come immagino tu sappia le donne nei confronti delle loro simili sanno essere anche esagerate senza motivo!!!:)))

Cara Ody, ho dovuto rileggere molto attentamente il tuo scritto e varie riflessioni si sono accumulate nella mente. Per non tediarti (come è mio costume logorroico-dicunt!)ho preso la tua affermazione: " ...La donna drammatica, l'eroina della tragedia greca,....". E qui la matassa si è incominciata a ingarbugliare. Faccio fatica a pensare ad Elena mora e con i capelli neri, non so perchè, sarà il cinema, i quadri, ma nell'immaginario planetariuo Elena ormai è bionda, cioè non è nera. Ed Elena è un personaggio della tragedia, anzi l'origine di tutte le tragedie avendo causato la guerra di Troia. E sul fatto di Elena non mora ma bionda ritornerò in seguito. Parimenti faccio fatica a immaginare Anna Frank chiara di capelli. Sarà la tragedia della sua fine? Entrambe sono due figure tragiche. Ma della seconda sappiamo tutto, nulla della prima se non quello che i poeti hanno scritto di lei.

Continuo. Qui nasce na riflessione. Le origini dei greci e lo sterminio degli ebrei. La razza mediterranea generalmente è scura, mentre i nordici sono ritenuti, anzi lo sono biondi. Non penso che i nordici possano tutti avere anche gli occhi scuri. Elena ce la tramandano con gli occhi chiari. Degli affrerschi nell’isola di Santorini riportano Elena come una ragazza bionda e con gli occhi chiari. E così Elena, causa prima delle tragedie, e per la quale due mondi entrarono in guerra ,” la causa inconsapevole” dell’interminabile scontro fra Oriente e Occidente, non è mora. Anche Penelope è bionda, anche Achille è biondo come Sigfrido, anche Menelao, Briseide, ecc… Non è bionda né con gli occhi chiari Cassandra, poiché lei vede nel futuro e nomn può esere chiara ma avere gli occhi come la notte.

Ma non prendete tutto alla lettera o in modo esclusivo. Scrivo di stereotipi e associo dipinti a quelli. Certo che Omero descrive molte delle sue eroine come bionde, chissà poi se lo erano. Ma hai presente Irene Papas? Magari sta meglio a interpretare Clitemnestra o Penelope, ma è il tipo fisico e psicologico che ho in mente io

verissimo! ed era quello che pensavo e che ho pensato subito, dopo aver letto il post. Ma poi riflettendo su fatto che io non avrei mai visto una Elana mora, mi son venute fuori tutte quelle riflessioni sullo xanthòs, supportate per altro dai testi poetici. Impossibile pensare a una Elettra o Clitemnestra bionde. Va benissimo Irene Papas, difatti, anche per l'intensità dello sguardo e per la forma delle sopracciglie. Anche la medea di Pasolini, se è per questo. Comunque il discorso non mi sembra futile, tutt'altro, è servito per andare più a fondo al post. E' difatti interessante come il colore della pelle, dei capelli, degli occhi, al limite dei vestiti e dell'abbigliamento nel suo complesso, determinano i tratti psicologici e gli aspetti caratteriali dei personaggi. Non è forse interessante constatare che noi moderni facciamo fatica a vedere corvini quasi tutti personaggi, ad esempio, dell'antica Grecia tragica, e a Omero e ai suoi successori non apparisse ovvio il coloro scuro dei capelli nei meandri oscuri della tragedia? Loro obbedivano a canoni estetici di tutt'altro genere, sicuramente! Questo discorso secondo me, è assai interessante! Scusami. tt

Sì, sì, è interessante.....ma io non farei alcuna fatica a vedere una Elena bruna. Ci è precluso dalle descrizioni omeriche, ma in fondo in fondo la scelta dell 'attrice di Troy non era felice, troppo "tedesca"!

Difatti non è stata affatto felice, tutt'altro, di una infelicità galattica, priva di mordente, roba da romanzi rosa, da velina. Ma non c'è da meravigliarsi visto il complesso intero del film, senza succo sia interpretativo sia di aspetto dei personaggi, a cominciare dalla faccia di Ettore. La cosa che mi meraviglia è come mai in questi nostri tempi, assolutamente moderni e pieni di consapevolezze critiche su moltissime cose, si rinunci a definire ambienti e soprattutto personaggi in maniera psicologicamente più appropriata. Basti vedere ste Elene, ste Cassandre , ste Penelopi,ecc... con le sopracciglia curatissime in qualsiasi condizione di difficoltà contingente. Vengo dal vedere (per la prima volta) il bellissimo "Lancelot du lac " di Bresson del '74, otto galassie più avanti del recentissimo feuilleton Tristano e Isotta. Ancora meglio de "Il mestiere delle armi", direi. Tu dici " troppo tedesca"? Sei buona, io direi sacrilega, dopo tutto sto discorso.Grazie! tt

continuo e termino.
Negli scritti dei Greci, e questo è anche un mio ricordo dal Liceo, c’è spesso i termini xanthòs e xoutòs ( biondo) , pure pirròs ( fulvo), e chrysoeidès ( aureo) , tutti riferiti sia alle eroine sia agli Dei e alle Dee. E qui la cosa si complica, perché il discorso cade sul fatto che i Greci venivano dal Nord, dai popoli del Nord ( e questo si sa) , diventati poi i moderni germani .____ Ho letto che ormai i Greci si sino “snordizzati”. Ma è proprio il termine “ xanthòs ( biondo) che fa pensare. Omero nell’Iliade ( IV, 147) chiama Menelao “ xanthocòmes, mégas èn glaukòmmatos (“biondo alto e con gli occhi azzurri.” )_____Sorrido perché un uomo così non bastava a Elena!!!). Comunque in Omero non c’è un eroe o un Dio che sia moro , né una donna corvina, anche Ulisse è xanthòs!! E ti dirò, avendolo appreso dalle mie vecchie letture, che i Greci dell’età omerica sno0bbavano e disprezzavano i Fenici per il loro “ levantinismo”, definendoli “ uomini subdoli o arcimbroglioni” ( Iliade, XIX,288) Il mio prof di chimica ( torinese, doc) all’università, quando facevamo del chiasso in aula ci apostrofava: “ Levantini!!Silenzio, levantini). Atena, ci dice Omero, oltre che bionda è anche occhicerulea ( glaukopis) . Se poi pensiamo che glaus vuol dire civetta , il conto torna. E Apollo ovvero Febo? Febo da Phoibòs : splendente, luminoso. Anche Giunone , la Dea dalle bianche braccia, come si sa, essere un particolare della bellezza femminile della razza nordica. Le ho notate nei film, sulla spiaggia di Rimini e sul lago di Garda. Sto fatto della razza mi agita. E pensare cosa hanno combinato pe sto colore biondo. E allora evviva le more, e le corvine. ). Scusa sto sproloquio, ma sti tuoi post sul colore dei capelli , danno parecchi spunti. Non avrei ancora finito. MA MI FERMO!!! Tutto questo per dire che forse la tragedia greca non proprio tutta è " melània". Un caro saluto. tt

Esiste tuttora, in Grecia, questa sia piccola sopravvivenza del ceppo biondo e con gli occhi azzurri. Ma consideriamo anche l'ideale rispetto al vero. Anche il Dolce Stil Novo, Petrarca, la poesia trovadorica, trovavano verosimilmente la descrizione della donna bionda più affine all'ideale della donna angelicata.
che poi fossero davvero bionde, tutte, mi permetto di dubitarne

Un po' intimidita dopo i commenti precedenti, voglio sdrammatizzare...Tra le mie amiche ho notato che la mora spesso ha un grosso problema: i baffi! Va bene che...donna baffuta è sempre piaciuta, però...io sono contenta di essere scura ma non troppo. Una volta mi tinsi i capelli di nero proprio corvino e devo dire che stavo molto bene, gli occhi risaltavano di più, ma è stata la pazzia di una volta sola!

io non ho i baffi!!!!

hai azzeccato in pieno il carattere di una mora: io, quando ero mora, mi riconoscevo nella Penelope televisiva, un po' meno in quella della danza di Zorba, ma quando parlerai della donna con i capelli bianchi? in fondo, prima o poi, li abbiamo tutti, anche se, spesso1, li nascondiamo.

Arriva, arriva....gloriosamente fiera dei suoi anni!

dramma atavico sulle spalle... qual sarà il mio?

C'è l'imbarazzo della scelta: da quello materno di Clinestra a quello filiale di Elettra. Da quello di sorella di Antigone a quello di sposa di Penelope e quello di madre di Medea. Da quello della consapevole inascoltata di Cassandra a quello di causa di infiniti mali di Elena. Se non basta se ne possono ancora cercare altri!:)

a me questa mora fa venire in mente Carmen e la passionalità di quella donna. Un po' casinista, ma tanto passionale..:-))

vero? anche a me