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Abbandonare Tara

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Matassa e gomitolo

Post n°581 pubblicato il 22 Febbraio 2013 da odio_via_col_vento
 

 

Eugene Carriere, Winding Wool

 

Lunghi pomeriggi di inverno, piccoli supplizi che allora vedevo come grandi soprusi, anzi, soprusi dei grandi.
 
"Ecco, vieni, aiutami a dipanare la matassa".
E la matassa di lana, spesso ruvida al contatto con i miei polsi nudi di bambina,  mi veniva appesa alle braccia. 
"Stai su, tienile aperte e dritte quelle braccia!"
E la zia cominciava, con ritmo disuguale e ininterrotto, a svolgere il filo, a fare di quella matassa un gomitolo.
Si interrompeva se trovava un nodo, rallentava per passare il gomitolo che andava formandosi da un ruscello all'altro di quella lana.
Piano piano la matassa diminuiva e il gomitolo cresceva.
Ma mai abbastanza velocemente per me, per la mia noia di bambina
Perché spesso ad una matassa ne seguiva un'altra, e poi un'altra ancora.
"Ce ne vogliono di gomitoli per farvi un maglione....crescete così tanto...."
Diceva sorridendo la zia.
Ma io, chissà perché, prendevo quasi quell'affermazione per un'accusa.
Se fossi cresciuta meno, forse, mi sarebbe stato risparmiato il supplizio....e in effetti a mia sorella non toccava quasi mai questo compito. Anche se tendeva le braccia, anche se, illusa, credeva che aiutare a dipanare la lana fosse un compito gradevole, aveva mani piccole, polsi sottili, l'apertura alare di un uccellino e quindi si ricorreva a lei raramente.
Potere di avere 4 anni meno.
Poi ci ripenso, soprattutto in inverno, soprattutto in certi crepuscoli che istantaneamente digradano verso la notte, inducendo una voglia di caldo e tepore e luce soffusa che la stagione non concede.
Ci ripenso quando cerco la ruvidezza della lana di una volta. Quel contatto sulla pelle tra lo sgradevole e il familiare, come certe medicine. Non ti piaceva, ma sapevi che di lì a poco ne avresti gradito l'effetto.
Ci ripenso perché, inutile dirlo, l'immagine della matassa che si dipana e crea il gomitolo, il filo che si avvolge, porta in sé significati infiniti. Di vita e di morte, in primis.
Ma a quelli non voglio pensare.
Penso piuttosto al caos ordinato che alberga, ancora, dentro di me, alla sensazione di avere molto da dire e molto da fare e che la vita, davanti, mi si prepari come questo filo che lentamente esce dal groviglio: netto, isolato, dritto. 
Ma corto. Che va immediatamente a creare una massa ordinata e avvolta, un gomitolo che cresce sempre di più.
Ci è dato di vedere solo un filo unico ed isolato, breve, il  tratto che appartiene al nostro presente. Per poi vederlo sparire nel futuro.
Se proprio ci tieni, puoi smettere di avvolgerlo per un attimo e soppesare, valutare, quanto resta della matassa e quanto grande è il gomitolo avvolto.
Un futuro confuso, un passato ordinato - o per lo meno avvolto su se stesso.
E nel mezzo questo filo apparentemento dritto, teso, forte eppure fragile, tagliente sulla pelle mentre lo snodi, eppure facile a spezzarsi.
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Commenti al Post:
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 22/02/13 alle 14:52 via WEB
Due considerazioni.
la prima, legata al tuo ricordo che diventa anche il mio. Perché le braccia facevano male e quando protestavi, dicendo che la spalliera della sedia avrebbe fatto ugualmente al caso, ti veniva risposto che no, non era proprio la stessa cosa. E allora rassegnata tornavi lì, con le tue braccia tese, con quella lana rvida, e il solletico di quel filo che ogni tanto scivolava giù.
La seconda rimanda invece alla tua riflessione: non so dire se trovo più caotica la matassa o il gomitolo. Del gomitolo si coglie la superficie, il resto è celato sotto. La matassa, se vuoi, riesci ad allinearla. Ed è forse più promessa dell'atto compiuto di un gomitolo che rotola giù.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/13 alle 20:56 via WEB
non so: siccome sono un po' "arruffata" di mio, tendo a considerare gradevoli i gomitoli ben ordinati e stretti
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 22/02/13 alle 18:32 via WEB
Che bel post ! ci credi che da piccolo lo facevano fare anche a me ?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/13 alle 20:57 via WEB
come no? anche mio marito mi racconta le stesse cose Se non c'erano bambine, in casa, le madri, le zie, le nonne, adoperavano i maschiettii con lo stesso determinato piglio anche per lavori "donneschi".:)
 
   
angelorosa2010
angelorosa2010 il 22/02/13 alle 22:07 via WEB
e mi pareva un gioco totalmente insensato, ma tra botte e ricatti il potere di persuasione era forte, tuttavia a volte cambierei la lucida consapevolezza d'oggi di quel filo fragile e tagliente, con le confuse ed annoiate sensazioni di allora, ma anche questo è abbastanza ovvio... e poi come dice Fossati, la dobbiamo cantare, ah a proposito, te la voglio regalare : http://youtu.be/lc2uJe78o_E
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/02/13 alle 15:01 via WEB
Molto bella la canzone, grazie (purtroppo non vedo video italiani da qui)
 
orologionuovo
orologionuovo il 22/02/13 alle 22:04 via WEB
da piccola DOVEVO fare l'uncinetto...tanti quadrati di lana colorata che uniti insieme diedero vita ad una copertina carina...ma piena di malinconia...la mia:...avrei preferito mille volte andare a passeggiare fuori e non stare chiusa in casa a lavorare con quell'orribile attrezzino...; oggi la copertina c'è ancora ...è a casa dei miei e ogni volta che la guardo mi fa star male...eppure non è brutta...è anche piena di colori...ma nulla...non riesco a farci pace... il tuo futuro non è confuso ...altrimenti non se ne starebbe bene avvolto in quel gomitolo...che da qui e da sempre vedo super ordinato... ciao ody.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/02/13 alle 15:01 via WEB
È stato proprio un trauma, allora
 
stradanelbosco
stradanelbosco il 22/02/13 alle 23:31 via WEB
io da piccolo - ero alle elementari - facevo di più: io creavo il filo filando la lana!!! Mi servivo del fuso, naturalmente, così m'aveva insegnato la mamma. Per descrivere ciò che facevo son dovuto ricorrere al web: "...La rotazione impressa al bastoncino, prolungata dall'effetto centrifugo del tondino torce le fibre che vengono fissate alla sommità del fuso mediante un nodo o grazie a un gancetto infisso al centro dell'asta. Mano a mano che la rotazione imprime torsione alla fibra, altra fibra viene estratta dalla massa tenuta in mano o posata nella rocca. Quando il fuso tocca terra, la rotazione viene sospesa e il filo prodotto viene avvolto attorno all'asta del fuso, subito sopra o subito sotto al volano a seconda della tipologia....". Ecco io facevo tutto questo con le mie piccole mani e come mi divertivo a imprimere la rotazione all'asticella facendola scivolare sulla gamba e poi vedere sto fuso girare per terra....! Ero d'un bravo impressionante!!! E mia mamma mi dava dei gran baci. quanta ne ho fiolata di lana. Poi , conme tanti altri , tenevo la matassa per fare il gomitolo. Mi sentivi tanto trampolino, perchè a scuola in quarta elementare , sul sussidiario c'era la fiaba di trampolinotonante!!! E mi sentivo gnomo, capace di trasformare la paglia in oro. Poi nella vita ho fatto il contrario!!! :)) Qui nel post c'è un pò de "Le candele" di Kavafis, mi sembra.Un pò. tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/02/13 alle 23:51 via WEB
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto,
la memoria m’accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido,
come s’allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
 
   
stradanelbosco
stradanelbosco il 23/02/13 alle 00:07 via WEB
dicevo proprio questa! grazie d'averla inserita. tt
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/02/13 alle 00:35 via WEB
Pensavo potesse non essere cosi' nota a tutti
 
gin_ko1957
gin_ko1957 il 23/02/13 alle 08:48 via WEB
Sal ci ha sempre proposto questo pensiero: "Non togliere mai la speranza a qualcuno. Forse è tutto ciò che ha! Per tutti ci sono situazioni nuove, inaspettate, che ci stupiscono sorprendendoci quando pensavamo di avere messo già a tacere le nostre speranze" Vorrei, anzi vorremmo commentare i vostri bellissimi post che, comunque leggiamo e in qualche modo interiorizzamo. Purtroppo a conoscervi è Sal e solo lui saprà dare risposte appropriate. Ciò che vi chiediamo oggi è un piccolo sacrificio: guardate per intero il video, leggete il post e...decidete voi. Sebastian e tutta l'allegraband ti augurano uno spensierato fine settimana.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/02/13 alle 15:00 via WEB
Grazie, ma da qui non riesco a vedere i video
 
diogene51
diogene51 il 23/02/13 alle 21:03 via WEB
E'il secondo post in pochi giorni incentrato sul gomitolo, che ha sempre un senso reale ed uno metaforico... Nel reale anche io ricordo qualcosa del genere, ma senza grandi traumi, il ricordo è sfumato proprio perché non destava in me particolari preoccupazioni, se non forse un poco di noia; non avevo zie disponibili ed era mia madre che talora mi chiedeva ciò; ma non faveva molti golf e quindi era uno sforzo limitato... Metaforicamente il gomitolo di fili si presta ad essere un po' tutto: il groviglio dei nostri pensieri, ma un gomitolo non è certo un groviglio! il filo della nostra vita che non possiamo srotolare a piacimento se non nel ricordo... Buona serata!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/02/13 alle 00:45 via WEB
Il groviglio è la matassa, infatti. Io vedo passato, presente e futuro, ma al contrario. Per me il gomitolo è innegabilmente il passato, bello ordinato, che continua a crescere, ad aumentare, via via che la matassa di scioglie e diminuisce
 
atapo
atapo il 23/02/13 alle 21:37 via WEB
Questo lavoro da piccola mi è stato risparmiato, o per lo meno non lo ricordo: o non è stato un grande trauma oppure riuscivo a sfuggirvi... Invece sulle tue considerazioni sul passato...il futuro...l'oggi... Mi pare sia la prima volta che le fai, almeno così chiaramente per me. Io avevo cominciato a sentirle dentro di me qualche anno fa, quando avevo più o meno l'età che hai tu ora: che sia allora una scadenza...anagrafica? :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/02/13 alle 00:47 via WEB
Può darsi. Testiamolo su qualcun altro, più giovane, e vediamo, allora, se arrivato alla mia età ci pensa cosí razionalmente a passato e futuro!:)
 
calipso81
calipso81 il 23/02/13 alle 23:23 via WEB
Della lana di una volta ricordo proprio la ruvidezza e il grande prurito che provocava. I colli, i cappelli, ero sempre lì a spostarli e a dire "mamma, punge!". Oggi è diverso, sarà il sintetico. Bella l'idea della matassa come futuro, io però il gomitolo proprio non lo vedo! :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/02/13 alle 00:41 via WEB
Sei troppo giovane, per vederlo. Aspetta
 
gin_ko1957
gin_ko1957 il 24/02/13 alle 07:18 via WEB
Ciao...Non mi hanno dimesso. Lo faranno mercoledi, massimo giovedi, ma ieri sera mi hanno consegnato il portatile e il Blog è nuovamente nelle mie mani. Che dirti se non che a parte una più che normale stanchezza mi sarei rotto di stare qui? Al momento, serena domenica e vota fregandotene di tutte le stronzate che hai sentito fino a venerdi...Sorriso, Sal
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/02/13 alle 13:46 via WEB
Felicissima di sapere che torni presto a casa!!!!
( non voto perché sono all'estero e un cavillo burocratico romano me lo impedisce. )
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 24/02/13 alle 07:19 via WEB
Oggi si vota!!qui freddo e neve. Ma ho caldo nel cuore. Oportet!! tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/02/13 alle 13:47 via WEB
Beato te che le votazioni ti fanno venire caldo al cuore. Di solito sono una cosa agghiacciante
 
   
stradanelbosco
stradanelbosco il 25/02/13 alle 09:45 via WEB
ma madonna mia! il caldo non era per le votazioni..........!!!:)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/13 alle 20:35 via WEB
a me il caldo sta venendo ora: un'Italia che continua a votare Berlusconi e' fuori di ogni grazia di Dio.
chiedero' la cittadinanza americana
 
magdalene57
magdalene57 il 24/02/13 alle 14:13 via WEB
Anche mia nonna aveva la mania del lavoro a maglia e anche dell'uncinetto. Era veramente brava, faceva dei completini splendidi tutti uguali per noi nipotini. Ed essendo in sei la cosa era piuttosto laboriosa... Ricordo che lei aveva un arnese di legno che si apriva con larghe braccia e che fissavi il perno e poi girava mentre il gomitolo prendeva corpo. Io l'ho sempre considerato affascinante perché mi faceva pensare ad un marchingegno che mia nonna metteva sul giradischi mentre era in funzione, ed io vedevo delle figurine muoversi... Penso di esser stata una bambina molto felice e fortunata. Comunque qualche volta tra le mani l'ho tenuto pure io la matassa. Preferisco i gomitoli, perché quando cadono si sfanno giù e ti sembra di giocare...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/13 alle 04:36 via WEB
Già. Perché a casa mia non ce l'avevano, l'arcolaio ?
 
gin_ko1957
gin_ko1957 il 25/02/13 alle 08:59 via WEB
Ciao. Difficile, da questa stanza, postare commenti adeguati al tuo post. Non per questo non ti lascio il mio sorriso, un amichevole abbraccio e..." Il tempo è unico testimone perché ci restituisce sempre quello che abbiamo dato e ricevuto, con la saggezza e la memoria." Mercoledi sarò dimesso e vedrò di recuperare il tempo ed essere più presente. Con un sorriso, affetto e stima, Sal
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/13 alle 20:34 via WEB
capisco: ma tieni duro!!!
 
gin_ko1957
gin_ko1957 il 26/02/13 alle 08:52 via WEB
Ciao...Domani si rientra a casa e non ho testa che per quel momento. Ti sono grato di essermi sempre e cmq stato/a vicino. Sono certo che capirai il momento del tutto particolare e che apprezzerai anche un semplice, ma sincero sorriso. A presto, Sal
 
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