Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

« Sulla sogliano comment »

C'è museo e museo

Post n°590 pubblicato il 15 Aprile 2013 da odio_via_col_vento
 

 

Lina Apple, Mona Lisa

 

Vengo a sapere che molti sono rimasti impressionati e folgorati dalla notizia uscita sulla stampa nei giorni scorsi riguardante il presunto scandalo che i nostri musei incasserebbero meno del Louvre.

Ebbene: non ne dubito.
Ma non sono dati paragonabili. Per usare un vecchio adagio: cosa c'entrano i limoni con gli autobus?

Francia e Italia (visto che il Louvre è stato chiamato in causa) hanno due situazioni molto diverse, sia del turismo che della distribuzione dei beni e delle bellezze artistiche. 
Noi non abbiamo un grande museo nazionale, enorme, concentrato assoluto delle ricchezze del paese (e frutto di razzie colonialiste).
Non lo abbiamo per motivi storici: siamo uno stato "recente", non una delle unità nazionali più antiche del mondo.
I nostri beni artistici sono disseminati nel territorio, abbiamo miriadi di musei minuscoli, medi, grandicelli, in tutte le città e le cittadine, anche nei paesi.
Siamo il portato di tantissime storie diverse e frammentate.
Questo carattere è quello che rende l'Italia, come felicemente è stata definita, un "museo diffuso".

Quella concentazione colossale di affluenza di pubblico che il ha Louvre, da noi farebbe stramazzare i già provatissimi Uffizi (tanto per rendere l'idea.....se qualcuno ha mai provato a fare l'interminabile fila per accedere ai tesori dei Medici, a Firenze).
Non ce lo possiamo permettere e, vorrei dire, dovremmo anche scoraggiarlo, un turismo così concentrato.
Gli addetti ai lavori cercano di dirottare i grandi flussi su altre mete: non tutti su e giù per il Canal Grande, per favore; non tutti col naso in su a guardare la Torre di Pisa.
Disperdetevi, allargatevi, cercate altre mete.
Che questi beni si "consumano", deperiscono, non riescono a rigenerarsi: peggio di una coltivazione intensiva del terreno senza rotazione.

Inoltre sembra proprio che l'autore dell'articolo non abbia mai girato per le nostre città d'arte: li ha visti i turisti assiepati sul Ponte Vecchio? Si paga un biglietto lì?
Li ha visti quelli che trotterellano per Roma, accontentandosi di guardare i Fori Imperiali e il Colosseo dall'esterno? Cosa propone? Di scritturare Christo per fasciarli ben bene in modo da impedirne il godimento gratuito?
Ha visto le carovane della domenica che si godono le gita fuori porta, il mare, la scogliera, la pineta?
Facciamo pagare un biglietto di ingresso al Grande Parco della Bellezza Italiana?

Lamenta i biglietti gratuiti?
Io lamento che non lo sono abbastanza.
Ha provato a visitare la National Gallery di Londra, il British Museum, la National Gallery of Art di Washington, la catena di musei dello Smithsonian?
Tutti gratuiti.
Al Metropolitan Museum di New York si entra con una donazione simbolica: si suggerisce una cifra, ma puoi dare 50 cent. ed entri lo stesso.

Non a caso nell'articolo si cita il Louvre: uno dei pochi grandi musei all'estero a pagamento.
(Per altro ad un costo assai accessibile: meno di 10 euro e visiti una città inaudita)

Per chi si immagina, il giornalista, che siano i biglietti gratuiti?
Ha mai visto quella razza intellettuale dei nostri parlamentari affollarsi nelle gallerie d'arte pretendendo l'ingresso gratuito?
Pensa ai favoritismi per le Olgettine?
I biglietti gratuiti sono per gli studenti, per gli anziani, per i bambini, per gli insegnanti (e nemmeno sempre o nemmeno totalmente gratuiti), per i dipendenti del Ministero per i Beni Culturali (perché capita, sapete, capita che debbano studiare, documentarsi, fare confronti, visionare e svolgere funzioni ispettive: ahimé, che si voglia anche che svolgano i propri compiti istituzionali a loro spese?)
Per cosa allora stracciarsi le vesti?
La fuzione pubblica, educativa, sociale dell'arte non deve forse essere riconosciuta?
Tutti buoni, poi, ad andare a visitare musei all'estero e magnificare le frotte di bambini, l'organizzazione didattica, gli apparati a disposizione. E noi, che non abbiamo quasi niente, ecco che veniamo aggrediti per un articolo (di legge, tra l'altro) che riconosce (per quanto ancora?) la pubblica utilità del museo.

Ci si chiede perché in Calabria o in Friuli siano più i biglietti gratuiti di quelli a pagamento?
Semplice: perché non ci sono flussi turistici consistenti e i visitatori del museo sono soprattutto gite scolastiche. O gruppi della terza età.
Sorge spontanea una domanda: ma ha mai visitato questi musei, il signor giornalista? O parla solo con dei dati statistici sotto mano?

Mi viene QUASI da pensare che la notizia sia stata distribuita cosi', sciatta e sbagliata, (falsa e tendenziosa?) per tendere a scopi ben piu' sottili ed insidiosi di una semplice boutade giornalistica.

Qualcuno si ricorda i 100 punti di Renzi, il Big Bang, e cosa si proponevano per i Beni Culturali? La chiusura del ministero e il loro passaggio agli enti locali che, soli, immacolati, perfettamente adeguati professionalmente e  tecnicamente, sarebbero in grado di garantirne il RENDIMENTO.
Perché l'arte deve produrre, è solo un capitale che deve rendere.
altrimenti? Altrimenti si passa la mano a chi meglio sa fare.(vendendo quanti chilometri di coste, poi, e' altro argomento sul quale a qualcuno conviene sorvolare)


Ve lo ricordate il governo Berlusconi che pose un ex-manager della MacDonald ai vertici dei Beni Culturali? La cui migior sortita furono dei terrificanti manifesti in cui si vedevano i nostri tesori impacchettati, sollevati con le gru, caricati sugli aerei, con il minaccioso slogan: "Se non li visiti li portiamo via"
Andateveli a rivedere: si tende a dimenticare.
Ma la memoria potrebbe aiutare a non cadere vittime di queste trappole, che periodicamente, minacciosamente, si ripresentano.
Diffondere subliminalmente l'idea che la cultura non serve se non rende.
Che la nostra arte, il nostro paesaggio, le nostra storia siano il PATRIMONIO.
E se le parole hanno un significato allora chiamare la nostra storia "patrimonio" equivale a far passare il concetto che si tratta di un bene rinveniente e come tale lo devo investire, per farlo fruttare. Sempre e comunque un principio economico, mai un principio educativo e sociale.

 

Per chi volesse approfondire segnalo questo libro, fresco di stampa, di Tomaso Montanari, Le pietre e il popolo

E questi sei brevissimi video, sempre dello stesso studioso:

La funzione civile dell'arte figurativa 1 

La funzione civile dell'arte figurativa 2

La funzione civile dell'arte figurativa 3

La funzione civile dell'arte figurativa 4

La funzione civile dell'arte figurativa 5

La funzione civile dell'arte figurativa 6

 

 

 

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Commenti al Post:
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 15/04/13 alle 06:27 via WEB
Standing ovation, mia cara. Ti prego, spedisci questo tuo commento all'autore dell'articolo da te citato!
Confermo per altro che nei miei e nei nostri (familiari e amicali) giri per musei in diverse parti del mondo, la gratuità è tutt'altro che rara, per fortuna.
Però, vedi, credo che per esteso tutto questo nel nostro Paese si applichi a quanto ha a che vedere con l'idea di istruzione ed educazione.
Quanto, a parte le belle parole, viene fatto di concreto per le scuole e per le generazioni più giovani?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/13 alle 18:46 via WEB
non ho familiarita'.....spediscili tu il link.:)
 
orologionuovo
orologionuovo il 15/04/13 alle 07:11 via WEB
ciao ody, concordo con tutto ciò che hai scritto...l'arte deve essere considerata come elemento importantissimo che concorre alla crescita del popolo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/13 alle 18:46 via WEB
ma del cosidedetto "bene comune" ormai se ne fregano tutti
 
magdalene57
magdalene57 il 15/04/13 alle 08:40 via WEB
sono assolutamente d'accordo con ciò che scrivi. Resta il fatto che per pagare un biglietto da 1,50 per la visita ad un castello, quaranta professori m'han fatto perdere la pazienza, pare fosse troppo caro...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/13 alle 18:47 via WEB
spesso son questioni di principio: vanno capiti. gli insegnanti, oggi come oggi, si sentono molto poco considerati, non rispettati nella loro funzione (importantissima, invece). non hanno tutti i torti
 
magdalene57
magdalene57 il 15/04/13 alle 08:44 via WEB
MI viene inoltre da pensare che comunque l'arte e il mantenimento delle strutture che ospitano, curano, promuovono l'arte, ha dei costi. Io non so come funzioni in Francia, ma mi pare che in altri paesi l'intervento economico sostanziale del privato aiuti economie e rendiconti non proprio floridi. Non so come e cosa si potrebbe fare in Italia. Ma visto la situazione attuale io, non me ne volere, vedrei di buon occhio mecenati che naturalmente avrebbero il loro tornaconto al momento della presentazione dei redditi....
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/13 alle 12:24 via WEB
Ma funziona cosî, è già cosî da tempo. Gli sponsor privati hanno poi sgeavi fiscali. Almeno da Ronchey ministro (anni 80?)
 
   
magdalene57
magdalene57 il 18/04/13 alle 14:31 via WEB
Funziona così, ma i casi son sporadici, almeno qui per noi. Non si fa mai troppa pubblicità a questo aspetto..
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/13 alle 15:31 via WEB
credo che gli sponsor possibili lo sappiano bene: solo che hanno bisogno di una operazione che dia un ritorno di immagine. Altrimenti, nonostante gli sgravi fiscali, non conviene loro
 
calipso81
calipso81 il 15/04/13 alle 14:55 via WEB
Concordo su tutta la linea!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 15/04/13 alle 18:48 via WEB
diffondere l'informazione,allora: per contrastare la disinformazione
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ves il 16/04/13 alle 01:03 via WEB
hai ragione, ma io che nei musei entro come un semplice "utente" o "turista" che dirsi voglia, e che pago il biglietto per intero (apparte che in Piemonte dove ho la carta musei) e non sono ne storica d'arte ne ho una preparazione soprafina una cosa noto. la loro non disponibilità nel rendere più fruibile quel pezzo di museo diffuso che loro gestiscono. le foto non si possono fare, i cataloghi sono inesistenti o quasi, conferenze che sono aperti a gente comune sono rare, le visite guidate in maggior parte dei casi sono ridicole (e lo dice una che non è una cima ne in arte ne in storia). io probabilmente sono una criticona nata, ma sinceramente al estero ho visto fare faville con un millessimo di quello che puo avere un unico piccolo museo italiano. non che musei per forza debbano fare fatturato per forza, ma se fanno anche quello sarebbe un male? io per dire a venezia ho voluto comprare il catalogo di ca rezzonico, per scoprire che dentro non c'era quello che mi interesava . adesso io capisco che magari costa stampare i cataloghi , pero che diamone. sarebbe veramente un male che ogni museo avesse i magneti da frigo con le maggiori opere d'arte che ha in casa e non solo di quelle esposte in varie mostre temporanee? sarebbe un male fare giornate dedicate alla "didatica" anche per chi non va più a scuola intorno a una singola opera d'arte? sarebbe tanto difficoltoso fare delle conferenze per invogliare i residenti a prendere confidenza con il museo e non sentirlo più un luogo da vedere una volta nella vita ma tornarci più e più volte? scusate magari io sono un idealista ignorante, ma per me si potrebbe fare se solo si volesse. peccato che chi decide non lo vede "proficuo".
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/04/13 alle 22:06 via WEB
c'e' bisogno di una risposta LUNGA, punto per punto...:).
1. le foto non si possono fare - Non e' un problema del museo singolo o della buona disposizione di un direttore. Abbiamo una legge molto severa in merito in Italia. Non si puo' sgarrare.
2.i cataloghi sono inesistenti o quasi- i cataloghi costano (spese editoriali non indifferenti) e quindi i pochi fondi vengono ovviamente dirotatti sull'indispensabile o il vitale. Inoltre, ormai, non fanno piu' cataloghi dei musei da nessuna parte. In USA sono tutti on line.
3. conferenze che sono aperti a gente comune sono rare : anche queste hanno costi gestionali. per esempio l'oratore va spesato, almeno; tenere aperto un museo oltre l'orario ha un costo, cosi' come un costo hanno i fuori orario del personale di custodia che devi tenere in servizio per queste cose.
4. le visite guidate in maggior parte dei casi sono ridicole - vengono fatte da personale esterno e per ottimizzare viene preso in considerazione un target molto basso. Ma ne ho anche viste di ottime.
5.al estero ho visto fare faville con un millessimo di quello che puo avere un unico piccolo museo italiano - scherzerai? un millesimo nel senso della qualita' delle opere, forse. Ma non un millesimo dal punto di vista economico. E in tutte queste cose quello che fa la differenza e' l'investimento in danaro che si puo' fare.
6. sarebbe veramente un male che ogni museo avesse i magneti da frigo con le maggiori opere d'arte che ha in casa e non solo di quelle esposte in varie mostre temporanee? - ovviamente no, sarebbe un bene. Ma il merchandise e le pubblicazioni, per legge, devono essere organizzate, prodotte e vendute NON dal museo direttamente ma dal "gestore dei servizi", un privato, reclutato con una gara pubblica. Lo sai che MOLTISSIME di queste gare vanno deserte? Perche' trovi 1000 privati che vogliono fare il gestore dei servizi agli Uffizi, ma nessuno (per esempio) a Pisa. E a fronte della mancanza del gestore, non esiste possibilita' di produrre nemmeno una brochure.
7. sarebbe un male fare giornate dedicate alla "didattica"? - ci sono, una settimana all'anno. Non puoi cavare sangue dalle rape, se il personale e' poco e deve fare anche il SUO lavoro normale.
8. sarebbe tanto difficoltoso fare delle conferenze? Vedi sopra
9.si potrebbe fare se solo si volesse - Non credo sia un problema di "voglia": e' un problema di finanziamenti. Se TUTTI i governi continuano a ritenere la cultura uno sperpero, non si puo' fare NULLA di piu'. (solo di meno, ti assicuro che esiste anche il "di meno")
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
ves il 17/04/13 alle 00:34 via WEB
che al peggio non ce mai limite ci credo e come. mi dici che in usa i cataloghi sono on line? in italia per lo piu manco hanno un sito. ce poco personale? io non sono nel vostro mondo ma ogni volta che sono andata al palazzo pitti ho visto sale chiuse da cordoni per pochi custodi per poi trovarne tre insieme nella stessa sala che allegramente chiacchieravano di fatti loro. per carità magari quei custodi son archeologi con laurea, master e specializzazione come alcuni colleghi di mia sorella che si annoiano, ma ciò non toglie che non facevano il proprio lavoro. i merchandising non si fa perché devono farlo i privati? è una legge? le foto non si possono fare per legge, ma poi le fan cmq tanti, non gente come me che le regole le segue ma molti si. far pagare il bollino per le foto e bon , come fanno nei luoghi della fai? son contenta per te che hai visto anche visite guidate molto belle, io sfortunatamente no. che ti devo di. te hai esperienze dal interno io quelle dal esterno. che in italia ce da vedere questo e quel'altro mondo è vero. ma rendiamoci anche conto che a volte anche le didascalie dei musei son scritti negli anni 80 e che magari non si leggono più perché sbiadite. e a noi è capitato più di una volta. proprio perché giriamo non solo per musei grandi. e non dirmi che per cambiarli ci vuole chi sa che permessi, o si? se si: evviva la burocrazia!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/04/13 alle 00:44 via WEB
mi pare che tu faccia di tutta l'erba un fascio.
e che sottovaluti le regole di sicurezza, per esempio (che sono legge) per gli accessi alle sale. Ci sono sale, a a Palazzo Pitti, dove si puo' entrare solo accompagnati, in piccolissimi gruppi (tipo 5) per via che non ci sono uscite di sicurezza ecc. E' ovvio che questo capiti spesso in musei che sono in palazzi antichi e non costruiti ex-novo come spesso all'estero.
Le foto non si possono fare nei musei statali, come si comportino altri tipi di musei non lo so, perche' non hanno da rispettare la legge. Il FAI, per esempio, non c'entra nulla: e' una associazione privata che ti fa visitare dimore private. Ha da rendere conto solo al proprietario del luogo.
Ma questa cosa dei bollini io l'ho vista solo all'estero, per esempio (a Cracovia). Dove ti e' capitato in Italia?
Sai, forse a me sono capitate viste guidate belle, perche' mi capitano piu' occasioni di te. E' una questione di statistica. :) Ma, ripeto, non le fanno i direttori dei musei o i funzionari: sono cooperative (bisognerebbe rifarsela con loro).
Io sono convinta che col patrimonio sterminato che abbiamo e i minimissimi investimenti pubblici (e niente, praticamente, di privato, in Italia si facciano miracoli.
Ti rendi conto che al Metropolitan hanno un fondo speciale donato da una ricchissima signora defunta solo per i fiori???? Come si fa a paragonare?
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
ves il 17/04/13 alle 01:25 via WEB
quella dei bollini mi è capitato in diversi musei qui a torino, uno dei quali il museo del risorgimento http://www.museorisorgimentotorino.it/ a reggia di venaria le foto per dire son concesse da una certa sala in poi al palazzo pitti ho chiesto d vedere una sala (dei macchiaioli) e mi han risposto picche perché non c'erano custodi e poi ne ho visti tre insieme io non metto mica a confronto con met, ch probabilmente non vedro mai in vita mia. io penso solo che con un po' di buona volontà cose come didascalie scritte a macchina da scrivere sbiadite e illegibili si potrebbero evitare. dici che non è possibile? dici che non ce margine di miglioramento perché non ci sono fondi? devo farmi andare bene quel che ce? e mi faccio andar bene quel che ce , cio' non toglie pero' che vedo anche la parte negativa. tra chi conosco sono una delle poche che viaggia per vedere una mostra o se è in centro entra in un museo anche se la visita non è preventivata. invece penso che se i musei cittadini si giocasero meglio le proprie carte almeno qui a torino di sabato non ci sarebbero più custodi che turisti a palazzo madama come sabato scorso...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/04/13 alle 15:47 via WEB
non dubito ci siano dei malfunzionamenti, ma se i turni della vigilanza prevedono un certo numero di sale corrispondente ad un certo numero di custodi, quello è. Per arrivare a certe organizzazioni del lavoro si deve passare attraverso la contrattazione decentrata con i sindacati e non hai idea che fatica e difficoltà sia questa. Vedi, tu parli delle organizzazioni e delle mancanze come se fossero rimediabili facilmente, con la buona volontà o con una gestione privatistica e manageriale. Non è così. Ci sono leggi (che il grande pubblico ignora) e normative certo migliorabili o obsolete, ma con quelle bisogna fare i conti.
Del resto io conosco anche le pecche (sostanziali) di molti grandi musei all'estero che sono organizzati probabilmente in un modo che tu apprezzi (verso il pubblico) ma in un modo che non è affatto rispettoso della conservazione o dell'arte come fruizione pubblica, con una commistione fra mercato d'arte e pubblico che a me fa venire i conati di vomito.
Non sono disposta a barattare un bell'assortimento di gadget con la promozione di opere discutibilissime che poi verranno vendute all'asta a prezzi stratosferici per arricchire qualche antiquario
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 16/04/13 alle 01:33 via WEB
com'era quella storia delle perle nel Vangelo? Ecco il Padreterno così ha fatto con noi: ci è cascato pure lui!!!:))
Imteressantissimo tutto il post, compresi i link!!! tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/04/13 alle 16:29 via WEB
Invece io credo che con tutti I nostri difetti e la nostra inefficienza siamo comunque (insieme ai Greci) gli unici che hanno nel mondo questo senso dell'arte come bene pubblico. Ancora per poco, verosimilmente, perché cercano di smantellarcelo (anche con articoli come questo). Ma ce l'abbiamo.
Forse non per merito nostro, forse solo per il nostro passato e la nostra storia. Perché a noi l'eredità artistica non arriva attraverso il mercato e attraverso il privato.
Dinastie che hanno lasciato tutta la loro arte al pubblico godimento, come i Medici, per esempio, non sono vissute invano.
 
   
trampolinotonante
trampolinotonante il 16/04/13 alle 19:06 via WEB
d'accordissimo!
Però quello che sta succedendo e che vediamo tutti i giorni accadere sotto i nostri occhi, a cominciare dalla Villa del Casale , da Pompei, dalla tragedia dei Georgofili,dalla Via dei Fori Imperiali che ha tranciato senza pietà l'antica Roma, dai tesori incustoditi che abbondano nelle Chiese di Venezia e da Venezia stessa, eccc... , tutte ste cose non fanno che rimandare alle perle!
Altro che: " Exegi momumentum aere perennius!!", come cantava Orazio nelle Odi!:) anzi :(
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 16/04/13 alle 21:43 via WEB
c'e' penuria di soldi, pressione (enorme) del turismo di massa, e anche maleducazione del pubblico (non solo italiano). Mettici anche tutte queste cose.
(un po' mi scoccio del nostro continuo denigrarci, come italiani)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/04/13 alle 00:48 via WEB
by the way: rileggevo ora....e cosa c'entra la strage dei georgofili?
 
     
trampolinotonante
trampolinotonante il 17/04/13 alle 08:18 via WEB
cosa c'entra?
volevo significare il totale disprezzo non solo della vita umana da parte della criminalità, ma anche di un luogo mondiale sacro all'arte e alla cultura, quali sono l'Accademia dei Georgofili e la Galleria degli Uffizi, che ricordo allora subì pericolosi danneggiamenti, e la quasi distruzione del quadro di Gherardo delle Notti. All'orrore per le vittime si aggiuge quello del vedere disprezzata l'Arte nelle sue manifestazioni più sublimi - gli Uffizi - e la cultura , quale l'Accademia dei Georgofili rappresenta in modo significativo con i volumi che contiene. Vedo che tu sei troppo, dico troppo ottimista, riguardo la civiltà del nostro popolo e il suo riguardo verso l'arte in generale. Io sono e diventerò ancor più pessimista, perchè la sottocultura avanza , specialmente nelle nuove generazioni che avranno in eredità tutta l'Italia. Poche sono le nicchie che hanno interesse a mantenere e gioire della nostra Arte, e non fanno certo primavera, mentre la stragrande maggioranza se ne frega! Siamo stati grandi , lo siamo stati , in pochi anni si è prosciugato l'amore e la fantasia artistica di millenni. Le code davanti agli Uffizi sembra siano costituite soprattutto di stranieri, e così a Pompei, ecc...e ai Musei Vaticani. Non si è esitato nemmeno a forare l'affresco del Vasari nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, come fosse un pentolone per castagne alla ricerca ..del tempo perduto. Siamo stai grandi lo siamo stati.... sed peiora concurrunt!! Il tuo ottimismo è commovente e lascio pure che il mio pessimismo ti possa scocciare! Non credo nell'amore per l'arte da parte della maggioranza della nostra gente, credo invece che fra qualche decennio il laco del cor de l'arte si sia quasi tutto prosciugato. Questo penso io. tt
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/04/13 alle 15:32 via WEB
sì, avevo intuito cosa volevi dire. ma ugualmente mi sembra una forzatura: la violenza e la mafia non sono assimilabili alla pocca attenzione o all'incuria. sono una violenza bestiale e bruta, che non guarda in faccia a nessuno, che scioglie i bambini dell'acido....dimmi tu se si arresterebbero di fronte al rispetto per l'arte.....
Quanto al resto, che dire? Hai ragione. Ma è stata proprio questa idea dell'arte come veicolo economico a creare le code del turismo di massa, a far bucare l'affresco del Vasari, dcc. Ed è l'idea che io combatto. L'idea che stava dietro anche all'articolo col quale polemizzo
 
pumanero_sal
pumanero_sal il 17/04/13 alle 07:06 via WEB
Ciao. Felice di averti ritrovata, ma dopo l'ultima bannatura e la formattazione del pc avevo perso di tutto e di più Vediamo, questa volta, chi mi segnalerà e per quale motivo. Una cosa è certa: non mi arrenderò MAI davanti alle ingiustizie. Col mio solito sorriso ti auguro una serena giornata e ti invio l'invito per lo spazio amici. Sal
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 17/04/13 alle 15:33 via WEB
bentornato. E, come dicevo da te, speriamo sia una permanenza lunga e serena
 
atapo
atapo il 17/04/13 alle 22:20 via WEB
Molto è già stato detto, ho poco da aggiungere. Solo che in genere, mediamente, io mi sono trovata meglio nei musei all'estero rispetto a quelli in Italia, per tutti i motivi già elencati: prezzi, orari, informazioni ecc. Ma finchè l'arte e la cultura non saranno considerate veramente un BENE dell'uomo e per l'uomo, qui in Italia non si potrà migliorare.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 18/04/13 alle 02:42 via WEB
continuo a credere che siamo impietosi con noi stessi
 
Less.is.more
Less.is.more il 21/04/13 alle 10:15 via WEB
Non conosco la situazione in Calabria, ma in Friuli molti musei sono i vari "museo della civiltà contadina", della "cera lacca" et similia (ma mi pare che sia così anche nel resto d'Italia). In questi, molti piccoli, non si paga. Alcuni sono sorti per mantenere le tradizioni locali, altri per trovare una motivazione presso la Regione in modo da reperire contributi a fondo perduto per la ristrutturazione dell'edificio ospitante tale museo-mostra permanente. I pochi musei d'arte e le più prestigiose (poche) di questa regione sono a pagamento.
Confermo che il Louvre (museo importante unico in uno Stato centralizzato e non recente) e la situazione italiana non sono confrontabili.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/04/13 alle 14:41 via WEB
ma come ben si sa, dalle statistiche non si ricava altro che una verità molto parziale
 
Less.is.more
Less.is.more il 21/04/13 alle 10:17 via WEB
Ody, ma tu le vedi le nostre visite al tuo fotoblog?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/13 alle 13:32 via WEB
No, non c'è modo. A mano che tu non lasci un messaggio
 
OutOfTarget
OutOfTarget il 24/04/13 alle 23:08 via WEB
Domani 25 aprile al minuscolo museo delle arti monastiche di Serra de' Conti... più amore di così per il "museo diffuso" è impossibile. ;)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/04/13 alle 13:32 via WEB
Una splendida idea. Vorrei saperne di più
 
mrsgarrick
mrsgarrick il 28/04/13 alle 22:43 via WEB
non poteri essere piu' d'accordo. anche se purtroppo, lavorando in un museo gratuito entra anche a chi di arte non interessa nulla e vuole solo usare il bagno e stare al poterto se fuori piove. e c'e' la convinzione errata che, visto che sono i visitatori a pagare il mio stipendio, possono fare al museo e del museo tutto quello che vogliono. anche andarsene in giro per le sale con caffe e panini e macchiare con vino rosso un meraviglioso Giambologna. ed e' in momenti come questi vorrei indietro il biglietto a pagamento... :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/04/13 alle 14:40 via WEB
alla maleducazione non c'è limite, ma questi tipi di persone entrano anche nei musei a pagamento: il rispetto non si vende, purtroppo. Anzi: queste persone si sentirebbero ancora più in diritto di fare cosa vogliono perché vantano il diritto del biglietto comprato!
 
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Non solo mamma (lo spassosissimo diario di una madre di 3 maschi)

Ciurmamom (una madre indaffarata di 6)

Buba (una foto-e una poesia al giorno)
Prima o poi l'amore arriva (come sopravvivere ironicamente ad una separazione)
Ho sposato un beduino (una mamma alternativa, in esilio a Pisa)
Vesnuccia (da Torino una vita quotidiana con amore)
La casa sull'albero (ex-Sandali al sole)
Prendo appunti (la Profe, sempre Profe ma non commentabile)
Advanced Style (la moda delle bellissime "vecchie babbione" che hanno coraggio)
La Santa Furiosa (credevate di conoscere l'Orlando furioso, vero? questa ne è un'ottima alternativa)
Vita da museo (ora su Wordpress)


 
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 25/02/2024 alle 16:14
 
Per me è stato un pò un piccolo trauma ritornare su questo...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:44
 
Come passa il tempo! Sembra ieri! Eppure è stato bello,...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:38
 
Ciao, Tara! :))) Come va?
Inviato da: amistad.siempre
il 10/02/2023 alle 16:18
 
Ti ho vista, sei passata da me, silenziosamente... E'...
Inviato da: atapo
il 09/12/2022 alle 11:33
 
 
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