Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

« Il lato oscuro della lunaa tavola non si invecchia »

della trasformazione della maternità

Post n°664 pubblicato il 02 Novembre 2013 da odio_via_col_vento
 

 

http://americajanespeaks.net/wp-content/uploads/2010/05/Young-Thomas-and-His-Mother-by-Mary-Cassatt.jpg

Mary Cassat, Mother and child

 

 

Finita.
Finita quella straordinaria fase della vita in cui la maternità è un bimbo piccolo, in cui la continua ricerca reciproca del contatto fisico prolunga l'esperienza del grembo.
Finita la beatitudine del comunicare amore, tutto l'amore che serve, con un abbraccio, con un bacio, dormendo vicini, stringendosi, toccandosi. 
Finito quel mondo perfetto in cui tu sei il suo centro e lui è il tuo, in cui la gioia è esserci l'uno per l'altro, darsi pace, mancarsi e trovarsi.

Poi è venuto quel periodo in cui l'amore è una cosa più complicata, fatta di fughe e di ritorni, di lunghi silenzi e strane offese.
La maternità che brucia, fa soffrire, si sente rifiutata e poi viene cercata ancora, talvolta con ripicche e recriminazioni, talaltra con famelico amore divorante, possessivo, geloso.
La maternità che deve farsi da parte, lasciar crescere, guardare da lontano. Che almeno deve imparare a farlo. 

 

John Devane, The Uncertain Time

 

 

E poi verrà anche un'altra stagione, una stagione che qualche volta già si anticipa, di paziente e quasi stupita uguaglianza.
Tu che mi cammini accanto, tu che passi di qua ogni tanto, tu che chiami e non chiami, aiuti, proteggi invece di cercare aiuto e protezione, tu che hai quella inflessione un po' paternalista nella voce.
Noi che non capiamo o forse non siamo all'altezza dei cambiamenti.
Il nido che è adesso una vaga idea di calore, di odori e cibo che piacciono sempre.
Noi che dispensiamo una consolazione passiva, esserci: ed è già tanto. Esserci indossando il sorriso usuale, anche quando non ci viene spontaneo: ma cosa potremmo fare d'altro?

E imparare di nuovo un'altra forma di contatto, che è fisico e non lo è, che non è più scontro ma che comunque cerca di raggiungere l'altro, abbattendo invisibili barricate generazionali.

Perché io sono sempre tua madre, la tua fisicità passa anche di qui, da quei nove mesi in cui sei stato parte di me; dagli anni radiosi e da quelli difficili; dai biscotti nel latte e dai cibi "sani" che cercavo di propinarti e che ti ostinavi a rifiutare.
Dalle lezioni di guida e dai pomeriggi di pioggia su e giù, in macchina, nelle code del traffico di città. 
Ore passate insieme, vetri appannati dallo stesso fiato, cibo condiviso, coperte rimboccate di notte e confidenze sottovoce.
Passa dall'abbraccio fugace, dal messaggio sul cellulare, dalla foto rubata il giorno che eri proprio bello e inconsapevole del tuo fiorire.

Imparare una nuova fisicità, non rinunciarci.
Imparare ad abbracciare un uomo adulto, a scompigliargli i capelli, a propinargli consigli non richiesti, a trovare un posto nel suo mondo.
Eppure continuare quel rapporto, fisico e non solo mentale, attraverso gesti nuovi, è uno dei grandi miracoli della maternità. Che può permettersi tutto questo ed ancora di più.
In virtù di un amore che passa dalla carne e dal sangue: un miracolo che non mi merito, ma di cui sono grata. Infinitamente più facile della paternità. 

 

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Commenti al Post:
di_amante007
di_amante007 il 02/11/13 alle 21:01 via WEB
Viscerale ... Bellissimo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 10:26 via WEB
Ho una maternità molto viscerale. E penso anche che questa sia una delle grandi benedizioni dell'essere donna
 
sblog
sblog il 03/11/13 alle 06:38 via WEB
Sto per andare da lei, che ora vive sola, e che la domenica mattina ci tiene a prendere il caffè con me. Vicinanza fisica necessaria, penso per entrambi, anche dopo 44 anni. Una specie di ricarica settimanale, di cui credo godano anche i miei figli e mia moglie, che mi vedranno tornare al loro risveglio un po' più allegro degli altri giorni, e non solo perché non lavoro. Ciao!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 10:18 via WEB
Bello. Mi hai commossa. E non solo perché ormai questo mi manca da troppi anni
 
serio.vin
serio.vin il 03/11/13 alle 07:31 via WEB
..in virtù di un amore che passa dalla carne e dal sangue:un miracolo che non mi merito,ma di cui sono grata.

..avresti potuto scrivere solo questo e ti avrei capita lo stesso.in fondo la maternità è questo:un miracolo di cui non siamo artefici e che possiamo solo ringraziare di esserne state designate ^__^
...un abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 11:08 via WEB
Fra madri ci si intende.:)
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 03/11/13 alle 08:46 via WEB
Sono d'accordo con la cara VIN!!!
io posso parlare dell'essere padre, ed tutta n'altra cosa!! a cominciare dal contatto fisico quasi inesistente; e così le confidenze ( rarissime); un legame con la musica, invece , c'è stato, ascolta moltissima musica classica ( Mozart e bach soprattutto) nè ha mai sentito na canzone di quelle canzonette;... ecc... Io pertanto non mi sono mai trasformato nei suoi confronti, tale ero quando aveva un anno tale sono ora. Non so come dire. E poi ci si intende solo con lo sguardo e poi, ancora , importantissimo, subentro nella sua considerazione solo nei momenti di grandissimo pericolo, grandissimo. E allora subentro io e nessun altro.Ecco: subisco la sua gelosia nei miei confronti, na gelosia che non rivela se non rarissimamente, ma che c'è e quelle rarissime volte che c'è esplode in modo fortissimo, da talebana! Ma le trasformazioni della paternità non ne ho mai avute. E' una colpa? sicuramente. Ho trascurato qualcosa, o forse c'era qualcun altro che ci pensava. Il tuo invece è stato un percorso totalmente diverso, sei madre, donna e loro son maschi, e poi tu sei tu. Siamo tutti diversi!Interessante , sto post! finalmente chiaro! tt
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 11:08 via WEB
Figurati che pensavo di essere stat più criptica del solito:).
questa cosa della gelosia nei confronti del padre me la ricordo proprio bene: lo ero anche io, e in modo molto sofferto
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SandalialSole il 03/11/13 alle 09:34 via WEB
Leggendo queste tue parole, anzi, rileggendole, credo che il mio pensiero abbia seguito la stessa scia di sblog: ho pensato a come è cambiato il mio legame di figlia, se pure figlia di tempi diversi dai nostri e di come oggi le nostre complicità di donne partano dall'essere io figlia della sua carne e del suo sangue. Anche con le mie ragazze il modo di stare insieme cresce con i loro anni. ma che parte sempre da quell'inizio della loro vita.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 10:17 via WEB
Io, purtroppo, questo confronto non lo posso più fare. In quel senso ho smesso di cambiare ben 13 anni fa. Mi manca quello specchio di esperienza, anche per poter riflettere meglio sulla mia sfumatura di maternità.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
SandalialSole il 03/11/13 alle 11:11 via WEB
mi piace l'idea di "sfumatura di maternità". Davvero.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 13:14 via WEB
mi rendo conto di come sono una madre "leggermente" (o molto) diversa in relazione ad ognuno dei figli. Figuriamoci poi in contesti totalmente diversi. Le affinità si stemperano nella diversità sostanziale di ciascun individuo
 
atapo
atapo il 03/11/13 alle 18:47 via WEB
E' bellissimo questo post, hai analizzato così a fondo e chiaramente il tuo essere madre e come è cambiato questo rapporto... Con ogni figlio è diverso, lo ribadisco anch'io e credo che cambierà ancora, col passare degli anni e del loro avanzare nell'età. Io forse sono un po' più "fredda", chissà...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 20:54 via WEB
Grazie, cara. Eravamo proprio avvolte negli stessi pensieri, ieri, vero?:)
 
vi_di
vi_di il 03/11/13 alle 20:46 via WEB
Dici che la paternità è più difficile? Non saprei... ci penserò.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 20:49 via WEB
Meno intuitiva e spontanea, almeno.
 
mpt2003
mpt2003 il 03/11/13 alle 20:51 via WEB
il rapporto con le figlie cambia con gli anni, miei e loro, e sempre occorre adattarsi alle loro esigenze ai loro momenti, in ognuno rivedo una parte di me, di quello che sono stata e in parte sono. Tendo a trattarle da adulte, sempre è stato così seppure considerando l'età che avevano, ma mi piace mantenere il rapporto di madre e figlia pur considerando ormai, chi più chi meno delle mie pari.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 20:53 via WEB
È così straordinaria, la maternità che non vedo proprio perché è in nome di cosa dovrei abdicare.:)
 
mrsgarrick
mrsgarrick il 03/11/13 alle 21:35 via WEB
non avendo figli ho vissuto questo post da figlia... e mi ha fatto riflettere molto...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/11/13 alle 22:10 via WEB
Già. Da figli ci accorgiamo di essere questo tutto per i genitori? Io non credo, credo che tendiamo a dare per scontato e per banale quello che abbiamo
 
   
vi_di
vi_di il 04/11/13 alle 08:22 via WEB
Io, con mamma di 99 anni, me ne sono accorta e come di essere tutto questo per lei. E a volte tutto questo mi soffoca...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/11/13 alle 11:48 via WEB
capisco e conosco la tua situazione, ma io non parlavo della necessità che segue al decadimento. Parlo, per esempio, di come oggi, quei giovani adulti che sono i nostri figli, comprendono (o piuttosto NON comprendono)l'amore assoluto che abbiamo per loro
 
francy_62
francy_62 il 04/11/13 alle 10:00 via WEB
Molto profondo e bello questo scritto. Io col mio rospetto sono ancora abbastanza all'inizio, nella sua fase della contestazione.... periodo difficile e molto più faticoso di quando era solo un girino... Vedremo. Cra cra cra
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/11/13 alle 12:17 via WEB
Infatti: sai come dice il proverbio? Figli piccoli, problemi piccoli; figli grandi, problemi grandi.
....non per avvilirti, sai, ma solo per renderti consapevole....:)
 
   
francy_62
francy_62 il 07/11/13 alle 16:26 via WEB
So lo magari! Ufff... Cra cra cra
 
arw3n63
arw3n63 il 04/11/13 alle 17:31 via WEB
Bellissimo questo post. La maternità che cambia con l'età dei figli e le varie fasi della vita e l'esperienza a mio parere a seconda si tratti di maschio o femmina.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/11/13 alle 19:28 via WEB
credo anche io che le esperienze possano essere diverse da un figlio ad una figlia. anche se non saprei dirlo per esperienza diretta, avendo avuto solo maschi
 
   
arw3n63
arw3n63 il 05/11/13 alle 16:54 via WEB
Sì è diverso, magari lo è anche da figlio e figlio dello stesso sesso, questo non ti so dire.Il figlio maschio per esempio è l'unico uomo che possiamo veramente considerare "nostro", l'abbiamo generato :-). Con una figlia c'è sempre un po' di rivalità tra donne, ma l'amore di una madre è comunque per entrambi.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/11/13 alle 18:44 via WEB
a giudicare da amiche e parenti con figlie femmine, sì: l'adolescenza si scatena con la mamma, anzi: CONTRO la mamma
 
     
arw3n63
arw3n63 il 08/11/13 alle 14:45 via WEB
Infatti, mentre i figli maschi cercano la complicità della mamma verso il padre.
 
orologionuovo
orologionuovo il 05/11/13 alle 06:38 via WEB
un altro bellissimo (IL PIU' BELLISSIMO !) dei tuoi quadri…ciao ody
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/11/13 alle 08:06 via WEB
Grazie, cara
 
DONNADISTRADA
DONNADISTRADA il 05/11/13 alle 21:08 via WEB
... e non intromettersi, non intralciare le loro scelte e pensare che il nostro amore deve lasciar posto alla loro vita, come loro vogliono che sia.
e non è facile farlo. Quando sono insieme, seduti vicini mi piace andar loro accanto, solo per un attimo e far loro una carezza fugace, chiamandoli affettuosamente: bambini. Questo mi far star bene. Non so come la prendono loro, ma chissà :)))

sei brava tu, ody, a raccontare i tuoi sentimenti***

 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/11/13 alle 06:29 via WEB
Alla fin fine sono momenti privati e credo che la prendano bene, molto bene,:)
 
formybz
formybz il 05/11/13 alle 21:46 via WEB
Avevo letto il post (molto profondo), ma non avevo avuto tempo per rispondere. Sono tornata, perchè è uno di quegli scritti a cui si ripensa. Potrei scrivere tanto, ma cerco di fermarmi su due punti. La fisicità... Diventa un desiderio poterla avere con un figlio grande. Anche io la prendo come te. Un contatto da non perdere, altrimenti si rischia di non saper ritrovarlo. Credo che i figli siano diversi, a prescindere dal sesso, ma nel mio caso la figlia non è rivale. E' quella che abbraccia senza pensieri ed è quella che adesso non chiede più aiuto, ma lo dà, forte della sua baldanza giovanile. Lei rassicura me.
Confido, ma sono in attesa di conferme, che le basi create quando erano piccoli lavorino a nostro favore, per le confidenze, il rispetto e gli abbracci.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/11/13 alle 06:31 via WEB
È un bel rapporto e anche io, appassionata come sono stata (e come sarei) di bimbi piccoli, non avrei mai creduto che fosse così dolce e tenero anche avere questi giovani adulti che ti girano per casa
 
Manfredi_Alter
Manfredi_Alter il 06/11/13 alle 12:11 via WEB
Che bello ripassare dopo tanto tempo e leggere questo post meraviglioso, vero, sincero, sentito e condiviso. Grazie!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/11/13 alle 21:28 via WEB
Grazie a te. Mi dispiace che te ne sia andata da questa piattaforma
 
magdalene57
magdalene57 il 06/11/13 alle 15:37 via WEB
Mi sono sentita molto toccata da quel che hai scritto. Perché certi gesti rendon così facile la vicinanza. E poi, improvvisamente, alcuni, non tutti, diventan così lontani da sembrare che non te li ricordi. E' difficile la maternità. Per me è difficile. Perché mi sento inadeguata a capire chi cresce. Mi sento all'angolo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/11/13 alle 21:29 via WEB
Tutti i cambiamenti sono difficili e dolorosi. Ci vuole tempo. Non sei tu ad essere inadeguata: è il tempo che corre troppo veloce.:)
 
il_fiume_di_susi
il_fiume_di_susi il 07/11/13 alle 09:35 via WEB
Un buon genitore insegna ai figli a volare. Sapendo benissimo che prima o poi lasceranno il nido, e tu non potrai far altro che guardarli... e potrai scegliere se piangere perchè li hai un po' persi, o se essere felice di aver messo al mondo degli esseri liberi...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 07/11/13 alle 17:45 via WEB
si vorrebbe, più che altro, evitare loro della cadute....ma non si può: ognuno deve sbatterci la testa da solo
 
semplici_attenzioni
semplici_attenzioni il 09/11/13 alle 18:15 via WEB
Una bella sensazione.. diffusa.. entrare nel tuo blog..soave carezza..semplici attenzioni
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 10/11/13 alle 22:57 via WEB
molte grazie
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 19/11/13 alle 11:23 via WEB
Mi hai commosso Odi... con la Livia sono ancora sulla prima fase, stanotte è arrivata nel lettone e ha dormito abbracciata e appiccicata a me, tanto da essermi svegliata con un gran mal di schiena, la Siria, è ancora tra il coccolone e lo sfuggente e ne dovrò vedere ancora delle belle ... e io mi sento protettiva con mia mamma, che dopo la morte del babbo è sempre più sola e fragile... La vita è esattamente un cerchio, i bimbi, sono vicini agli anziani e noi che siamo in una fase di mezzo possiamo osservare gli uni e gli altri, pensando un po' a quello che saremo noi ... Un abbraccio grandissimo!!! Ila
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/11/13 alle 11:59 via WEB
ti ringrazio: le tue visite e la manifestazione dei tuoi sentimenti sono sempre così gradite!
 
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