Abbandonare Tara
abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui
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Pietro Rotari, Girl With a Book (detail)
Se ne vada. Mi piace rimanere seminascosta, guardare da lontano, assaporare la continuità e non la cesura di questa prossima notte che farà avanzare di un anno il calendario. Un anno in una notte: un assurdo. In realtà l'anno è già passato, si è sfilacciato lungo le magnolie della Pennsylvania Avenue, perso lungo i chilometri di scaffali della Library of Congress, allungato nella pioggia di Seattle, riaffiorato da una strana nevicata di Pasqua, annaspando alla ricerca di una estate che non c'era, cercando di ritrovare un ritmo quotidiano e una abitudine dimenticata. Tra pazienza e impazienza, speranze e dura realtà, pazienza ancora e ricerca della felicità, impazienza e continuo ripetersi: "Pazienza!". Come tutte quelle lunghe ore passate in aereo e poi, quando arrivi, il tempo non è in realtà passato, il fuso orario mente, l'orologio ti ricaccia indietro, al contrario di quello che il tuo corpo afferma, consapevole, stanco, annoiato, perduto. Guardo e sorrido, un sorriso amaro, di chi sa, ma non ricava alcun utile da questo sapere. |
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La fine di un anno è semplicemente un giorno prima cui segue un altro giorno. E senza nemmeno il vecchio rito dell'agenda nuova da iniziare, è semplicemente la continuità del tempo.
Comprendo chi vuole smitizzare o esorcizzare il tempo che passa e utilizza un metodo ormai ritrito, quale il bere per dimenticare. Bisogna soltanto aumentare di un numero l'anno nello scrivere la data, esattamente come giorno dopo giorno si fa coi giorni e coi mesi. Tutto qua? Per me sì :)))
Si potrebbe proporre al governo di cambiare il sistema di contare il tempo, che ne dici?:)
“Se ne vada” E' quello che diciamo ogni anno a dicembre perché consideriamo vecchio e oramai esaurito l'anno, ma soprattutto perché siamo speranzosi che l'anno nuovo ci porti qualcosa di più.
Ciao! :-)))
Come vedi, mi sono astenuto dal farti gli auguri :-)))
Ora mi sento più contento :-))).
A prescindere dalla divisione artificiosa del tempo, io vedo nell'anno nuovo almeno la speranza di rinnovarci e di ripartire da zero. So che è una pura illusione, ma perché non sperare e desiderare qualcosa di meglio e di più? :-)))
così dice Libero!!
e non dici niente???
Avrai bleffato sicuramente per stornare le tracce!!!
ma guarda un pò, manco na bottiglia di spumante virtuale!!!
va bè , allora auguri di un felice anno nuovo e di buon compleanno!!!!
nata nello stesso giorno di Gesù bambino, battezzata allo bello battistero come Dante, e poi non so cosa!!! A chi tutto... a chi ...gli ulivi...! :)) Buonanotte! tt
Io vivo questo stacco ipotetico tra vecchio e nuovo, fine ed inizio, con più serenità del natale. So bene, non fosse altro che per esperienza, che niente cambia, ma una volta, quando ero più illusa, mi serviva per fare i buoni propositi, che servivano a poco, ma per qualche tempo mi davano energia e motivazione.
Buon tutto allora, tranne che buon compleanno.