Abbandonare Tara
abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui
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Post n°823 pubblicato il 15 Giugno 2015 da odio_via_col_vento
Ellen Siegels, Study portrait
Per via di tutta una serie di eventi familiari (matrimoni e battesimi, soprattutto) riflettevo su una abusata considerazione che si legge spesso sulla stampa, riassunta nella frase "40 sono i nuovi 30" e via di seguito. Che significa, in pratica, che oggi le persone di 40 anni si considerano, ma non solo, vivono come se avessero 30 anni. Ma anche (cosa più interessante per certe generazioni che non ammettono di invecchiare) che i cinquantenni di oggi si considerano quarantenni, i sessantenni si comportano da cinquantenni e così via. C'e molto di vero in tutto ciò: le aspettative di vita e, fino ad un certo punto, la qualità della vita stessa, per quanto riguarda gli ultracinquantenni, hanno portato a dilatare questa età di mezzo, una volta riservata ai quarantenni, dilazionando oltre ogni dire il momento in cui una persona (ma anche una società) accetta di dirsi appartenente alla terza età (o, fuor di metafora, "anziano" e "vecchio"). Così per quanto riguarda i giovani, i trentenni, ma, a questo punto, anche i quarantenni che spingono prepotentemente all'indietro, verso la gioventù, la propria appartenenza generazionale (si veda anche il "nostro" presidente del Consiglio, che una riuscitissima definizione di Crozza qualifica come un quarantenne che si crede trentenne, veste come un ventenne e pensa come un decenne). Nel loro caso (M.R. e la sua gang esclusi, è ovvio), l'essere a 40 i nuovi trentenni deriva anche e soprattutto dall'incertezza economica e lavorativa che prolunga artificiosamente ma necessariamente il limbo adolescenziale, in cui un giovane dipende ancora economicamente dalla famiglia di origine. Di seguito, poi, vengono le mode, viene il come ti vesti, come ti atteggi, come ti DEVI sentire. Apparire quello che la società vuole che tu sia. Abiti, trucchi e famigerate e illusorie tinture per capelli, chirurgie estetiche, "stiraggi" della pelle vari. Ma anche come ti devi presentare, visto che lavori ancora, che sei chiamata e rappresentare quello che produci, a vivere una vita frenetica, in un'epoca in cui, nelle generazioni passate, si cominciavano invece a tirare i remi in barca. Poi, un giorno, mercé un certo abbassamento della vista, oppure una distrazione vaga (che dio-ne-guardi chiamare obnubilamento dell'età), ti capita di vedere casualmente per strada, in un'auto che passa, nel riflesso di una vetrina, sul marciapiede opposto, una persona che non esiti a classificare come VECCHIA nella tua percezione. Una nonna dal passo un po' incerto, un vecchione curvo, uno che ti dici "ma gli hanno rinnovato la patente?"; oppure "ma che avrà da guardare quella vetrina, mica sono abiti adatti a lei". E d'improvviso ti accorgi che è il tuo ex-compagno di scuola, la cugina con cui hai giocato intere estati al mare, il collega che hai sempre considerato (anche ieri) un bell'uomo fascinoso. Son colpi. Sì, colpi bassi che la vita ti gioca. Per quanto ancora puoi illuderti di essere un caso a parte, una felice combinazione genetica, una persona che non dimostra i suoi anni, rara avis in un mondo che inesorabilmente e crudelmente invecchia?
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Che illusi siamo, che ciechi, davanti alla nostra immagine allo specchio!
Mia madre, diventata suo malgrado madre solo dopo gli anta, ne soffriva enormemente. Oggi sarebbe stata perfetta
io da una parte ringrazio il Padreterno per essere giunto a questa età che, fra l'altro, mi consente tante cose fra cui quella stupenda di poter fare a meno di leggere libri, ecc... Ho letto abbastanza , adesso mi godo la vita, la calma ( se si può, si fa per dire!) e la lettura solo di autori in italiano ( Pratolini,Tomizza, Roberto Ridolfi( soprattutto) , e poi Lalla Romano,Elena Ferrante e qualche altra) Mi danno na gioia totale, mai provata prima!! Poi mi piace gustare la natura, e tutto quello che di meraviglioso vi succede!! E' subentrata in me , a dire il vero , un po' di suscettibilità!!! la cosa si nota, cioè gli altri la notano! :)))) Poi comincio a fregarmene "di un po' di panza" e mangio con gusto, non troppo , ma prima ci badavo di più!! Ecco il punto: l'età mi ha regalato la libertà in tante cose, non tutta ma un po', quanto basta per assaporare tante cose, comprese le pappardelle al cinghiale. Come le fanno al ristorante la Buca di Caprese Michelangelo!!! Età vuol dire libertà. QUANDO SI STA BENE, S'INTENDE!!!!!! se no son guai!!! SERI....!!! Ciao, Odioilvento!!!!Sei meravigliosa, sempre!
( non è gran che sto discorso che ho fatto, ma l'argomento è vastissimo e io mi trovo impicciato quando la cosa diventa complessa)
Ora che vedo bene, anche la smorfia. :)
Incredibile ma vero con la Kim Novak;
Scandalo al sole;non mi piaceva per niente, non lo capivo
Il terribile AFRICA ADDIO con la scena crudelissima dello squartamento del ventre della elefantessa incinta!
LAZZARELLA con la Alessandra Panaro, l'avrò visto 10 volte;
" O Trieste del mio cuore" con Tajoli e la Milly vItale;
Dracula il vampiro !!!!aiuto!!!
e poi il mio amore : Ester William ne LA NINFA DEGLI ANTIPODI. Pensa che le volevo scrivere una lettera per dichiararle il mio amore!!! avevo la testa ...un po' così!!! ce ne sono altri, ma non me li ricordo.
E veniamo al mio film cult in assoluto di quegli anni. Parlo di "Romeo and Juliet" di Renato Castellani e le musiche bellissime bellissime del compianto Roman Vlad. Me lo sono procurato ora in DVD e ogni tanto me lo rivedo. Ha un po' segnato la mia infanzia e anche dopo! Lo reputo superiore a quello di Zeffirelli e a quell'obbrobio con Di Caprio!!
Dopo l'infanzia poco cinema, giusto qualcosa, ma non mi ricordo nulla. Indelebili le cose quindi dell'infanzia!!INDELEBILI !!
!Nella giovinezza IL DOTTOR ZIVAGO.Giusto LA FONTANA DELLA VERGINE e Amarcord e il settimo sigillo. Ma son molto dopo.
Però al vertice vertice vertice che più in su non si va, metto L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI di Olmi.
Di romanticherie e psicoanalisi ecc...quasi niente.
Poca cultura del cinema, lo so, film impegnati, americani, francesi, titoli strani, ecc... RIEN DE RIEN.
Ciao Odioilvento
Per esempio "A spasso con Daisy"; oppure "Marigold Hotel".:))
Ma io sono stata cresciuta con l'idea che c'era questo "biondo menopausa" che ci faceva ridere tutti, in famiglia.:9
La settimana scorsa, però, per la prima volta, una ragazza alla scuola di danza mi ha chiamata "Signora" e non riusciva a darmi del "tu"... segnali :)
Secondo me anche tu sarai difesa da questo (se ce ne fosse bisogno) dalla tua vispissima bambina appena cresce.
Poi è vero che esiste uno sciocco "giovanilismo" per cui vali solo se sei giovane. Ma è molto di facciata, legato a certi ambienti, televisivi, politici. Almeno a me così sembra: vedo le generazioni perdute, come le chiamo io, che si affollano alle porte di un mondo che solo a parole li vuole
Poi, devo dire che mi piacerebbe essere stravagante: mi guardo intorno e, adesso che sono a Londra, vedo queste deliziose e stravaganti anziane signore inglesi e le ammiro moltissimo.
Per arrivare a Stonehenge da Londra esistono 3 diverse soluzioni: in auto, se siete automuniti. Vicinissimo all’ingresso del sito si trova un ampio parcheggio. con i bus National Express London (Victoria Coach Station) a Salisbury in 3 ore senza cambi a partire da £5 (le offerte non sempre sono disponibili) da Londra a Stonehenge in treno con i South West Trains, che da London Waterloo Train Station a Salisbury Train Station impiegano meno di un’ora e mezzo senza cambi prenotabili online a prezzi ridotti sul sito Megabus, con circa 4 partenze giornaliere a partire da £10 a persona (le offerte non sempre sono disponibili) sul sito dei treni inglesi www.nationalrail.co.uk la stessa tratta si ha con partenze ogni mezzora e nessun cambio, ad un costo di £36.20____
Lo so che sai già tutto, ma ho voluto scherzare!! Dai sopportami un po', se no qui è tutto un litigio da un po' a questa parte!! un abbraccio! tt
OGGI E' IL GIORNO PIU' LUNGO DELL'ANNO, ECCO PERCHE' PARLAVO DI STONENHGE, CHE SEMBRA ABBIA QUALCOSA DI ASTRONOMICO NELLA DISPOSIZIONE DELLE PIETRE