Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Un paese qualsiasi

Post n°155 pubblicato il 05 Giugno 2007 da odio_via_col_vento
 

Era una brutta periferia, un paese della piana, piatta e industrializzata, che non sembra nemmeno stare alle porte di Firenze, quella ex palude che va verso Prato.
Un paese famoso anche per un terribile proverbio, sarcastico e cattivo come solo a Firenze sappiamo essere:

"Brozzi Peretola e Campi/ è la peggio genia che Cristo stampi"

Ma non ci pensammo nemmeno un minuto a sceglierla.
Perché andare ad abitare là significava in quel momento per noi dare corpo al sogno, avere una casa (costavano molto meno che non a Firenze), sposarsi, cominciare l'avventura.
Anche la casa era qualsiasi: di bello aveva solo che era nuova.
Nonostante tutto l'amore per storia, per quello che è memoria e antico, nella vita ho sempre amato essere circondata da cose nuove, ho sempre temuto - consciamente o inconsciamente - il gravame di già vissuto che si portano dietro le cose che vengono dal passato.
Nuovi il mobili, nuovi i nomi dei figli, nuova la vita quotidiana.


Del paese, che già stava diventando una periferia di Firenze, delle code su quell'unica strada che lo collegava alla città, di negozi, nomi, vicini di casa, panorami, ho solo un vago ricordo. Stavo lì come sospesa: il mio luogo era altrove. Campi mi era funzionale solo alla costruzione della vita.

Passeggiavo talvolta per quelle strade che non mi risolvevo a farmi piacere, a fare entrare nel mio orizzonte familiare. Le zone nuove, mi dicevo, villette con minuscoli alberi appena piantati, sembravano un paese di villeggiatura al mare. Ma non c'era il resto che fa mare: vacanza, sole, aspettativa di spiaggia.


La zona vecchia era squallida e come abbandonata. C'erano alcuni squarci di antico: che in Toscana è praticamente impossibile non trovare anche nei luoghi più improbabili. Una rocca rinascimentale con merli e ponte; qualche segreta cappella affrescata all'interno di chiese all'apparenza anonime. Ma il tutto senza storia, senza memoria, senza rispetto. Stralciato e tralasciato.

Perché ne parlo, allora?
Perché abbiamo cominciato là. E quegli inizi non li cambierei con niente al mondo.
Non cambierei quel giocare a fare famiglia che erano i miei esperimenti culinari, la spesa sbagliata che spesso ero poi costretta a buttare via, l'incapacità di fare ordine, la scoperta che il tempo non bastava mai per me che ero abituata, ahimè, a trovare tutto fatto e tutto pronto in casa.
Non cambieri le nausee assassine che hanno segnato la mia prima gravidanza, la casa vissuta come un guscio protettivo dall'assalto di un mondo esterno improvvisamente pieno di odori killer.
Non cambierei una nevicata eccezionale che ci tenne in casa per un paio di giorni, l'omino di neve costruito in giardino, quei ragazzini che eravamo, mia madre che si affannava a mettere su tende, rivestire di carta i cassetti degli armadi, riparare i miei danni. Mio padre che veniva a prendersi UNO piccolissimo, di prima mattina, per darmi il tempo di studiare.

Ecco perché ne ho voluto parlare.
Campi è uno dei miei luoghi del cuore, nonostante ne abbia avuti molti altri dopo, più belli, più glamour, più adatti a figurare in un concorso a premi.
Ma Campi è l'ingenuo inizio di una vita, il "com'era verde la mia valle".

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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 05/06/07 alle 01:01 via WEB
E' bello leggerti. Ripesco i ricordi della mia gioventù. Non per Campi (dove si trova? Ricordo Brozzi tra via Baracca e via di Novoli). Ho perso qualche riferimento. Però mi piace rivivere Firenze. Ci torno molto spesso anche se quasi sempre mi fermo al nuovo polo scientifico di Sesto. E' un peccato aver tolto il centro all'Università.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:04 via WEB
anche Brozzi non è proprio dove dici tu. è un po' più fuori, sulla via Pistoiese. comunque trovo interessante il punto di vista del rapporto centro-Università. tutti i miei colleghi del Polo Scientifico si almentano, ma in realtà la cità ne guadagna, sia dal punto di vista di recupero degli ambienti storici, sia dal punto di vista degli studenti che trovano un'area dedicata e laboratori ed aule senz'altro più ampi e adatti.
il panorama non è esattamente lo stesso, né l'allure della zona...concordo.......ma la mensa del CNR non è così male:).
 
   
upmarine
upmarine il 08/06/07 alle 11:26 via WEB
Io ho studiato chimica in un'aula dove insegnò Ugo Schiff. Un bellissimo anfiteatro in legno. Sentivo di essere studente universitario fin dentro le ossa. Ora come allora gli studenti si sentirebbero in ampi spazi anche con 20 mq. Sono talmente pochi! Comunque non era questo l'argomento del post e me ne scuso. Il tuo post è bello come tutti quelli che parlano di bei ricordi, foss'anche il pensiero di un conato di vomito che in certi momenti diventa foriero di una vita completa. La casa diventa il simbolo dell'inizio di una nuova famiglia. La propria storia assume colori diversi quando è vista con occhi interiori. Tu che sei una storica dell'arte (mi pare) hai una sensibilità in più.
P.S. Ma Campi dov'è, allora?
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/06/07 alle 16:13 via WEB
tra Firenze e Prato. vai a vedere qui
 
     
upmarine
upmarine il 08/06/07 alle 21:51 via WEB
Devi ammettere che non è proprio a portata di mano Campi. Devi avere qualche interesse per andarci. Io credo di aver trascurato proprio quella fetta di città. Sono arrivato fino a peretola che credevo fosse tra via di novoli e via baracca ed invece rappresentavano per me le colonne d'ercole della città. Mi prometto di venirci in tuo onore. Tu sei quella col naso parallelo alla fronte beccata da google in mutande nel cortile di casa, vero.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/06/07 alle 06:27 via WEB
ci farai un pellegrinaggio delle memorie in mio onore, vorrai dire. io ci ho abitato solo tre anni scarsi, a Campi. nella notte dei tempi.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 05/06/07 alle 01:15 via WEB
Che bel post Ody. C'è dentro tutto l'entusiasmo dello stare insieme, ancora ragazzini, ancora con i libri da studiare, a fare gli adulti quasi per gioco.
Il posto dove ha avuto inizio la vita che abbiamo scelto, credo che rientri di diritto fra i luoghi del cuore. Per me quel luogo è Roma, un appartamentino in periferia di appena 58 metri quadri. Quanti progetti e quanti giorni a sognare guardando mobili e complementi d'arredo nei negozi del centro. Era un luogo di transito, ne ero consapevole, ma è legato ai miei ricordi più belli.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:04 via WEB
è bello avere uno spazio di vita da riconoscere come "inizio".
 
pelino55
pelino55 il 05/06/07 alle 08:15 via WEB
Che bello, mi ci ritrovo in pieno. A parte il percorso. Inverso. Io, ragazzo, scappavo da uno dei quartieroni della periferia, progettati da architetti famosi e stimabili, ma evidentemente in periodo negativo, ed approdavo in centro a Milano, zona Brera. Sì, perché anni fa molte zone centrali erano decisamente malfamate. Abitavamo in un palazzo abitato da prostitute di ogni sesso, vecchine e un bravo pittore che faceva la fame. Senza riscaldamento, ricordo ancora i cinque piani che mi sorbivo portando le taniche di kerosene per la stufa. Ma la casa l'avevamo resa piacevole da colori vivaci, mobili raffazzonati e ridipinti, solare, con vista sui tetti rossi e su una Chiesa splendida. Si faceva fatica a vivere, ma rimane anche per me un luogo del cuore. Non ci furono nè numeri nè continuità. Dopo un po' di tempo partimmo per destinazioni diverse: lei, in giro per il mondo per le sue attività teatrali, io a Roma. Oggi, quando passo davanti a quella casa, ormai diventata di extralusso, con i portieri gallonati e i SUV delle mamme che portano i figli a scuola a 100 metri da lì, un po' mi si stringe il cuore. Scusa la lunghezza.
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 05/06/07 alle 11:19 via WEB
Leggendo sia il post di Ody che il tuo commento, mi confermo in una convinzione che ho avuto da sempre : non é tanto l’ambiente esterno a fare la differenza, ma i sentimenti e le emozioni che si vivono: un amore, l’inizio di una vita nuova e radicalmente diversa da quella precedente, e l’ambiente circostanze é solo una cornice, che da quei sentimenti e quelle emozioni acquista fascino e poesia...
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:20 via WEB
sì, lilith, e anche la cornice diventa quasi bella. comunque "trafigurata" alla luce del suo contenuto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:17 via WEB
ciao pelino. è un bel commento il tuo, dei bellissimi ricordi. varrebbe la pena ci facessi un post invece di lasciarli solo qui, nascosti.
i "numeri" come li hai chiamati, sono quelli che continuano a rendere tutto ancora più dolce. e al tempo stesso a farmi rendere conto del tempo che passa.
 
il_presidente77
il_presidente77 il 05/06/07 alle 09:50 via WEB
non ti preoccupare il glamour è oramai fuorimoda, e poi l'ho detto: l'importante per ricordare un posto è la gente e quello che ti accade, nulla altro.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:51 via WEB
è vero: l'importante sono i sentimenti vissuti lì, il "pezzo di vita" che rappresenta.
 
calipso81
calipso81 il 05/06/07 alle 10:02 via WEB
Ricordi così forti, e allo stesso tempo dolci, vissuti in quella periferia considerata negativamente dai più. Credo che ci sia vita ovunque, forse anche più vera rispetto ad un centro patinato e da copertina.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:15 via WEB
quello di sicuro. ma sai bene che io una vita patinata non ce l'ho di certo. e nemmeno l'ho mai cercata. vivo in una periferia anche oggi, per esempio.:)
 
vita1954c
vita1954c il 05/06/07 alle 14:40 via WEB
Come hai detto cara Ody, c'è sempre nel nostro cuore un posto che ci è rimasto dentro con la sua semplicità, la sua allegria, e tutti gli altri posti che nel corso degli anni abbiamo visto o dove abbiamo abitato non conservano mai la meraviglia di quello che è stata la nostra infanzia o gioventù....Commento poco da te perchè non sempre sono all'altezza di farlo ma mi piace leggerti...Tanto. Un abbraccio sincero. Carla
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:05 via WEB
non dire sciocchezze. sono post normalissimi, si parla di vita, qui come da te.:)
 
magdalene57
magdalene57 il 05/06/07 alle 15:28 via WEB
:-))) ... preferisco non parlare delle mie case. sono legate tutte a brutti ricordi. dissento amabilmente dulla scelta del nuovo/ vecchio. io, in una casa nuova, mi son sempre sentita spaesata. adoro il vecchio, proprio per quello che si porta addosso, dentro. :-)) un abbraccio grande. mag
 
annisexanta
annisexanta il 05/06/07 alle 17:17 via WEB
Un bell'inizio,nulla da aggiungere,almeno per me :°)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:15 via WEB
una musica, forse? una colonna sonora?
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 05/06/07 alle 17:50 via WEB
Peccato è già finito il post! Peccato davvero.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 11:14 via WEB
:)
 
cateviola
cateviola il 05/06/07 alle 20:01 via WEB
...senza storia, senza memoria, senza rispetto...
Ma lì c'è adesso un incipit memorabile, la tua storia di sposa e mamma alle prese con i primi doveri di adulta, fuori dal nido, con un entusiasmo che si sente ancora nelle tue righe...
Guarderò a Campi con occhi diversi, da oggi
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:56 via WEB
sai, le volte che sono triste e un po' giù di morale, ho iniziato a tornare là, quasi in pellegrinaggio. mi fermo con la macchina fuori dalla casa di allora , faccio un paio di sospiri e poi riparto un po' sollevata.
 
releardgl
releardgl il 05/06/07 alle 22:50 via WEB
perchè ingenuo inizio...direi un grande inizio e la valle è ancora verde...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:55 via WEB
perché eravamo ingenui, pieni di aspettative rosee, con l'idea di un futuro, davanti, sempre uguale a se stesso. la vita è molto diversa da come te la figuri a vent'anni. ciò non toglie che sia stata ugualmente bella e ugualmente "verde". magari però di un verde muschio, un verde più profondo di quel verdolino pisello che credevo allora.:)
 
fabiochepassa
fabiochepassa il 06/06/07 alle 07:40 via WEB
Che belli questi ricordi, ti riportano indietro nel passato, un tuffo nella giovinezza con malcelata malinconia. Siamo fortunati in fondo però. Perchè adesso penso che non tutti possano aver avuto questo privilegio di poter ricordare com'era verde la sua valle. Penso a chi ha passato l'adolescenza in una valle nera per vicissitudini che la vita a volte impone. Penso a chi nasce in luoghi dove le guerre ti negano il diritto di godere della gioventù o a chi, sempre sfortunatamente, la sua infanzia l'ha passata dentro un ospedale. Sono un pò fuori contesto, lo ammetto, ma adesso mi è venuta così. In quanto a Campi, praticamente ci lavoro da 15 anni e sarà sicuramente il ricordo che mi porterò dietro quando dal mio "buen retiro", in vecchiaia, penserò ai luoghi della mia vita passata. Ciao!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:53 via WEB
va a finire che l'azienda per la promozione turistica di Campi (ammesso che ce ne sia una) ci dovrà un tanto.:)
 
Gioiasole
Gioiasole il 06/06/07 alle 09:14 via WEB
Bello, bello, bello.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:52 via WEB
:)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 06/06/07 alle 09:17 via WEB
Cara Ody, quanti ricordi mi hai risvegliato. Anche noi abbiamo la nostra Campi, il nostro giocare a 'mamma casetta', in una casa vecchia senza riscaldamento, solo una stufa a kerosene, a studiare fra un figlio e l'altro. Quelli sono gli anni duri che ci hanno temprati, nemmeno io ci rinuncerei. Se oggi siamo quel che siamo, nel bene, lo dobbiamo anche a quelle difficoltà affrontate con incoscienza e amore. Ciao, e grazie
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 06/06/07 alle 10:49 via WEB
..molto bello il proseguo dei tuoi luoghi del cuore..ritengo importante e molto educativo considerare la provenienza qualsiasi essa sia stata. Il cambiamento nel meglio sarà così paragonabile a un buon frutto raccolto perchè ben coltivato.. P.S.:alla fine però, hai imparato a fare la spesa in modo giusto?;-))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/06/07 alle 10:52 via WEB
alla fine sono diventata una cuoca abilissima e una massaia previdente. ma l'idea di dovermi approvvigionare come in vista di un day after mi è rimasta.:)
 
qis
qis il 06/06/07 alle 22:54 via WEB
che poi è in posti qualsiasi (anche quando sono speciali) che si vivono le vite qualsiasi, che poi sono sempre speciali...o forse no? Ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/06/07 alle 18:06 via WEB
certo più speciali delle vite pubbliche.
 
evasoxcaso
evasoxcaso il 07/06/07 alle 14:58 via WEB
...quando ritorno a Firenze,mi chiedo come ho fatto a viverci per così tanto tempo...quando ci vivevo pensavo che non sarei mai andato via...che vuoi fare...è così che funziona. Ci si sposta per mille motivi...comunque Firenze è sempre Firenze...troppo patriottico? :-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/06/07 alle 18:05 via WEB
no: siamo solo campanilisti, ma va bene così.
 
mpvitruvio
mpvitruvio il 08/06/07 alle 15:17 via WEB
da http://www.mpvitruvio.blogspot.com/ “Maxi-lezione” di sicurezza stradale per gli alunni del Vitruvio di Castellammare di Stabia (Na). In realtà, presso il “Supercinema” della città delle acque, si è tenuto il convegno conclusivo del progetto “Strade Amare, strade da amare- campagna sulla sicurezza stradale”. Il percorso formativo, ideato dal prof. Antonio Sicignano e coordinato dal dirigente scolastico, dott. Sebastiano Piccolo, consisteva in una serie di conferenze tenute da personale esperto e qualificato a vario titolo. In particolare sono intervenuti nei vari incontri previsti: il dott. Diego Marmo, Procuratore Generale presso il tribunale di Torre Annunziata, la dott.ssa Stefania Trotta, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Torre Annunziata, il dott. Luigi Riello, magistrato già componente del C.S.M., il dott. Giovanni De Angelis, dirigente del tribunale di Gragnano, il dott. Luigi Petrillo, dirigente del commissariato P.S. di Castellammare, la dott.ssa Valeria Moffa, vicequestore della polizia stradale di Napoli, il cap. Giuseppe Mazzullo, comandante dei Carabinieri di Castellammare, il sen. Luigi Bobbio, relatore della legge sulla confisca dei ciclomotori, l’on. avv. Sergio Cola, relatore della legge sulla patente a punti, con i suoi giovani collaboratori l’avv. Andrea Imperato ed il p. avv. Gaspare Jucan Sicignano. Tuttavia il fiore all’occhiello del progetto era proprio il convegno conclusivo, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare le tragiche testimonianze del Maggiore dei Carabinieri Giuseppe Mari, padre di Catello noto calciatore deceduto lo scorso anno a causa di un incidente stradale, e di Alessio Tavecchio da Monza, ragazzo disabile per una caduta dalla moto e presidente dell'omonima fondazione, oltre che autore del libro "Cronaca di una gurigione in-possibile". In una gremita sala del “Supercinema”, davvero toccante si è rivelato l’intervento del Maggiore Giuseppe Mari, che ha esordito con espressioni, molto commoventi: «quando ti muore un figlio, ti muore l’anima e preferiresti che i fiori al cimitero fossero gli altri a portarli a te», ed ancora: «ai genitori consiglio di non aver paura di essere petulanti, insistete con i ragazzi in frasi del tipo “metti il casco”, “metti la cintura” e “vai piano”, io questa mattina sono in veste di genitore, un genitore sfortunato». Sempre all’insegna delle raccomandazioni si è espresso Alessio Tavecchio aggiungendo un particolare agghiacciante alla sua tragica storia: «io sono caduto con la moto su una buca non sufficientemente segnalata, ad una velocità di 50 Km all’ora. I comuni, le provincie e le regioni dovrebbero avere maggiore attenzione alla struttura del manto stradale ed tutti quei pericoli ad esso connessi, perché dopo è sempre troppo tardi». Infine, dopo un breve saluto di tutti i relatori del progetto, il preside del Vitruvio ha ringraziato gli stessi, omaggiandoli con un quadretto ricordo dell’evento, e ricordando che «al Vitruvio chi si presenta senza casco a scuola non entra».
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/06/07 alle 17:51 via WEB
?
 
cateviola
cateviola il 08/06/07 alle 19:51 via WEB
Grazie per la sorpresa di oggi pomeriggio :)
C'è un luogo che non ho mai visitato, ma che mi sta a cuore... hai letto Camilleri su Val di Noto?
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/06/07 alle 08:08 via WEB
letto e inorridita. ma poi, basta aver visto lo scempio della splendida valle di Agrigento!
 
brujita.09
brujita.09 il 09/06/07 alle 11:50 via WEB
si'...lo capisco, nel presente, la prima casa, che magari e' in periferia, e' piccola, e' quella per iniziare la vita a due e poi a 3, ma che e' il nido d'amore quello a cui si pensa quando da piu' grandi si e' riusciti a stabilizzarsi nella casa sognata, fermo restando, con la persona amata e con i figli.....che spero presto di avere! BACI NIPOTESKI
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/06/07 alle 13:23 via WEB
fermo restando!
baci zieski:)
 
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