Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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A Cristina, Mauro, Roberto, con me a Londra, l'11 settembre 2001 

Post n°178 pubblicato il 11 Settembre 2007 da odio_via_col_vento

Quasi nessuno oggi ha ricordato quella tragedia di 6 anni fa che ha cambiato il nostro mondo.
Devo dire che ho avuto anche io una giornata un po' convulsa, che certo non ho avuto tempo per televisione e revocazioni varie. Ma stamattina non c'era nemmeno una accenno sull'edizione on line dei maggiori quotidiani. Da qualche parte qualcuno mi ha poi detto che anche negli Stati Uniti si sono detti stanchi delle celebrazioni della memoria.
Sembra che l'unico a ricordare sia stato Osama Bin Laden, con quella incredibile barba tinta di nero.

Noi abbiamo ricordato. Noi quattro che eravamo a Londra, insieme, quel pomeriggio, al meridiano 0, Greenwich, mentre di là dall'Oceano, 5 ore indietro a noi, quei quattro aerei seminavano morte, paura, sgomento. E poi ancora la morte delle nostre illusioni e di un mondo che credevamo di conoscere.
La notizia mi arrivò sul cellulare, uno squillo dall'Italia. Ma ero in museo e il severissimo guardiano inglese alzò appena un sopracciglio in segno di biasimo estremo, senza assolutamente alcuna considerazione per il cartellino che avevo appuntato sulla giacca. Democraticamente ero solo una visitatrice molesta, indiscipilanta, riprovevole.
Un po' seccata (mi telefonano sempre da casa agli orari più incredibili), cercai di rimediare con qualche sms, nascondendomi: "non posso rispondere; sono in Museo".
Impietoso (e incredibile) l'sms di risposta (mio marito si rifiuta di usarli): "Chiama appena puoi".
E io di rimando: "Alla fine della conferenza stampa. Tra un'ora".
"No! Subito, allora. Tragedia su New York e Washington"-
Mi precipitai fuori di corsa. Devo aver urtato anche qualcuno. Il custode, sempre più attonito di tanta intemperanza e mancanza di osservazione delle regole vide, nell'ordine, catapultarsi fuori altri tre individui dietro di me.
Dovevo avere una faccia spaventata, se senza dire niente anche gli altri mi seguirono.
Appena arrivata sulla scalinata, ancora quella interna, presi il cellulare e chiamai.
Lo vedo sempre quel momento: un fotogramma nitido e freddo. La lattiginosa luce londinese che piove dalla vetrata, la scale di pietra lucida, tutto è grigio. Io appoggiata alla parete che ripeto come un automa, tremando, quello che il marito, incollato al televisore, in Italia, mi dice. Frasi smozzicate. Io avevo pensato ad un terremoto. Ma la realtà era ancora più incredibile, assurda, da incubo.
Il ricordo passa poi ai flash della Londra che corre, dei telefoni isolati da subito, dello spazio aereo chiuso, della rapida chiusura di centri commerciali, grandi magazzi i di lusso, musei: ovunque ci fosse folla che adesso veniva immediatamente identificata come un obiettivo sensibile.
Le facce prima ignare, poi sempre più chiuse, infreddolite di un freddo che veniva dall'interno, buie, man mano che la notizia si diffondeva. Solo saltuariamente riuscivo a riprendere la linea con l'Italia, per avere qualche notizia.
Poi tutti dentro un pub, gli occhi attacati alla CNN; tutta la notte con la televisione accesa. Il terrore, l'essere lontani da casa in un momento che non avresti mai immaginato postesse succedere. Come fare a tornare? I voli soppressi....e poi?

Mi addormentai verso l'alba. Un brusco risveglio, mentre la mente ancor annaspava, qualcuno picchiava debolmente alla porta: avevano fatto scivolare il giornale del mattino.
Una fitta di terrore, il brivido giaccio che saliva fino alla testa e poi giù, lungo tutta la schiena: il gionale, aperto, aveva un'unica immagine a doppia pagina, quello che avremmo imparato presto a chiamare Ground Zero.
Macerie desolanti viste dall'alto e una scritta enorme che campeggiava: DICHIARAZIONE DI GUERRA.
Ho creduto che fosse vero. LETTERALMENTE VERO.
Purtroppo era vero, al di là della mia immaginazione e della mia immediata paura. Era vero in senso più ampio e subdolo.
La nostra pace, forse illusoria, forse prevaricatrice, il nostro piccolo sentirsi al sicuro, tutto era finito. Seppellito.
C'è un nuovo caos che non capisco e che non so gestire. Hanno distrutto anche una parte delle mie certezze e della mia pace interiore.

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>> Messaggio N. 321 su *VoGl!@ d DoLc3zZ@*
Ricevuto in data 11/09/07 @ 10:47
11 Settembre 2001 11 Settembre 2007 Come dimenticare?! Impossibile... Ormai sono passati ben 6 an...
>> L'altro 11 settembre su nuvola viola
Ricevuto in data 11/09/07 @ 13:10
Ricordo con preciso sgomento dov'ero e che facevo l'11 settembre 2001.   Ero al telefono con un'a...
>> nove undici duemilauno su Per non dimenticare
Ricevuto in data 11/09/07 @ 18:12
Per chi è morto Per chi è sopravvissuto

 
Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 11/09/07 alle 02:00 via WEB
Ho appena finito di vedere la puntata de "La storia siamo noi" di Giovanni Minoli. Era dedicata alla ricostruzione dell'attacco dell'11.09.2001. E' l'unico momento della giornata in cui non si preoccupano dell'audience. Buona notte.
 
upmarine
upmarine il 11/09/07 alle 02:06 via WEB
11 settembre 1973: Golpe in Cile. Data nefasta. Un brivido corre lungo la schiena. Ho paura.
 
 
cateviola
cateviola il 11/09/07 alle 13:09 via WEB
1973. Ero troppo piccina, ma l'ho vissuto nelle parole... un altro che ricorda l'altro 11 settembre. Grazie
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 11/09/07 alle 08:04 via WEB
Delle certezze e della pace interiore di tutti noi, credo. A me da allora non interessano ricostruzioni, nuove verità, torti e responsabilità... Pensavo che la follia omicida appartenesse al passato che io non avevo vissuto e comunque non avrei mai vissuto. La sconvolgente verità della crudeltà dell'uomo come dato odierno ed eterno ha modificato molti miei atteggiamenti mentali. Lo confesso, sono molto meno tollerante, molto meno disposta a capire...
 
calipso81
calipso81 il 11/09/07 alle 10:15 via WEB
Io ricordo che mamma era a lavoro, stavo sistemando in cucina quando alle 15 ci fu l'edizione straordinaria del tg. Rimasi impietrita mentre lavavo il pavimento. C'era appena stato l'attacco del primo aereo e ho assistito in diretta allo schianto del secondo che entrava nell'altra torre. Da sola al centro della stanza con tutt'acqua intorno...un mare di incredulità e terrore.
 
ZuKkErOsAmEnTe_VaNy
ZuKkErOsAmEnTe_VaNy il 11/09/07 alle 10:47 via WEB
11 Settembre 2001 --- 11 Settembre 2007 Come dimenticare?! Impossibile...
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 11/09/07 alle 11:11 via WEB
..ogni strage andrebbe e va ricordata, così come qualsiasi forma di violenza deve essere combattuta..nel mondo ci sono attualmente tante guerre alcune nemmeno citate, questo non è giusto..quello che ancor di più però che non è giusto, è che a pagare sono sempre le persone innocenti, mentre i guerrafondai, coloro che sempre impuniti, restano al sicuro..quindi, per quel che mi riguarda, ricordo in silenzio e in solitudine ciò che è successo, così come dovrebbe fare ognuno di noi, tanto le verità nemmeno le sapremo mai, anzi, forse si, in qualche dossier televisivo fra una ventina d'anni e allora sarà troppo tardi per far pagare chi effettivamente ha sbagliato..da parte mia solo un grido: W LA PACE....
 
Cippalippa_forever
Cippalippa_forever il 11/09/07 alle 13:25 via WEB
si è vero le persone non vogliono ricordare, farò un post anche io .. ricordo benissimo che stavo facendo e chi mi diede la notizia e l'incredulità di un atto del genere! Ancora oggi tremo al pensiero della paura e del terrore che ha assalito quelle persone negli attimo prima dell'impatto .. ancora oggi pare che non si a successo! E siamo ancora in guerra, tutti obiettivi facili di paranoici "figli di Allah" guidati dalla sapiente mano del nostro principale nemico... la stupidità!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/09/07 alle 16:49 via WEB
L'anno scorso, mi ricordo, sia sul mio blog sia su quello di altri amici si ricordarono i due 11 settembre. con tutti i drammi che entrambi portarono e portano con sè. Ricordo perfettamente l'ufficio, lo sguardo tra colleghi, le agenzie irrangiungibili e io e maria ferme, gelate in quel pensiero che un anno prima, a quell'ora, io e lei eravamo in quello stesso identico luogo. E mi ricordo lo sconcerto delle mie bambine, in quei giorni al mare con i nonni, che mi chiamavano spaventatissime da quel che vedevano in tv. Poi ho presente tutto il resto. L'orrore di questi lunghi anni. anche quello non si può dimenticare. - miti
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 11/09/07 alle 16:50 via WEB
Chiedo scusa per l'anonimato. oggi ho problemi di connessione e visto che c'ero ho approfittato per lasciare il commento anche non loggata. ero io, comunque.
 
vergine_e_martire
vergine_e_martire il 11/09/07 alle 18:26 via WEB
oggi io ricordo, insieme alle vittime, anche i sopravvissuti. perché anche i sopravvissuti sono state delle vittime. lo siamo noi tutti
 
cateviola
cateviola il 11/09/07 alle 19:59 via WEB
"è la guerra" pensavo davanti a quelle immagini. E il giorno dopo, quando anch'io ho letto sulle due pagine a caratteri cubitali "DICHIARAZIONE DI GUERRA" ho pensato che fosse vero alla lettera e nel senso della guerra tradizionale, come la potevamo pensare... uno Stato contro un altro, una coalizione di Stati contro un'altra alleanza, troppo diverso lo scenario che si è rivelato!
Quel sentimento di assurdo ... forse pari solo a quello che devono aver provato i primi soldati russi entrati nel campo di concentramento di Auschwitz..
Una tale angoscia la ricordo solo per l'assedio di Beslan... quando sembrava che niente avrebbe più potuto superare lo choc di quelle immagini
 
annisexanta
annisexanta il 11/09/07 alle 20:03 via WEB
Ero a casa quel pomeriggio, a letto, dormivo, ma mi svegliai ed accesi la tv, un po' assonnato mi sintonizzai su un canale ed attonito vidi una delle due torri incendiate, appena il tempo di capire ed ecco il secondo aereo che sfondava l'altra torre, mi si gelò il sangue nelle vene...Non era un film, era tutto vero, la morte in diretta come non avevo mai visto.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 11/09/07 alle 21:28 via WEB
Se, di fronte al primo aereo che si abbatteva sulla torre, sembrava di assistere ad un film di fantascienza, di fronte al secondo, si entrava direttamente nell'orrore dell'incubo dove tutte le tue paure, anche le più improbabili, prendono consistenza...un bacio
 
il_presidente77
il_presidente77 il 12/09/07 alle 11:36 via WEB
il quadro che riporti, curiosamente , mi riporta alla mente Guernica di Picasso (altra tragedia)
 
Gioiasole
Gioiasole il 12/09/07 alle 12:42 via WEB
Resta un terribile senso d'impotenza. "Chi vive di violenza forse ha quella soltanto" (Renato zero). Non m'importa nulla che siano puniti. Voglio solo che la smettano. Un bacio.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 12/09/07 alle 13:15 via WEB
Non ho dimenticato né quell'undici settembre, né quell'altro, solo che, a volte, le parole non escono come si vorrebbe, allora ci si limita al silenzio con i propri ricordi e si fa affidamento su chi le parole le saprà trovare per raccontare, per ricordare. Lo hai saputo fare senza retorica ed è tanto. Grazie.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 13/09/07 alle 13:42 via WEB
io ero a casa, nel monolocale piccio e mi stavo gardando un film scemo di quelli che danno in primo pomeriggio. Lo Sposo al epoca ancora solo fidanzato era al lavoro, al CSI a rispondere alle domande sceme di impiegati comunali che avevano problemi col pc. quando è passata la scritta "fra pochi min edizione straordinaria del tg" ho cambiato su rete4 dove fede con dietro un imagine inquietante raccontava cosa fosse successo. ho pensato e mo che faccio, non ce piu un posto dove scapare. perche anche se non sono scapatta durante la guerra sono scapata da un paese che non se la dimentichera per deceni e italia mi sembrava abbastanza lontana e sicura. da quel giorno invece ci tocca vivere sempre e comunque con lei li che ci sta accanto. ves
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 13/09/07 alle 17:08 via WEB
ciao Vesnuccia: grazie di essere arrivata fin qua e grazie della testimonianza: splendida. soprattutto per il passato che si porta dietro.
 
magdalene57
magdalene57 il 14/09/07 alle 11:54 via WEB
ero andata a prendere jaky all'allenamento, io non guardo mai la tv al pomeriggio, ma li, in club hause si. lui venne fuori e con uno sguardo indecifrabile mi avvertì di quello che era accaduto. nello stesso momento isabella mi telefonò, disperata: mamma, c'è la guerra!! e io: ma no, ma cosa dici, è impossibile, stai tranquilla. dentro di me ero agitata, a stento trattenevo le lacrime. con jaky tornammo in club house, avevo bisogno di persone attorno per affrontare quelle immagini. restammo lì, tutto il pomeriggio. tutto si fermò. anche i nostri respiri. grazie per il tuo ricordo.
 
sillylamb
sillylamb il 20/09/07 alle 15:57 via WEB
credo che tutti ricordiamo quel giorno con sgomento. Io ero a casa. Arrivò mio padre e disse: "Un altro Pearl Harbor, attaccano l'America!" Accendemmo la tv, increduli. E io rimasi terririzzata per quello che significava. Ancora adesso quando ci penso ho paura di perdere il mio benessere e la certezza dei miei piccoli agoismi, dal viaggio a Parigi a 3 pasti al giorno.
 
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