Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Le paludi morte

Post n°182 pubblicato il 19 Settembre 2007 da odio_via_col_vento

Mi costa molto scrivere questo post.
Non so nemmeno se lo finirò.
Volevo parlare di sette e coercizione - plagio: anche se il nostro codice penale non riconosce più il plagio come un reato - .
Questo post mi costa molto perché ho conosciuto da vicino persone che sono finite nelle sabbie mobili della manipolazione, diventata poi coercizione psicologica, coercizione fisica, lavaggio del cervello, prigionia vera e propria.

Mi costa perché se ne può parlare in tanti modi: prendendo spunto da articoli di giornale, puntando il dito e accusando, stracciandosi le vesti, sprezzantemente o criticamente. 
Ma sempre dall'esterno. E questo è il primo modo. Che oggi non adoprerò.

Oppure non se ne parla, si copre, si nasconde, si giustifica, a se stessi e agli altri - se proprio si è costretti. E questo succede quando si è vicini, coinvolti, toccati negli affetti. E anche questo è sempre vivere il problema dall'esterno, un esterno un po' meno tale, un po' più prossimo. Ma al quale si sopravvive, ancora con una relativa facilità.
E questo è il secondo modo. Che non mi appartiene.

Poi c'è un'altra maniera ancora di affrontare il problema: è quando hai provato sulla tua pelle (sulla pelle dell'anima) cosa significa. Quando hai sfiorato l'orlo della palude, quando nelle acque putride della palude dei morti la tua ombra riflessa si è per un attimo confusa con le ombre dei morti affondati là.
Quando hai accolto dentro di te la ferita, profonda, definitiva, della constatazione che avresti potuto essere anche tu una vittima; che solo un filo di rasoio separa chi viene risucchaiato da colui che si salva e che sarà il testimone della tragedia altrui.
C'è stato un momento, infinitesimale, fragilissimo, quasi irriconoscibile, in cui si è giocata la tua appartenenza ad una storia o ad un'altra. C'è stato un momento in cui ti è stato dato di scegliere il futuro: e quello che è più terribile è che quando quel momento si presenta, difficilmente ne sei consapevole.
E questo terzo modo lo sento mio.
Mi costa parlare dell'argomento perché sfiorando l'incubo ho scoperto anche un lato fragile e vulnerabile di me, di alcuni che mi sono stati cari, che preferisco seppellire.
Ho scoperto quanto sicurezze e certezze, senso critico, cultura, educazione, siano facilmente soffiate via da fascinazione, rapimento, accecamento, seduzione.
Quanto uno smarrimento momentaneo, una perdita, una malattia, vengano sfruttate da tecniche consolidate di reclutamento. Con quale abilità qualcuno sappia trovare il punto vulnerabile del tuo essere più profondo.
Come sia facile abdicare a ragione, salute fisica e mentale, in nome di una promessa irreale, che qualcuno fa materializzare, diventare concreta, al di là e contro ogni ragionavolezza, ogni constatazione. Si nega il vero, si nega se stessi, si nega ogni legame, per annullarsi in un senso di appartenenza che gratifica, evidentemente, l'essere umano più di qualsiasi altra cosa. Un'appartenenza ad un gruppo, ad un sistema di pensiero, ad una tecnica di elevazione spirituale o di guarigione fisica, per esempio. O appartenenza ad un un unico individuo: guru, santone, guaritore; ma anche amante, marito, capo clan.

Ho amici persi, annegati in questi mondi.
Spariti, letteralmente.
Spariti, annullati mentalmente: irriconoscibili automi.
Oppure distruttori del proprio corpo (alcoolizzati, anoressici) per fuggire il senso di colpa, una volta che l'esperienza è finita.
Di alcuni ho saputo che sono divenuti a loro volta carnefici di altri.

Ma come parlarne? Perchè questo sarebbe il  quarto modo: ma è un modo che non esiste. E' il modo di chi è precipitato, delle ombre morte delle paludi.

********************************

"Ci sono cose morte, facce morte nell'acqua" disse pieno d'orrore. "Facce morte!"
(...)
"Anch'io li ho veduti. ...Ci sono in tutti gli stagni, pallidi visi, in fondo alle acque buie.
Li vidi: volti crudeli e cattivi, volti nobili e tristi. Molti volti orgogliosi e belli, con alghe fra gli argentei capelli. Ma tutti sporchi, putridi, tutti morti. In loro brilla una tetra luce"
(...)
"Non puoi raggiungerli, non puoi toccarli...Forse sono solo forme che si vedono e non si toccano...."
(...)
Rimasero per qualche minuto immobili, come chi, sull'orlo del sonno ove l'incubo sta in agguato, cerca di difendersi, pur sapendo che si giunge al mattino soltanto attraversando le ombre.

J.R.R.Tolkien, Il Signore degli Anelli

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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 19/09/07 alle 05:54 via WEB
Ho letto, con fatica. Sicuramente traspare la tua reticenza a parlarne e capisco. Non si descrivono gli incubi mentre incombono ancora. La paura o l'angoscia sono ancora presenti. Poi vi è l'interpretazione personale che deriva dall'associazione della propria esperienza alla descrizione di altri. Non è il mio modo. Non voglio partecipare alla tua visione scrivendoti della mia. Resta da capire se l'esperienza può giovare a qualcun altro. Resto in stand-by, fino a rileggerti. Devo assorbire per capire la portata del tuo messaggio. Buon risveglio.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:02 via WEB
sei sicuro che non era un problema di orario ?(leggere un post del genere a quegli orari antelucani....).
(volendo si potrebbe dire lo stesso di me, che l'ho scritto a notte fonda, mi rendo conto:)
comunque, al di là dello schermo delle "faccine"-moderno ventagli- proverò a riparlarne. la reticenza è in questo caso solo frutto del dolore.
 
   
upmarine
upmarine il 20/09/07 alle 03:01 via WEB
E' per questo che capisco la tua reticenza. Ci sono dolori che sono più intensi se vissuti sulla pelle di chi si ama. Dove per amore intendo il sentimento puro. L'orario non c'entra. Per me è come se fosse il tardo pomeriggio. 'Notte.
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 19/09/07 alle 06:31 via WEB
Ho letto lentamente e riletto più volte queste tue parole. Riconosco molto di quel che descrivi nel "terzo modo". Dolorosamente. (grazie)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:03 via WEB
grazie di aver capito.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 19/09/07 alle 08:55 via WEB
Ho letto e riletto e spero di capire di più. Un abbraccio Ody
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:04 via WEB
ciao casàl. io leggo e rileggo e (ovviamente) mi capisco. non saprei cosa cambiare del post se non essere più esplicita.
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 19/09/07 alle 10:11 via WEB
..nonostante la difficoltà iniziale, dove pensavi di non arrivare alla fine, hai scritto tutto e lo hai fatto descrivendo come se anche io provassi le stesse cose..so che non è così, leggo però che anche per te non lo è stato, anche se da vicino hai potuto toccare questo momento..nella fragilità di una persona spesso è racchiusa una grande forza, tu hai superato grazie a questo..è un bellissimo post nella sua drammaticità..ti abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:05 via WEB
proverò anche a dire di più. ma devo superare certi blocchi, tutti miei.
 
Gioiasole
Gioiasole il 19/09/07 alle 10:17 via WEB
E' vero: quando quel momento ti si presenta difficilmente ne sei consapevole. Ho vissuto il terrore di veder sprofondare in certe sabbie mobili una mia carissima amica. La depressione, il dolore della sua vita, il bisogno disperato di 'essere', 'esistere', le si stavano ritorcendo contro. Con fatica, l'abbiamo aiutata a venirne fuori. Ma in noi lei non vedeva l'aiuto, vedeva solo il tentativo di allontanarla da quanto credeva potesse farle bene. Sono tempi ormai lontani, per fortuna. Ma difficili da dimenticare. Un abbraccio.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:06 via WEB
sì, sono sempre presenti. e almeno a voi è riuscito. io ho perso delle persone care così.
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 19/09/07 alle 10:47 via WEB
Abbiamo paura di scoprire la nostra parte fragile e vulnerabile che però ci rende preziosi. Senza la tua fragilità non avresti scritto questo post molto riflessivo che ho letto e riletto per capire il tutto. E sei stata forte perchè sei riuscita a finirlo ... Un abbraccio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 19/09/07 alle 21:07 via WEB
prometto che da ora in avanti scriverò ad orari in cui la mente sarà più lucida.:) (grazie)
 
   
eccomiqui4
eccomiqui4 il 20/09/07 alle 15:00 via WEB
forse dovrei leggere io ad orari in cui la mia mente è più lucida, ma in questi giorni ho i miei dubbi ... sulla mia mente ;-)
 
jenny51
jenny51 il 19/09/07 alle 11:03 via WEB
La nostra fragilità umana prima o poi ci espone ai denti dei pescecane e purtroppo sono proprio i più fragili o i più soli a divenir preda di queste sette che, come buchi neri, stritolano le menti e i corpi di chi ha la sfortuna di caderci. Penso che l'unica possibilità di salvezza sia uno o più forti affetti che sappiano tenderci una mano forte che ci salvi dalla palude. E' proprio la carenza di relazioni stabili e significative, la precarietà dei rapporti, l'osannare lo sterile narcisismo ad alimentare queste entità venefiche e mortali. Troppo spesso assistiamo impotenti a questi fatti ma l'unica alternativa all'odio è appunto l'amore, è questo che dobbiamo ritrovare davvero nella società.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:13 via WEB
è una giusta considerazione. e quello che colpisce soprattutto, nell'analisi del problema, è che sono le relazioni personali a funzionare davvero, molto di più che le sovrastrutture mentali o le impalcature sociali.
 
   
jenny51
jenny51 il 20/09/07 alle 22:26 via WEB
In fondo, se ci riflettiamo bene, perchè le persone deboli o in crisi si fanno irretire? La ragione principale è che sono sedotti dall'illusione di trovare affetti veri, una specie di grande famiglia che li sappia accogliere e guarire dalla loro sofferenza vitale. Sappiamo che tutto ciò è solo una trappola per sfruttarli e asservirli ma chi ne è in balia non se ne rende conto. Talvolta queste vittime sono persone che teoricamente hanno famiglie, relazioni affettive ma se non ci fermiamo alle apprenze, quante famiglie sanno amare e prendersi cura davvero dei propri membri? quanti matrimoni sono fondati sull'amore e sulla cura reciproca? Ben pochi temo e da qui il dolore, lo smarrimento e appunto il cadere nelle paludi.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 19:01 via WEB
sì. sono d'accordo, in linea generale. se poi studi a fondo l'argomento, ti accorgi che è più complicato. che ci bsono debolezze non esperienziali, non legate al vissuto personale. abbiamo qualcosa "dentro" anche di geneticamente determinato. una tendenza, una debolezza. (ma io ne parlo con termini così rozzi....:)
 
     
jenny51
jenny51 il 23/09/07 alle 13:07 via WEB
E' vero ciò che dici ( perchè in modo rozzo? non mi pare) e qui ci si collega all'argomento delle dipendenze che appunto è spesso di origine caratteriale-genetica.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/09/07 alle 15:29 via WEB
perfetto, proprio quello che volevo dire. è anche il cadere preda di plagio ha dei caratteri molto simili alla dipendenza da sostanze.
 
piccodgl
piccodgl il 19/09/07 alle 11:53 via WEB
Ti abbraccio. E abbraccio anche il tuo coraggio, sperando di poterne avere un giorno altrettanto per non farmi risucchiare dalla disperazione di una palude; ma alzare la testa e parlare, in qualsiasi modo. Un bacio
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:13 via WEB
sì. e probabilmente anche raccontare esperienze pasaste serve a far emergere il problema agli occhi altrui. cercherò di farlo meglio.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 19/09/07 alle 12:38 via WEB
E' la prima volta che non riesco a commentare serenamente un tuo post. No, io non conosco cosa si prova a sfiorare l'orlo dell'abisso. Ma leggo la tua paura di parlarne, la tua vulnerabilità dietro le cose non dette ed ho paura a mia volta d'usare le parole sbagliate di chi non può capire. T'abbraccio Ody, stavolta tanto tanto...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:14 via WEB
ti ringrazio Nancy. anche non riuscendo a spiegarmi bene, vedo che l'emozione che sta dietro viene percepita.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/09/07 alle 10:21 via WEB
Ho letto e riletto e non riesco a commentare, però mi riconosco molto nelle parole di Bimbadepoca. Posso solo aggiungere che ho sentito i brividi mentre leggevo per come sei riuscita a trasmettere il senso di annullamento dovuto alle paludi e messo a nudo le nostre vulnerabilità. (Quoti)
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 14:07 via WEB
la scena del Signore degli Anelli, con Frodo attratto e respinto dalle ombre dei morti dei Dead Marshes. un'immagine che mi ha perseguitato fin dall'adolescenza per la sua simbologia così forte e pregnante.
 
MacRaiser
MacRaiser il 19/09/07 alle 14:35 via WEB
Non hanno che da carpire le tue speranze e trasformarle in Verita', Ody. Dopodiche' non sei che uno strumento della volonta' altrui. Dice Roberto Gervaso: "Chi dubita di tutto, forse ha capito tutto".. Dove la parola chiave e' "forse". ;)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:18 via WEB
sì, ma certamente c'è una sorta di fragilità affettiva (che è presente in tutti noi, chi più chi meno) e che viene sfruttata perversamente. non per niente certe sette ti piombano addosso nei momenti "giusti". sembra quasi che facciano ricerche in merito. per esempio: leggere i necrologi per trovare lutti familiari particolarmente drammatici. e lì, stai certo, si fiondano come falchi. anzi, come avvoltoi!
 
cateviola
cateviola il 19/09/07 alle 18:56 via WEB
Grazie
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:18 via WEB
:).
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 19/09/07 alle 22:05 via WEB
Alle spalle ci devono esere esperienze di vita incancellabili e di cui si portano i segni addosso...Difficile da capire, se non lo si è vissuto, credo...Ma si avverte il dolore...Un abbraccio...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:15 via WEB
sì, difficile, anche perché certe reazioni umane, certi meccanismi pasicologici non si possono immaginare se non si sono provati o, almeno, se non ne siamo stati spettatori diretti
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 19/09/07 alle 23:33 via WEB
L'annullamento volontario della lucidità e della razionalità, è qualcosa, per me, di "alieno". Personalmente ho difficoltà a "lasciarmi andare" e tendo, ad autoanalisi lucide e spietate,che mal si cociliano con l'arruolamento in qualsivoglia esercito o pensiero monolitico. Trovo, pertanto,ancora più spaventevole dover constare come, intelligenza e cultura, non ti "proteggano", ne ti rendano immuni, da questa forma misteriosa di abdicazione di se stessi nella mani di altri, che è il plagio... CD
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:20 via WEB
anch'io sono molto critica, molto "control-freak" delle mie emozioni e della razionalità mia e altrui, ma credi che esistono momenti topici.
 
pelino55
pelino55 il 20/09/07 alle 00:13 via WEB
Anch'io sono passato molto vicino alla palude, tanto tempo fa, e molti di quelli che erano con me ci sono finiti dentro. Ti rimane il triste sollievo dello scampato pericolo e il senso di colpa di non essere riuscito a salvare qualcuno. Col tempo, il senso di colpa si affianca all'incredulità che possa essere stato così facile, che, come dici tu, solo una piccola differenza ti ha salvato. Qualcuno sa pigiare i tasti giusti: e sono sempre quelli, da sempre.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:21 via WEB
sì: sono sempre gli stessi tasti. mascherati da misticismo, da ideali politici, da benessere fisico, da amore ideale. ma sempre gli stessi.
 
animedeserte
animedeserte il 20/09/07 alle 07:36 via WEB
buon giorno letto ..affronti un argomento che ci tocca tutti..la palude..c'è chi la guarda dal ciglio..chi la fiora.chi ci cade e trova un ramo per uscirne c'è chi sprofonda lentamente..anna
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 09:22 via WEB
è quando ne sei attratto è come la vertigine del vuoto. hai forse anche un senso di paura, ma una paura che attrae.
 
ralfa
ralfa il 20/09/07 alle 15:16 via WEB
Sette e coercizione... chissà perchè mi è venuta subito alla mente la Chiesa e la religione. Forse perchè anch'io sento molto questo problema (io almeno lo considero tale). Chi non riesce a percepire come un problema la necessità dell'uomo di consegnarsi ad una setta, congregazione, associazione, partito che sia, è destinato a delegare la propria vita ad altri. Agli esemplari più furbi della razza umana. A quelli che hanno capito i punti deboli della mente dell'uomo e che non si fanno scrupoli a speculare su questo. Ci può salvare solo il raggiungimento di un adeguato grado di consapevolezza di quello che in realtà siamo e non che crediamo di essere. Prendere atto di quelle che sono la nostra forza e le nostre potenzialità può aiutarci a raggiungere l'obiettivo di non consegnarci passivamente nelle mani di un qualsiasi imbonitore che non vede l'ora di farci entrare nel suo personale recinto di pecore lobotomizzate. Spero che la tua personale esperienza abbia creato in te gli anticorpi giusti per respingere per sempre qualsiasi tipo di coercizione mentale. Un abbraccio.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/09/07 alle 15:39 via WEB
dal mio punto di vista c'è una differenza tra sette (che usano quindi sistemi di coercizione e plagio, tecniche di reclutamento, ecc) e libera adesione a associazioni, religioni, club della bocciofila, circoli letterari, ecc. (chi più ne ha più ne metta). questo poi non significa che anche all'interno di libere associazioni non ci siano individui (o gruppi) malati che danno luogo a sette. per me, per esempio, la chiesa cattolica non è una setta, ma all'interno ci sono gruppi che sono sette. così come un partito politico non è una setta, ma ci possono essere circoli stretti di esso che da setta funzionano. è un pericolo costante che per interessi economici, di potere o per sola smania di dominio degli altri, qualcuno (o un gruppo di persone) divenga un carnefice dell'altrui libertà.
mi viene in mente un caso eclatante che mi colpì molto, quello di Jim Jones e della setta del cosiddetto Tempio del popolo. lo conosci? aveva cominciato come un genuino gruppo di aiuto per frange diseredate della popolazione e poi finì con il suicidio di massa della Guiana. è questo pervertirsi anche di inizi buoni che sconvolge.
 
   
ralfa
ralfa il 21/09/07 alle 15:12 via WEB
Si, conosco il caso di Jim Jones perchè quando avvenne quella strage rimasi anch'io molto sconvolto. Ero giovane, ma questo non mi impedì di provare orrore e incredulità per una tragedia scaturita proprio dalla debolezza della mente umana. Si sa che, purtroppo, ancora molti (troppi) esseri umani hanno bisogno di essere guidati, di essere presi per mano, di essere rassicurati, di essere consolati. La vita li sgomenta con tutte le sue incertezze, con tutte le sue domande senza risposta, con tutte le sue paure, con tutte le sue angosce. Per questo hanno bisogno di un capo, un leader che li protegga e che li faccia sentire appartenenti a qualcosa di preciso, di definito, di certo. So che è così. Funziona così, piaccia o no. Ma "coercizione" significa anche dare l'illusione della scelta. Il grande inganno della chiesa cattolica e di tutte le religioni è proprio quello di far credere alle persone di compiere una scelta. La manipolazione mentale avviene molto presto, già quando si è bambini, con l'insegnamento della religione nelle scuole, con l'obbligo di fargli frequentare il catechismo come fanno tutti gli altri bambini "normali".
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 18:58 via WEB
su questo temo non saremo mai d'accordo. non c'è niente di obbligatorio nella trasmissione delle idee. e il renderle obbligatorie (se cioè un genitore, per esempio, lo fa con questo metodo) è proprio ciò che le rende odiose e stimola il rifiuto. io trasmetto anche cultura ai miei figli, trasmetto loro una lingua, insegno loro a andare in bicicletta, a giocare a Risiko, ad essere educati. io la chiamo vita.
 
calipso81
calipso81 il 20/09/07 alle 18:43 via WEB
Posso meditare ancora un po' una risposta...? Ci sto capendo poco :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 18:59 via WEB
posso solo risponderti: beata te!
 
walk_on_by
walk_on_by il 21/09/07 alle 08:01 via WEB
Complimenti Ody. Per aver avuto la forza di rendere 'visibili' e concrete, tramite parole, questi tuoi pensieri. Pensieri difficili, pesanti. Io non riesco ad analizzare piu' di tanto, non sono così 'fine' su certe cose. La mia esperienza mi fa dire che per realizzare i 'sogni' (che poi vorrebbe dire anche guarire da una malattia) si fa di tutto, fino all'inconsapevole capolinea dell'autodistruzione. Il sogno fa parte del genere umano. E' una debolezza e un punto di forza allo stesso tempo; come al solito duefacce della stessa medaglia. Molti ti vendono 'sogni' e costoro sono quelli che hanno gia' venduto la propria anima al diavolo...
 
Nuta
Nuta il 22/09/07 alle 08:54 via WEB
Scrivi divinamente, il tuo è un post meraviglioso! Si percepisce il grande dispendio di energie per renderlo pubblico, e lo hai fatto con chiarezza e grande passione!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 18:55 via WEB
caro Sandro, capiamo le cose che conosciamo. me ne rendo conto sempre di più. chi non capisce è perché non sa già quello di cui si parla. e in questo caso devo aggiungere: beato lui!
 
releardgl
releardgl il 22/09/07 alle 10:36 via WEB
ciao ody guardando spesso certe paludi ti lascio il mio abbraccio...perche`sopravvivo...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 19:06 via WEB
ecco: siamo in due allora. chissà che non siano le stesse paludi. anch'io sono sopravvissuta. ma la traccia resta.
 
cateviola
cateviola il 22/09/07 alle 17:55 via WEB
La rabbia sprezzante che mi conosci in proposito sai che è un po' come il primo modo, ma non dall'esterno esterno; no, con il cuore del quarto.
Solo un abbraccio
Grazie
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 18:54 via WEB
non sei mai rabbiosa e sprezzante. Non ci riusciresti nemmeno volendo.
e il quarto modo non è più il tuo. tu puoi parlarne. ancora non vuoi, forse non lo vorrai mai: ma PUOI.
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 22/09/07 alle 18:57 via WEB
Hai scelto per questo post - ma a dire il vero ce l'hai di tuo questo pregio - parole vere.
pelle dell'anima - ombra riflessa - accogliere...ferita...definitiva - filo...fragilissimo - risucchiato - un momento...dato di scegliere il futuro - difficilmente...consapevole - soffiate via - si nega...per annullarsi - spariti. (così al volo)
Fossi in te non ci tornerei ancora, non a breve, per aggiungerne altre.
Mi disturba, però, la paralisi di chi "si salva" e rimane sull'orlo dell'abisso - apparente "testimone" - inorridito dalla fine altrui (intoccabili) e sollevato per lo scampato pericolo e la possibilità, ancora, di futuro.
Di quanto è sottile e fragile quest'altro filo di rasoio: lo star fermi giustificato dal rispetto per chi è andato oltre l'orlo dell'abisso e il piegarsi invadente per tendere - ostinatamente, pericolosamente - le mani e provare a tirar fuori dalla palude?
ciao!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/09/07 alle 19:05 via WEB
no, no! non voleva essere quello. non era affatto falso senso di rispetto per le scelte altrui. se uno tenta di buttarsi sotto un treno io per lo meno TENTO di salvarlo.
la mia era una descrizione di come mi sento io OGGI, dopo millenni, a incontrare qualcuno che vedo come un fantasma, un morto vivente, un affaogato nelle paludi che torna fuori, davanti ai miei occhi per un breve attimo (ne parlo nel post successivo).
mi stanno succedendo tanti di questi incontri "fortuiti" che non posso non rimanerne turbata.
 
   
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 22/09/07 alle 19:16 via WEB
Non ho dubbi sul tuo slancio nel salvare dai treni! era una considerazione più in generale sull'immobilismo. Ho letto il post successivo. Uno disse: "Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti." E un'altra: "Nada te turbe, nada te espante". Bacio :)
 
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Per me è stato un pò un piccolo trauma ritornare su questo...
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il 02/11/2023 alle 16:44
 
Come passa il tempo! Sembra ieri! Eppure è stato bello,...
Inviato da: trampolinotonante
il 02/11/2023 alle 16:38
 
Ciao, Tara! :))) Come va?
Inviato da: amistad.siempre
il 10/02/2023 alle 16:18
 
Ti ho vista, sei passata da me, silenziosamente... E'...
Inviato da: atapo
il 09/12/2022 alle 11:33
 
 
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