Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Autoritratto: per essere, per apparire

Post n°204 pubblicato il 29 Novembre 2007 da odio_via_col_vento
 

Se il ritratto ha sempre avuto una sua funzione politica, sociale e quindi una sua collocazione artistica, l'autoritratto presuppone da parte dell'artista una consapevolezza di se stesso e del proprio status sociale, prima, poi una interpretazione del visibile che necessariamente astrae dall'oggettivo per entrare in quella sfera straordinariamente soggettiva ed introspettiva che è propria dell'esaminare e, soprattutto, riprodure se stesso per offrirsi alla fruizione di un pubblico. E' quindi, principalmente, un atto di analisi, scelta (cosa mostro e cosa non mostro), diplomazia (attraverso quali particolari mi dichiaro), censura (cosa non vorrei mai venisse conosciuto di me).

Per questo, in un certo qual modo, l'autoritratto è uno dei generi artistici più complessi, che mette in campo da parte del riguardante una capacità di lettura che dovrebbe andare al di là del semplice apprezzamento immediato (mi piace, non mi piace), che certo nell'intenzionalità dell'artista veicolava messaggi più o meno espliciti molto importanti. Che certo, nel passare del tempo e nel mutare dell'immediato retroterra culturale comune, risultano oggi persi, o soltanto oscurati, o appena percettibili.

Autoritratto come blog?

Facciamo alcuni esempi? cominciando con artisti moderni, forse (ma sottolineo il "forse") di più immediata comprensione: anche per la possibilità di confrontare autoritratto con fotografia. E autoritratto con ritratto dipinto dall'altro artista, quasi in un gioco di specchi.

FRANCIS BACON

Adesso uno dei suoi autoritratti:

LUCIAN FREUD

Il suo autoritratto:

E adesso Bacon vede Freud:

E Freud vede Bacon:

E nelle loro stesse parole:

Lucian Freud
"Tutto è autobiografico e qualunque cosa è un ritratto"

Francis Bacon
"Per me l'arte è un'ossessione della vita e poiché siamo degli esseri umani, siamo noi il soggetto della nostra ossessione".

A voi la parola...

Commenti al Post:
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 29/11/07 alle 08:14 via WEB
La capacità di autoanalisi dei due autori, mi pare incommensurabilmente superiore di quando è "l'altro" a ritrarli. Gli autoritratti sono, a mio avviso, assolutamente perfetti e calzanti...Oltre che, esteticamente, molto incisivi. Per usare un termine "profano" , belli!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 15:41 via WEB
io adoro Freud (molto meno Bacon) tranne qulache colpo di genio
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 29/11/07 alle 10:00 via WEB
Ci devo pensare...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 17:52 via WEB
attendo....
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 29/11/07 alle 10:21 via WEB
Sarebbe bello sapere quanto uno si riconosce in ciò che l'altro di lui ritrae. Perchè è vero che nell'autoritratto uno sceglie ciò che di sè preferisce mettere in evidenza; impossibile una asettica astrazione, una fedele riproduzione del sembiante, celando qualsiasi cosa si trovi "dietro". E' però altrettanto vero che l'azione che l'altro compie, ritraendoci, mette in luce ciò che lui vede, e non necessariamente ciò che noi desideriamo che veda e racconti.
Un po' come accade nei blog. Ciascuno di noi offre di sè un'immagine che è necessariamente parziale. E non si tratta solo di ciò che uno racconta di sè, ma di una parzialità che manca di una serie di caratteristiche fisiche e sensoriali importanti per comprendere quell'unicum che una persona è.
Sempre per restare in questo ambito, ci sono poi le selezioni: ciò che uno può, vuole, riesce a dire di sè. E le chiavi di lettura dell'interlocutore.
Se dovessi descriverti, senza filtri, penso che il ritratto che potrei fare di te non sarebbe lo stesso che tu faresti raccontandoti. E se ti raccontassimo in due, probabilmente non ti racconteremmo allo stesso modo. Potrebbe essere un nuovo giochino. Ma non passarmi il testimone. :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 18:02 via WEB
mitica Miti! infatti è un po' questa l'idea che avevo, nel proporre l'autoritratto (le sue censure o le sue esaltazioni) per istituire dei parallelismi (o delle differenziazioni) con il nostro ritrarci nei blog. ma chissà cosa verrebbe fuori. nessuno di noi è completamente sincero nei confronti degli altri; men che meno qui, dove solo la parola esiste ed assume un valore assoluto. non credo che sapremo mai come gli altri ci percepiscono. io, in fondo, non so nemmeno come io percepisco me stessa. so come vorrei essere. ma non credo di rappresentarmi così: sarebbe troppo spudorato! (Troppo di troppo)
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/11/07 alle 11:54 via WEB
Ho aspettato troppo, ho pensato troppo a lungo e ho fatto bene perché avete risposto anche per me. Nemmeno il mio "autoritratto" è completo, e forse nemmeno un'amica potrebbe fare un ritratto totale di me, forse sarebbero necessarie tutte le mie amiche (e amici) per farlo completo, perché spesso non siamo la stessa persona con tutti. Certo siamo sempre noi, ma diverse in base a chi abbiamo di fronte. Mi sto incartando, ma credo tu abbia capito. (Quoti)
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 29/11/07 alle 11:01 via WEB
..non mi esprimo sui due artisti che hanno espresso sia a parole che materialmente il loro modo di giudicarsi..trovo comunque un pò più complicato il primo (Francis Bacon), prendilo come una semplice osservazione scritto da un profano ignorante. Se dovessi farmi un autoritratto, penso che comincerei con una lunga premessa, dove spiegherei nella maniera più dettagliata quello che sono o penso di essere. Questo per far capire che ho lati di assoluta trasparenza, mentre per il lato oscuro, quello che mi crea più fastidi, lascerei parlare la matita (premetto che non so disegnare) e la farei scorrere senza fermarla producendo solo l'immagine posteriore della mia nuca, dove le espressioni che solitamente si ricercano tra le pieghe di una ruga o il contorno delle labbra resta invisibile..la mia ossessione? ..beh, magari alla prossima....
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 18:04 via WEB
interessante questa idea dell'autoritratto dal retro.:) da approfondire.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/07 alle 13:05 via WEB
E il mio autoritratto preferito, quello di Van Gogh? Non merita di apparire in questa collezione? In quest'epoca che l'autoritratto son pochi a poterselo fare, possiamo paragonare l'autoscatto col telefonino all'autoritratto? Ma dov'è la ricerca di se stessi? Boh, ti ricordo che Natale è alle porte. Ciao cpc
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 17:53 via WEB
sai quanti ce ne sono che meriterebbero di comparire? adesso mi interessava una comparazione multipla: con una fotografia e con l'interpretazione l'uno dell'altro.
 
maschiosiculo1961
maschiosiculo1961 il 29/11/07 alle 14:24 via WEB
la tua cultura è affascinante. Mi piace quello che inventi!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 15:41 via WEB
non invento, non invento....credimi. si tratta di guardare con altri occhi.:)
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 29/11/07 alle 15:01 via WEB
Che belle osservazioni. Sai mia mamma è una pittrice (non affermata e autodidatta, ma se la cava davvero bene) ed una cosa mi ha insegnato e mi ha sempre detto, che la pittura non è una fotografia, quindi il pittore guarda, l'imagine passa dagli occhi alla testa al cuore e infine alle mani ... l'autoritratto è come uno si vede. Mia mamma si è fatta con un figlio in braccio ... un bambino che non si vede, simbolico. Loro forse interiormente erano così ... un po' in confusione! Un abbraccio e grazie per queste belle immagini e per il tuo mitico blog! Ila
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 17:57 via WEB
eh, uno molto destrutturalizzato, l'altro molto "fisico", allora. uno ossessivo, l'altro molto autoreferenziale.
sì, per grandi tagli si potrebbe dire così.
e poi nessuno mi toglie di mente che per Lucian Freud il cognome abbia avuto un suo peso. non credo che potrei portare addosso una eredità del genere in modo leggero.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/07 alle 18:03 via WEB
avevo pensato anche io che poteva rispecchiare il cognome ... infatti l'altro vede freud sul divano, quasi fosse un divanetto di psicoterapia, per dir la verità non so in quale modo psicanalizzava Freud, forse semplicemente su una seggiola! Comunque sembra che freud si veda quasi vecchio. Le foto e l'autoritratto sono più o meno dello stesso periodo? Ila
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 18:12 via WEB
sì, abbastanza. ma è una caratteristica di Freud quella di "invecchiare" i suoi personaggi, nell'indagarne la struttura anatomica e il peso dei volumi. guarda qui, dove c'è una comparazione tra la modella e il ritratto che lui ne dipingeva in quel momento.
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/07 alle 18:32 via WEB
Povera modella, io non andrei per niente ogogliosa di un ritratto del genere ... Si gli ha messo 20 anni di più! Non è lo stile che piace a me! Ila
 
calipso81
calipso81 il 29/11/07 alle 16:36 via WEB
Che l'arte possa diventare un'ossessione è vero. Che si trovino tanti "ritratti" è dovuto ai mille volti che abbiamo. A volte capita a te stesso di non ritrovarti, di non riconoscerti. Figuriamoci quando si combatte con l'apparire agli occhi altrui in un modo che dev'essere quello "ufficiale". Chissà come avrebbero ritratto noi questi artisti...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 17:51 via WEB
devo dire che (potendoli pagare) non avrei mai scelto né Freud né Bacon (tantomeno!) come miei ritrattisti.!!!!! l'arte di edulcorare e abbellire un'immagine non è certo l'aspetto precipuo del loro stile.:)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/07 alle 17:14 via WEB
io ribalterei la domanda ovvero "blog come autoritratto?", (però forse sono in parte troppo condizionato) il_presidente77
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 17:57 via WEB
no, no. non sei affatto condizionato: VOLEVO ARRIVARE PROPRIO LI'!
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/11/07 alle 18:25 via WEB
il blog lo vedo più come una sorta di psicoanalisi che di autoritratto, almeno per me succede che scrivo dei pensieri per guardarli sotto un'altro aspetto, forse sì è un po come vedersi ad uno specchio? Ildiariodellalinda
 
cateviola
cateviola il 29/11/07 alle 17:17 via WEB
l'arte è ossessione? Sì, e profondamente contro natura... mai visto l'autoritratto di un carciofo o di un coniglio. Ma ci devo pensare...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 29/11/07 alle 18:06 via WEB
l'arte PUO' anche essere una ossessione. ma anche calmarne una. il furor, l'estro creativo che trova quiete solo nella creazione.
ma devo dire che io sono molto più prosaica. credo che Bacon avesse tanti di quei fantasmi interiori che avrebbe vissuto come ossessione anche l'essere un impiegato delle poste e timbrare le raccomandate.
:)
 
lakonikos
lakonikos il 29/11/07 alle 19:57 via WEB
l'altro giorno sono andato da un terapista(fisico) che, da come camminavo, dalla mia postura, dal soma e da come parlavo ha descritto la mia personalità in modo quasi esatto. Anche qualche malattia che gli avevo accuratamente nascosto. Chi sapesse leggere bene un blog potrebbe fare come quel tipo. Ma dovrebbe essere molto bravo e molto umile(cosciente della sua soggettività)per non sovrapporre alla realtà i suoi pregiudizi. In questo senso non blog come autoritratto, ma come chiave da decodificare. Se proprio si vuole.
 
 
Fajr
Fajr il 29/11/07 alle 22:31 via WEB
"chiave da decodificare", condivido la tua lettura lako. :)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 07:09 via WEB
forse entrambe le interpretazioni, no?
parlare di blog solo come chiave da decodificare sarebbe negargli ogni funzione rappresentativa. io credo invece che il raccontarsi non sia così asettico, così "naturale". penso che ciascuno di noi (chi più chi meno) metta in atto scelte, appunto, modalità, e quant'altro in modo anche più conscio di quello che si voglia ammettere. di per sé la rappresentazione obbedisce a regole che non sono naturali. di per sé ogni rappresentazione sceglie (non necessariamente inventa) uno dei molti aspetti, che spesso diviene talmente eccessivo rispetto all'intero originale da potersi dire che non gli corrisponde più.
 
lilith_0404
lilith_0404 il 30/11/07 alle 02:39 via WEB
necessariamente nel relazionarci con gli altri forniamo una immagine di noi, e a seconda dei contesti operiamo una selezione su quale delle tante sfaccettature di cui siamo fatti vogliamo mettere in evidenza e far risaltare... e, of course, quali vogliamo invece che proprio non appaiano. Questo vale sempre, nei rapporti pubblici, di lavoro, e in quelli privati... perfino nei rapporti più intimi, in quelli con il partner o con i figli o con gli amici. E il blog non fa eccezione, ci mostriamo e ci nascondiamo, attraverso le parole, ma anche attraverso la grafica che adottiamo, attraverso gli argomenti che affrontiamo, attraverso il tono con cui li affrontiamo, ogni singolo aspetto contribuisce a delineare una immagine di noi che é quella che abbiamo, più o meno consapevolmento, deciso di fornire. Il modo in cui gli altri ci percepiscono poi é necessariamente condizionato dalla loro capacità , o semplicemente voglia, di decodificare e leggere gli indizi che noi forniamo. A me capita spesso, per lavoro, di entrare in relazione solo telefonica con le persone, e di costruirmi l'immagine di loro solo attraverso la voce, il modo di parlare, l'impatto telefonico. Poi a volte succede che , magari dopo anni che le sento al telefono, mi capita di incontrarle, e mi trovo davanti a persone completamente diverse da quelle che mi ero figurata, perché nella mia mente io avevo rivestito la voce con un corpo e avevo attribuito a quel corpo una serie di caratteristiche indotte dalla mia impressione telefonica. Ma al momento di sconcerto iniziale, quasi sempre ne segue uno in cui riesamino le caratteristiche di timbro, di voce, ritmo della parlata, modalità di approccio, e mi accorgo che l'aspetto della persona é perfettamente coerente con le caratteristiche vocali, ero io che non avevo saputo interpretarle correttamente...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 07:37 via WEB
condivido molto di quello che hai detto. questa riflessione sul potere evocativo della voce, tra l'altro mi fa venire in mente i tempi della radio e il magico potere dei doppiatori. bella idea, sì. a me capitava, invece, in questi casi, una disillusione tremenda: mi immaginavo chissà peché che il doppiatore di Paul Newman, per esempio, gli dovesse somigliare!:)
 
releardgl
releardgl il 30/11/07 alle 11:55 via WEB
ciao Ody...Bacon e Freud....a me piacciono entrambi....proprio perche`pieni di fantasmi interiori (condivido il tuo pensiero su Bacon e l`ufficio postale)... cosi`penso che i blog che non sono solo autoritratti e percio`arte ma al contempo finzione della maschera e riflettono cio`che siamo e che vorremmo essere e il pensiero altrui che vorremmo possedere anche per un attimo...tra parole e immagini...piccoli nudi, siamo re, il re e`nudo...si veste di tanto in tanto con le proprie scelte...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 17:39 via WEB
insomma, sei d'accordo su questo discorso del blog tra teatro, maschera e ritratto addomesticato che ognuno da di sé?:)
(non che sia alcunché di originale, è un discorso quasi ovvio, ma lo si può fare e dire in tanti modi....:)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/11/07 alle 12:59 via WEB
Sono d'accordo con Freud quando dice che tutto è un ritratto. Di qualsiasi cosa cerchiamo di mettere in evidenza determinati aspetti e di nasconderne altri. Non potrebbe essere diversamente! E anche riguardo noi stessi, non avremo mai una percezione oggettiva di quello che siamo o appariamo. Il che, aggiungo, ci dovrebbe far riflettere un po'. Sul fatto che quando ci sentiamo arrivati è l'ora di partire! Buona giornata. Brad
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 17:40 via WEB
già esserne consapevoli è qualcosa, vero?
 
magdalene57
magdalene57 il 30/11/07 alle 13:07 via WEB
mhhh... io credo che il blog sia un autoritratto. non una fotografia. ma una rappresentazione di noi. o noi che ci rappresentiamo. ci rappresentiamo mentre ci guardiamo allo specchio. rimandiamo agli altri l'immagine che ci viene rimandata dallo spazio che creiamo. siamo noi..ma non lo siamo..:-)) (chissà se tu e le altre mi/ci pensavamo diverse da come mi/ci siamo apparse...?)...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 17:41 via WEB
si potrebbe fare un discorso anche sulla fotografia come ritratto, come mezzo falsamente oggettivo e quindi, se si vuole, ancor più ingannatore. ma anche questo è qualcosa che lasceremo, se dio vorrà, ad un altro post.:)
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 30/11/07 alle 21:56 via WEB
Non credo si possa generalizzare, dal momento che ogni blog è impostato in modo diverso ed ognuno di noi se ne serve per un suo scopo. Quindi magari c'è chi si diverte proprio a trasmettere un'immagine completamente diversa di se stesso rispetto a com'è nella realtà, chi invece lo usa come sfogatoio (è il mio caso) o diario personale, per cui parla più con se stesso che con gli altri e quindi se ne frega pure dell'immagine che può fornire... Anch'io credo di rappresentarmi delle persone nella mia immaginazione che sicuramente poi non corrisponderanno alla realtà, ma che importa...Poi, figurati, io sono famosa per le grandi cantonate che prendo nel valutare gli individui di persona, figuriamoci via blog...:-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 22:12 via WEB
il mio discorso non era volto tanto al falso o al vero, quanto al fatto che ognuno di noi (sempre) dà di se stesso un'immagine che corrisponde spesso più al desiderio di essere in un certo modo che non alla verità. e questo succede anche in modo morbido, inconscio, sfumato. senza un vero e proprio intento falsificatorio. è il discorso dell'autoritratto: diresti che questi artisti hanno rappresentato se stessi per come sono? o non piuttosto che si sono "interpretati"?
 
   
Crepuscolando
Crepuscolando il 30/11/07 alle 22:21 via WEB
Direi che si sono rappresentati per come si vedevano nel preciso momento in cui si sono ritratti, percezioni personali, ed istantanee anche, suscettibili di cambiamento da un momento all'altro. Impressioni che si hanno, si ricevono e si danno, ma che sono assolutamente personali e relative, sia nelle pennellate che nelle parole.
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 22:30 via WEB
ecco, così è di noi e delle immagini che dipingiamo di noi stessi nei blog. momentanee, soggettive, talvolta anche volutamente pubbliche. talvolta volutamente intimistiche. ma immagini. ognuno la sua. la realtà, poi, chissà cos'è.:). del resto, anche la percezione che hanno di noi i nostri cari, gli estranei, gli amici d'infanzia, i vicini di casa, sono tutte diverse. ognuno di essi vedi di noi una piccola o una grande parte, parziale. ma per loro è quella la totalità del nostro essere.
 
cateviola
cateviola il 30/11/07 alle 22:39 via WEB
apparire? Comunicare per comunicare, essere per comunicare, forse anche apparire per poter comunicare di più (?). Auguri per la nostra Festa per l'essere, innanzi tutto la vita
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 30/11/07 alle 22:44 via WEB
e se qualcuno si chiede che festa sia, vada a leggere QUI.
grazie cate:)
 
grattinik
grattinik il 30/11/07 alle 23:34 via WEB
ciao, complimenti per questo post molto interessante. Questi due artisti mi hanno sempre molto incuriosito. il primo l'ho studiato in maniera approfondita quando abitavo a Londra, poi c'ho fatto la tesi. Bacon è un grande, sicuramente più famoso di Freud anche perchè è morto già da qualche anno. Freud, invece l'ho conosciuto da pochi anni e mi sono goduta a pieno la splendida sua mostra che cìè stata a Venezia due o tre anni fa.Mi piace anche Freud e mi sembra un pittore molto interessante, il ritratto che freud ha fatto a Bacon è del primo periodo, poi Freud ha cambiato molto il suo modo di lavorare e il suo lavoro si è fatto più materico e anche ha trovato un suo stile più personalizzato, dove gli piaceva mettere il corpo a ridicolo. Freud mi ha sempre appassionato meno anche se lo ritengo un'artista molto valido e mi piacerebbe vedere altre sue opere, perchè non lo conosco bene. invece Bacon per me è stato importante in tutti i sensi, sia per il suo lavoro che per il mio quando dipingevo a tempo pieno ( ormai sono trascorsi alcuni anni ). I quadri di Baco e anche di Felice Casorati sono stati capaci di trasmettermi anche qualcosa di fondamentale per migliorare il mio lavoro. grazie di avermi parlato di questo tema, a presto fl.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/12/07 alle 12:31 via WEB
sono io a ringraziare te per l'approfondimento. si sente che ammiri molto Bacon: a me le sue nevrosi lo rendono un po' ostico. ma capisco che possa invece affascinare molto anche per questa capacità di raccontarsi e di interpetare il mondo alla luce di questi fantasmi iteriori.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 01/12/07 alle 11:56 via WEB
Sì, credo che i blog possano senz'altro essere paragonati a degli autoritratti pittorici. Sono immagini della personalità che ognuno di noi crede d'avere e che non necessariamente è simile all'originale. La domanda semmai è un'altra... esistono nei blog bravi "pittori"??? Capaci cioè non di scrivere bene, ma di rappresentarsi in maniera oggettiva...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/12/07 alle 12:28 via WEB
forse allora dei bravi fotografi (intendendo con fotografi dei rappresentanti la realtà oggettiva)? ma io credo, veramente, che nessuno di noi saprebbe mai dare un ritratto di sé oggettivo. non possiamo essere oggettivi nei confronti di noi stessi. siamo troppo "coinvolti".:)
 
maschiosiculo1961
maschiosiculo1961 il 01/12/07 alle 20:03 via WEB
condivido pienamente, le tue parole sono praticamente le mie; il blog è per me una voce narrante, una musica che ci accompagna, che mai prima avremmo avuto a meno di non esser dei poeti o scrittori di professione. Ci buttiamo dentro, come nella pentola della minestra, tutti gli avanzi della nostra piccola vita. C'è che si atteggia, chi si propone, che gioca con le parole; è un ritratto fedele, a saper leggere, delle nostre paranoie, dei vezzi e dei desideri inespressi il più delle volte nella vita reale. Ma anche questa è vita, anche se al posto del pennello ci sono le nostre parole, attorcigliate al nostro dito che punta da qualche parte, chissà dove.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:33 via WEB
sì: anche essere personaggi è vita. Pirandello sarebbe stato d'accordo con te (ma non so, se essendo tu dell'altra parte della Sicilia, ti senta felice dell'irriverente accostamento.:)
 
monnalisa_1953
monnalisa_1953 il 01/12/07 alle 22:27 via WEB
felice fine settimana
 
MacRaiser
MacRaiser il 02/12/07 alle 12:54 via WEB
Francamente non comprendo bene tutti questi distinguo e precisazioni che si fanno nei commenti a questo post. Non so, mi sanno un po' di: "Ma si, in fondo nel virtuale ci si azzuffa ogni tanto.. ma poi siam tutti piu' buoni, fuori di qui". Non sono mica tanto d'accordo. Nel blog ognuno e' quel che scrive, alla fine.. post, commenti e tutto. Punto. Cosa cambia specificare che al di fuori della realta' virtuale si e' diversi? E' la scoperta dell'acqua calda. Posso pure essere il piu' pacifico pedone della terra, ma se quando mi metto al volante assumo il comportamento di una belva, io in quel momento DIVENTO una belva. Poi, una volta sceso dall'auto, posso pure spargere petali di rosa al passaggio del mio prossimo, ma questo non cambia una virgola del mio precedente comportamento da automobilista, e racconta qualcosa del mio possibile comportamento futuro. Ciao, Ody :) P.S. Qualcuno ha parlato di blog come chiave per decriptare codici.. interessante argomento. Ma ancor piu' interessante, allora, e' cercare di capire il senso del cambiare nick e blog, apparendo e scomparendo come una sorta di coniglio nel cilindro del condiscendente Libero Digiland. Cambio serratura e codice per evitare di essere "scassinati" (ossia inquadrati con troppa precisione)? Distruzione di un autoritratto che si ritiene ormai magari troppo imbarazzante? Oppure semplice passione per l'arte in cui e' oggi maestro Arturo Brachetti? Chissa'..
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/12/07 alle 17:48 via WEB
non così ovvio, signor ingegnere. come vede molti si ostinano ad affermare e difendere la verità del proprio presentarsi.
meno ovvio, comunque, concordo, che la vita stessa sia un costante palesarsi di mometanee e parziali facce.
i blog chiusi? sì, posso credere che qualcuno si faccia prendere la mano dal raccontarsi e poi non si riconosa, o l'autoitratto diventi vampirizzante. blog come Ritratto di Dorian Grey?:)
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 02/12/07 alle 20:51 via WEB
A me pareva invece che la maggioranza dei commentatori tendesse a sottolineare la parzialita' e l'inattendibilita' del proprio e altrui aspetto "blogghistico" e "nickistico" (perdonami i tremendi neologismi), rispetto alla loro versione "reale".. ma forse leggo male io, non so. Dal canto mio ribadisco un concetto che per me e' fondamentale: sottolineare la piu' che scontata distinzione tra immagine e identita', non puo' significare dissociarsi da cio' che si scrive sui blog o dal modo in cui ci si comporta col proprio nick.. Altrimenti il titolo del nuovo blog, l'ennesimo avatar o l'innumerevole nick, non fungono altro che da alias per un comportamento riconoscibile quanto ripetitivo. E questo non puo' poi che avvitarsi fatalmente in una sorta di sindrome alla Fregoli o (mi perdoni Fajr) alla Zelig. Di esempi Digiland e' piena. Ciao, Ody :)
 
     
MacRaiser
MacRaiser il 02/12/07 alle 20:53 via WEB
P.S. Adesso, oltre al titolo abusivo di ingegnere, mi dai pure del "lei"? Non mi sta bene! Esigo almeno il "voi" :p
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/12/07 alle 21:31 via WEB
adesso Ella mi diventa pure "nostalgico"?:)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:31 via WEB
sarà scontata per molti: per me, per te. ma da tante voci viene invece affermato il continuo essere trasparenti e veri. per contrasto con chi nel blog costruisce identità immaginarie, suppongo.
da parte mia sottolineo che sempre, necessariamente, un'immagine pubblica è un'immagine "costruita".
non solo nei blog.
 
animedeserte
animedeserte il 02/12/07 alle 14:44 via WEB
l'autoritratto è il mio modo di "conoscere" porto sempre con me matita e blocchetto sono diventata l'ansia di chi affianca,,ma sono convinta che rispecchi in modo reale la persona che mi sta davanti..l'espressone il corpo una lettura che non inganna mai!sono andata fuori tema scusa un saluto anna
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 02/12/07 alle 17:49 via WEB
autoritratto? ma forse parli più del ritrarre gli altri, no?
 
   
animedeserte
animedeserte il 03/12/07 alle 07:26 via WEB
si
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 02/12/07 alle 22:05 via WEB
L'essere o apparire non si capirà soltanto da post nei propri blog. È un tutto insieme di: post, risposte ai commenti, commenti in blog degli altri, parlandosi in pvt. Soltanto leggendoci in giro, parlandoci riusciremo capire chi è l'altro, com'è l'altro. Mi sono fatta una sana risata qualche giorno fa quando ho letto di me 'sei l'ironia personificata tu' ... e questo lo dice soltanto chi tiene ad apparenze senza chiedere l'essere.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:35 via WEB
sì: in parte commenti e risposte, reazioni e messaggi, disegnano un "io". ma da lì a dire che questo "io" è quello reale, ce ne corre.
 
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