Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

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Dell'amicizia e della creazione della memoria

Post n°205 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da odio_via_col_vento
 
Tag: Amici, Amore



Andare per borghi, ristoranti, mercatini, con loro è una vera festa, per noi.
Erano amici d'infanzia dello sposo, di quelli che si dicono "veri", più veri del vero. Che passano lungo tutta la vita, con cui si condivide tutto.
Ed è così, infatti, anche se la condivisione nel nostro caso è stata un po' a tappe, per forza di cose, per forza di traslochi continui (i loro), per forza di vita che si deposita sulla vita, così, come il pulviscolo che entra dalla finestra aperta nelle mattine di luce: lo guardi in controluce ed è fatto d'oro danzante. Si deposita sulle cose ed è subito una polvere grigia e spessa.
Gli anni erano oro, erano gioventù, risate, scoperte e amicizia.
Poi piano piano, non ti accorgi come, sono diventati capelli grigi, amarezze, stanchezza, abbandoni, lutti.
Ma in questo autunno sfolgorante, che non si decide a morire, immergersi nella vallata dorata è stato come fare un percorso nelle nostre vita.
Noi soli, noi quattro.
Ché per fortuna (o con rimpianto - tutto nostro, però, da genitori) i ragazzi (tutti, i nostri e i loro) sono rimasti qua e là per conto loro. Qualche telefonata ogni tanto ci seguiva: ma erano le nostre: "Che fate? va tutto bene?".
Alle quali invariabilmente rispondeva un "uffa", in fiorentino o romanesco, la seccatura della indipendenza tenuta sotto il blando controllo della lontananza.

Di solito i nostri viaggetti hanno una vaghissima meta culturale, qualche pieve romanica, un castello, un paese antico; una solidissima tappa gastronomica, una cucina tipica, che poi si sfrangia nei minutissimi rivoli degli ambulanti per via che vendono illusori prodotti locali, contadini (chissà) ai bordi delle strade, della cui merce ci riempiamo la macchina.
Da sempre la ricerca della strada è stata una cosa faticosa: mappe e cartine aperte, ripiegate, invadenti, con la strada giusta che invariabilmente terminava nella piega sbagliata, con nord e sud, alto e basso che si confondevano, discussioni: "ma fai vedere a me....ma se vuoi che guidi io, come faccio a guardare la carta....chi è che ha detto di girare a destra...e tu perché l'hai fatto...ma se mi dici di fermarmi continuamente....guardate che non si arriva in tempo al ristorante."
E ognuno sorride superiore e comprensivo alle discussioni dell'altra coppia, per poi annegare a copofitto nelle proprie, coinvolto come se fosse una questione di vita e di morte.

Adesso c'è il navigatore: ma non risolve molto le cose. Metà del viaggio trascorre nell'impostare la meta e nel litigare con la voce che impassibile emerge e continua a darti dello stupido qualsiasi cosa si faccia. L'hanno ribattezzata col nome della vecchia fidanzata di lui, un essere odioso condiviso, e adesso sembra di assistere ad una commedia surreale a tre.

Naturalmente un altro dei viaggiatori clandestini è sempe il passato: i "ti ricordi?" piovono fitti fitti. Ma mi rendo conto che più passa il tempo più si va a scavare in quelli remoti.
Quasi si parla solo delle loro tre infanzie: le loro, perché io ancora a quell'epoca ero di là da venire.
Ma è bello, mi piace ascoltare, mi restituisce un brano di vita dello sposo che piano piano, attraverso di loro, conosco (parco sempre, com'è lui, di memorie del passato). Lo sento raccontare bambino e adolescente, conosco per nome - e per soprannomi - un'intera città, amici, parenti, strade, luoghi di incontro, professori e scuole, che sono ormai personaggi stabili di quella commedia dolcissima e tutta mia che costruisce il suo "prima di me".

Anche le nostre avventure culinarie sono un memorabile tassello che diventerà presto, alla prossima scorribanda, un altro "ti ricordi?".
E le vivo un po' così: scegliendo già, mentre le vivo, i momenti topici, le frasi che diverranno celebri, le gaffe e le battute da ricordare. Tipizziamo, già mentre ci servono in tavola, ignare cameriere; collochiamo in un genere i vicini di tavolo, le loro parlate regionali; li guardiamo vivere, ignari del momento eterno che stanno impersonando.
Deformazione professionale da blog? O soltanto perché io, perché tanti di noi, viviamo la vita come tanti frammenti di memoria in cerca del loro puzzle di contenimento?


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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 02/12/07 alle 19:29 via WEB
Le rimpatriate sono sempre fantastiche. Si diventa un fiume in piena, si raccontano tutte le novità, tutto quello che è accaduto dall'ultima volta che si è incontrati. Cariche di ricordi, anche. PS. Ma come avete fatto a "ribattezzare" quella misera voce del navigatore? La mitica "Chiara IT"? Quando ti dice: "tornate indietro quando potete" e magari sei su una strada statale ed è vietatissimo...è semplicemente fantastico :) CALIPSO
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:37 via WEB
mi hanno detto che on line si puà scaricare la voce che si vuole. che c'è anche in dialetto napoletano. che ne dici?:)
 
   
calipso81
calipso81 il 03/12/07 alle 10:07 via WEB
L'ho sentita...è improponibile. Un grezzo allucinante!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:12 via WEB
dimmi se c'è anche quella versione gentleman inglese, allora:)
 
releardgl
releardgl il 02/12/07 alle 21:45 via WEB
noi siamo quei frammenti...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:39 via WEB
ah! l'illusione (la mia) di essere il giocatore!
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/12/07 alle 22:35 via WEB
Ho notato che càpita anche a me, negli ultimi tempi: di cristallizzare momenti e situazioni, sicura che, in qualche modo, vorrò ricordarli in forma scritta. Sarà forse quella che tu chiami 'deformazione da blog'; ma ho goduto abbastanza delle biografie degli scrittori - quelli veri - o di chi scrive per semplice diletto, per ipotizzare che sia una virtuosa mania, di chi ha l'abitudine di scrivere, di rivivere in altri momenti e in altro modo ciò che ha vissuto dal vivo. Mi sembra un modo per dire, poi, "ti ricordi?" anche a noi stessi... P.S.:in macchina, odio far da 'navigatore umano', finisco sempre per discutere con l'autista e mi perdo il paesaggio! Quanto al navigatore tecnico, quel benedetto 'coso' che mi fa solo ridere, l'ultima volta, tornando da Pontassieve per lavoro, si ostinava a dirci: "fra 50 metri svoltare a sinistra", quando alla nostra sinistra c'era sempre e soltanto un muro chilometrico. Benedetto 'coso'! :-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 00:40 via WEB
a me capita (è sempe capitato) come estrema forma di estraneamento: mi guardo vivere e dico a me stessa:"questo lo ricorderò, in futuro questo proprio non lo dimenticherò".
 
   
lilith_0404
lilith_0404 il 03/12/07 alle 07:58 via WEB
anche un mio amico molto caro ha questa capacità, di focalizzare dettagli, situazioni, persone, e farle diventare camei da ricordare per sempre. Quando lo sento raccontare qualche episodio penso sempre che le situazioni é più piacevole sentirle dette da lui che viverle di persona, che se ci fossi stata sarebbero stati momenti normalissimi e quasi banali, mentre invece visti attraverso il suo ricordo assumono l'aspetto dell'esperienza particolare, unica...
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:12 via WEB
eh: potere dell'affabulazione.:)
 
walk_on_by
walk_on_by il 03/12/07 alle 07:49 via WEB
Sempre interessanti i tuoi affreschi di vita in comune con persone vicine. Soprattutto per chi, come me, non ne serba ricordo o non ha piu' persone con cui ricordare.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:14 via WEB
ma non ci credo affatto, sai. dì piuttosto che non hai desiderio di condividere con altri quello che pensi o vivi. figurati se non hai nessuno!:) avrai persone più recenti, ma come vedi dal post, anche questi amici per me sono molto più recenti: ma me li sono adottati come miei amici di infanzia.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 03/12/07 alle 08:20 via WEB
Avrei amato "conservare" amicizie sin dall'asilo, ma così non è stato. Mi contento di averne serbata qualcuna dall'Università...Spesso, quello che riusciremo a mettere in salvo, dalle mareggiate della vita, lo decide per noi il destino. Peccato perchè, i ricordi in comune, hanno una dolcezza speciale.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:15 via WEB
sì, il perdurare delle amicizie spesso è casuale. quelli di lunghissima data assumono nel tempo il sapore di fratelli.
 
annisexanta
annisexanta il 03/12/07 alle 10:50 via WEB
Se riesco a scaricare un video in flash e a metterlo nel blog, faccio un post sui navigatori...Popolo di santi di eroi e di navigatori (satellitari) ...Temo tu sia un po' "deformata" dal blog e mi consolo all'idea che lo sia una persona perfettamente equilibrata quale sei tu ;°)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:15 via WEB
ma nemmeno poi tanto, sai?:). queste cose le facevo anche da piccola. la mia memoria è fatta di attimi collezionati religiosamente mentre ancor li vivevo .
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 03/12/07 alle 12:02 via WEB
..età che passa inesorabile e che sempre più spesso ci fa ricordare..le amicizie sono note per questo e così un'altra giornata è andata e domani, quando ci si rivedrà, si ricorderà insieme quella precedente...siamo in una ruota non fermiamo il tempo, non dimentichiamo, non smettiamo però nemmeno di creare nuove situazioni piacevoli da ricordare..;)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:16 via WEB
no, infatti: è così bello avere gioie e dolori da ricordare, insieme.
 
ildiariodellalinda
ildiariodellalinda il 03/12/07 alle 14:43 via WEB
Non è facile mantere le amicizie di una vita, lo noto forse più ora, che qualche amico carissimo si è perso nei suoi meandri, trovo assurdo non cercare più una persona a cui hai tenuto, ma evidentemente a volte è così, io mi sono stufata di telefonare e una volta smesso come per magia, ci si perde, forse non si era abbastanza amici. Quando uno da valore all'amicizia ha ragione, soprattutto se passa indenne o quasi, attraverso i figli, i traslochi, i capelli bianchi. Allora sì che diventa oro. Ila
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:17 via WEB
oro: specie questa che è passata anche attraverso un durissimo lutto.
 
cateviola
cateviola il 03/12/07 alle 17:26 via WEB
bello: "...vita che si deposita sulla vita, così, come il pulviscolo che entra dalla finestra aperta nelle mattine di luce: lo guardi in controluce ed è fatto d'oro danzante. Si deposita sulle cose ed è subito una polvere grigia e spessa. Gli anni erano oro, erano gioventù, risate, scoperte e amicizia. Poi piano piano, non ti accorgi come, sono diventati capelli grigi, amarezze, stanchezza, abbandoni, lutti. "
i frammenti di memoria li accolgo, dopo. Mentre vivo non mi estraneo più, ma per molto tempo mi è successo... ora no, basta, mi immergo nella danza d'oro finché ne ho la forza... e aspetto passi il pizzicorino di tanta polvere del passato
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:19 via WEB
dipende da come ci si estranea, sai? io amo essere la narratrice della mia stessa vita (della "nostra"). e in questo caso non è essere estranei, è guardarsi vivere, che però non annulla il vivere.
 
   
cateviola
cateviola il 03/12/07 alle 19:15 via WEB
sì, un guardarsi vivere che è la vita consapevole.. ti abbraccio
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/12/07 alle 18:29 via WEB
Belli i viaggi in compagnia. A ottobre, quando siamo stati a Roma, abbiamo approfittato per visitare degli amici, coi quali ogni anno passiamo due settimane in montagna. Lui ed io ci conosciamo da prima che ciascuno di noi conoscesse il rispettivo coniuge. Mi accorgo che, senza volerlo, a volte parliamo di amici, esperienze, viaggi fatti prima che loro entrassero nella nostra vita e allora sua moglie mi chiede 'Raccontame un po' com'era vispo mio marito con le ragazze' e io mi guardo bene dal dirle che corteggiava mia cugina. Ormai l'amicizia, estesa a 4, è così profonda che bastano poche parole per ritrovarsi e riallacciare i legami. ciao Ody
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 03/12/07 alle 18:29 via WEB
Sono io, mi si è sloggato il nick
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 03/12/07 alle 18:40 via WEB
:) la "io" bionda?:)
 
     
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 03/12/07 alle 20:46 via WEB
Dopo un sonnellino sul divano, son tornata me stessa. Ciao Ody
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 03/12/07 alle 20:52 via WEB
Ormai anche a me capita di vivere dei momenti e pensare a come riportare quegli attimi sul mio blog, come descriverli e nel momento in cui si pensa questo, sembra quasi di uscire per un attimo dalla scena e diventare spettatori di se stessi... Che belle queste uscite, cibo, paesaggi e buona compagnia... Mi ci vorrebbe proprio...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/12/07 alle 00:03 via WEB
ma no: era una battuta. tant'è vero che poi dicevo che l'ho sempre fatto, ben prima di questa avventura. è una mia caratteristica cercare i ricordi mentre anora le cose succedono.
 
svitol5
svitol5 il 04/12/07 alle 10:50 via WEB
Molto bello questo affresco di frammenti di memoria: come dici tu un puzzle di ricordi. In fondo sono quelli che ci hanno fatto crescere. Storie, racconti, momenti di vita. Ciao Vito
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/12/07 alle 17:07 via WEB
sono anche quelli che tengono passato e presente legati insieme in un unico grande affresco.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 04/12/07 alle 12:58 via WEB
stavo ripensando che tanti amici li ho persi per strada, e poi ci si è messa la vita a farmene prendere altre, di strade... per tanto, oggi come oggi, le uniche vere rimpatriate sono quelle che mi concedo con alcune amiche, in giro per compere... non abbiamo ricordi tanto lontani. ma abbiamo vite abbastanza intense e differenti da perderci in racconti. e poi abbiamo una cosa che ci accomuna... il taglia e cuci .... :-))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/12/07 alle 19:18 via WEB
ma sei chi dico io?:)
 
   
magdalene57
magdalene57 il 05/12/07 alle 14:24 via WEB
certo che si!!
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/12/07 alle 22:59 via WEB
allora io sono una delle sartine di cui sopra?:)
 
upmarine
upmarine il 04/12/07 alle 23:37 via WEB
Il tempo è incredibilmente elastico per coloro che hanno la tendenza a rendere passato il presente. Parafrasando una canzone degli U2: time is a train, makes the future the past. Nel tuo caso è "the present changed in the past". E l'amicizia è come un opera d'arte: un bel quadro non si valuta in base alla superficie e una statua, tanto meno, per la sua massa. Ben trovata.
 
 
upmarine
upmarine il 04/12/07 alle 23:39 via WEB
Mi perdonerai se un'opera è venuta senz'arte e senz'apostrofo.
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/12/07 alle 16:58 via WEB
da ragazzini si ha una percezione schiacciata del tempo. non condividere la quotidianeità con una persona significa non essere amici. poi il tempo si allunga (come un eleastico) e ti accorgi che a volte le amicizie migliori e più solide sono proprio quelle capaci di durare attraverso fasi intermittenti e lunghe pause.
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 05/12/07 alle 16:25 via WEB
Ultimamente, per mancanza cronica di tempo, commento i tuoi post sempre in ritardo, quando ormai le cose più interessanti sono già state dette. Probabilmente mi ripeterò...
Credo che capiti a tutti, più o meno inconsapevolmente, di vivere pienamente la quotidianità, soltanto nella rielaborazione del ricordo. Qualcuno poi è anche capace di scrivere storie meravigliose da tutti questi frammenti di vita. Lo facciamo noi per i blog e lo fanno gli scrittori di professione.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/12/07 alle 16:59 via WEB
in fondo quello che si ricorda diventa di per se stesso il passato: la verità che si tramanda attraverso questi frammenti di soggettività. fa un po' impressione, ma è così.
 
MacRaiser
MacRaiser il 05/12/07 alle 19:06 via WEB
Probabilmente, Ody.. e un po' come per i tuoi bellissimi incipit e conclusione, il piu' non sta nel contenuto ma in cio' che lo contiene ;)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 05/12/07 alle 22:50 via WEB
cos'è che è come inipit e conclusioni? i brandelli di memoria? e il contenitore (cioè noi) siamo meglio del contenuto (cioè i ricordi)? sembrerebbe un complimento sotto mentite spoglie di malignità - o una cattiveria pura sotto forma di complimento. non riesco a scegliere.
(il quasi sottile veleno nascosto (nemmeno poi tanto) nel commento, mi tocca molto relativamente: gli indirizzi attuali della vita pubblica questo vogliono da noi. vuol dire che ho imparato bene il mestiere.:)
 
   
MacRaiser
MacRaiser il 06/12/07 alle 19:45 via WEB
Ho scritto che come PER il tuo incipit e la tua conclusione, il piu' sta nel contenitore e non nel contenuto. Intendevo dire che mi e' piaciuto piu' il tuo modo di incorniciare la storia, rispetto al racconto in se'. Il veleno ce lo hai letto solo tu, Ody. Ciao :)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 06/12/07 alle 22:25 via WEB
il veleno, a piccolissime dose, mitridatizza. non sarebbe stato un problema, anzi: dà sapore ai commenti.:)
(grazie del chiarimento)
 
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