Abbandonare Tara

Ody, amica mia,la tua descrizione cosi incalzante e vera è bellissima, e allo stesso tempo talmente puntuale da trasmettere tutta l'angoscia di questo sogno,, di questa assenza. Ma è appunto per questo che ti chiedo, per favore, di fare qualcosa per te. Perché in qualche modo le tue notti siano di nuovo serene, perché tu riesca a dormire riposando il tuo dolore. ti abbraccio forte.

che dici? mi faccio una cura di prozac?:)

direi che è giunto il momento di prenderlo in considerazione. un bacio

non ci penso nemmeno| una fase di "depressione" o nche solo semplice tristezza da lutto mi pare naturale averla. se ci medicalizziamo così presto, stiamo freschi!

assolutamente vero

buon giorno non commento.è troppo "speciale" questo scritto un saluto :)anna

una notte speciale.

..la tua sensibilità sta aumentando..il tempo calmerà il bisogno di aspettare l'alba, la luce..poi..ti camminerà a fianco molte volte e questi sogni diventeranno scambi di idee..ti confiderai nei momenti più bui..ti 'scioglierai'..quando nessuno ti vedrà..sarete sole..tu e lei..adesso però rasserenati sa che la stai pensando..un abbraccio :)

può darsi. vedremo. ma dovrà passare molto tempo. ancora questa familiarità dopo la morte non ce l'ho nemmeno con i miei genitori

chiediamoci se le stelle hanno bisogno di essere rattristate...sogni, sensazioni, vortici di vortici...noi che saremo stelle...e adesso le accarezziamo quelle luci...con le parole..con i pensieri

le stelle sono fisse, per definizione e per nostro tormento

ho letto, avrei preferito non farlo, un abbraccio e me ne vado

perché?, no, non c'è altro che da fare che condividere un po' di tristezza

Che dire...ti mancherà sempre, inutile negarlo. Il tempo non sana, non fa dimenticare. L'essere umano tende solo ad occupare il tempo, ad impegnarsi per non pensare...ma è un'illusione. Allora continua a pensarla, sciogliti pure. Non è debolezza. Calipso

infatti, non lo è. ma fa male, anche quando non si pensa e si dorme.....

Bellissima la Solitude. Ma mi sembra molto più rassegnata di te. Non ho parole, ci andrebbe una carezza, non ho mani, ti mando... un pensiero

ma non è male la notte, per questo. bisogna anche essere soli per vivere questi sentimenti

non ci si abitua a tutto, c'è qualcosa che ferirà sempre e non si placa. Ma non credo sia l'ora del prozac (o affini)... scusa, letti i commenti sopra... questo è lutto, non depressione. Se ha smosso angoscia più antica, sai già, dentro, come si trova la forza per ridare luce alle stelle. Ci vuole tempo, amore, solitudine, notti di insonnia o sogni affannati, distrazioni frivole e coraggio, preoccupazioni per i figli, tenerezza di chi ti vive accanto, generosità con chi non ti capisce, vita

la ragazza è saggia! (=tu)

a parole è facile (grazie per il ragazza ). Comunque, se dopo sei mesi non sarà passato, non ci sarà nulla di male a cercare un aiuto anche farmacologico. E in qualsiasi momento chiamare un'amica che non se la passa tanto bene, ma ti vuol bene davvero

grazie, ragazza (ribadisco:). lo so che ci sai. sono io che in questi casi faccio un po' come i cani. mi piace star sola a leccarmi le ferite.

..e raccontare quello che senti.. a qualcuno come qui, a qualcuno in carne e ossa, a qualcuno che ti stia a sentire.. insomma buttarlo fuori..

sì, parlarne, scriverne, è un grande aiuto.

Quando chi se ne è andato era tanto importante per noi, condivideva la nostra vita da anni, è inevitabile che la rielaborazione del lutto sia lenta e dolorosa. E' un percorso che, tuttavia, ritengo indispensabile e del quale non si deve avere paura, ma viverlo ed accettarlo, per ciò che è. Per quanto possa valere detto da un'estranea come me, ti sono vicina, e ti sorrido. Micky

Mi sembri tanto triste, ancora...però credo sia importante che tu riesca a parlarne in questo modo: far diventare i sentimenti delle immagini a volte aiuta a "metabolizzare" meglio...Con affetto.

c'è la mancanza atroce e la mancanza più dolce. il sogno è capace di richiamare in atto il dolore vivo.

Con tutto il cuore ti auguro una buona notte e dei sogni d'oro !!!! Ti abbraccio strinta strinta. Ilaria

un abbraccio a te (e alle bimbe). di stelle ne sai qualcosa, no?:)

Chi sta zitto per immersione e per forza si trasforma. Coltiva il proprio orto. Impara a divenire nel battito. Ad abitare la cellula del suo sangue, la trasparenza del fiato. Anna Maria Farabbi da La magnifica bestia

in qualche misura sto cercando di "abitare la cellula del suo sangue". (grazie)

"Anche la notte ti somiglia, la notte remota che piange muta.." E' vero, fa male sempre, anche quando non si pensa e si dorme. E certe volte è come se non si dormisse mai.

è così. grazie per capire.

Siamo condizionati, prigionieri dell'ostenzione delle nostre sicurezze o presunte tali diurnamente, quando come treni su binari diversi e perennemente paralleli incontriamo i nostri simili e dobbiamo sforzarci di non deragliare. Quando nella notte, ci ritiriamo nelle nostre stazioni silenti, allora forse le nostre angosce, o solamente le nostre debolezze così rese dal continuo reprimerle, si ergono giganteggiando nel cielo oscuro (proprio come i nazgul)e in volo approdano alle nostre menti per punirci della nostra alterigia di rifiuto. E' pur sempre una parte di noi, quella che ci assale violentemente reclamando il suo diritto negato di parlare.

un gran commento. ti ringrazio.