Abbandonare Tara

buon giorno, io ancora non ho affrontato tutto questo..la tengo chiusa ..ma lo dovrò fare..un saluto caro anna

vedi di non ritrovarti all'ultimo giorno utile come sta capitando a noi.

anche noi dovremmo cominciare a farlo, ogni volta che entro là dentro mi si stringe il cuore. troppo vuota. mi sono portata a casa il vaso di cristallo che era sul tavolo dove ho studiato per 10 anni. un pezzo della mia vita. un bacio, odyna bella. manu

è così, infatti. ma di vasi quanti ne possiamo portare a casa? e di serviti da tè? e di coperte? di lenzuola? di quadri? e di mobili? dovremmo dare via tanto, tutto.

Dopodomani è l'anniversario della scomparsa di mia nonna, proprio prima di Natale, e ancora adesso ci sono tutte le sue cose nei cassetti, mio zio non ha ancora avuto il coraggio di affrontare la cosa. Non si butta niente, le cose più belle e preziose le teniamo nel nostro cuore, nella nostra mente. E da lì non scappano..

sì, ma perché sai che le cose sono lì. quando devi irrimediabilmente disfartene è un'angoscia!

Che coincidenza. Ieri mio figlio ha liberato la casa di mia mamma ed è andato a vivere nella sua nuova casa. Ora si dovrà decidere cosa farne. Io nn riesco a tornarci, mi si stringe il cuore a nn vederla sul cancello che mi saluta con la mano quando me ne vado. Figurati che in 3 anni e mezzo sono andata a trovare mio figlio una sola volta, e senza entrare in casa! Proprio oggi pomeriggio mio marito e il medio stavano riordinando un armadio e hann preparaio uno scatolone delle cose da buttare, quasi tutte mie. Mi sono arrabbiata e gli ho detto di aspettare la mia morte, che se continuano cos' arriverà presto, e dopo potranno buttare tutto quel che vogliono. Poverini, loro pensavano di farmi un favore. ciao bella

anche io non andavo mai a trovare mio figlio quando stava lì. adesso però è ancora peggio: lui almeno mi sembrava fosse il custode delle cose dei miei genitori.

Ti capisco. Sto cercando di convincere il medio ad abitarci, quando nn è via per lavoro. Ma poi sono anche contenta che stia a casa con noi. Insomma, avrei dovuto fare un paio di figli in più.

Mi ha pizzicato il naso di pianto questo tuo scritto. E penso alle cose che non ho più per ricordare un'infanzia così lontana che potrebbe non esserci mai stata e quelli che chiamo ricordi potrebbero essere solo illusioni.

questo è il valore delle cose: durano più di noi e con loro si ha l'illusione che duri l'amore.

Ti capisco benissimo...è difficile disfarsi delle cose che appartenevano a persone care, o che sono state con noi per tanti anni.Ho ancora i vestiti e gli oggetti più belli di mia mamma, occupano posto in un armadio strapieno in camera di mio padre, ma non posso proprio pensare di darli via...Hai ragione, a volte basta poco e si ritrova un odore familiare e caro, si ritorna indietro a un momento particolare dell'infanzia o della giovinezza...come farne a meno? Cari auguri.

non so, ma dovrò imparare anche questo.

...nello scrigno dei ricordi..saranno sempre mantenuti vivi anche se deciderai di gettarli..si mescoleranno alla tua anima e cresceranno insieme a te fino a che riuscirai a trasmetterli come li stai vivendo..raccogliersi intorno ad un fuoco ( anche simbolico ) e raccontare di quel vissuto potrebbe essere un'alternativa alle favole che una volta raccontavi ai tuoi figli con la variante non da poco che invece sono fatti veramente accaduti..Leggo che stai "cambiando" lascia scorrere questo sentore e scusami se ancora una volta mi permetto di sottolinearlo..ti auguro tanta serenità..un abbraccio :)

non sono affatto sicura di voler "cambiare".

...lo hai già fatto ^_^

Sai catturare l'attenzione....hai inframezzato le parole, forse le troppe parole, con immagini attraenti, opere d'arte che fanno egregiamente il mestiere di catturare l'occhio e tenerlo fisso... Ho messo il tuo blog nei favoriti e tornero' a leggerti con calma. Tu pero' non te ne andare, non chiudere bottega, non rendere effimero il permanente... Alex

io parlo (e scrivo) tanto. di rado, magari, ma tanto. attento!:)

Le "cose" cariche di ricordi...per me è un disastro separarmene! Così casa mia è straripante. Nel migliore dei casi, riesco a gettarne poche alla volta, così mi pare di staccarmi dai ricordi pian piano, con meno dolore (è quello che sto tentando di fare con il mio materiale di scuola). Mia mamma, a 88 anni, sta già suddividendo e distribuendo tante cose tra me e mio fratello, così, dice, avremo meno problemi "dopo". Quando ne parla, io non ho cuore di dirle quanto questi discorsi e queste sue razionali suddivisioni mi riempiano il cuore di tristezza...

e poi quando è "davvero"! un altro lutto.

non butti via niente Ody...tu neanche un pensiero,una parola, una lacrima...niente...magari la sottrai alla vista...ma resta lì..siamo tutti cose e persone, cose e pensieri, cose e cose...

ma le cose, le cose sono tanto. sanguinano, hanno visto la vita, hanno occhi e piangono

Per otto anni ho fatto da custode a questo tipo di "cose". Quando è giunto il tempo - per gli altri - della divisione, mi sono rifiutata di parteciparvi. Non potevo reggere alla vista di quella spartizione che sapeva solo soppesare l'effimero valore materiale... ciò che contava era già con me. Ciao, Ody. Buon Natale.

noi non abbiamo il problema dell'accaparramento, per fortuna. abbiamo solo pochissimo tempo, pochissimo spazio e tanto dolore

Auguri di Buon Natale.Giuseppe.

mah.... io ho visto tante case svuotarsi e riempirsi di nuovo, e tanti mobili e oggetti migrare di casa in casa, che non la sento proprio questa mancanza. Voglio dire, che quando per esempio è stata venduta la casa dei miei nonni dove io avevo passato tanto tempo mi è dispiaciuto un po, ma era un po di malinconia. La casa, come l'ho vissuta io è solo nella mia mente e nel mio cuore. Poi lo sai, in casa mia le case si disfano più da vivi che da morti, così te ne fai una ragione. il calore di quei giorni ce l'hai dentro... ti abbraccio, malinconica amica mia... è stato un anno pesante per te... speriamo che sia migliore il prossimo, no?!?... un sorriso grande

ma il tuo. almeno, finisce in bellezza: il nipotino!

Le cose hanno l'anima che gli doniamo. Io ho conservato anche le maglie di lana che indossava mia nonna e ho preteso che mamma non buttasse i pannolini di stoffa che mi metteva da piccola (ho la pelle delicata)...la scusa ufficiale è che può sempre servire, nun se po' mai sapè. In realtà l'oggetto in sè è come una scatola cinese: ti riporta alla mente episodi e poi altri ancora. Però la casa puoi solo portartela dentro come memoria. Un bacio grande!

lo so: ma è dura

Ti capisco perfettamente ... ho vissuto quel che vivi ora già 15 anni fa e ... ricordo ancora benissimo come stavo. Se ora cerco di vivere un Natale sereno poi ... sempre con il ricordo di quel Natale di 15 anni fa. Ora mi fermo o ...

Ti auguro un sereno Natale,anche se a volte queta è la festa più triste dell'anno!

Auguri! Di Buon Natale.

Tantissimi auguri O.

Soffrire per l'impermanenza di ogni cosa ed essere vivente e' un conto, disperarsi un altro. Il primo rende la vita piu' intensa e nitida nei contorni, il secondo la rende semplicemente un inferno di dolore. Dove ti porta disperarti per cio' che non puoi cambiare, Ody? Ciao :)

mi dispero? mi addoloro.

Speriamo.