Abbandonare Tara

per me è così da molto anni, anche se non ho figli, vivo il natale proprio male,soffro dell'assenza di una famiglia, una famiglia che vorrei unita e che ormai da anni si è divisa in mille pezzi che non ho la forza di ricomporre..

sei così giovane. ti auguro presto una famiglia tua, una famiglia del cuore.

cerca di riconquistarlo, il segreto è tutto lì, c'è sempre qualcosa per cui ne vale la pena... Bacio e un abbraccione. Manu

è verissimo, saggia Manu.:)

abbiamo perso il senso della Festa vera e propria anni fa, scambiando il Natale della Famiglia con i regali... il comprare, il dimostrare

sì, tutti quanti. io mi chiedo anche dove l'abbia perso io.

"Da quando il Natale dell'oggi diventa quasi temibile, triste, denso di assenze, da far passare, in un modo o nell'altro, al più presto?" tremenda questa frase, tremenda perché è quello che mi chiedo da un bel po' di tempo... Forse una risposta l'ho, forse.
Un abbraccio stretto stretto.

aspetto, allora. grazie:)

Le cose che dici mi fanno venire i brividi, mi sembrano tanto tristi...Non che il Natale voglia dire di essere allegri e felici per forza, ci mancherebbe, anch'io ho passato tanti Natali "storti", in cui non capivo più dov'ero e, soprattutto, chi ero. Ogni consiglio e commento è personale, spesso inutile. Io so solo che, finora, sono riuscita a superare pian piano molti momenti neri se, invece di ascoltare me, riesco ad ascoltare gli altri, qualcuno che mi sta vicino, che incontro...ma non scommetterei che sia questa la ricetta giusta...Poi magari dei regali ci arrivano inaspettati, non voglio pensare a "ripide discese", ma a "cambi di direzione", le tracce che lascio, anche se un po' incasinate, sono contenta se rimarranno in coloro che mi passano accanto...Ma scrivere non è il mio forte, forse sto incasinando tutto anche qui!

ma no, Renata, ti fai capire benissimo. è la vita che guarisce.

Questa domanda la dovresti porre a chi non perde mai la certezza che "fa tutto parte di un piano"; non a quelli come me che si contentano di non perdere il senso dell'umorismo.
Ciao, Ody e auguri :)

questa domanda la faccio a tutti. il senso dell'ironia aiuta, ma non basta, sai.:)

Chi si contenta gode.. ;)

potremmo parlarne a lungo ..magari con un buon bicchiere di bollicine in mano ,non è semplice,no.Buona festa .

non è semplice, no. una volta, magari, la faremo questa conversazione.:)
buon Natale.

Anche in quei momenti, i sinceri auguri di buon Natale da parte di un amico faranno sempre piacere. Francesco

sì, moltissimo.
auguri a te, tanti.

quando? son troppo stanca per rispondere.. ci penso su in questi giorni che trascorrerò con la mia famiglia e mio fratello nella casa dove ho festeggiato tanto e il senso della vita era l'amore per le persone che si amavano l'una con l'altra...

per te è ancora più dura, lo so. a me quell'anno fu negato anche di passare il Natale con mia sorella. mah....
ti abbraccio forte.

Buon Natale, odyna, bacio grande

auguri. imparo sempre tantissimo da te.

Io non mi porrei tanti problemi, se sei felice tu di accogliere gli altri, che cosa possono volere di più che sentire il tuo affetto? poi se ci mette un regalino va pure bene... Le assenze... quelle pesano, ma pensa al futuro, dai...a quando accoglierai con il sorriso i figli dei tuoi figli... E il tempo cghe scorre, cosa c'entra con il Natale? ti abbraccio, Mag

mah, c'entra con le assenze, quest'anno ancora più forti. quella recente. e poi la forzata perdita delle mie cose.

Mi dispiace che tu ti senta così. Il Natale continuo a viverlo, ogni Natale, come se fosse l'ultimo. Mi godo i preparativi, i regali dati e ricevuti, gli scherzi, la tombola, soffro per le sedie vuote. Ciao Ody, un abbraccio, a presto

carissima, dopo la "morte arancione", cosa potevi aspettarti per il mio Natale? che vuoi farci?

E' bello pensare che gli uomini hanno migliaia di linguaggi estremamente complessi per esprimere i loro pensieri più seri e che un Europeo, un Indiano ed un Arabo esprimono la loro gioia ridendo esattamente nello stesso identico modo. Citazione anonima e non ridere.

non rido. è un pensiero molto carino. auguri tanti!

Per me questo è stato il Natale meno natalizio da un bel pezzo, davvero ho sentito poco lo spirito di questa festa, mi chiedo anche io perché. Forse è solo stanchezza, non so, forse è un momento storico difficile e questo ha spento un po' il mio Natale e da quello che ho visto anche quello di tanti altri. Spero solo che il 2009 sia INFINITAMENTE meglio del 2008, magari i momenti di crisi, natalizi e non, servono per maturare modi di vivere più autentici, almeno lo spero.

chi lo sa. lo speriamo un po' tutti, credo.:)

Che dirti, nella vita ci sno i Natale così, e poi ce ne sono altri dolcissimi. E' una festa magica, in grado di esaltare sia le gioie che i dolori, che ti fa capire le assenze, ma anche apprezzare le presenze. Il tuo prossimo sarà sicuramente più bello, meno triste, meno pensato e più sentito: è questo l'augurio che ti rivolgo, con il cuore...

sei molto cara. è una bellissima riflessione ed un bellissimo augurio, grazie.

Un saluto di corsa prima che arrivino gli ospiti a cena...perchè c'è anche il dopo-Natale, così non si pensa alla malinconia! Un abbraccio.

..forse nel momento in cui abbiamo iniziato a porci così tante domande? Questo progressivo Natale 1-2-3-4 mi piace davvero tanto..ho imparato a conoscerti molto meglio in questi 4 post che in tutti gli altri messi insieme..ti stimo ancor di più..un abbraccio e un augurio per un bellisiimo fine 2008 e inizio 2009

è vero: porsi domande significa essere già fuori dal coinvolgimento emotivo.

Vorrei ripetere le parole di adoroilmare. Arriviamo a questo punto di farci queste domande, arriviamo al ... non essere più che genitori, prima o poi non più che genitori dei figli però. Passiamo Natali in cui non ci facciamo nemmeno delle domande ma 'funzioniamo' perchè dobbiamo funzionare. Dopo qualche anno sono riuscita a trovare - di nuovo - un senso della festa. E grazie a mio figlio.

questo è molto bello. e tuo figlio lo sa? glielo hai detto?

in ritardo... spero che ti sei trovata da sola il tuo piacere di natale, ma so che c'entrano i figli. Diventi grande e la magia del natale sparisce ma si compensa com la magia dell'amore, poi arrivano i figli e il natale diventa di nuovo magia, forse quando per loro quella magia si spegne si spegne anche per noi? Forse perchè ci dimentichiamo che ogni fiamma ha bisogno di essere curata? Forse tu stai avendo un natale un po' particolarmente in mancanza di arancione e il rosso ti ferisce? Un abbraccio

sì, è sicuramente quella morte, così recente, ad annuvolare tutto. in contemporanea a dover svuotare la casa della nostra infanzia, come dicevo nel post precedente. E' come tornare indietro nella magia dei Natali che furono e disperderli, distruggerli.

Sai, in questi giorni di festa e di inevitabili quanto piacevoli riunioni familiari e amicali, ci siamo ritrovate con cugine e amiche a fare i conti con le cose che nel frattempo son cambiate. con quei piccoli riti ai quali siamo abituate fin dall'infanzia che giocoforza vengono stravolti dalle assenze o dalle malattie. e mentre ci rallegriamo vicendevolmente per il bello che il tempoche passa porta con sè, dall'altro ci immalinconiamo per [ciò che] chi non c'è più. E ci scopriamo in qualche modo depositarie di rituali familiari ai quali finora avevamo solo assistito, passati nelle nostre mani perchè li perpetuiamo. e questo è il senso di ciò che resta e ciò che è. poi c'è il dolore dell'assenza, che diventa desiderio di ritrovare una presenza in gesti e parole che non ci sono più, se non nella dolcezza di un ricordo, che diventa a tratti amaro.

sì, ho sentito anch'io, per anni, questo senso della trsmissione del ricordo attraverso gesti, tradizioni, modi di dire, modi di fare festa. questo è l'anno, però, in cui sembra andare tutto disperso. passerà, ma adesso non è facile.

Credo che sia da quando ci siamo sentiti costretti a viverlo im una maniera più consumistica e meno interiore...Probabilmente con il passare degli anni senza neanche rendersene conto abbiamo voluto strafare ,presi dalla corsa all'acquisto e al festeggiamento esteriore e al voler fare bella figura con amici e parenti, nessuno voleva rimanere indietro...e così non ci siamo accorti che il Natale della nostra infanzia forse era molto più intimo,essenziale, magari più povero,meno luccicante ,ma più vero.Accanto alle persone care, anche se ora non sono più tutte qui come allora.Da ciò credo nasca quel senso di stanchezza e di timore a cui accenni, un senso di inquietudine e di vuoto che non ci permette di festeggiare pienamente come vorremmo.Sono convinta ,però, che valga la pena di provare comunque a recuperare quel senso vero della festa perduto, magari affidandoci all'affetto sicuro dei nostri cari, figli, genitori , coniugi o amici ....stringendoci attorno a loro le assenze saranno meno temibili, almeno per un po?....Scusa il discorso lungo e un po' confuso...un caro saluto e un augurio sincero di un sereno e migliore anno nuovo!

sì, l'anno prossimo sarà diverso. avrò recuperato almeno una certa tranquilla abitudine che adesso si va costruendo nell'assenza di persone che fino ad ora c'erano; e di cose di cui devo imparare a fare a meno.
grazie

quando il Natale diventa natale....allora è il momento del dolore..il dolore di non essere più parte di una festa ma di subirla se non addirittura cercare di sfuggirla...Elide

Adam Zagajewski ---------------------------- Senza fiamma, senza notti insonni, senza ardore, senza lacrime, senza una forte passione, senza convinzione, così continueremo a vivere; senza flash. Tranquilli e calmi, docili, assonnati, le mani macchiate dall’inchiostro dei quotidiani, i volti unti di crema; senza flash. I turisti sorridono nelle loro camicie linde, Herr Lange e Miss Fee, Monsieur, Madame Rien entrano nel museo; senza flash. E stanno davanti a un Piero della Francesca dove Cristo, quasi folle, esce dalla tomba, risorto, libero; senza flash. E forse allora accadrà qualcosa di imprevisto: si scuote il cuore, nascosto sotto il cotone liscio, cala il silenzio, scatta il flash.

forse ci è venuta a mancare, davvero, questa passione.

Cara amica, ogni tanto capito sul tuo blog e ti leggo. Che tu sappia scrivere bene credo non sia un segreto, ma gli argomenti che tu tocchi e il modo in cui li tratti, non meritano il rapido commento che di solito si fa ai post, almeno non da parte mia…..Ci sono dei pensieri che ciascuno di noi formula, dalle persone più semplici di spirito, agli animi più elevati sia culturalmente che intellettualmente, pensieri che riguardano la vita, il tempo che passa, la morte di chi ci è caro, il passaggio da un’età all’altra ecc questi pensieri sono spesso dolorosi o per essere più precisi, struggenti, quasi a nessuno piace indugiare su certe considerazioni, spesso volutamente distogliamo la mente,passiamo oltre, parliamo d’altro….Tu invece sei una di quelle persone capace di fermare certe impressioni con garbo,di parlare di certe cose pesanti con leggerezza e senza troppi fronzoli. Quindi capitando davanti ai tuoi post, nell’incertezza se addentrarmi in lunghi ed articolati commenti, o saltar fuori con una lapidaria battuta, sono sempre rimasta muta!!!!! Per fine anno però un commentuccio te l’ho fatto….ti faccio anche i miei complimenti ed i miei ringraziamenti… ti ringrazio di scrivere ciò che scriverei io se non fossi così impegnata ad esorcizzare la vita con l’umorismo e con l’ironia!!!! E complimenti per una frase come “costruire il futuro passato”…credimi merita un premio speciale!!!!! Bacioni e buon anno

carissima amica che finora non conoscevo. ti ringrazio per quello che mi dici. ma ti ringrazio ancora di più per aver capito quello che spesso nemmeno gli amici di vecchia data o addirittura i compagni di strada riescono a capire. si scambia troppo facilmente per pessimismo, per depressione o per incapacità a relazionarsi al presente ciò che io scrivo. che invece sono solo alcune delle mie (oserò dire, "molte") riflessioni. sono quelle di cui mi piace dar conto qui, condividere. perché anch'io mi accorgo che molti evitano di scriverne e parlarne. ognuno affronta la vita come crede, questo è il mio modo. ma chi mi conosce sul serio sa che non ho bisogno di prozac!:)

Ciao, iniziato bene l'anno? Tra i tranti auguri per sms che ho ricevuto eccoti il più originale: "A chi ha inviati al mondo auguri di pace, serenità e progresso per il 2008 comunico che ..non sono serviti a un kaiser! Ciò considerato, per il 2009, sarebbe meglio inviare soldi, benzina, buoni pasto, bistecche, formaggio, polenta, cotechini o altro" Un abbraccio di un Buon Anno. Carla