Abbandonare Tara

..in questo tuo raccontarti, che mi sembra capitare molto di frequente, leggo una dolcezza e una sensibilità infinita ricoperta da una corazza spessa, capace di reggere a molti impatti ma non a quello dei ricordi. Sono sicuramente fondamentali per un cammino che ti ritrovi a fare sola. Sono altresì in grado però di procurarti ferite che potrebbero indebolire il tuo stato. Ricorda con piacere questo tuo fortunato passato ma vivi il presente e sorridi..ti abbraccio :)

in questi ultimi mesi il presente mi ha costretta a rivisitare spesso (e in maniera molto intima) il passato. con tutte le inevitabili dolci tristezze che la consapevolezza della maturità si porta dietro. (grazie)

Questo post si ricollega benissimo al precedente, l'anima delle cose... Per la loro eternità, a volte le cose son capaci di conservare i ricordi meglio di quanto sappiamo fare noi uomini. Mi prende l'angoscia al pensiero di quando sarò io ad affrontare questi momenti, sono riservati a tutti noi credo, e spero di avere la tua forza, il tuo coraggio. Mi innamoro di tuo marito che salva la tazzina nella lavastoviglie e del tavolo che cede sotto il peso di tanti ricordi. Questi frammenti ci penetrano nell'anima...

quella cosa della tazzina salvata ha dato un impulso molto positivo al nostro pluridecennale matrimonio....:)

Un post che parla al cuore d chi lo legge. Parole rare e preziose. Un sorriso. Micky

grazie. mi è costato molto scriverlo.

Ci pensi, la vita di una persona che si riduce in poche cose, che hanno significato solo per te, e per un marito sensibile. Per me bisognerebbe inventare un grand deposito dei ricordi, dove si possa andare a fare gli scambi. Di cose, di memorie, di ricordi, in modo di nn perderne neanche uno, se si è in più persone a ricordare. Mi sa che in futuro ti citerò un po' in un post che da tempo ho in mente di fare, se me lo permetti. ciao

figurati, fai pure. (ma gli scambi dei ricordi....la condivisione, caso mai. non scambierei mai i miei. sono tutto quello che mi resta del passato)

Pezzi di una vita di chi se ne è andata. Pezzi preziosi, pieni di ricordi che ci teniamo anche per anni. Perchè fanno parti di noi, della nostra infanzia ... della nostra vita. In questi giorni che sono a casa grazie ad una sinusite e la febbre ho accarezzato spesse volte un foulard di chi non è più con me da 15 anni ormai. Tieniti queste poche cose ... hanno ancora ... vita ...

hanno più vita di tante cose per cui ci danniamo l'anima nel presente e che in un soffio saranno passato dimenticato.

"Il ricordo è un modo di incontrarsi" oppure un modo di ritrovarsi anche attraverso un pezzo di stoffa grigio e marrone oppure grazie a due coltelli spaiati. Il rispetto delle cose, non in quanto cose ma soltanto perchè di sicuro sono o erano di qualcuno. Sorella più che amica.

e diventano il mezzo per cui questo qualcuno sembra ancora vivere "materialmente", non solo nel ricordo.

Tutto ha un’anima. Di suo o di nostro. Anche perchè tazzine e coltelli, anche se restano là, non sono solo il ricordo di qualcuno ma ne conservano ancora le impronte digitali. Il ricordo delle mani.
Bellissima e verissima quella spudoratezza dei sentimenti. Quando li metti sulla carta per assorbire l'olio in eccesso fanno ancora "frrrrr".

E' tanto che manco da queste pagine, mi viene voglia di abbracciarti e dirti che sono felice di averti incontrata e conosciuta, sei una donna straordinaria per quello che pensi, che scrivi e che vivi, con fatica ma straordinaria bellezza, è fortunato chi vive nei tuoi ricordi, perchè attraverso te vive ancora una volta. A volte le lacrime che scendono portano via un minuscolo pezzo di dolore ed è giusto farle scendere. Tvb. Ila

non se lo portano via il dolore. il dolore è sempre qui anche dopo tanti anni. diciamo che lo stemperano (ma non ho nulla da spiegare a te, proprio a te.:)

ti abbraccio forte forte.....

:)

BARRETT BROWNING ELIZABETH COME TI AMO? Come ti amo? Lasciami contare i modi. Ti amo alto e largo e profondo e immenso quanto l'anima può, quanto si sente lontana dai confini dell'Essere più intenso e della Grazia ideale. Ti amo al livello del più tranquillo bisogno quotidiano, al sole e al lume di candela. Ti amo liberamente, come chi anela alla Giustizia; d'amore puro, come chi ha appena Pregato. Ti amo con la passione infusa nelle mie vecchie pene, e con la fede della mia infanzia. Ti amo di un amore che credevo di aver perso con i miei santi persi, ti amo col respiro, i sorrisi, le lacrime, di tutta la mia vita! e se Dio chiama non potrò che amarti di più dopo la morte.

Credo che tutti finiamo per aggrapparci a quei piccoli oggetti, senza pregio apparente, senza valore reale. Sino quel che resta di un quotidianità perduta, di un gesto che non torna. di gesti compiuti mille e mille volte da essere parte del ricordo che portiamo con noi. di gesti compiuti una volta sola, diventati però simboli di un affetto che il tempo non può e non deve cancellare. Ciao Ody.

sì. ed a volte mi fermo, nel fare un gesto qualsiasi, nel valutare un oggetto che sto usando, per pensare se mai tutto ciò avrà un valore, un impatto emotivo, su chi viene dopo di me. se loro (i figli) lo faranno assurgere ad elemento simbolo di me e del mio amore per loro.

C’è una frase che ripeto sempre come un tormentone, specialmente in questi ultimi tempi che ho messo in discussione tutta la mia vita e sono giunta alla conclusione di aver sbagliato tutto e che è ormai troppo tardi per riparare…la frase è: “l’unica cosa della mia vita della quale sono contenta è LA MAMMA!!!!!” Non è che la vedo perfetta perché sono sua figlia….la vedo perfetta perché E’ PROPRIO PERFETTA!!!!! Però, siccome la perfezione non è di questo mondo, mia madre un difettuccio ce l’ha…è troppo pessimista…cioè…diciamo che è iper realista!!! pur essendo la persona più dolce, affettuosa, accogliente, efficiente, generosa di questo mondo, non si perde in inutili romanticherie e vede la realtà per ciò che è!!!!! E veniamo al punto, lei odia i ricordi, dice sempre che se i ricordi sono belli, sono struggenti e danno dolore perché non si può tornare in dietro! se sono brutti, è meglio non ricordare perché se no si rinnova il dolore!!!!! Conclusione è un’ ICONOGLASTA!!!!! Ha distrutto tutto il nostro passato!!!! Oggetti, quaderni, vestitini, giocattoli,mobili….tutto ciò che è vecchio è soggetto alla sua furia devastatrice…..e la stessa sorte hanno avuto i ricordi della sua famiglia d’origine!!!!!! Ha rimosso i ricordi anche dalla sua mente!!!! pur essendo stata la madre più dolce e più presente del mondo ha dimenticato la nostra infanzia…non possiamo contare su di lei per completare dei ricordi, degli episodi……..Io, che non so se per reazione, o perché ho preso da mio padre…sono l’opposto……vivo di ricordi e mi aggrappo a cose, profumi, sensazioni passare, che mi fanno ricordare e rivivere il passato……Così quando mia madre non ci sarà più(credo e spero tra cent’anni perché sembra mia sorella) sarò una “donna copernicana” totalmente spiantata dalle mie radici e dal mio passato…..con un presente che non accetto, ed un futuro che mi fa paura!!!!!! Caspita ……vedi che effetto mi fanno i tuoi post???? Ho fatto una seduta psicanalitica…..se vuoi in privato mi dici la parcella!!!!! Baci nostalgici

c'è chi ha semplicemente paura dei ricordi. "Memories are killing. So you must not think of certain things, of those that are dear to you, or rather you must think of them, for if you don’t there is the danger of finding them, in your mind, little by little". (Samuel Beckett, The Expelled)

Tu scrive sempre belle cose, un abbraccio.

ho il coraggio di scrivere quello che sento, tutto lì. sono una "spudorata" (dei sentimenti....:)

Ody...dovevamo vederci e non ce l`ho fatta a liberarmi..a parte non capire al solito gli appuntamenti...avrei voluto parlarti di questi frammenti...non per entrare nella tua sfera dei ricordi...ma per condividere...i frammenti scelgono noi...gli istanti, gli spazi di un pensiero...frammenti di un puzzle infinito...i pezzi siamo noi che restiamo in attesa di qualcosa che ci ricomponga...un ricordo, un profumo, una tazzina...una parola...

la vita a pezzi

E' il ricordo che fa l'oggetto, non il valore in sè. Io di mia nonna ho tenuto il suo porta pettine con il bordo rotto. Mi ricordava quando si pettinava con quei piccoli pettinini di osso per i suoi capelli ricci. Difficile "scegliere" però, ogni cosa porta un carico di memoria notevole.

scegliere è un po' morire. si vorrebbe tenere tutto.

Mi ritrovo molto in questa frase, per questo scelgo e butto poco alla volta, per morire piano piano...sembra di soffrire meno...

ecco cosa rende particolare ogni tuo appunto di vita.. la spudoratezza dei sentimenti e che a volte bonariamente invidio ;o)

:) (non dubitare: alcuni li tengo proprio e solo per me)

Peccato solo che certi profumi non hanno un nome, spariscono col tempo e non possono essere imbottigliati. Il giorno che trovono il modo di sintetizare il profumo che adori (per me era il profumo della cucina la domenica: un miscuglio fra pollo e patate arrosti e la torta di mele più meravigliosa mai inventata... se solo lo potessi ricreare sarei la donna più felice del mondo!) compro l'aggeggio e ogni volta che i bimbi dicono "uuuh che buon odore!" lo immagazzino e glielo metto nella scatola dei ricordi! Sentimentalismi abbindano in questi giorni neh Odi! Cei

certo, le memorie degli odori. e del gusto. pensa a Proust e alla madeleine che si sciogli nel tè

e qualcosa rimane o dolce venere di rimmel, tra il tuo collo di pelliccia. Mi è venuto in mente il vecchio De Gregori. Ciao Ody. F.

aveva ciglia bellissime e lunghe, che non avevano bisogno di rimmel:)
una delle mia canzoni preferite, grazie. una canzone che è una lunga memoria di attimi.

Il tuo post mi ha commosso perchè mi ci ritrovo, ancora più di quanto vorrei...L'attaccamento a certi piccoli oggetti apparentemente banali in alcuni momenti è fonte di una sofferenza che non sempre è facile far capire a chi mi sta vicino...Ciao.

io sono stata fortunata, invece. come hai letto, mio marito condivideva questo bisogno di attaccarsi alle piccole cose.

Buona domenica, il frammento è un ricordo che appartiene anoi stessi, è la nostra storia, il frammento in architettura per esempio.Giuseppe.