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Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

 

« L'esperienza del doloresilenzio »

10 punti + 1 (del silenzio)

Post n°294 pubblicato il 08 Febbraio 2009 da odio_via_col_vento
 

 

Johann Heinrich Füssli

Johann Heinrich Füssli, Il silenzio

 

"Ho paura della libertà che mi verrebbe dal tacere"

(Pier Paolo Pasolini)

 

Avevo scelto di tacere. 

Ne darò in forma breve le motivazioni, solo perché ho scelto di essere presente in questo luogo e quindi di esprimere anche me stessa e la maniera in cui ci sono. 

 

1. Non sono io ad avere una figlia in quel letto, non sono io a poter capire cosa si prova. Le testimonianze di chi vive o ha vissuto un dramma del genere sono le più diverse e bisognerà convenire col fatto che c'è chi sa portarne il peso e chi no.

2. NON mi fido AFFATTO, mai, della stampa: ho imparato su ciò che ho la maniera di verificare quanto niente sia vero, tutto invece sia superficiale, manipolato, spettacolarizzato, usato

3. Piccolo addendum: mi fido anche poco dei medici. Io stessa ho visto e vissuto sulla mia pelle il caos di interpretazioni opposte e diagnosi artefatte da pregiudizio o senso di onnipotenza.

4. Sono contraria all'accanimento teraperutico

MA 

5. Non considero accanimento terapuetico la somministrazione di cibo e liquidi

6. Non considero interrompere l'alimentazione come "staccare la spina": morire di fame e di sete non mi pare il famoso dolce morire. E il fatto che si debbano somministrare sedativi, in concomitanza alla sospensione dell'alimentazione, la dice lunga sulla dolcezza di questa morte

7. Sono contraria a qualsiasi forma di eutanasia, soprattutto ad una eutanasia "di stato": abbiamo toppa storia alle spalle per non doverne avere paura

8. "Vita" è per me un concetto fisico, non sociale o relazionale.

E POI


 9. Considero indegna la gazzarra che si è sviluppata intorno a una vicenda così straziante e dolorosa, considero allucinante che ne nasca un caso politico, che vita e morte diventino cassa di risonanza per altro.

10. Considero quello che sta succendendo una delle enormi contraddizioni dello sviluppo della scienza, in un mondo che non ha saputo ancora elaborare degli strumenti etici per esprimere un giudizio: la tecnica come faro delle coscienze può solo creare mostri, armi di sterminio di massa su popolazioni inermi, nel luciferino caos che si genera. Laica o confessionale, personale o condivisa, dobbiamo crearci una coscienza che si basi su valori, non su presupposta scienza.

 

se qualcuno vuole andare OLTRE

 

La mia fede cristiana non vede questo tempo che ci è stato dato (l'esistenza terrena) come la "vita" nella sua totalità.
Eluana  avrà un "ancora". Anche oltre quel letto.
La sua morte sarà un fardello solo per chi resta. Evitiamo di farne una bandiera, in un senso o nell'altro. Farà del male solo a noi.

 

 

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Commenti al Post:
annisexanta
annisexanta il 08/02/09 alle 14:55 via WEB
Cito ciò che ha scritto un'amica di blog che lavora nel settore sanitario e queste cose le vive tutti i giorni o quasi:il sacro rito inizia come per tutti al mattino, quando arrivano le OTA a lavarti tutta. Ti aprono le parti intime , se hai evacuato ti puliscono feci che quasi sempre sono molli per l'alimentazione liquida cui sei sottoposta. Spesso sono ragazze più giovani di te che svolgono questo lavoro non da volontarie, non da missionarie e anche se corrette e professionali provano disgusto . Un familiare (in genere)provvede all'alimentazione : con un siringone apposito somministra al tuo stomaco sostanze iperpoteiche lattescenti, acqua , ma anche frullati di frutta, brodi di verdura, alimenti pronti insomma, di nessuno dei quali senti il sapore. Di là in cucina il resto della famiglia pranza e cena regolarmente e se il tuo stato vegetativo non è estremo tu ricordi gli odori e forse ti viene la malinconia per un cotechino . Poi arrivano gli infermieri a medicarti le piaghe da decubito, in un giorno ti voltano e ti rivoltano almeno una decina di volte, ti frugano , ti guardano e ti compatiscono, non ti dicono che le tue piaghe non guariranno mai perchè hai i tessuti disidratati e sperimentano nuove gabole farmaceutiche per sentirsi meno inutili e per vedere un barlume di speranza negli occhi dei tuoi familiari. Lo dicono sempre tutti i genitori: "speriamo che almeno le piaghe guariscano", come se in questo modo il loro cuore salisse un pò più in alto vedendo un corpo meno devastato. Poi ti accendono la tele, pensando di farti meno triste e ti mettono un canale che secondo loro sarebbe di tuo gusto, gusto che è rimasto fermo al giorno dell'incidente quando quanti anni avevi? 12? 15? Quindi sintonizzano su mtv o su film che magari disconosci o che non ti sarebbero mai piaciuti. Oppure stanno un pò lì con te a farti compagnia e parlano , soprattutto con gli occhi, credendo che anche tu stai parlando, ma non sapranno mai di cosa . Si convincono che elabori e che comunichi, molti pensano che sei felice di tutte le visite che ricevi in un giorno e credono sia etico tenere in vita quel che resta di te. Ecco queste persone, secondo me, sono l'essenza dell'egoismo.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/02/09 alle 15:19 via WEB
inutile definire. quello che uno chiama egoismo, l'altro lo chiama amore.
 
   
annisexanta
annisexanta il 08/02/09 alle 19:17 via WEB
Infatti, io lo chiamo egoismo...Poi beh, se non ci fosse il siringone? Mi sembra che la Chiesa, cavalchi con molta disinvoltura il progresso scientifico solo per questioni di comodo. Qui la scienza va bene, la dove si vuole abortire, avere la fecondazione assistita, no. Mi sembra tutto molto poco coerente, come molto poco coerenti sono certi governanti che predicano principi di cristianesimo e poi hanno alle spalle svariati divorzi. Trovo tutto ciò molto ipocrita nonchè triste, comunque rispetto la tua idea, seppur non la capisca. Ciao.
 
elioliquido
elioliquido il 08/02/09 alle 15:30 via WEB
Data anche la vicinanza geografica, da certi ambienti mi provengono informazioni da passaparola. Fatta una sommatoria con le prese di posizione chiassose di tanti personaggi importanti, portano alla conclusione che non se ne sa nulla. Nulla in tutti i sensi. Non sono credente e non so cosa sia meglio. In realtà, per quel che mi concerne, non so nemmeno quale sia il problema, né se esiste realmente (ovvero se non sia stato creato dal "nulla"). So solo che in televisione e sui media in generale se n'è fatto scempio, che le cose di cui parlano non hanno a che vedere con la fattispecie, e che vogliono estorcerci un'opinione e una posizione schierata. E ogni volta che ci casco, dopo vorrei spaccarl loro la faccia.
 
Gioiasole
Gioiasole il 08/02/09 alle 15:51 via WEB
Ho sempre pensato che la vita è una porta che si chiude da sola. Che non serva sbatterla. Ma non c'è ragione (nel senso di elaborazione mentale) che tenga, in un ambito dove la ragione della disperazione è più forte. Finchè non la vivi, qualsiasi argomentazione sul filo del razionale può essere giusta ma non necessariamente valida. Dire che sono d'accordo con te su tutto mi sembra superfluo, ma non inutile. In più, la mia fede (e non solo) mi porta a credere che non sia mai detta l'ultima parola, finché c'è anche un solo spiraglio di vita. Ma questa è un'altra storia.
 
ceithre
ceithre il 08/02/09 alle 18:48 via WEB
Mai avrei pensato di essere totalmente d'accordo col capo di AN Gianfranco Fini ma riporto e condivido: «Invidio chi ha certezze sul caso Englaro. Personalmente non ne ho, nè religiose nè scientifiche. Ho solo dubbi, uno su tutti: qual è e dov' è il confine tra un essere vivente e un vegetale? Penso che solo i genitori di Eluana abbiano il diritto di fornire una risposta. E avverto il dovere di rispettarla» Si parla tanto del "caso" ma si dovrebbe solo tacere. Ciò di cui si dovrebbe invece parlare è ciò che il governo è disposto a fare a questo paese e alla sua legislatura per imporre un ideale diverso da quello deciso dalla giustizia. Il paese, però, è vostro.
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 08/02/09 alle 19:49 via WEB
Sai ... un po credo di essermi espressa nel mio blog, un po mi sarà espressa già commentando li e la. Le è ancora una donna giovane che però ha passato quasi la metà della sua vita in uno stato non proprio vita, non nel senso della parola. Se ora c'è chi dice 'potrebbe ancora aver figli', 'ha un bell'aspetto' ... già sentendo questo mi chiedo: ma sanno cosa vuol dire essere in coma, essere dipendentissima da tanti anni? Ricordo un caso di chi era in coma per 7 anni e si è 'svegliato' poi. Svegliato ... si ... poteva poi scambiare il letto per una sedia a rotelle, ma ancora era tutto dipendente. Ancora non era che un corpo. Che poi è finalmente (scusa se dico così) è morto dopo poco tempo.
La medicina oggi sa far miracoli. Miracoli che il cuore continua a battere. E spesso non è più che il cuore che fa ancora il suo dovere.
Non sono d'accordo che ora toglieranno la nutrizione, ci sarà di certo un metodo più ... scusa se dico così ... veloce.
Lei poi avrà più vita che ora e anche il padre finalmente troverà pace.
 
dianavera
dianavera il 08/02/09 alle 21:24 via WEB
Solo pietà ed una preghiera per Eluana.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/02/09 alle 11:21 via WEB
credo di capire che sei di destra. anche reazionaria? hai mai avuto una persona allettata, con grave decadimento cognitivo, da accudire? e notare giorno per giorno il peggioramento? hai mai provato a pulire il culo a queste persone? a togliere il catarro dalla bocca? a curare le piaghe da decubito? a sentire il loro lamento e sentirsi impotenti davanti al loro dolore? e vedere persone, un tempo forti e brave. diventare un mucchietto d'ossa? lo chiami vivere? e perché la grande madre chiesa pretende che una povera ragazza ridotta d una larva, viva ma non muove un dito per altri milioni di esseri che muoiono solo perché vivono in Africa o dove ci son le guerre o perché son vittime di sorprusi. e il cavaliere non dovrebbe occuparsi di altri problemi urgenti del Paese? ma lui ama l'ipocrisia, come la stampa e molti italiani. le minuscole sono intenzionali. p.s. non auguro a nessuno di avere persone che soffrono come Eluana o chi come sopra
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 09/02/09 alle 21:01 via WEB
credere di capire è presunzione.
nel mio caso, oltre a questo, hai anche sbagliato e di grosso.
e: sì. ho avuto ben quattro persone carissime allettate. una di queste per 10 anni.
 
Crepuscolando
Crepuscolando il 09/02/09 alle 15:35 via WEB
Anch'io ho scelto di tacere: troppi avvoltoi ruotano già intorno a quel povero corpo per trarne linfa vitale per se stessi, chi nel campo del potere chi in una morale che è tutta da rivedere, forse... Ognuno rimane con la sua idea, ma credo che siano situazioni in cui si possa decidere solo se si vivono, e comunque si decide in modo così personale che penso ci voglia rispetto, per qualsiasi decisione presa. Il padre di Eluana ha avuto un grande coraggio ad affrontare tutto questo, altri, forse anche io stessa, avrebbero agito diversamente. Ma, come sempre quando se ne parla troppo, la situazione ci sta sfuggendo di mano... Invidio le tue certezze...
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 09/02/09 alle 18:33 via WEB
L'ho già scritto in un altro blog, su questa storia si sono già spese troppe parole, sarebbe ora di spegnere i riflettori. Io ritengo vergognoso che una faccenda del genere, che coinvolge l'etica e la morale, diventi merce per giornalisti e teatrino per i politicanti. Ritengo anche che la decisione del padre vada rispettata, perché immagino che sia stata la conclusione di un percorso lungo e doloroso, che nessuno di noi può immaginare nemmeno lontanamente.
Non sono contraria all'eutanasia, se questa è la volontà del malato, vorrei soltanto che l'eutanasia fosse per davvero una dolce morte...
 
atapo
atapo il 09/02/09 alle 22:45 via WEB
Ancora una volta, ammiro la chiarezza e la lucidità con cui sei riuscita a scrivere il tuo sentire riguardo questa tragica vicenda, a quest'ora, purtroppo, già conclusa per quella povera ragazza, ma non per tutta la giostra mediatica e politica che ci sta intorno. Chi può essere sicuro delle proprie reazioni in una situazione simile? Le condizioni di malattie gravi o estreme, in chi le patisce e nei familiari e amici che stanno accanto, facilmente fanno saltare le certezze e i parametri affettivi, o religiosi, di riferimento... Anche trovare il modo di amare davvero, cioè di cercare il bene dell'altro, diventa così difficile... Basta così, se no mi ingarbuglio.
 
dianavera
dianavera il 10/02/09 alle 21:59 via WEB
Urlate urlate urlate urlate. ---------------------------------------- Urlate urlate urlate urlate. Non voglio lacrime. Urlate. Idolo e vittima di opachi riti Nutrita a forza in corpo che giace Io Eluana grido per non darvi pace Diciassette di coma che m’impietra Gli anni di stupro mio che non ha fine. Una marea di sangue repentina Angelica mi venne e fu menzogna Resto attaccata alla loro vergogna Ero troppo felice? Mi ha ghermita Triste fato una notte e non finita. Gloria a te Medicina che mi hai rinata Da naso a stomaco una sonda ficcata Priva di morte e orfana di vita Ho bussato alla porta del Gran Prete Benedetto: Santità fammi morire! Il papa è immerso in teologica fumata Mi ha detto da una finestra un Cardinale Bevi il tuo calice finché sia secco Ti saluta Sua Santità con tanto affetto Ho bussato alla porta del Dalai Lama. Tu il Riverito dai gioghi tibetani Tu che il male conosci e l’oppressura Accendimi Nirvana e i tubi oscura Ma gli occhi abbassa muto il Dalai Lama Ho bussato alla porta del Tribunale E il Giudice mi ha detto sei prosciolta La legge oggi ti libera ma tu domani Andrai tra di altri giudici le mani. Iniquità che predichi io gemo senza gola Bandiera persa qui nel gelo sola Ho bussato alla porta del Signore Se tu ci sei e vedi non mi abbandonare Chiamami in cielo o dove mai ti pare Soffia questa candela d’innocente Ma il Signore non dice e non fa niente Ho bussato alla porta del padre mio Lui sì risponde! Figlia ti so capire Dolcissimo io vorrei darti morire Ma c’è una bieca Italia di congiura Che mi sentenzia che non è natura E il mio papà piangeva da fontana Me tra ganasce di sorte puttana. Cittadini, di tanta inferta offesa Venga alla vostra bocca il sale amaro. Pensate a me Eluana Englaro . Guido Ceronetti .
 
releardgl
releardgl il 16/02/09 alle 22:29 via WEB
Ody...non sapevo se scrivere o no...ho scritto e cancellato...i tuoi ultimi post si sommano, si uniscono,purtroppo, nel dolore di una scomparsa...persone conosciute, persone sconosciute...non entro nel merito di quanto hai scritto..i nostri punti in comune dei 10 da te scritti ci sono...non tutti...ma rispetto quello che hai in maniera intelligente e sobria scritto e risposto ad altri...tu hai il dono della fede e per questo divergo su alcune considerazioni ma non è importante..è il rispetto che dicevo prima..rispetto che è mancato in questi giorni...rispetto per chi soffre ed ha sofferto...rispetto per chi trova nella fede la forza di sopravvivere alle perdite più care...rispetto e mi riallaccio a te per non fare una bandiera..non importa il colore...un abbraccio
 
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