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Il peso della storia: Poelzing Building - Francoforte . Case stregate 1

Post n°323 pubblicato il 21 Giugno 2009 da odio_via_col_vento
 

 

Poelzig

Hans Poelzig, Goethe University, Frankfurt 

 

Su una piccola collina, in posizione dominante sull'abitato di Francoforte, sorge un edificio che, se mai ne è rimasto uno, nella Germania di oggi, illustra e assomma in sé la tormentata, drammatica, nefasta storia di questa nazione nel Novecento.

Costruito negli anni Venti da Hans Poelzig, il grande architetto, figura di riferimento nel Deutscher Werkbund, il movimento Espressionista tedesco, l'edificio era un simbolo della rinascita della repubblica di Wiemar, il quartier generale di un colosso chimico, la I.G. Farben, che riuniva alcune delle principali industrie del ramo, tra cui la BASF, la Bayer Leverkusen e la Farbwerke Hoechst.

Chiamato a Francoforte la Casa delle Duemila Finestre, fu concepito da Poelzig come un emiciclo a sette piani, su cui si innestano 6 corpi di fabbrica a raggiera. 
Dietro il prospetto, l'enorme complesso prosegue con un ampio spazio verde, arredato con salici piangenti e un sistema di vasche a vari livelli, chiuso poi da una ulteriore cortina di fabbrica.

 

Poelzing Complex

 

GoetheUniversityretro

 

 

 

GoetheUnivStatue

 

All'avvento del nazismo la I.G. Farben, divenuta nel tempo sempre più importante per l'economia delle Germania e passata a ricerche chimiche avanzate, fu riconvertita per la produzione di gas di sterminio, il famigerato Zyklon-B. In questi edifici vennero inoltre impiegati deportati dai campi di sterminio come cavie per esperimenti.

L'edificio venne scelto fin da prima della fine del conflitto, dagli Alleati (e da Eisenhower in prima persona) come futuro quartier generale americano in Germania, forse anche con un fine simbolico e dimostrativo ben preciso, e per questo risparmiato dai bombardamenti.

Le cariche direttive della I.G. Farben subirono un processo specifico a Norimberga e furono condannati per genocidio e riduzione in schiavitù.

Dal 1945 al 1984 l'edificio fu sede del comando delle Forze americane e poi della NATO a Francoforte e spesso venne definito il Pentagono tedesco. 
Dal 2001 è sede dei dipartimenti umanistici della Goethe University, una delle più importanti al mondo per gli studi sociologici e la cui scuola si era distinta per studi a carattere marxista ed ebraico. Tra gli altri vi insegnarono Theodor Adorno, Herbert Marcuse, Erich Fromm, Walter Benjamin e Karl Mannheim.

Come sempre la storia ha di queste forme di compensazione o contrappasso che sfuggono ad ogni considerazione immanentistica.
resta però un senso di assurdo, di incubo, di frattura netta tra il caldo colore del travertino dell'enorme edificio e le memorie di incubi che si rincorrono per le sue sale.

 

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Commenti al Post:
calipso81
calipso81 il 22/06/09 alle 09:41 via WEB
un'aura all'inverso. Bel post ody, davvero bel post.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:21 via WEB
eh, non ho ben idea di cosa sia un'aura, ma certo non era un granché. una lezione di storia incredibile, però
 
cateviola
cateviola il 22/06/09 alle 16:40 via WEB
mi mette i brividi
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:21 via WEB
guarda: secondo me mette i brividi anche a non saperne la storia. figurati dopo!
 
d_dap
d_dap il 22/06/09 alle 17:37 via WEB
... lo so che non dovrei farmi prendere dai pregiudizi e andare oltre quello che è stato, ma in certi luoghi non sento la necessità di andarci nè di sapere che esistono... se pur sbagliando (perchè sono consapevole che sbaglio) sento una sorta di sentimento di rabbia incontenibile nei confronti di uno stato che mi ricorda quella violenza che a distanza di più mezzo secolo non riesco a riporre sotto una pietra!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:24 via WEB
guarda che invece loro sono bravi. non so quanti altri avrebbero avuto il coraggio di riconvertire un edificio del genere in università. e ad ogni piano ci sono cartelloni e lapidi a memoria dell'iniquo passato dell'edificio. un memento, per non dimenticare mai
 
   
d_dap
d_dap il 23/06/09 alle 08:59 via WEB
ma lo so che loro sono bravi ... ci mancherebbe!!! ma non ho ancora vinto quella sorta di sordido sentimento verso il paese e andarci con questa consapevolezza poco sana mi impedirebbe di essere una turista come si conviene... mio fratello da tempo mi suggerisce di prendere lo zainetto e farmi una vacanza chiarificatrice..si dice inoltre che invecchiando si diventa saggi e allora aspetto di diventare saggia ;o)
 
     
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/06/09 alle 10:25 via WEB
viaggiare è prima di tutto un viaggio in se stessi, no?:)
 
Tesi89
Tesi89 il 22/06/09 alle 18:26 via WEB
Nonostante la nuova destinazione degli edifici, sapere della loro storia atroce mi mette ansia...non so se riuscirei a lavorarci e studiarci normalmente,però forse è giusto così.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:26 via WEB
in effetti il peso della storia (come ho intitolato il post) è forte. ma poi l'interno è così luminoso (2000 finestre!), pieno di ragazzi, piano piano il presente (come è giusto) prende il sopravvento. senza dimenticare
 
whosthere
whosthere il 22/06/09 alle 20:27 via WEB
dicono che se hai una sensibilità sviluppata in certi posti non ci puoi proprio stare.... crudeltà umana... ciao bella!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:27 via WEB
immagino. io so che mi sembrava lugubre anche da lontano, prima di saperne la storia.
 
eccomiqui4
eccomiqui4 il 22/06/09 alle 21:51 via WEB
Francoforte ... per me una città con un certo fascino ... La storia di questo edificio però SI che fa venire i brividi ...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/06/09 alle 23:29 via WEB
è la malvagità di cui l'uomo è capace che fa venire i brividi!
 
artemisia_gent
artemisia_gent il 24/06/09 alle 00:14 via WEB
in qualche modo abbiamo bisogno di ricordare... per non commettere errori è banale, lo facciamo di continuo. Abbiiamo solo bisogno di ricordare, per riconoscerci, non tanto per essere migliori. Siamo sempre nani sulle spalle di giganti
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/06/09 alle 10:21 via WEB
gran bel commento. mi ha fatto molto riflettere. grazie.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 24/06/09 alle 10:11 via WEB
In qualche modo mi ritrovo nel commento di D_dap. Per anni, ho sempre pensato che non avrei mai messo piede in Germania e nemmeno in Austria per via del peso della storia (come giustamente hai intitolato il post), poi, alla fine a Vienna sono andata perché di anni ne sono passati tanti e non è nemmeno giusto che le colpe dei genitori (o dei nonni) ricada sui figli (o nipoti). Però sì sapere cosa si “nasconde” dentro ad un edificio può creare turbamenti (e non solo). E’ anche vero che gli edifici di per sé non hanno colpe ma è l’essere umano che può diventare una bestia, anzi più che una bestia.
La voglia di andare in Germania mi sta prendendo e credo che inizierò da Monaco di Baviera, tanto per iniziare dal "covo".
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 24/06/09 alle 10:24 via WEB
e la Germania ti piacerà, come piace a me. e del resto trovare pezzi di storia come questo è importante: la guerra (e l'epurazione dell'incubo) hanno distrutto quasi tutto. ma io credo che qualcosa debba rimanere. come gli sparuti brandelli del muro a Berlino. o le facciate degli edifici crivellate dai colpi di granate.
e questo edificio, poi: il cuore dell'incubo, ma anche la voglia di riscatto della Germania del dopo.
 
 
d_dap
d_dap il 25/06/09 alle 13:36 via WEB
certo!!dal covo.. degli anonimi bevitori di birra eheheh principalmente per quello altro che storia eheheh bacio ;o)
 
   
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:54 via WEB
figurati che a me piacciono più le birre di altri paesi: la belga, in testa a tutte, l'inglese, la danese, l'irlandese.....
 
     
atapo
atapo il 25/06/09 alle 19:32 via WEB
Se si parla di birre belghe...avrei anch'io da raccontare!
 
cornerback
cornerback il 24/06/09 alle 19:14 via WEB
Ody,sei perenne fonte di meraviglia e d'ispirazione.
Il tempo dedicato alla tua "lettura" mi sembra sempre insufficiente, mi sento sempre colpevole di non aver goduto abbastanza delle tue parole.
Questo blog è una delle prove che gli anni passati a navigare la rete non sono stati gettati.
Grazie d'esistere in questo mondo virtuale!!! ^_^
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:47 via WEB
eddaiiiii! arrossisco....:)
 
cornerback
cornerback il 24/06/09 alle 19:17 via WEB
P.S. quell'edificio è di un simbolismo estremo... l'archietto ha racchiuso lo spazio senza rinchiuderlo, ha citato i giardini del rinascimento e le architetture medievali, pur reinterpretando tutto in chiave moderna e (per l'epoca) futurista.
Se oggi sembra un palazzo qualunque è proprio per l'avanguardia che l'ha concepito; complice anche l'elite intellettuale tedesca degli anni '20.
Grazie
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:49 via WEB
sì, concordo. dall'esterno sembra una muraglia invalicabile (ed ha anche il basamento a scarpata). non ti immagini nemmeno che poi ci possa essere tanta luce, lo spazio dei giardini e dell'acqua. e quel travertino che si fa giallo e bruno dorato al tramonto
 
atapo
atapo il 24/06/09 alle 23:30 via WEB
Già le prime due foto mi hanno fatto una certa impressione, poi proseguendo con tutta la storia...In viaggio, quando si incontrano e si conoscono edifici e reperti come questi, è sempre un momento di grande riflessione su noi stessi, sulla storia, sul dove e come collocarci adesso. E per chi non riesce a viaggiare...ci sei tu a raccontarci!
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:50 via WEB
io sul versante anglo E sassone e tu su quello francese, no?:))
 
   
atapo
atapo il 25/06/09 alle 19:33 via WEB
Vero, non ci avevo pensato!
 
bluewillow
bluewillow il 25/06/09 alle 00:00 via WEB
Una parte di me pensa che forse questo edificio andava abbattutto, ma d'altro canto forse ricordare, soprattutto di questi tempi, è più importante, quindi è meglio che questo brutto edificio ricordi la sua terribile storia.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:52 via WEB
io non sono per la damnatio memoriae. è un impulso molto primordiale, ma poi va a scapito dell'imparave dalla storia anche nei secoli a venire.
(non è brutto, sai:)
 
magdalene57
magdalene57 il 25/06/09 alle 07:09 via WEB
come ga detto Quoti, gli edifici non hanno colpe. Sono, a mio parere, quello che le persone che li vivono, li fanno essere. E io sono ammirata da queste riconversioni (però non arriverei MAI a trasformare un campo di sterminio in discoteca, no, questo sarebbe troppo), e sono ammirata dalla capacità propria del popolo tedesco di cambiare il destino delle cose e di se stesso. La prima cosa che m'è venuta in mente, però, è stata: capperina, e come si fa a tenerle pulite tutte ste finestre?!?... ciao, Ody, e grazie per queste perle..:-))
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/06/09 alle 18:46 via WEB
è verissimo. si prova rispetto e ammirazione per questo popolo, per aver voluto recuperare così anche un edificio "maledetto" come questo.
quanto alla domanda "pratica": non so, ma son tedeschi......:)
 
adoroilmare57
adoroilmare57 il 26/06/09 alle 10:53 via WEB
..in parte, il suo aspetto, ricorda un luogo dal passato lugubre, espresso bene nella prima foto che con un po di fantasia si può notare, un sorriso alla Frankenstein...gli occhi (i due cerchi in alto, uno con del verde..il naso ( il giardino perimetrato) e l'edificio che "ride"...raccontando a denti stretti ciò di cui è stato testimone...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/06/09 alle 11:54 via WEB
l'interpretazione dell'edificio visto dall'alto è fantastica! adesso lo vedo anch'io solo come il sorriso di Frankestein!:)
 
orkelio
orkelio il 26/06/09 alle 19:40 via WEB
Non conoscevo per niente questo edificio così sconvolgente o atroce ed al tempo stesso simbolo di tanti avvenimento recenti. La follia umana sa coniugare tanti aspetti inquietanti. Dalle foto potrebbe anke non sembrare un luogo così lugubre.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/06/09 alle 11:53 via WEB
mi pare che dopo averne esorcizzato il passato, cospargendolo di targhe e piccoli memoriali dell'olocausto, studenti e professori lo vivano abbastanza bene
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
cei il 27/06/09 alle 18:48 via WEB
sono stata a FF tante volte ma senza mai notare l'edificio - ignara gioventù! Sarà l'essere 1/2 tedesca, sarà che mia madre ha vissuto la guerra sulle sue spalle, sarà tutto questo che fa sì che ammiro l'abilità dello stato tedesco di ricordare ma andare avanti. Il non sentirsi 'colpevole' ma 'conscio' degli errori dei padri fa del popolo tedesco figlio ammirevole - credo. A volte qui in Italia sento parole, vedo fatti e percepisco umori che portano indietro ad un tempo che sembra cercate di dimenticare coprendolo di "resistenza", in un certo senso evitate di rendere giustizia a chi ha fatto male credendolo bene, ed è finita dalla parte "sbagliata" della guerra. Ma sembra anche che siete riusciti a non sentire "colpevoli" i vostri avi, sembra che la guerra sia stato di "altri"... non so, L'Irlanda rimase "fuori" dal conflitto perchè il governo di destra non voleva mettersi contro Hitler, nè prendere la parte dell'eterno rivale Inglese. Per fortuna non fummo mai chiamato in causa perchè dubito che non avremo da pentirci anche noi... era un periodo storico con colpe e pregi da tutte le parti. Bisogna andare avanti, usare il ricordo per migliorare il presente, educare e imparare dagli sbagli.. credo che qui sopra sia stato fatto egregiamente. Ciao Odi. Passerò a scrivere i fiumi altrove mi sa... ma da me mi è venuta... la secca!!
 
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