Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

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« Verginità e Cassazione....emergendo.... »

Negare l'infanzia

Post n°33 pubblicato il 19 Febbraio 2006 da odio_via_col_vento
 

Riflettendo sulla vicenda del post precedente e riflettendone nel leggere un blog che amo (che più diverso dal mio non potrebbe sembrare, ma che secondo me poi tanto diverso non è), mi sono accorta che anche nel giusto scandalizzarsi sulla vicenda della sentenza della Corte di Cassazione, diverse sono le sfumature. Diverse sono le cose che toccano ciascuno di noi più nel profondo.
Vergine e martire si scaglia contro l'avvocato che trova un cavillo di fronte ad una sentenza già scandalosamente mite.
Paul stigmatizza la società e le leggi costruite dai maschi, contro le donne.
Ossimora parte al contattacco.

Tutto vero, tutto giusto.

Ma c'è qualcosa che mi tocca ancora di più nel profondo: ed è la negazione dell'infanzia. E in particolare di un'infanzia già ferita e già violata.
Perché la sentenza non è rivolta ad un generale caso di stupro, ma TRAGICAMENTE ad uno stupro di minorenne. E si parla della minore punibilità del reatro di stupro su MINORENNI.

Questo è un terribile, atroce, crudele sintomo di una società odiosa, la nostra, che non ha più nessun senso di genitorialità nei confronti dei minori.
Eravamo presi bonariamente in giro nel mondo per il nostro modo di vivere la famiglia e di prolungare l'infanzia dei nostri figli eccessivamente: ed ora, dov'è questo senso del "sono tutti nostri figli"?

Dall'abominio delle nostre città escono i turpi turisti sessuali che visitano i bordelli a cielo aperto dell'Indonesia e dei paesi caraibici.
Escono i nostri figli abulici e soli, con la play station e la televisione per compagnia, cui nessuno insegnerà mai a essere i genitori di domani, perché spesso di genitori accanto non ne hanno avuti, per assenza o per incapacità.

Escono queste sentenze che negano il problema, per trasformarlo in colpa.
Colpa della bambina non essere più ritenuta tale perché qualcuno ha già abusato della sua infanzia?
O non piuttosto colpa della società che l'ha esposta al dramma, che non l'ha saputa difendere? Dove erano medici, vicini di casa, insegnanti, assistenti sociali, allora, quando il patrigno la violentava? Ma anche PRIMA....un "prima" che fa impressione. Quanti anni aveva Valentina? 13? 12? 10? Quanti anni aveva quando stava perdendo di fronte alla legge quel suo status di minorenne "difendibile"?

Se non sappiamo più vedere in una quattordicenne una bambina.
Se non sappiamo più vedere il dramma in quanto tale; se non sappiamo più sentire la vergogna che c'è in una società che permette una vita di abusi.

Allora ce lo meritiamo: ci meritiamo una sentenza come questa. Ci meritiamo la negazione dell'infanzia. Un'infanzia elevata a oggetto del consumismo da produttori di moda firmata per bambini, produttori di merendine, produttori di videogiochi, organizzatori di vacanze studio costosissime, di squadre sportive o concorsi di bellezza - vetrina di genitori malati di protagonismo sussidiario.

Ci meritiamo di aver ucciso il nostro futuro. Perché una società che non difende l'infanzia è una società che si suicida.

Commenti al Post:
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 19/02/06 alle 18:39 via WEB
Da quello che mi racconta mio figlio grande con profondo stupore e desolazione, le dodicenni (come i miei piccoli pensa un po'... )per non parlare delle tredicenni e quattordicenni, si fanno un vanto di perdere la verginità abbastanza presto, di avere un ragazzo, possibilmente il piu' forte del gruppo. e le vedo in giro queste ragazzine, col ragazzo piu' grande... questo abbiamo. E i genitori? evidentemente non si stupiscono, non si interrogano, non impediscono loro di uscire la sera. E perchè i genitori sono così? Perchè oggi sono piu' importanti altre cose, come hai tu giustamente scritto. Il bello è che poi a scuola gli insegnanti si lamentano se un ragazzo a dodici anni "è ancora infantile"....Non so, la vedo molto nera. Son contenta che i miei "piccoli" vadano ancora a letto con i rispettivi peluches, che ogni tanto se le diano di santa ragione, e che siano ancora molto, molto infantili.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:17 via WEB
anche i miei piccoli hanno amiche di quella età (la loro età), ma non mi risulta che questo sia il livello generalizzato. non nego che ci possano essere. ma sempre ritengo che sia una colpa di chi non le accudisce, famiglia e società nel suo insieme. anche la società fa loro violenza, quando trasmette loro messaggi (visivi e altro) non adatti alla loro età. viviamo in un bombardamento di violenza, di tutti i generi, davvero.
 
mon1974
mon1974 il 19/02/06 alle 19:35 via WEB
Con il lavoro che faccio purtroppo ne sento anche io di tutti i colori...una volta ci scandalizzavamo se a 13/14 fumavamo, ora questo è il minimo...le sento parlare, sono bambine ai miei occhi...12/13 anni, io potrei essere la loro madre... per quel che posso cerco di dare loro qualche buon consiglio, aspettare di essere più grandi, la persona giusta...mi domando ma dove sono i genitori in tutto questo?? Si confidano con me che vedono per mezz'ora al giorno e non con i genitori...questo mi fa pensare che c'è tanta indifferenza, anche all'interno delle famiglie, o che i genitori di queste ragazze non vogliano vedere e affrontare i problemi...buona serata, monica.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:19 via WEB
Mon, io mi auguro che siano un'eccezione, sempre. Le amiche dei miei figli, le mie nipoti, non sono così. Mi rifiuto di credere che siano loro le eccezioni. Mi guardo interno e vedo tante tredicenni e quattordicenni con i pelouche, che mangiano schifezze e merendine, che annegano nei loro mari di dolcezze e stupidaggini rosa. Dobbiamo crederci, almeno noi, alla loro infanzia.
 
lo_snorki
lo_snorki il 20/02/06 alle 09:05 via WEB
dimmi cosa ne pensi su questa http://blog.libero.it/Snorki/view.php?msg=854725
 
sandyrise
sandyrise il 20/02/06 alle 10:23 via WEB
... ho letto e riletto... posso assicurarti che è molto difficile fare la mamma di una femmina... con il più piccolo per adesso mi sembra "quasi" una passeggiata... è vero... la mia già a 12/13 anni si sentiva una donna vissuta... intendeva tenermi testa per poi giustamente perdersi in un bicchier d'acqua.. ma le discussioni... le chiacchierate fino allo stremo con la speranza che almeno qualcosa di quello che dicevo fosse recepito... sai... mi fai ricordare un episodio che è capitato quando appunto lei frequentava la seconda media... uno stupro di gruppo ad una ragazzina che frequentava la stessa scuola.... tanto parlare... tanti interrogativi ed interrogatori da parte dei professori... ricordo che una cosa mi colpì... una frase detta da un'amica di mia figlia... " se l'è cercata... non doveva comportarsi in un certo modo... era troppo sveglia... provocava ed è giusto quello che le è capitato".... Frutto della sua immaturità o una frase riportata? Guardai mia figlia... chiesi se anche lei la pensasse allo stesso modo... non rispose! Ne parlammo per ore... La ragazzina stuprata fu allontanata dalla scuola... dice per tutelarla... le voci di paese dicono diversamente...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:23 via WEB
io esperienza di "femmine" non ne ho, è vero. ma il fatto che a 12/13 anni si sentano adulti è di tutti: anche i maschi sono così. tracotanti e ribelli. ma questo non mi stupisce: è l'inizio dell'adolescenza. più difficile dell'adolescenza stessa, secondo me. sono cuccioli ugualmente. e hai ragione, sì: il perbenismo, i cattivi giudizi sono contagiosi. meno male che almeno tu sei riuscita a farglieli esprimere....
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 20/02/06 alle 16:52 via WEB
Sono completamente d'accordo con te Ody. Anch'io quando ho sentito di questa sentenza vergognosa (a proposito ho subito spedito la mail di protesta) ho pensato le stesse cose. Anch'io mi sono chiesta dove fosse la madre della bambina all'epoca dei fatti, come ha potuto non accorgersi mai di nulla, eppure noi donne dovremmo avere antenne particolari per determinati segnali, se non come madre, almeno come compagna deve aver notato gli sguardi del suo uomo, lui avrà certamente guardato la bambina in un determinato modo. Non è possibile che non sapesse... E dov'erano tutti gli altri, le nonne, le zie, le maestre, possibile che nessuno ha notato un disagio, un cambiamento, una sfumatura diversa. Sono anni che ripeto le stesse cose, l'indifferenza è il male peggiore della nostra società... ed abbiamo pure la presunzione di considerarci una civiltà evoluta, migliore di altre. Certo abbiamo tutti dei bellissimi beni materiali, nelle nostre case esistono prodotti di lusso, spesso superflui. Ma abbiamo smarrito il senso semplice della vita, abbiamo perso l'umanità. Ci meritiamo queste sentenze. Ci meritiamo il passo indietro nei secoli che stiamo facendo ogni giorno. Ci meritiamo tutto.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:25 via WEB
bisogna per forza pèensare che la bambina in questione vivesse in un ambiente particolarmente degradato. non dico economicamente o socialmente. magari avevano tanti beni materiali. ma dov'era più il senso della famiglia? e ancora: dov'era il senso del bene e del male, se quel porco (mi rifiuto di chiamarlo "uomo") ha oggi il coraggio di meravigliarsi che la bambina ce l'abbia con lui. se ancora oggi pensa che tutto sia successo tra gente che si "voleva bene"!
 
magdalene57
magdalene57 il 20/02/06 alle 17:09 via WEB
credo e ribadisco che questa ragazza, oggi maggiorenne debba essere risarcita dell'infanzia che non ha avuto. però resto senza parole oggi che leggo della ragazza che di nuovo vive con la madre ed il patrigno. si, proprio lui,, quello della violenza. .. qui mi fermo...perchè non riesco più a capire nulla. e tremo, per come le cose si possano sedimentare dentro di noi, e nascondere, e digerire....e accettare.... l'inganzia va protetta. sempre , in ogni luogo e in ogni casa. ..
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:29 via WEB
margi: non ci sono parole. "abiezione" rende l'idea? leggo che quel porco ha avuto una figlia sua con la madre della bimba. ma te lo immagini????? io, fossi quella sventurata (la madre), oltre a pensare seriamente ad appendermi una macina al collo per buttarmi in mare (citazione biblica), non permetterei MAI al porco di vedere nemmeno la SUA bambina! chiederei un'ordinanza restrittiva al tribunale e poi chiederei che gli venisse revocata la patria potestà. bisogna meritarselo, di essere genitori! non è solo un fatto biologico. anzi, direi che lo spermatozoo (ma anche l'ovulo) sono davvero una nullità in tutta la storia dell'essere genitori!
 
LadyOscar743
LadyOscar743 il 20/02/06 alle 21:06 via WEB
Come ho commentato su uno dei miei blog amici cui vado a far visita, leggevo oggi su Repubblica che la madre di questa ragazzina, quando la bimba le disse che voleva denunciare l'accaduto, cercò di dissuadere la figlia, dicendole che se avesse detto la verità si sarebbe tirata contro tutti (suppongo intendesse dalla "famiglia" all'opinione pubblica)... Ribadisco: non sono madre e quindi non posso sicuramente esprimere un parere "competente" su quello che per me è davvero il "mestiere" più difficile; la mia è una madre che non cambierei con nessuna, quindi come figlia posso ritenermi più che fortunata. Mi domando però che razza di madre sia questa, che oltretutto ha dichiarato a tv e giornali che lei non aveva minimamente idea di quello che il convivente stesse facendo alla figlia. Mettiamo che sia anche vero che questa donna fosse all'oscuro di tutto, di certo non è questo che fa di lei una madre migliore, e forse la violenza su questa ragazzina - oggi quasi donna - è partita da lì.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 20/02/06 alle 21:31 via WEB
in una cosa, almeno, si è dimostrato che quella madre aveva torto: che l'opinione pubblica si è schierata con la bambina e non con il porco. finché ci sono ancora persone al mondo capaci di scandalizzarsi per fatti del genere e di gridare , allora c'è pur sempre una speranza per la nostra (abominevole) società. grazie di essere tutte qui presenti e vive, amiche mie!
 
annisexanta
annisexanta il 21/02/06 alle 00:14 via WEB
Molto bello questo post,un po' diverso,nel senso che condanna la società e cioè alla fine tutti noi....Quello che hai scritto è tutto vero(almeno per me)...Viviamo in una societa' che considera le persone(quindi anche i bambini) (s)oggetti consumatori...Quanto alla sentenza,io nn so,mi sbaglierò,ma intravedo un nn so che di protagonismo in chi l'ha emessa....E' riuscito a diventare famoso....anche se solo nel male....un saluto e grz. :-)
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/06 alle 08:54 via WEB
purtroppo ho avuto anch'io questo sospetto. pensa a come Taormina si è costruito una "carriera" e una visibilità mediatica!
 
PaulJenn
PaulJenn il 21/02/06 alle 02:04 via WEB
Siamo tutti vittime o tutti stupratori?Tutti buoni o tutti cattivi?E'evidente che la società sia in degrado,lo é sempre ciclicamente stata.Proprio per questo non me la sentirei di valutare da esterno e studiare il caso.C'é tempo per la teoria e tempo per la pratica.Forse ora dovremmo cominciare a gridare un pò più forte,raucedine acquisita permettendo...
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/06 alle 08:49 via WEB
gridiamo. non grideremo mai per le stesse cose o con gli stessi scopi. ma il dissenso è comunque importante. è un segno che le nostre menti pensano ancora e che non ci rassegniamo.
 
bradipusvelox
bradipusvelox il 21/02/06 alle 13:35 via WEB
Condivido. E' una società, la nostra, in cui i valori spesso vengono dimenticati, primo tra tutti quello della famiglia. Per fortuna le eccezioni non mancano.
 
 
annisexanta
annisexanta il 21/02/06 alle 20:18 via WEB
Sì per fortuna... :-)
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 23/02/06 alle 09:33 via WEB
Ho deciso di chiamarti ody come Nancy. Come te ho solo maschi e in questi giorni ho guardato i miei figli con occhi diversi, immaginandoli nelle vesti di stupratori e nn ce li vedevo proprio. Non che siano degli angioletti, ma in casa hanno 'respirato' il rispetto per la mamma, in quanto donna, anche se poi fanno battute sceme per il mio disinteresse per il calcio. Tutta questa vicenda addolora, vorrei sentire più maschi che si dissociano. ciao
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/06 alle 08:52 via WEB
"ody" è proprio carino:). davvero: insegnare il rispetto è sempre basilare. insegnare la non violenza, il valore dell'intelligenza al di sopra della forza. il valore della pacificazione sociale e familiare, anche. chissà quanti di questi atti nascono da rabbie incontrollate e da violenze non recuperate e indirizzate.
 
Barbarella07
Barbarella07 il 24/02/06 alle 22:13 via WEB
Crimini compiuti ai danni dei bambini...ne sentiamo parlare tutti i giorni, oramai...padri,madri che uccidono i figli di pochi mesi, bambine violentate, soprusi di ogni genere. Non è più la violenza stessa che fa paura, ciò di cui bisogna aver paura ora è l'incapacità di tremare di fronti a fatti del genere...l'incapacità della società di considerare questi fatti "di cronaca" come cose abberranti.L'incapacità di rendere giustizia alla piccola vittima...che in ogni caso avrà perso per sempre la gioia di vivere. Tutto questo mi fa venire in mente "I fratelli Karamazov" di Dostoevskij...un romanzo scritto nell'800 che è ancora paurosamente attuale. La cronaca di allora si adatta alla perfezione a questi crimini dei giorni nostri. Due secoli, e ancora non ci hanno insegnato nulla...Il male è nella natura umana ed il bene lo vince...solo nelle fiabe, evidentemente.
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 25/02/06 alle 08:53 via WEB
certo: forse anche non impareremo mai. una società che diventa sempre più violenta, che insegna a non aver pietà dei deboli e dei vinti. che insegna il disprezzo per chi non ce la fa. purtroppo è vero ciò che dici.
 
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