Abbandonare Tara

Quanta sincerità, nelle tue parole, nel tuo dolore...

nonostante tutto le morti improvvise sono le più difficili da capire e interiorizzare, secondo me. alle altre ti prepari nel tempo, in un certo qual modo, anche se non si è mai pronti del tutto ad una separazione definitiva.

Ti capisco, io ho perso il mio migliore amico nello stesso modo,ti giuro, era più che un fratello,la mia vita è completamente cambiata,ora sono un solitario,non riesco più ad avere amici.Tu scrivi bene, sai esprimere i tui sentimenti come pochi,peccato che non riesca anch'io dedicargli così belle parole ! Ciao,ti ammiro molto.Se visiti il mio blog non giudicarmi male,il mio profilo non è esattamente come l'ho descritto.

ciao. vedi che poi, se vuoi, sai esprimerlo anche tu un dolore così grande? io tendo molto a razionalizzare gli avvenimenti, i moti dell'animo. e parlare o scrivere è una grossa forma di razionalizzazione. ma non tutti siamo uguali. in fondo, forse, per te tenere dentro questo dolore è un modo anche di conservare l'amicizia persa. no?

Forse...Non lo sò, il fatto è che quel filng particolare come capirsi al "volo",avere in comune le stesse cose senza pretenderne la paternità personale, il guardarsi negli occhi senza dialogare e capire immediatamente il da farsi ,il non invadere i propri silenzi e avere l'uno per l'altro la massima considerazione ecc.. ecc.. ecc... non l'ho mai più riscontrato in nessun altro individuo incontrato.La verità è che l'amicizia, quella vera non si trova facilmente...non credi?---ciao.

sono esperienze uniche. legate alla persona che purtroppo non c'è più. ti capisco. magari arriverà un'altra forma di amicizia. sarà diversa, ma non per questo meno bella. te lo auguro.

Grazie ...? a presto spero---ciao.

BUON GIORNOOOOOOO :D

buongiorno a te.

non restare con il rimorso, quello che le hai dato è stato tanto e quello . . . resta.

non era rimorso. era incapacità di elaborare il lutto. rifiuto di farlo. c'era bisogno di un rito. e ieri l'ho avuto. lo immaginavo che sarebbe successo e in un certo senso lo desideravo.

Tutte e due con gli stessi pensieri... Da perfette sconosciute legate da due partenze.. Forse so cosa vorresti dire.. Lone

la perdita, vuoi dire?

ho visto il tuo ultimo post e ho capito meglio. sì: pare che siamo in molti a vivere queste separazioni definitive con strazio e con incapacità o impossibilità a vivere quello strazio fino in fondo.

Con queste parole mi hai fatto tornare indietro nel tempo....ed in modo particolare allo stato d'animo che mi opprimeva nelle giornate precedenti al mio post n°22.....Solo oggi dopo tanti lavaggi interni riesco a ricordare il mio amico con il sorriso che lo caratterizzava...Non ho mai pianto la sua scomparsa, e Dio solo sa quanto avrei voluto.Ma finalmente ho parzialmente cancellato quello sguardo triste e sofferente....Un saluto e...andiamo avanti nel nostro percorso, nella nostra vita.

sono andato a rilegegrlo, quel tuo post. che dire: un pensiero a te e a Bruno.

Non so che dire,posso solo invitarti sul mio blog,nn sapevo di questa cosa quando ho postato,ma la camzone sembra fatta apposta per questo tuo momento triste....Ciao

sì, molto bella. grazie.

Leggendo i commenti, sembra che siamo in monti a condividere queste perdite improvvise. Di persone amiche, con cui hai lavorato fino al giorno prima e poi, pufff. Io ho perso una collega con una di quelle valvole cardiache difettose, per cui ora i cardiochirurghi sono sotto processo per aver intascato soldi in cambio della chiusura degli occhi, e di tante vite. Non lavoravamo insieme, ma ci davamo appuntamento alla macchinetta del caffè, per scambiare 2 chiacchiere. Era mamma felicissima di un bimbo di 3 anni, avuto verso i 40 e durante la gravidanza si era manifestata questa patologia. Aveva affrontato l'intervento con serenità, intervento di routine, e invece .... ciao Ody, grazie per ever condiviso tutto questo. notte

grazie anche a te per la testimonianza. che vuoi, sarà l'età: è statiscamente più facile che succedano queste cose, no?:)

non mi è facile scriverti su questo argomento. ho perso molti amici in questo modo, ragazzi nel fiore dell'età, volati giù da pareti di roccia che affrontavano come routine o rimasti sotto valanghe durante la loro attività di guide alpine. ritrovarmeli su improvvisamente sul giornale e sempre di lunedi mattina è una cosa scioccante...ma quella più dura è stata l'esperienza di mio marito. dal mattino alla sera. con tante cose da chiarire, da dirsi, da perdonarsi. il figlio... niente. succede. io non riesco ancora oggi ad andare al cimitero. e non parlo a mio figlio del padre. non ci riesco. mi sono perdonata per questo. spero che mi perdoni anche lui. ma elaborare una porte improvvisa.... è una cosa non facile. ti abbraccio con tanto affetto. Margi (se posso vendo a vedere la mostra...complimenti!!!)

margi, il dolore che racconti, la perdita di un marito, non è nemmeno paragonabile a questo. con tutto l'afeftto che avevo per Luisa e tutto il senso di vuoto, ciò nonostante nemmeno da lontano può essere qualcosa di simile. il mio intento era di spiegare l'importanza della eleborazione del lutto, la necessità di arrivare ad un momento in cui ci si confronta con la perdita e la si accetta. ma vedo che parlare di lutti scava molto nel profondo di ciascuno di noi. come è ovvio. un abbraccio (se vieni a Firenze, avverti!).

penso proprio di farlo... lasciami organizzare ... ti abbraccio.

Leggo e rifletto...

grazie. aspetto, se credi poi di esprimere le riflessioni.

Per non essere banale taccio! Grazie per aver visitato il mio blog, mi hai datio modo di apprezzare la tua fine scrittura!

grazie di aver voluto lasciare una traccia della tua presenza.

Ho compreso il tuo stato d'animo Ody. Non si riesce ad elaborare un lutto, se non cè un corpo da piangere, un funerale da seguire. Tutto resta sospeso, il vuoto che s'avverte non è mancaza reale, ma soltanto assenza. Tu sai esprimere perfettamente i sentimenti che non c'è bisogno d'aggiungere null'altro. Solo un abbraccio. Sincero.

grazie bimba. non è che io sappia esprimere qualcosa in modo particolare. credo semplicemente che ho il coraggio di svelare questi aspetti del mio animo. come altri di noi che scrivono nei blog: ognuno di noi svela una parte di se stesso: e quella parte ci colpisce sempre molto. ma ognuno di noi ha i suoi tabù e le sue aree riservate. perciò ci colpisce tanto quando leggiamo altri per i quali invece, queslle stesse aree sono materia di espressione e racconto.

Tra te e lei.Tra te e te.La morte é un nostro antico rito che tendiamo ad evitare e ad abbracciare,come in atto ossessivo-compulsivo.E non abbiamo comunque alternative.Eppure,nonostante tutto,io non credo finisca veramente qualcosa.Almeno in un'ottica diversa.Lontana.Astrusa. Mi dispiace.Poi toccherà a noi e forse sorrideremo.

la morte e la nascita. siamo sempre affascinati da tutto ciò che è definitivo, io penso. perché in modo esperienziale, almeno, la morte ha questo senso di definitivo. anche io credo che non sia finito qui. ma per il momento non possiamo altro che sperimentare l'assenza che la morte ci impone. o solo la persistenza del ricordo.

Difficile elaborare un lutto, ma credo che l'assenza si avverte e si avvertirà sempre. Tuttavia bisogna andare avanti, come in ogni situazione. Baci

sì: è il nostro destino. più o meno facile a seconda dei coinvolgimenti. ma ineluttabile.

Capisco perfettamente ciò che scrivi...quando perdi una persona molto cara e non partecipi al suo funerale pur sapendo che non c'è più resta sempre qualcosa in sospeso....ho perso una sorella (di padre) esatamente 20 giorni dopo mia madre, non ho potuto andare al suo funerale perchè distante da me , più di mille chilometri, ancora oggi è un dolore particolare quello che sento in me, so per certo che quando parteciperò alla sua messa nella ricorenza del suo primo anniversario per me sarà quel giorno il suo funerale....

esattamente così, sì.

Mi spiace (banale, lo so). ma vero.

C'è una cosa che ci tiene sempre uniti agli altri, anche quando vanno via per sempre: l'amore. L'amore ci fa intuire che esiste l'eternità. Buona quaresima. Brad

sì. un amore che si deve necessariamente trasformare. ma un amore.

mi dispiace tanto per tutti questi dolori. sento un calore vivo nel petto, un dispiacere vero. amare un giorno e pensare di non poterlo fare più il seguente è sconvolgente. forse questo ci suggerisce di non lasciare mai nulla in sospeso... l'imprevedibilità della vita evidentemente lo impone. buona domenica.

bisognerebbe. bisognerebbe saper vivere all'altezza di questo suggerimento che ci arriva dalla riflessione sulla morte improvvisa. io in chiesa mi saono commossa (ho pianto, a dire il vero!) moltissimo quando il marito di Luisa ha parlato e ha raccontato che la sera prima dell'incidente le aveva detto che era sempre innamorato di lei come il primo giorno. e quanto il fatto lo aveva consolato lungo questo anno dalla sua morte.

non ho parole di commento, solo comprensione per aver sofferto lo stesso tipo di rifiuto della morte......grazie per averlo condiviso...Eli

siamo tutti qui, sullo stesso rifuto del lutto. grazie di averlo detto.

Buona Domenica e buon giorno! Cri

Una canzone di Vecchioni Euridice, descrive quando è il momento di dire addio. Addio anche alla persona che si ama di + al mondo. Io piango sempre quando la ascolto, penso alle mie di perdite, ma da oggi pensero' anche a Luisa, e al dolore che ha lasciato nel tuo cuore. Ti sono vicina.

già, vero. Euridice di Orfeo. Mi volterò perché l’ho visto il gelo che le ha preso la vita E io, io, adesso nessun altro dico che è finita. Grazie di avermela ricordata, questa canzone.

Buona domenica Ody, ciao

ciao cpc. come state? io ho i figli sparsi e qui una suocera che scrive racconti e poesie da aiutare (faccio la "dattilografa" per lei che scrive benissimo, ma a mano! magari un giorno pubblico qualcosa di suo sul blog:)

è così ingiusta la vita.....anche una mia amica tempo fa è morta di un incidente.....ormai si muore di questo......è una delusione che cresce.....è un'assenza che si sente......è stare sole e capire che in realtà quella persona nella tua vita era veramente importante......ma che ci vuoi fare.....è la vita....ciao

sono le morti improvvise, con cui è ancora più difficile venire a patti. Grazie.

Dalle nostre parti la partecipazione ai lutti altrui è molto forte; si va a trovare le persone rimaste sole, si va a dare l'ultimo saluto alla persona scomparsa, e li', insieme, si prega o si chiacchiera, ci si consola o ci si dispera, ma tutto con naturalezza. Come a segnare un punto per la vita che inevitabilmente va avanti. Forse sono questi momenti di condivisione di questo dolore ad essere importanti.

come è vero! sono l'illusione di poter continuare, attarverso chi resta, il rapporto che avevi col defunto. sono la consolazione di non essere, comunque, soli.

Sapessi come ti capisco!!! E' terribile apprendere certe "notizie", ma se sei lontano dall'Italia è ancora peggio!!!...Ho avuto anche la perdita di una persona cara, di cui non ho visto il corpo. Per me è come se non fosse mai morta....e nessuno capisce questo male interiore....nessuno....

nessuno, tranne chi c'è passato. grazie:)

.....le parole hanno troppi limiti..... ..Un abbraccio......

grazie. davvero.

certo che piagere a nulla serve..molte volte e' meglio riderci su..comunque saluti..se ti puo interessare ...eccoti altri 2 blog da me gestiti uno magari non ti interessa ... e' dedicato al mondo ultra' http://ultra_raccontano.blog.tiscali.it/ ma l'altro secondo me ... http://comeebellovedertigodere.blog.tiscali.it/ ....dai fatti un geretto ciao