Abbandonare Tara

mhhhh.... spiace dirlo, mia cara, so quanto tu ci tenga al ricordo...Ma per il dolore, la dimenticanza è l'unica salvezza che abbiamo. E dovremmo ringraziare la vita di questo. un abbraccio

mah. non saprei. io sento il tradimento nella dimenticanza, nell'assopimento del dolore.

si chiama sopravvivere agli alti, ma soprattutto ai bassi della vita. chi non perdona i torti subiti, chi ricorda continuamente i brutti periodi, chi non si dà pace per sventure successe non può ricostruire serenamente un presente. Io dimentico, mi sento a volte in colpa, ma la vita è avanti, non indietro. E con questo non pensare che non ci pensi. Adesso ci penso con un sorriso, perchè siamo qui ma ce ne andremo. Un bacio

si chiama sopravvivere, dici? ma si possono dimenticare i sentimenti? non è un prezzo troppo alto?

Capisco bene il dramma dei ricordi che svaniscono piano piano, dei tratti del viso che diventano nebulosi, della voce che scompare. Mi è capitato e continua a capitare con mia madre.Ma proprio perchè il dolore è stato così forte e la mancanza così intollerabile, ben venga la possibilità di dimenticare almeno in parte la pena e di andare oltre: sopravvivere è indispensabile,se non vogliamo soccombere a ogni nuovo dolore che la vita può metterci davanti.:)Ciao.Bel post.

la domanda che mi faccio è se questo dimenticare implichi anche una volontà o sia una forma di "cicatrizzazione" spontanea delle ferite interiori

penso sia "volutamente" per cicatrizzare... io dimentico il dolore, piano piano... sperando di non dover soffrire nuovamente

Per me quasi sicuramente una forma di cicatrizzazione spontanea,una sorta di difesa istintiva.

E' inevitabile..è istinto di sopravvivenza... ciò fa tanto più male quando pensi che anche tu , sarai dimenticato... ma cosa significa dimenticare? non certo non pensarci sempre costantemente, no, non questo. Dimenticare significa che niente e nessuna cosa mai in nessun momento ti riportano la memoria, e questo non è. Consoliamoci allora.

in questa fase, almeno, non penso all'essere dimenticata. so che la mia memoria è legata a chi mi avrà amata. mi turba l'allontanamento dalla memoria di chi noi abbiamo amato, mentre siamo ancora in vita. e non so se è istinto di sopravvivenza o, comunque, una mancanza di coltivare queste memorie

No, mai dimenticare. Ma ricordare non vuol dire per forza soffrire. A un certo punto è necessario che la mancanza non morda più il cuore, che restino solo i ricordi migliori. Significa accettare la vita, una legge alla quale nessuno di noi può opporsi, per quanto dura sia. Ma una foto, un oggetto, parole scritte sono piccoli ganci ai quali appendere l'anima per non dimenticare.

è inevitabile che la vita vada avanti, ma credo che la memoria degli affetti debba essere conservata, coltivata, tenuta accesa, sorvegliata, nutrita

sì, andrebbe mantenuta viva la memoria degli affetti, il calore che ci hanno regalato, la gioia di averli vissuti, i momenti condivisi. Questo significa non far morire una seconda volta quelli che abbiamo amato tanto

Il suono di quella voce, gli odori... qualcosa si perde dopo anni, la morsa del dolore si attenua e questo - dicono, spiegano, rassicurano - è necessario, normale, naturale (specie se chi non c'è più era più anziano di noi, il nonno che ti insegnava a mescolare le tempere, la nonna morta quando eri ancora piccola, la zia con le sue torte, lo zio con il suo manone grande che stringeva la tua manina la prima volta allo stadio... meno quando era qualcuno che avrebbe potuto crescerti accanto), ma è triste. Non so sia ingiusto. Triste sì

tanto triste. come il corpo, 10 anni e rimane un mucchietto di ossa, così anche i ricordi ho paura che si dissolvano

Sai, io credo che in fondo non sia indispensabile ricordare TUTTO, ma quello che continuiamo a ricordare è senz'altro il più importante per noi. Poi, a volte tornano in mente cose che credevamo di avere dimenticato, richiamate da momenti particolari, oggetti, suoni, odori, come quando rovistiamo nei cassetti e scopriamo ciò che era finito in fondo: c'era sempre e aspettava. Allora lo si rimette più in vista...Io ogni tanto "ripasso" i miei ricordi e mi piace molto farlo, così spero che non scivolino troppo in fondo, in quel cassetto.

è la qualità l'intensità del ricordo che vorrei fosse identica.

Ciao Ody, siamo un gruppo di amici di Forlì, 6 per la precisione, che gradiremmo visitare la mostra insieme a te, sabato prossimo: sarebbe possibile? se si, puoi darci la conferma via mail oppure chiamando il 347 3806288, o lasciando un altro commento al tuo post. così prendiamo accordi per i biglietti, orari, etc. saluti cari, noi attendiamo fiduciosi

va bene, vi faccio sapere lunedì (magari, se mi date la vs mail è meglio:)

penso che il dimenticare, come facoltà della mente, o anche come processo naturale, sia piacevole. Quando nel corpo arriva un certo torpore che invita al sonno non facciamo altro che dimenticare. Il sonno è piacevole perchè mette a tacere gli affanni, i timori, le speranze, ma soprattutto le passioni. Lo si dice di un sogno "ristoratore". Ulisse che dopo la tempesta sul mare, arriva naufrago sulla spiaggia, si addormenta esausto e tale lo trova Nausicaa. Ugualmente rifugiarsi nel vino, provoca dimenticanza, come dice Orazio. A volte , mentre una parte dell'anima dimentica, può nascere dall'altra , in contrappeso , una sana allegria, quasi una volontà di riprendere a vivere senza abbandonarsi al dolore del ricordo. Comunque sia, dimenticare è piacevole, perchè subentra la quiete e si può continuare a vivere. La corteccia rimane per sempre segnata,non v'è dubbio, ma altre sollecitazioni, scatenate dalla forza insopprimibile del vivere, cicatrizzano e guariscono l'affanno e portano avanti l'operare. D'altronde , anche se non vogliamo, noi navighiamo contro corrente, poichè è il futuro che ci viene incontro, avanza come un fiume verso di noi. Volevo significare che non siamo noi a lasciarci trasportare dalla corrente, galleggiando come legni, cioè non vedo il futuro come l'acqua che scorre e scende a valle e noi con essa,in tal caso non saremmo partecipi della vita, ma siamo noi che andiamo incontro al futuro che scorre a valle verso di noi e nuotiamo consapevolmente contro corrente, laddove consapevolmente vuol dire essere artefici della propria vita. La dimenticanza così è ormai alle spalle. Questo penso io. Un caro saluto.tt

personalmente trovo scandaloso che certe ferite cicatrizzino così presto e anche nei confronti dei miei sentimenti provo vergogna della "dimenticanza". se una persona è stata una gran parte della tua vita, come alleggerire il dolore senza tradire?

ma sei davvero sicura di aver dimenticato? a me non sembra proprio. io stessa che tendo più all'oblio, ricordo quando meno me lo aspetto persone e fatti e in tale ricordo rivivo la stessa dolcezza. lo stesso struggimento di allora. Non dimentichiamo mai, diluiamo nel tempo, ma dimenticare, mai!! E' un po come quando le persone sono vive e rimandi ad un altro momento il rivederle, non vuol dire che non siano importanti per te. Semplicemente, vivi. Un bacio!

non io, forse.....

ciao Ody, di nuovo i magnifici (?) sei di Forlì; puoi scrivere a: oriano.mambelli@alice.it info@centroturbo2000.it grazie di cuore alvaro, enrico, oriano, paola, fiorella e morena

perfetto -

questi di forli, solo se mi ritrovano il medico ri rimini ih ih ih....:-P

ecco: una buonissima occasione! vedi mai?:))

Dimenticare è spesso una questione di legittima difesa ma è anche e, soprattutto, come dici tu, una piccola morte. Il ricordo scandisce il tempo, i giorni, i mesi gli anni della vita e aiuta a comprenderla meglio nella sua interezza. Altrimenti si vive così: uno giorno dopo l'altro come se niente fosse. Ciao, M.A.

sì, tutto si allontana e il dolore è meno acuto, ma solo se serve a capire. non per sostituire o fare come se non fosse accaduto

Credo sia impossibile dimenticare. La mente cerca di tenersi impegnata e fa assumere rilievo ad altre cose, ma non si dimentica. Credo non si possa dimenticare ciò che si è stati e ciò che si è vissuti

è quando cambiano le vite di chi resta che ci si domanda se in effetti questo non sia frutto di dimenticanza

sono d'accordo con Calipso: per me è impossibile dimenticare: ho ancora impresso nella mente tutti coloro che ho amato e sono i miei fantasmi ora gentili, ora birichini ma sempre amorosi. Cosa possiamo fare per daggherotipi? morena

anche io amo i miei fantasmi e non dimentico. ma il tempo passa e spesso mi chiedo se loro gradiscano essere amati "così" o vorrebbero ancora il di più che bruciava tanto.
(la signora di dagherrotipi ha avuto un incontro in treno, un medico di Rimini....ma lasci raccontare lei: vai QUI)

si, Ody. Loro sono in pace, io lo sento questo. sai che il cane di mio padre lo ha seguito di lì a poco perchè senza di lui era sola e a me mancano entrambi ma loro, ora, si fanno compagnia e io sento che è così, non è nè retorica nè poesia. sono io che soffro e loro mi consolano. spero d'incontrare la signora Daggherotipi. un abbraccio morena

mia madre e mia zia sono morte a tre giorni di distanza l'una dall'altra. e mio padre era morto solo 9 mesi prima.
anch'io so che sono insieme e mi fa piacere che da pochissimi giorni sono riuscita anche a mettere vicine le loro tombe (per quel che vale: serve più a me, lo so)

la signora dagherrotipi ringrazia ...:-)Margherita

Per me non dimentichiamo, siamo solo selettivi nei ricordi. E sopravviviamo, come dice Manu. ciao

talvolta però la memoria selettiva ci mette così poco (troppo poco) a rimpiazzare la memoria totale!

t'avevo lasciato una risposta, di getto, di cuore, ma ovviamente a Libero non è piaciuto ed è sparito nel etere! Non riesco ora a riproporlo, mi sembrerebbe finto, e non lo ero. Ci sarà un'altra volta. Nel frattempo non rimugginare troppo, a loro non serve e ai vivi neanche. un abbraccio

grazie, Ceithre: tanto qui si parla sempre delle stesse cose.:)

La vita va avanti ma(vale per me) nn si dimentica,neppure col passare del tempo se hai amato veramente se chi hai perso ti e` veramente caro,quelle emozioni ricordi li porti impressi nel cuore E l unica cosa che vorresti e` poterli riabbracciare condividere nuovamente il tutto.. La vita va avanti si.ma spesso il tempo si ferma a quel giorno ....si dice che il tempo lenisce il dolore,ma col passare del tempo la mancanza diventa ancora piu insopportabile. Questo e` un mio vissuto e come lo vivo,agli occhi degli altri sbaglio..ma nn tutti possono capire.

anche per me è così.
forse però il dolore è meno vivo, ma si riacutizza nel momento in cui vedi che altri (che amavano ugualmente la persona che abbiamo perduto) "dimenticano", vanno oltre, vivono altre esperienze.
questo mi ferisce

Secondo il mio punto di vista uno/a che vive sempre di ricordi, belli o brutti che siano, vive male il proprio presente ed non riesce a pianificare il proprio futuro insomma è fermo in una situazione di empasse. Non mi sembra una posizione invidiabile per nessuno. Ciao

può essere vero, in senso generale. ma io parlavo della vividezza della memoria, del dolore e della mancanza che restano vivi, nei confronti di chi si è amato e non c'è più. questo non impedisce la vita. ma la carica di un sentimento in più, con cui fare i conti quotidianamente

Che sia bello o brutto, gioioso o doloroso, amo ricordare tutto, perchè di me e della storia della mia vita fa parte, perchè senza non sarei quello che oggi sono ... e ne vado fiera!
virgola

ricordare è una cosa. vivere il ricordo è un passo in più, credo

Ma come si fa a dimenticare il presente?

gli affetti, anche se perduti, restano parte del nostro presente. sì: hai ragione!!

non sono d'accordo; io nn dimentico nulla ne' il bello nè il brutto; il negativo puo' forse tramutarsi, ma di fondo resta un ricordo tremendo e duro a vita.

mi accorgo che il tempo allontana molte cose. forse più per altri che per me.
e non mi piace

Durante le ferie di Natale/Fine anno il mondo mi e' crollato addosso. Ho scoperto che gli ultimi 4 anni della mia vita sentimentale erano una farsa...perche'...perche' mi sono fidata di una persona che altri non e' se non affetta da un disturbo della personalita'...viveva due vite. Una con me...l'altra con la donna con cui infine, non ho piu' accettato di condividere l'uomo che amavo piu' di me stessa. Sono passati circa 20 giorni...c'e' chi dice che devo dimenticare...ma come posso? Come posso dimenticare che per lui mi sarei dannata l'anima e mi sarei gettata nel fuoco? So che scrivere queste cose, in poche righe, non puo' far capire quello che e' stato e quello che non sara' piu'...ma io spero con tutto il cuore e con la testa...che il mio corpo sia cosi' forte da farmi andare avanti e farmi dimenticare...ma ad oggi mi chiedo...come e' possibile? Come e' possibile cercare di avere un bambino col proprio compagno...e dopo 4 giorni...cercare di dimenticare il proprio compagno? Molti anni fa ho perso un'amica...eravamo tanto piccole...appena 14enni...la strada se l'e' portata via...il dolore e' stato immenso...ed eravamo "solo" amiche...oggi, dopo 18 anni ancora ho il groppo in gola a pensarci...l'ho salutata quel mattino...e poi mai piu'... Ma la differenza c'e'...lei e' mancata...lui esiste ancora...c'e' ma io devo dimenticare...devo dimenticare il suo profumo, il calore della sua pelle, il conforto delle sue braccia...devo dimenticare i suoi occhi e le sue promesse, le sue storie...tutto...devo inventarmi una nuova vita...ma perche'?!? Uff...come si diceva a scuola...probabilmente sono andata anche fuori tema...scusate...ma sono sconvolta...e quel che e' peggio...e' che non riesco a non chiedermi se ogni tanto ricorda anche lui...o se mi ha cancellata con un colpo di spugna cosi'...come nulla fosse stato...4 anni...come fossero stati un soffio...

i dolori vicini sono squarci grossi, difficile parlarne in tanta prossimità. difficile paragonare anche fra loro 2 perdite così grandi, una morte e un tradimento. ma uguale è il senso di inutilità che lasciano, l'idea di spreco, di tempo e sentimento buttato.
è difficile dirti qualcosa, difficile dire che il tempo lenirà, che troverai qualcuno di più degno.
in realtà sai che la ferita rimarrà e che nessuno mai ti ripagherà il tempo e l'amore buttati via

Letto tutta la chiacchierata .Prima mi trovavo a pensare a mio padre magari mentre stavo facendo qualche faccenda per casa e le lacrime sgorgavano irrefrenabili ;allora non riuscivo nemmeno a parlare di lui poi ho cominciato a ricordare le cose buffe o quelle tenere ,quelle quaasi dimenticate o appena notate di sfuggita e quindi ho cominciato a piangere di meno .Il ricordo pian piano si cristallizza ,la quotidianità lo ancora in angoli sempre più segreti ma fa di certo parte di noi .noi siamo anche i nostri ricordi...sarebbe atroce non scrollarsi il dolore acuto.

un bellissimo commento, molto vero. Grazie

"Guarda l'alba che ci insegna a sorridere, quasi sembra che ci inviti a rinascere, tutto inizia, invecchia, cambia forma, l'amore tutto si trasforma, persino il dolore più atroce si addomestica" da Guarda l'alba di Carmen Consoli.

...forse per questo non riusciamo a dimenticare qualcuno... che ci ha rubato il cuore... perchè NON VOGLIAMO.. dimenticare è cancellare, come se niente fosse rimasto, come il vento che porta via le sue impronte lasciate sulla sabbia. Per questo non vogliamo dimenticare. Per tenere dentro di noi quello che c'è stato. Il tuo blog è splendido. Buona domenica. s.