Abbandonare Tara

La vista, la mattina

Quella sensazione dell'aprire gli occhi e, per un attimo, non sapere dove si è.
Un attimo e passa. Un attimo e riconosci tutto, la forma del corpo accanto al tuo nel letto, l'armadio, la porta semiaperta. Ma per un attimo, quell'attimo, ti sei chiesta chi fossero quei volti nelle fotografie appese al muro, sfocate nella penombra, cosa nascondesse quella tenda, cosa fosse quel mucchietto di pelo rosso in fondo al letto, un gatto conosciuto o un essere uscito dal sogno appena interrotto?

Ed è proprio lui che ti guida verso il giorno, miagolando e arrotolandosi intorno alle tue gambe. Cammini quasi al buio, riconoscendo pian piano, un panorama che dovrebbe essere sempre quello e che invece sembra nuovo, deserto com'è nella mattina ancora buia. Le cose prendono forma, la cucina livida nel baluginare dell'alba fredda, illuminata per un attimo dalla piccola luce del frigorifero aperto.

Ombre nere dai mobili del salotto, sembra di distinguere una forma allungata sul divano, ma è solo un ammasso di cuscini, le tracce di un lento abbandonarsi al sonno di qualcuno; un libro, l'Apologia di Socrate, caduto a terra. TRE deve essersi risvegliato a tarda notte e aver poi guadagnato il letto tra i fumi filosofici.

Guardare dalla finestra il mondo che pian piano si svela. I lampioni che si affievoliscono, il paesaggio quotidiano che emerge dal grigio dell'alba invernale. Una striscia rosa comincia ad affacciarsi lontano, oltre i monti a est. E' una vista che non ha alcuna bellezza, ma che amo: c'è l'antico paese di mio padre, là, ed ogni alba reca in sé un richiamo alle mie radici.
Più vicino i gatti cominciano a girare tra i cespugli del giardino, alcune automobili si fermano davanti al bar, i fari ancora accesi materializzano per un momento le gocce di brina e di umidità sospese nell'aria. I rari passanti affondati nei giacconi, ombre più che persone, ma già in fretta, ma già immersi nei pensieri del giorno.
Che Dio clemente è stato quello che ci ha riservato questo lungo momento di ombra, questo lento abituarsi alla luce, per non ferire i nostri occhi e le nostre coscienze con il chiarore intenso del giorno!

Per gli altri post sui sensi, al mattino:
- olfatto
- udito
- gusto