Abbandonare Tara

Martirio

Michelangelo, San Bartolomeo (particolare del Giudizio Universale)

Che bello: ci hanno scorticati vivi!
Supplizio di genitori, forche caudine da cui passano queste maree indistinte di ex-studenti, oggi genitori, di fronte ad ex-studenti, oggi insegnanti.

E trovi di tutto, la ricca, variegata umanità, da una parte e dall'altra, assiepata lungo i corridoi, sbadigliante dietro le cattedre, a interpretare un ruolo, a svolgere decorosamente il proprio compito, a impegnarsi oltre il dovere, a far passare anche questa pena. Con amore e con caparbietà, con rassegnazione e apatia, con astio e livore.

Tra le lamentele dell'attesa, tra le incomprensioni e i piccoli inevitabili litigi di ogni coda (ah, se vivessimo in Inghilterra: queu, non mucchio selvaggio).
Tra il gioco delle parti (lo faccia studiare; controllategli i compiti; è intelligente ma svogliato; gli interessa tanto la materia; cambiategli di posto) e una inevitabile sottile ansia (mi sento io messa sotto esame, nel mio ruolo genitoriale, non lo scansafatiche impunito combinaguai di mio figlio), passa il pomeriggio.

Crocifissi, scorticati vivi, ogni tanto leniti nelle piaghe vive dall'unguento pietoso e inutile del "se solo volesse...", usciamo infine a rivedere l'appannato sole di questo maggio che non decolla.
Meno male che eravamo in due e ci siamo divisi le fatiche di Sisifo e il tormento di Prometeo.
Lui, l'irresponsabile, non avrà mai un briciolo della cultura classica che tanto ci consola nella conversazione. Spreca indegnamente l'abbondante, ottimo patrimonio genetico che gli abbiamo elargito procreandolo e continuerà, imperterrito, a cercare di barcamenarsi studiando il meno possibile. 

A noi tocca questo martirio. Pare che sia ineludibile e connesso alla paternità e alla maternità.
Beati i genitori perché .....perché.....perché....?  

Che anche Gesù si sia dimenticato la categoria nel discorso della montagna?