Abbandonare Tara

Ci si abbandona con estremo piacere alla vista di questo quadro stupendo, che ho potuto ammirare dal vivo qualche anno addietro alla Galleria Doria Pamphili a Roma. Sembra di perdersi in quel bosco e calpestare la terra molle e coperta di foglie. Tutto è teso a garantire il dolce sonno al bambino: le braccia e il petto della Madonna, le mani che sorreggono lo spartito di musica, l’Angelo che suona il violino. La mente che ha organizzato sto quadro ha avuto sicuramente na folgorazione divina: non dsi può immaginare nulla che evochi in modo più efficace la sensazione del riposo. Lontanissimo dalla tua splendida riflessione, osservavo molto più terra terra i piedi nudi dei quattro personaggi, compresi quelli dell’Angelo. Siamo lontanissimi dall’abbigliamento sontuoso dell’Angelo dell’Annunciazione di Leonardo, e dai calzari elegantissimi dei tre angeli nel Tobiolo di Filippino Lippi, e dai calzari dell’Angelo che tiene il piede sulla testa di Satana nel quadro di Raffaello. Qui c’è la terra molle, i piedi stanchi del viaggio che desiderano la frescura dell’umidità delle foglie. Il riposo è sacro. Dopo ci si sente forti e felici! Grazie. tt