Abbandonare Tara

3 cose belle - 30 agosto

Joaquin Sorolla, Under the Awking

1. La Palermo Liberty, i villini, i palazzi e i teatri che una volta rivaleggiavano con Vienna, i fantasmi dei Fiorio e dei Favalora, i ritratti dannati di Boldini. E poi la decadenza: non ho mai visto tanti completi da toilette in argento, tante porcellane, tanti bicchieri di cristallo con decori in oro, tanta biancheria antica ricamata, tanti mobili in radica di noce primo Novecento nei negozi di rivendita di cose di seconda mano. 

2. La Palermo barocca, chiese, stucchi, marmi e macchine per le processioni dei santi, le ville decadenti con i mostri in pietra che affiorano dai giardini rigogliosi e incolti come jungle domestiche, le palme e gli aranci, i fichi d'India e le carrube.

3. La Palermo popolare, i suoi mercati, il cibo di strada, pane e panelle col sale e il limone, la gente che ti sorride, le cose che non costano niente, le venditrici di rose fuori della chiesa di Santa Rita, le luminarie, il monte brullo a sprofondo sul mare.

insomma, la vacanza sta cominciando, anzi: è cominciata, da questa città che amo sempre di più 

Le commesse

3 cose da dimenticare - (tutti i santi mercoledì)

British School, The Woman Shopkeeper

1. Commessa number ONE, negozio di abbigliamento, periodo di saldi.

"Buonasera" 
Mi squadra di sotto in su.
"Le taglie grandi sono su quella mensola".

Brutta acciuga scheletrita che nessun uomo guarderà mai! Ma che ti credi? Io ho la taglia di Marilyn Monroe! Sei tu che se passi davanti ad uno scanner fai attivare la funzione trasparente!
E io non ti compro niente: tiè!

2. Commessa number TWO, negozio di scarpe, sempre in periodo di saldi.

"Che vuole, non ho più il suo numero. Anzi, forse, ora che ci penso non l'ho mai avuto. Non credo che questa marca lo faccia.
Ma ho sicuramente il numero sopra e il numero sotto. Vuol provare?"

????
Ma come sarebbe a dire che non ha mai avuto il numero intermedio??????
E che la tale marca non lo produce?§
Neanche fosse il binario 9 e 3/4 di Harry Potter!

3. Commesso number THREE, farmacia del centro.

"Non ho né il prodotto né il generico equivalente. Però, non so se ha visto, ma abbiamo molti occhiali da lettura in saldo e anche gli zoccoli del Dr. Scholl".

Ho visto, ho visto.
Mi sa che sei tu che hai bisogno di occhiali: al cervello però! Che cavolo me ne faccio di occhiali se chiedo una medicina?
E gli zoccoli? Li vuoi in testa? Per vedere se ti torna la vista...del cervello?

Snow White

Tutti i santi Lunedì - MODA 

Thomas Gainsborough , Portrait of a Lady in Blue

Porto orgogliosamente il colore di capelli che la vita mi ha dato. Vanno imbiancandosi e mi sta perfettamente bene così.
Per me, che ho perso qualche anno fa l'amica di infanzia, l'amica di sempre, avere i capelli che imbiancano vuol dire, consapevolmente, esserci: una fortuna, una scommessa vinta con la vita.

Ma anche una scelta, fatta ormai molti anni fa.

Davanti alle improbabili mesalliance che escono dai saloni dei parrucchieri; o, ancora, quei colori diversi fra davanti e dietro, frutto di improvvisate tinture casalinghe; le impietose ricrescite; le amiche morette di una volta che ti diventano rosse fuoco o bionde stoppa - mio zio diceva: biondo-menopausa. Mi pare che la mia sia anche una scelta sensata ed elgante.

E poi una domanda noiosa, forse, ma che vorrebbe essere un invito a riflettere anche su banalità come queste. Una riflessione comunque salutare, in un'epoca in cui l'omologazione è norma.

Perché annullare la propria storia, dire "non sto bene con me stessa"? Conformarsi alla massa di anonimità che percorre le nostre strade, che illude di regalare con un mezzo a buon mercato, una tintura, quello che ormai non c'è più.

Il fascino del patto faustiano? O non piuttosto un conformismo imperante?
Tingere i capelli è un po', secondo me, un sintomo di paura. Ha una valenza troppo simbolica, va ad incidere non tanto, se ci si pensa bene, sul benessere psicologico, sul "vedersi bene", sul mitico e abusatissimo "stare bene con se stessi".
Altrimenti perché negare la verità di se stessi, attraverso il mascherare la cosa che più denuncia, nell'immaginario collettivo, l'età e cioè questo temutissimo imbiancarsi dei capelli?
Col farlo gridiamo al mondo, caso mai, che con noi stessi non stiamo bene affatto.

Tantissime altre migliorie spicciole hanno solo a che fare col rendersi gradevoli.
Per rimanere nella sfera dei capelli, corti, lunghi, ricci, lisci, tutto il resto - insomma - è moda.  
La fuga dal bianco che avanza è innegabilmente un tentativo, tragicamente illusorio ed effimero di regalarsi quello che nessuno può darci: il fermare il tempo.

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3 cose belle - 23 agosto

Vittorio Matteo Corcos, Tre giovani al mare

1. Ho sperimentato con successo una nuova parrucchiera-pedicure-manicure, il cui indirizzo avevo trovato su un volantino nella posta. Che dire? Di solito li butto. Ma nella quiete intorno a Ferragosto non avevo molte scelte e, conoscendomi, come arrivo sempre affannata alle partenze, ho voluto giocare un po' di anticipo su quella per le vacanze....e......miracolo! Ho trovato la perla rara! Una giovane che non si è arresa alla crisi e ha tentato il tutto per tutto, con la pubblicità diretta. Brava, carina, vicinissima a casa e moooooolto moooooolto conveniente. Oltretutto, per una abitudinaria come me, che non cambia taglio da circa 20 anni, che si mette un po' di smalto solo in estate (o in America, dove senza ti senti nuda), il rischio è veramente ridotto.

2. Perdurando le ferie della donna che viene ad aiutare con i lavori di casa, il mio TRE, appena tornato dalle vacanze, sull'onda del successo ottenuto nella disinfestazione dai piccioni, si è armato di appositi strumenti, apparati e dispositivi e ha pulito a fondo i bagni, la cucina e camera sua! Sono francamente e piacevolmente allibita: gli ho proposto anche una congrua remunerazione (rifiutata con grande orgoglio, dicendo: "Come se non vivessi qui anche io"). I figli crescono, ma devo dire che lui è stupefacente, in questo lato precisino e con punte di leggero fanatismo che non avrei mai immaginato potessero uscire dal ribelle, agitatissimo, moto perpetuo, eterodosso e irriverente bimbetto che era solo fino a poco fa. Qualche gene ramingo del DNA di mia madre alberga certo in lui!

3. E infine, per tutti gli aficionados della telenovela familiare, la GRANDE notizia: Moby Dick se n'è andata!!!! Tutto merito di FREECYLE (che consiglio a tutti): una mailing list mondiale del dare via, gratuitamente, cose ancora in buone condizioni (talvolta anche nuove), con una filosofia del riciclo, talvolta del baratto, ma niente scambio di danaro. Io l'ho conosciuta durante uno dei miei soggiorni in USA, poi mi sono iscritta qui in Italia, al Freecycle della mia città, dato che si prevede il ritiro diretto dell'oggetto a casa, da parte di chi lo prende. Ho finalmente convinto mio marito a iscriversi anche lui.....e si è entusiasmato così tanto della facilità della cosa che FINALMENTE abbiamo smaltito anche (nell'ordine) un doppione di aspirapolvere, due stampanti che nel frattempo lui aveva sostituito via via col modello più aggiornato, due scanner idem come sopra....ecc. La mia domanda a questo punto è; DOVE mai erano stati imboscati questi scarti e, naturalmente, QUANTI ancora ce ne sono in casa????

21 agosto

3 cose da dimenticare - (tutti i santi mercoledì)

Rachel Tress , Flip Flops

1. mi fa rabbia sentire dire da tutti che l'estate sta finendo: io la voglio prolungare ancora per un po' (se la parola "infinito" mi è preclusa).
Intanto perché al pensiero di essere di nuovo imprigionata in scarpe chiuse e abiti pesanti mi sento venire un'allergia prurignosa. E poi, egoisticamente ma forse ancor più validamente, perché io le mie vacanze le devo ancora fare e quindi il bel tempo deve durare almeno nell'estremo lembo di Italia fin verso il 20 settembre. Ecco! 

2. i piccioni che dal centro città hanno ormai colonizzato anche la periferia e che, in particolare, avevano cercato di appropriarsi di un mio davanzale.
Non so che cosa li avrà attirati proprio lì, ma tornando dalle vacanze, TRE ha impiegato una mattinata a pulire quel davanzale, dopo che la camera era stata chiusa una settimana.
Come si fa a dissuaderli (possibilmente con le cattive maniere) dal reiterare la loro scelta? Io finora ho dovuto riempire le superfici orizzontali di spunzoni in acciaio....ma per un davanzale non è molto pratico.
Mio marito sostiene di aver letto da qualche parte (sospetto su internet) che anche un serpentello di plastica, di quelli da giochi sulla spiaggia dei bambini, fungerebbe allo scopo.
Qualcuno ne sa qualcosa? 

3. la nostalgia degli Stati Uniti: tanta!