Creato da odio_via_col_vento il 03/11/2005

Abbandonare Tara

abbandonare le sicurezze, i luoghi comuni, alla scoperta di cosa c'è fuori di qui

 

Messaggi di Settembre 2013

3 cose belle - 27 settembre

Post n°657 pubblicato il 27 Settembre 2013 da odio_via_col_vento
 

 

Rousseau il doganiere, Le mariage

 

Siamo arrivati alla fine del gioco (direi).
E mi piace davvero finire con le 3 cose belle di una settimana tutta illuminata dal matrimonio di sabato scorso.

1. Ritrovarsi insieme, sia con chi ci si vede spesso, sia con chi non ci si vede da anni. Bello. Come tutte le grandi famiglie, con un po' di dolce tristezza per chi non c'ò più e un po' di sorpresa per chi cresce. Il dolce-amaro del tempèo che passa.
E il "patriarca", un cugino che ormai si sta facendo vecchio, un po' brusco, un po' menefreghista, un tipo quasi inconoscibile, che invece quasi si commuove e dice: "Mi sento Gassman nel film La Famiglia, quando gli arrivano tutti in casa e di alcuni ricorda solo il nome, di altri scruta quanto sono cambiati, di altri non sa chi siano e si stringe nelle spalle":
E mentre lo faceva anche lui, quello stringersi nelle spalle, lo rivedevo giovane, ricordavo che sì, somigliava davvero a Gassman, con quel sorriso ironico immutabile, alto bello e bruno. Il tempo passa, ma ancora qualcosa c'è, assopito e attutito, di quella ironia un po' crudele. E mi piace che ci sia, che sia cambiata ed immutabile, che il tempo passi ma che certe cose restino.

2. Guardare i due giovani sposi, la loro spontanea e serena giovinezza, la calma di un amore sicuro e appagato. Mi piacevano molto. Erano se stessi ed erano diversi. Un po' per gioco e un po' sul serio. Due nazioni diverse, due lingue diverse, bandierine sui tavoli, amici e parenti che non si capiscono tra loro. 
Guardavo la loro felicità, la confidenza e la sicurezza della gioventù, quell'essere padroni del mondo e del proprio destino che si realizza solo in pochi brevissimi istanti nella vita. L'altra sera era uno di quegli istanti. Esserci l'uno per l'altra, con quella forza fisica, carne e sangue, che solo a quell'età ti appartiene e non ne sei nemmeno consapevole.
E quanto è bella proprio questa mancanza di consapevolezza. L'unica cosa che riesce a farti vivere l'attimo.

3. E poi, scusate, ma l'altra, la terza cosa bella (l'ultima e la più grande di questa serie) sono loro, i miei figli.
Adorabili, belli, eleganti come solo i giovani sanno esserlo, di quell'eleganza naturale, fatta di sguardo diretto, di spalle forti, di gambe svelte, di occhi brillanti.
Nelle foto con loro io sembro una nana! Inusitato per me che sono abbastanza alta, inusitato anche se è tanto che sono più alti di noi, tantissimo.
Mi sono messa a ridere quando ho visto quelle foto. Ma mi è piaciuto. Mi è sembrato un segno.
Si cede il passo, la prima linea.
Bello che crescano, bello che siano già cresciuti.
Bello sentirsi piccoli, accanto a loro.

 
 
 

3+3+3 = 9 cose da dimenticare

Post n°656 pubblicato il 25 Settembre 2013 da odio_via_col_vento
 

3 cose da dimenticare - (tutti i santi mercoledì)

 

Giuseppe De Nittis, Sarah Bernhardt as Pierrot

 

 

Un po' per difficoltà di collegamento, un po' per ragioni vagamente scaramantiche, un po' per viaggio, ho saltato ben 3 mercoledì di cose brutte. Non che non ce ne fossero, anche e nonostante la vacanza. E allora eccole, riassunte, sommate, accorpate e, per fortuna, terminate:

1. Il maltempo dei primi giorni, temporali e fulmini e lampi e acqua e nuvoloni gonfiati dallo scirocco. Non il massimo per chi, come noi, aveva aspettato per tutta l'estate ad andare in ferie e aveva scelto l'isola del sole proprio per avere il bel tempo assicurato. Notasi che nel frattempo il resto d'Italia era assalito da un tardivo anticiclone estivo....

2. I turni per l'unica doccia e l'unico bagno, sia pure civilissimi, gestiti in modo assai cavalleresco dai signori uomini, non erano facilissimi e di solito hanno il potere di rendermi irascibile ed esasperata. Risolvo puntando la sveglia ad orari antelucani, ma in vacanza non è il massimo. E inoltre mi ricordano soggiorni in ospedale....be', esagero. Ma sarebbe bello avere doppi servizi anche in vacanza!

3. Le saponette. Ho scoperto che le odio. Mi sono troppo abituata a sapone liquido e dispenser. Cominciavo a odiare anche l'odore di quella saponetta.

4. I cuscini del letto delle case di vacanza: non si capisce perché siano delle sottilette finanche bitorzolute. Li ho ricomprati. Fanno la qualità del sonno almeno quanto il materasso, bando alla tirchieria! E anche qui è un proliferare di empori cinesi dove trovi di tutto e a prezzi irrisori.

5. La zona sembra refrattaria a qualsiasi collegamento internet via etere e, trattandosi di una casa sulla spiaggia, difficilmente si può sperare di avere un collegamento via ADSL. Essendo il secondo anno che passiamo qui, ci siamo ingegnati di riuscire a spuntarla, dotandoci di SIM, microsim e chiavette di tutti i gestori possibili. Con l'unico risultato di allargare la mira delle imprecazioni, visto che nessuno riusciva ad ottenere un collegamento, non tanto decente, quanto un collegamento tout-court. 

6. Una cosa che non ho capito e non capirò mai è l'altalenio di questi collegamenti. Io capirei una situazione bianco/nero, on/off, c'è/non c'è. Ma stabile. Invece no: forse per darci il brivido dell'imprevisto e tenerci sull'onda della suspense, il collegamento appariva, poi spariva, sembrava seguire le nuvolette, i nuvoloni, il vento, le macchie di sole. Una tacca qua, un 3G lá, una misteriosa rete E poi niente più per ore. Poi improvvisamente un rigurgito a illuderti. Mah!?

7. Una invasione di pappatacei, per fortuna cominciata solo gli ultimi due giornio della vacanza, che però mi ha costretta ad usare pomate al cortisone e alla fine ha influenzato anche la mia scelta di vestiario per il matrimonio di sabato scorso, non parendomi bello esibire gambe martoriate dagli odiosissimi e velenosissimi insetti.

8. Il salto di clima dalla Sicilia a questa quasi nordica Firenze. MANNAGGIA. Voglio tornare in Sicilia!!! Le maniche corte sono subito diventate un attentato alla mia salute; persevero con i sandali, ma perché sono pervicace e testarda.

9. E adesso il mondiale di ciclismo su strada che assedia la città: prigionieri in casa, oppure, se si riesce a raggiungere il lavoro, prigionieri in ufficio. Ma certo l'INEFFABILE (ovvero il figlio segreto di Bruno Vespa, il quasi-ex-giovane Matteo dai dintorni di Firenze....) mette in tasca un altro biglietto da apparizione e da talk show!

 

 
 
 

Cosa NON indossare a un matrimonio

Post n°655 pubblicato il 23 Settembre 2013 da odio_via_col_vento
 

Tutti i santi Lunedì - MODA 

 

 Anton Raphael Mengs, Marie-Louise de Parma as a Bride 

 

Ovviamente tutti sanno che ad un matrimonio NON ci si veste di nero (ORRORE!!!), né di bianco (a meno di non essere la sposa).

Le ragioni del no al bianco sono storicamente quelle del non entrare in competizione con la sposa. 
Anche se si è di mezza età. In quel caso, forse, più per evitare un temibilissimo effetto meringa.
Io aggiungerei anche che ormai il bianco è considerato un colore estivo e che quindi tenderei ad evitare l'effetto riciclo del prendisole.

Le ragioni del no al nero sono facilmente intuibili: un colore inevitabilmente legato al lutto o, se proprio vogliamo superare l'effetto gramaglia, da scegliere, nella sua declinazione elegante, per una serata (es. a teatro) o per un evento elegante di lavoro (cena, cocktail).

Oggi come oggi, comunque, la peggiore eventualità è quella di trovare ai matrimoni gli stuoli di "amiche" della sposa vestite come le veline o le mille starlette televisive, con tatuaggi in bella vista, scolli abissali, shorts o microgonne. Assolutamente inappropriato l'effetto Belen, insomma.

Così come francamente ridicole le andature ondeggianti e pericolanti inflitte da tacchi altissimi, magari scelti per un matrimonio in campagna; con conseguente abbandono delle calzature sotto i tavoli della cena (o del pranzo) e invitate a piedi nudi per il resto della serata.

Un'ultima raccomandazione: controllate di avere tolto le etichette ai capi che indossate. Una invitata, al nostro Royal Wedding di sabato, aveva la targhetta col prezzo sotto le scarpe, ben visibile per via del tacco altissimo.

foto (19)


Ed una mia "quasi nuora" si è salvata dall'indesiderato sfoggio dell'etichetta per la mia mania di controllo a tutti i costi. 
a questo proposito: ricordarsi di portare sempre un paio di forbicine in borsa, indispensabili per "ritocchi" di emergenza come questi.

Quanto a me, come mi sono vestita?
Dopo un accurato safari fotografico con prova di tutte le mise possibili, inviato poi a mia sorella per un parere; dopo aver cercato (invano) di coinvolgere il più critico dei figli (TRE) nella valutazione (al ché lui ha risposto lapidario: "Sono un maschio, ventenne ed eterosessuale: non sono la persona adatta a dare consigli in fatto di moda"); dopo aver avuto un ulteriore consulto con una mia "quasi-nuora"....alla fine ho deciso di testa mia e l'unico abbinamento che non avevo provato e che è saltato fuori dal guardaroba praticamente da solo.

Eccomi qui.
Vestita di blu e del mio tipico rosso indiano.
Ma soprattutto dei miei capelli con i colpi di luna (come li chiamo io: a dimostrazione che anche il grigio può essere carino) e del mio sorriso.

E' stata una gioia grande e questo vale tutte le noie dei preparativi.

 

 

 
 
 

3 cose belle - 20 settembre

Post n°654 pubblicato il 20 Settembre 2013 da odio_via_col_vento
 

 

Pablo Picasso

 

Le tre cose belle di oggi sono legate al ritorno e al sapore agro-dolce del ricominciare una vita usuale

1. La prima cosa bella, dunque, dovrebbe essere un inno all'idea di "Casa dolce casa". Ma è davvero cosi?  (?)  
Sbarcati dall'aereo io e l'augusto consorte ci siamo tirati a sorte chi entrava in casa per primo, col compito di ammortizzare le " sorprese" e i "ritrovamenti" all'altro. La sorte mi ha arriso, ma anche a lui non è andata male, visto che in casa era tutto perfetto e irreprensibile.
La pisseraggine e la puntigliosa meticolosità di TRE hanno dato i loro frutti.
Non oso pensare come se l'è giocata con il fratello menefreghista e i gatti, ma lo ha fatto, ha vinto lui e, devo ammettere, che era dai tempi in cui mia madre sovrintendeva al governo che non mi sentivo così compiaciuta dal tornare a casa!

2. La sottoveste: ebbene sì. l'ho trovata. anzi: visto che quando faccio, un po' per decisione e un po' per natura mia, tendo a strafare, ne ho trovate ben QUATTRO (due corte, a gonna, e due intere). Sono bellissme, le ho pagate due lire in un negozio del vintage a Palermo. Vi dicevo che in Sicilia si trovano cose incredibili? Sono di seta, oltretutto. E a riprova che nessuno le vuole più vi dò l'ultima chicca: le ho pagate 2 euro l'una!!!!

3. Ed ecco la terza cosa bella, un avvenimento che più o meno fluttua fra le cose belle da mesi: il matrimonio, domani, del mio nipote. Il primo a sposarsi in famiglia da....vediamo un po'....da almeno 25 anni! Oh, mamma: che record in negativo! Non me è ero resa conto fino ad ora che ho cercato di fare due conti...ogni tanto si è sposato qualche amico, o meglio: qualche figlio di amici. Ma non è la stessa cosa. Questo è il nostro Royal Wedding, reso tale dal fatto che si passa da una generazione all'altra e che, se tanto mi dà tanto, passeranno chissà quanti anni prima di un altro evento del genere.
Quindi via con i progetti, il parrucchiere, gli abiti; le cravatte comprate e messe per la prima volta in questa occasione (dai miei figli:), le mie quasi-nuore promosse sul campo in quanto invitate; QUATTRO che ha una ragazzina troppo "nuova" e fresca e quindi sarà forse l'unico non accoppiato in quanto non è convinto di farle fare un debutto così ufficiale. L'inevitabile confusione che dilagherà domani per la casa, il nervosismo, i ritardi, la rabbia per un brufolo imprevisto, l'altalenare del tempo e della temperatura, metto i sandali o le scarpe chiuse?, Quale mise scelgo? Vedremo, vedremo, vedremo.....sarà bello.....ma solo dopo che i preparativi saranno inequivocabilmente alle spalle! :)

 

 
 
 

Acquisti on-line

Post n°653 pubblicato il 16 Settembre 2013 da odio_via_col_vento
 

Tutti i santi Lunedì - MODA 

 

Tissot, The Shop Girl

 

Per evitare le terribili commesse, che ti pesano e ti misurano con gli occhi, che scuotono impercettibilmente ma comprensibilmente la testa quando ti azzardi a scrutare una taglia che SECONDO loro non fa per te, un colore TROPPO brillante, che ti offrono costumi interi quando tu punti decisamente ad un due pezzi, che ti vogliono vestire da vecchia babbiona. Che, insomma, ti rovinano il piacere dello shopping.

Ma non solo: lo shopping on line (cui mi sono convertita solo di recente) ha anche l'indubbio vantaggio di farti trovare offerte incredibili, che nessun negozio mai ti farà, di offrirti un outlet a portata di mano ma con cose assolutamente di moda e non testi di magazzino.

Anche io ho dovuto superare qualche pregiudizio comune, come quello che sia difficile capire la taglia e la misura, che stoffe e colori non corrispondano esattamente a quello che ti immagini guardando il catalogo on line, che sia un azzardo infinito pagare in anticipo per quello che non hai ancora ricevuto.

Generalmente sono pregiudizi, appunto. il mercato on line è ormai garantito da norme severissime e molto garantiste nei confronti dell'acquirente. Consiglio a tutti di leggere attentamente le clausole relative alle restituzioni e certo vi sentirete più tranquille. Inoltre esistono servizi come quello garantito dal programma "Prime" di Amazon col quale non vi vengono addebitate spese di spedizione sul territorio nazionale e SOPRATTUTTO il reso avviene tramite ritiro, a casa vostra, direttamente e via corriere, della merce che non vi sta o non vi piace.

Un servizio semplicemente meraviglioso ed efficientissimo, senza limiti di restituzioni: per un paio di scarpe che ho acquistato credo di aver effettuato almeno 4 restituzioni, trattandosi di numeri che i combinavano con varie opzioni di ampiezza pianta ecc.

Vi consiglio di iniziare piano piano, se ancora non lo avete fatto. Io spesso ho provato e talvolta anche fotografato capi che mi andavano bene in negozio, per poi trovarli on line a prezzi fantastici.

Una volta iniziato, poi, scoprirete le marche che fanno per voi, le combinazioni di taglie, qualità e prezzi di cui non saprete più fare a meno.

Per poi lasciarvi nel gusto "proibito" del vintage d'occasione su ebay, trovando i vostri fornitori di fiducia, le grandi occasioni, un unicum o un mercatino on line ripetibile ad ogni stagione.

Come girare il mondo senza muoversi da casa.

Ecco una raccolta di link utili per cominciare:

Asos - abiti per tutti i prezzi, una moda giovane ma non eccessivamente giovanilistica.

Amazon - il mercato virtuale più grande e più affidabile, non solo libri (come era ua volta, ma di tutto, abiti e scarpe compresi)

Imbattibile, poi, se si attiva la funzione Prime

La Redoute - moda francese, ottima qualità, talvolta un po' eccentrica, ma che ha, per esempio, il merito di non mortificare le taglie più. Da frequentare soprattutto in periodo di saldi, veri e straordinari.

Mango - il famoso marchio spagnolo. Ah, fosse esistito quando ero una giovincella!

ebay - solo per esperti cercatori d'oro, anche se ormai non è quasi più un'asta on line, ma quasi tutti i venditori hanno attivato l'opzione "acquista subito". ATTENZIONE: nuoce gravemente al portafoglio!

Etsy - ottimo per il vintage e la produzione artigianale (anche un po' fricchettona, che mi piacerebbe tanto se non facessi il lavoro che faccio)

Zalando - da non comprare piu scarpe, al mondo, se non qui. Provate a cercare i prezzi delle Camper, se non mi credete.

 

PS: su Asos, grazie a Calipso81, sono riuscita a comprare il mitico vestito di Michelle Obama

PS 2: se non vado via dalla Sicilia finisce che mi rifaccio il guardaroba, altro che acquisti on line! Qui tutto costa la metà! E la mia cugina è una shop-alcolic mica male

 

 
 
 

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