Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

 

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DI STRADA...

Post n°339 pubblicato il 27 Marzo 2011 da DONNADISTRADA
 

"Vorrei che nessuno adottasse il mio modo di vita,
desidero che ci sia al mondo
il maggior numero possibile di persone diverse"

da    Henry David Thoreau
"Walden, ovvero la vita dei boschi"

 

 

arrivata alla fine di un tormentato quanto complesso viaggio all'aeroporto di Tokio entrai all'ufficio turistico e mi feci dare un posto per dormire, il più economico, quaranta mila lire che erano forse tanti soldi per quell'anno in cui l'Italia aveva dato un corridoio aereo per la guerra in Yugoslavia...

avevo dormito nei fantastici ryokan, gli alloggi tipici giapponesi, durante il mio precedente viaggio nel Kansai, ma la megalopoli di Tokio invece mi assegnò una pensione gestita da una coppia...
il letto era il tradizionale futon poggiato sul tatami, ma la camera era grande appena qualche centimetro più   del mio futon, circa due metri per uno... una mensolina stava attaccata sopra il futon e lì stava un piccolo televisore, lo zaino appoggiato tra il futon e il pavimento... 

all'ingresso dell'ostello c'era una saletta con un paio di divani e lì si faceva conoscenza con gli altri ospiti provenienti da ogni parte del mondo: tutti viaggiatori in solitario...
passavano le notti e io non riuscivo a prendere  mai sonno in quella stanza così minuscola... il quartiere  era  tranquillo e il parco di Ueno a pochi passi in quell'aprile era generoso di fiori di ciliegio

ricordo perfettamente tutti gli ospiti, una ragazza francese che tentava da mesi di trovar lavoro come cameriera in un qualche ristorante, ma si mangiava le unghie e nessuno l'assumeva

una ragazza haitiana che era fidanzata con un giapponese e aspettava la partenza per Haiti, al suo ritorno si sarebbe sposata con il giapponese

un ragazzo scozzese che insegnava inglese così come un altro neozelandese... un ragazzo belga che viaggiava insieme ad una bicicletta bellissima, di quelle di strada e che portava a dormire con sé in una di quelle minuscole camere

un ragazzo statunitense, cuoco, mezzo cappello da chef, diceva... 
voleva fare pratica di cucina giapponese in un ristorante, ma aveva un vistoso piercing sulla lingua e passavano i giorni, i mesi e in nessun ristorante l'avevano voluto

un giovane residente a Zurigo ma nato in Argentina, figlio di un ebreo e di una madre spagnola, faceva spettacoli di strada ed era stato invitato a Tokio per il festival dei ciliegi in fiore, aveva un fisso e le offerte che avrebbe ricevuto durante gli spettacoli di strada, aveva finito i soldi e pioveva quasi sempre e doveva interrompere gli spettacoli e soldi pochi: viveva dei presti che gli facevamo noi
parlava sempre di sua moglie, una ragazza svizzera conosciuta per il mondo e che poi aveva sposato e seguito a Zurigo: la suocera faceva da promoter e gli organizzava questi spettacoli in giro per il mondo

una ragazza inglese che aspettava il volo per un viaggio nelle Filippine e una sera che andammo in un pub e aveva ricevuto una bandierina perchè aveva ordinato una pizza non esitò a piantare quella bandiera dicendo: e le Falkland sono britanniche, rivolto al nostro amico argentino e lui dovette rispondere: le malvinas sono argentine

e degli altri singoli viaggiatori e una notte organizzammo un'escursione per le vie centrali della capitale, per visitare il mercato del pesce proveniente dall'Hokkaido che alle cinque di mattina apre le porte ai visitatori, quando il mercato vero e proprio è terminato

l'ostello aveva un bagno bellissimo, di quelli tradizionali giapponesi con l'acqua caldissima e si entra tutti insieme, ci sono le ore riservate alle donne e le ore riservate agli uomini

un giorno si partì per una gita a Kawasaki, c'era un festival molto particolare, si portavano in processione dei falli giganteschi e la gente che aveva difficoltà nell'aver figli andava a fare i propri riti propiziatori in onore della fertilità

non riuscivo a prendere assolutamente sonno e dopo due settimane abbandonai il mini ostello e partii per Nikko, lontana dal caos della metropoli


non ho qui con me fotografie del Giappone ma ho trovato in rete delle diapositive del festival di Kavasaki, un paese alle porte di Tokio:

http://www.laterradeikami.com/2008/04/kanamara-matsuri.html

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 28/03/11 alle 00:02 via WEB
Ciao Angy, che gioia ritrovarti! E non è un caso, parli di Tokyo, una città che avrei tanto voluto visitare, per via della conoscenza di alcuni giapponesi, per via del mio lavoro. Sei una persona unica! Era da tanto che non leggevo un racconto così intenso. Ti ho letta davvero con gioia e mi ero dimenticata quanto si stesse bene, qui; sono felice di rileggerti e ritrovarti nelle tue pagine VERE VERE di vita vissuta che condividi e dividi con ti legge, che sembra di averli fatti anche io i tuoi viaggi. Roby
 
PSICOALCHIMIE
PSICOALCHIMIE il 28/03/11 alle 09:14 via WEB
ciao carissima angi :))) ci butti lì dentro lontani migliaia di chilometri dalla nostra comoda stanza da letto con lettone...
 
mpt2003
mpt2003 il 28/03/11 alle 09:25 via WEB
com'è bello il mondo che hai visitato e come lo racconti bene, hai la capacità di descrivere con le parole quello che vedi con gli occhi e con il cuore. ciao!! mp
 
swala_simba
swala_simba il 28/03/11 alle 09:30 via WEB
solo il tuo cuore sa trovare questo modo per rendere omaggio ad una città oggi così martoriata.
Grazie, mia cara
 
atapo
atapo il 28/03/11 alle 10:16 via WEB
La tragedia del Giappone a molti fa ricordare esperienze vissute o persone conosciute di quello splendido e lontano paese. La tua è davvero personale, oltre che giapponese è...multiculturale, è un valore aggiunto scoprire un luogo nuovo ed insieme conoscere persone provenienti da tutto il mondo!
 
cateviola
cateviola il 28/03/11 alle 16:13 via WEB
... grazie
Bentornata, Donna delle mille e una strada... cuore generoso e gentile... grazie
 
mumonboard
mumonboard il 28/03/11 alle 17:45 via WEB
Che bello questo post :) Fantastica descrizione, non solo dei luoghi, ma anche delle sensazioni che vivevi. Complimenti :)
 
aquilaiside
aquilaiside il 28/03/11 alle 18:51 via WEB
As salamu alaykum sister, del Giappone ricordo l'ingresso nella camera d'albergo, e il fuggi fuggi (degli stranieri ospiti) dopo 20 minuti esatti dal mio arrivo alla prima scossa di terremoto. I giapponesi non si scomposero per nulla!! :-) Sono felicissima di ritrovarti, quando tornai dall'ultimo viaggio in Arabia Saudita dimenticai la parola chiave per entrare nel vecchio blog, ora mi sono decisa ad aprirne un'altro, e molto lentamente sto trasferendo col copia e incolla i vecchi scritti ( e alcuni nuovi ) sulle fresche pagine virtuali...Ma Francesca ha ancora il suo blog? Va sempre in Africa? Abbracciala per me quando la senti. Sorrisi e amore sister Prega pert la dervisha Salam Karima
 
lightdew
lightdew il 29/03/11 alle 12:47 via WEB
ora, la nuova vita, abbisogna di maggior attenzione.
un saluto a te ed alle tue riflessioni, laura
 
Nues.s
Nues.s il 01/04/11 alle 07:41 via WEB
Leggere di quei luoghi, dove ora c'è l'inferno. Quel giardino di ciliegi...offeso. :'
Grazie per questa tua memoria narrata di bellezza, mia Angi cara..:*
 
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