Creato da DONNADISTRADA il 10/09/2008

Silena DalFinestrino

visioni e immagini del mondo.. Quasi sempre la fotografia parla più delle parole.Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando. Lin Yu-t'ang

Messaggi di Aprile 2014

sabotaggio?

Post n°420 pubblicato il 27 Aprile 2014 da DONNADISTRADA
 

Il lunedì di Pasqua ero al lavoro al museo quando il mio collega entra trafelato a dirmi che in cortile è entrato Franceschini il ministro dei beni culturali. Poco dopo entra in biglietteria per fare il biglietto. Era in visita privata e accompagnato da una ragazza che sembrava avere una trentina d'anni o poco meno. Probabilmente la figlia. Il mio collega che l'accompagna mi fa subito. Dai, Angela, due biglietti gratuiti per il Signor Ministro.  Ma lui vuole due biglietti a pagamento. Paga i suoi dieci euro e inizia la sua visita in museo. Un'oretta circa e dopo passa a salutare. Esce.
E' passata una settimana e neanche che la nostra direttrice stamattina telefona per sapere chi fosse in servizio a Pasqua. Risponde una mia collega che le fa l'elenco. Poi capisco che sta telefonando riguardo alla visita del ministro. Chiedo di passarmela. C'ero io, dico. Ecco che arrivano accuse per la mancanza di comunicazione. Sulla mancanza di una telefonata a lei o a qualunque altro funzionario che avrebbero dovuto far gli onori al SIGNOR MINISTRO, nonostante fosse in visita privata!!! Il luogo in cui lavoro è bellissimo, la gente che lo dirige invece no. Capisco che il Signor Ministro si sarebbe sentito onorato di ricevere onori dal direttore del museo, (forse o si sarebbe solo infastidito se in una giornata festiva volesse fare una visita privata per godere di un palazzo splendido e di una collezione archeologica tra le più ricche al mondo per valore storico e artistico, provenendo da una necropoli ricchissima. Oggetti contestualizzati e oggetto di grandi studi) Forse se uno diventa ministro deve anche sottostare nei giorni di festa a riti e cerimoniali. Per fortuna che non sono ministro, direttore del museo, né possiedo nessun'altra carica. Nessuno lo ha trattato male il Signore di cui sopra e ha ricevuto le stesse cure di un qualsiasi altro visitatore. Mi rifiuto di accettare la logica della nostra Direttrice. Oppure viene la voglia di distruggere tutto. Una bella bomba e addio cultura. Amo troppo la cultura. Amo troppo il bello e sarebbe dar troppo peso a certa gente. Meglio far finta di nulla.

 
 
 

sottovoce

Post n°419 pubblicato il 24 Aprile 2014 da DONNADISTRADA
 

- Ti parlo sottovoce. E' quasi un sussurro il suono che ti accarezza la  pelle. Tu non ami rispondermi, non oggi. Lascia che sia io a  raccontarti. Ora, come tante volte, ti parlerò del tempo. Lo so che comprendi che non è banale parlare del nostro tempo.

Ho voglia di riprendermelo per intero tutto il mio tempo, quel poco che ancora mi resta. Ne ho speso proprio tanto rincorrendo un inutile denaro, fingendo di illudermi che fosse la giusta ricompensa per il tempo passato inutilmente a fare qualcosa in cambio di una remunerazione.

Quando sono andata via di casa era la libertà che cercavo. Disperata libertà.

-L'hai trovata poi? domandi tu, mio caro.

No, Anche quella ricerca è stata solo una inutile illusione. Non ero libera individualmente al tempo. Forse ero troppo giovane, forse ero solo patologicamente malata di amore. Amore dato e ricevuto. Forse solo immaginato. Se ti dicessi che l'amore in certi casi è solo una masturbazione che si fa in più d'uno che diresti?

Forse ti stupirei. Mi sentiresti poco dolce. Ti apparirei poco femminile. Non riconosci la mia durezza?

E adesso che finalmente ho l'età, posso finalmente riprendermi il tempo. Posso riprendermi la mia libertà. Tutto l'intervallo tra l'oggi e il giorno in cui inizierà la ripresa del mio tempo ormai ha poca importanza. Mi lascia indifferente.

Forse.

Forse invece sto solo mentendo a me stessa. Non più tardi di due giorni fa ho pianto. Di fronte alle ingiustizie, alla non approvazione perché non mi sono mai saputa svendere spuntano le lacrime. Sono lacrime di rimpianti. Di illusioni. Di giustizia mancata. Adesso non ho più voglia di sabotare il mondo. La disillusione mi attanaglia come un polpo nero, immenso e selvaggio. Non mi difendo. Attendo. Dioniso è il dio della libertà. Del viaggio. E' un dio pagano e non ha bisogno di accoliti.
Infatti non ti adorerò, mio caro, non ti seguirò. Cercherò soltanto la tua strada, le tue impronte mentre seguirò in solitario la mia strada.

Oh stai dormendo di già, mio caro. Non hai sentito molto di ciò che ho detto?

Non importa neanche che tu mi ascolti. Non importa neanche che tu ci sia. E alla fine non ha importanza neanche che ci sia io.

 
 
 

 

 

 

NY 1997 foto angela

 

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