Marzo, terzo mese dell’anno, porta con sé una sfilza di eventi astronomici, tra congiunzioni e “maratone”. Innanzitutto si ricordi che il 1° marzo inizia la primavera meteorologica, in attesa di quella astronomica, che avverrà il 20 alle ore 10:29 UTC.
Ecco quindi cosa ci attende nel dettaglio nel cielo del mese di marzo:
Il Sole si trova nella costellazione dell’Acquario fino al 12, quando entrerà in quella dei Pesci. La nostra stella sorge e tramonta ad Est e ad Ovest, e si trova nel punto di intersezione tra equatore celeste ed eclittica. Il giorno e la notte presentano la stessa durata. La durata del giorno aumenta di circa 1 ora e 25 minuti dall’inizio del mese.
Come già ricordato, il 20 marzo è il giorno dell’equinozio di primavera (ore 10:29 UTC), mentre domenica 26 marzo entrerà in vigore l’ora legale: le lancette dovranno essere spostate un’ora in avanti (dalle 2 alle 3). Le lancette verranno poi nuovamente spostate (un’ora indietro) il 29 ottobre, quando verrà ripristinata l’ora solare.
La Luna è in Primo Quarto il 5, il plenilunio è il 12, l’Ultimo Quarto il 20, il novilunio il 28. Raggiungerà il punto più vicino alla Terra lungo la sua orbita, il perigeo (369.061 km di distanza) giorno 3, il 18 l’apogeo (404.650 km), e nuovamente il perigeo il 30 (363.854 km di distanza).
Per quel che riguarda i
pianeti,
Mercurio non è osservabile nella prima metà del mese, per poi ricomparire la sera quando sarà visibile a ovest.
Venere sarà inizialmente visibile dopo il tramonto del Sole per poi divenire inosservabile col passare dei giorni.
Marte si può scorgere all’inizio della sera, basso sull’orizzonte ovest.
Giove anticipa sempre più il suo sorgere fino a diventare osservabile per quasi tutta la notte, inizialmente sorge ad est per poi culminare dopo la mezzanotte a sud.
Saturno è visibile a sudest nelle ultime ore della notte.
Urano è individuabile (per mezzo di un telescopio) tra Marte e Venere.
Nettuno non è osservabile per tutto il mese.
Congiunzioni: Luna-Marte l’1; Luna-Giove il 14; Luna-Saturno il 20; Luna-Marte il 30.
Per quel che riguarda le costellazioni, il cielo è ancora dominato da quelle invernali, leggermente spostate ora verso sudovest. A Nord ovviamente vi è l’Orsa Maggiore, mentre a nordovest è facile individuare Cassiopea: tra questa e il Toro è osservabile la costellazione del Perseo. Ad est brillano le costellazioni del Leone e della Vergine. A Ovest protagonista Orione, con le tre stelle della cintura, ed i 3 luminosissimi astri Betelgeuse, Rigel e Bellatrix. A sinistra in basso rispetto ad Orione, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla Sirio.
Infine, imperdibile come ogni anno la Maratona Messier, un appuntamento (quest’anno il 25-26 marzo) ben noto agli astrofili appassionati: si sostanzia nell’osservazione di tutti gli oggetti del catalogo Messier (110) dal tramonto all’alba.meteoweb.eu Filomena Fotia
l’etimologia del terzo mese dell’anno
Il mese di marzo era per i romani il primo dell'anno: dedicato al dio Marte, divinità cara ai popoli italici, associata non solo alla guerra ma anche alla pioggia ed al risveglio primaverile
Ecco tornato marzo, il terzo mese dell’anno nel calendario gregoriano. E’ il mese in cui inizia la primavera. Nell’antico calendario romano era il primo mese dell’anno. Ma da dove viene il suo nome?
Marzo viene dal latino Martius, il nome del dio Marte, a cui questo mese era dedicato. Marte era allo stesso tempo il dio della guerra e dei raccolti primaverili. Una divinità italica molto antica, sacra ai popoli italici per i quali era il dio del tuono, della pioggia, del fulmine, e poi consacrata anche dai romani, per i quali era una divinità importantissima.
Nel calendario romano era il primo mese dell’anno. Fino al 46 a.C. nell’antica Roma era vigente il calendario romano, che divideva l’anno in dodici mesi, come oggi, ma con numero di giorni leggermente diverso. La differenza principale rispetto al calendario attuale è che l’anno iniziava il primo marzo. Due mesi dopo rispetto ad oggi.
Del resto anche i mesi a seguire portano questa impronta: settembre era il il settimo mese dell’anno e dicembre il decimo. Anche i mesi di luglio e agosto portano una impronta che viene dal mondo dell’antica Roma: inizialmente il mese di luglio era chiamato Quintilis (quinto mese) ed agosto Sextilis (sesto mese). La riforma del calendario, promulgata da Giulio Cesare ed introdotta nel 46 a.C.introdusse il nome “luglio”, in suo onore. In futuro anche Ottaviano Augusto avrebbe avuto il suo mese: il mese di agosto. di Lorenzo Pasqualini