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Messaggi di Gennaio 2016
Post n°3477 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Frank Miller è uno che ha sempre puntato più sull’impatto che sull’accuratezza – stilistica o anatomica – dei propri disegni, fedele alla linea dettata soprattutto da Jack Kirby dagli anni Sessanta in poi. Le sue tavole sono tutt’altro che descrittive. Piuttosto, raccontano, trasmettono sensazioni o emozioni, cogliendo la vera essenza del fumetto. Questo grazie al suo segno fortemente espressionista, ma anche alla avvedutezza nell’implementare nel fumetto una regia più cinematografica, che l’ha portato a studiare in modo minuzioso la composizione delle pagine. Per qualità del disegno, impatto della scena o costruzione del layout, ci sono molte pagine dei suoi fumetti che nel corso degli anni si sono impresse in modo indelebile nella memoria degli appassionati. Difficile sceglierne solo una manciata, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ne abbiamo selezionate 14 – presentate in ordine cronologico –, a nostro parere le più indicate per celebrare la vita e la carriera del quasi sessantenne Miller. Daredevil #181 L’apice del ciclo di Miller su Daredevil è in questa tavola, con il personaggio di Elektra da lui creato e che qui viene ucciso con un effetto grafico – il sai della stessa ninja che ne trafigge il torace – realisticamente imperfetto, ma in grado di restituire la tragicità del momento. E poi la costruzione della tavola, che ferma il momento dell’uccisione per un tempo illimitato, prima di offrire un insieme di vignette più piccole in cui il tempo è dilatato e accelerato a piacimento e che comunica la disperazione di un personaggio che sa di non poter scampare più alla morte, ma che vuole a tutti i costi perseguire il proprio amore per completare il connubio tra eros e thanatos tanto caro alla tragedia greca (ambito da cui d’altronde proviene la stessa Elektra). Daredevil #191 Per concludere il proprio primo ciclo di storie di Devil, Miller propose una storia che mostrava un singolare “ultimo confronto” tra il protagonista e la sua nemesi Bullseye, paralizzato a letto dopo un duro scontro fisico. Usando come tema narrativo quello della roulette russa, la storia si apriva con una pagina che mostrava alcuni elementi cari allo scrittore, come il singolo disegno ripartito in più vignette per cadenzare lo scorrere del tempo nella fascia superiore e il netto contrasto tra bianco e nero in quella inferiore, che offre oltretutto un mini-cliffhanger finale. In mezzo, un altro esempio di come la composizione scenica fosse più importante del realismo anatomico, con un braccio che sbuca da chissà dove. Ronin #1 Con Ronin, Miller poté realizzare una storia di samurai come quelle che aveva imparato ad apprezzare studiando il Lone Wolf and Cub di Kazuo Koike e Goseki Kojima, infilandoci dentro molto fumetto fantastico europeo, a partire da Moebius, la cui influenza si fa sentire molto nel tratto. La composizione, invece, presenta forti echi dell’opera di Sergio Toppi, autore molto amato da Miller, con due vignette centrali che forniscono un forte senso di verticalità alla tavola, affiancate da altre due scontornate, che invece offrono dinamismo e la rendono quasi compiuta, come un’illustrazione a se stante, piuttosto che inserita in un flusso narrativo. Ronin #4 In Ronin Miller sperimentò l’utilizzo di una griglia ricorrente composta da 16 vignette (su quattro strisce) tutte di identiche dimensioni, che poi avrebbe riutilizzato in modo costante nelle opere successivi. Ma, parlando pagine con molteplici vignette, questa doppia pagina domina su tutte le altre, per il senso di dinamismo che comunica, con l’azione che si svolge nel giro di pochi attimi e l’eroe che quasi esce dalla tavola per venirci incontro. The Dark Knight Returns #1 Questa tavola di The Dark Knight Returns propone la griglia a 16 vignette all’epoca molto amata dall’autore, a cui accennavamo poco fa. L’apparentemente rigida impostazione della pagina viene però infranta – in un gioco metanarrativo – dall’irruzione in scena attraverso la finestra del pipistrello, che, come il protagonista di Ronin, sembra venire verso di noi. La fascia inferiore chiude così in modo dirompente il leitmotiv della pagina, che propone un forte parallelo tra lo schema del layout e quello della vetrata che si proietta sul volto di Bruce Wayne. The Dark Knight Returns #4 Oltre che nel saper gestire in modo magistrale la pagina, Miller sa dosare bene anche il ritmo della narrazione, che ama spezzare con delle splash page come questa, in cui il Cavaliere Oscuro diventa un vero e proprio cavaliere, in sella a un enorme cavallo nero graziato dagli inchiostri di Klaus Janson. A parte questo, la composizione della tavola comunica già tutto, con Batman e il suo cavallo che letteralmente sovrastano i mutati grazie al gioco prospettico e le poche didascalie contenenti efficaci frasi a effetto: «La discarica. E’ terreno fertile per insetti e roditori. Alcuni roditori volano.» The Dark Knight Returns #4 Pur se con notevoli variazioni, tutto DKR è impostato sulla griglia a 16 vignette. In questo caso, le tre fasce superiori lasciano spazio allo scontro fisico tra Batman e Superman. All’epoca della pubblicazione, non si trattava del primo scontro tra i due, ma di certo fu il più dirompente, per la lunga attesa creata nelle pagine precedenti e per il forte impatto del calcio qui presente, che sembra davvero far male all’indistruttibile Uomo d’Acciaio. Intanto, il cuore di Bruce soffre, sia metaforicamente che letteralmente, come dimostra la rappresentazione grafica del suo battito cardiaco nella terza vignetta in basso – un gioco utilizzato spesso dall’autore, sia in precedenza che in seguito. Elektra Lives Again Tra la seconda metà degli anni Settanta e la prima degli Ottanta, negli Stati Uniti circolò molto fumetto europeo. Soprattutto Moebius e Philippe Druillet, grazie al successo di Métal Hurlant, ma in quegli anni Miller scoprì anche autori come i “nostri” Sergio Toppi – come visto anche in Ronin – e Gianni De Luca. E l’autore del Commissario Spada riaffiorò in modo parecchio evidente circa un decennio dopo, sulle pagine di Elektra Lives Again. Questa tavola omaggia De Luca in modo esplicito, con l’effetto teatrale dell’azione continua del protagonista su un unico sfondo, senza il bisogno di bordi che separino le vignette. La pagina, in particolare, ne ricorda molto una dell’adattamento a fumetti realizzata da De Luca per il Giornalino (e che trovate QUI). Elektra Lives Again Con Elektra Lives Again, Miller sembra aver voluto realizzare un vero manuale di narrazione a fumetti. Ogni pagina presenta qualche specifica particolare, ma questa, per composizione e senso del ritmo, rappresenta forse l’apice di tutto. La tavola è caratterizzata dalla contrapposizione tra la verticalità della vignetta di sinistra (in cui Matt Murdock sembra quasi sospeso in aria, nella sua leggiadra caduta) e la dilatazione dello spazio restante, con i muscoli in attesa di slancio nella parte superiore – in cui la velocità dell’azione è descritta dalla neve ancora rimasta a mezz’aria – e lo scatto in azione in quella inferiore. Sin City: The Hard Goodbye Certo, con Sin City Miller decise di optare per un bianco e nero molto accettato, in grado di caratterizzare al meglio un mondo pieno di ombre, ma l’effetto scenico di questa tavola è talmente potente da farla imprimere saldamente nella memoria. La composizione dei mattoni fa dilatare lo spazio quasi all’infinito, dando l’idea della lenta cadenza di Marv, ma comunica anche la solitudine del personaggio, solo contro tutti e compresso tra le sudicie mura delle città. Sin City: The Hard Goodbye Tra quelle scelte per questa selezione, questa è quella che forse richiede meno parole. Anzi, una: «Amen.» Sin City: The Hard Goodbye Nella prima miniserie di Sin City, Miller presentò alcuni degli stilemi che poi sarebbero diventati classici per il resto della serie. In questa tavola, in particolare, c’è da notare sia l’uso particolare delle didascalie, asportate dal disegno e riposte verticalmente di fianco a esso per evitare un brutto effetto posticcio (ma anche per scandire meglio il tempo di lettura, incentrato sui dialoghi interiori del personaggio), sia la figura sotto la pioggia, che emerge in negativo, come se Miller avesse steso la china sul foglio per poi grattarla via. Sin City: A Dame to Kill For Con Sin City, inoltre, Miller insistette ancora di più con l’esagerazione scenica, come dimostra questa pagina in cui la rappresentazione statica e quasi figurativa di un pugno nella prima vignetta produce invece un effetto devastante nella seconda. La predominanza del nero inoltre illustra la cupezza della situazione e dell’intera città che fa da sfondo. 300 Sfogliando le pagine di 300 – opera realizzata in orizzontale per dare un effetto cinemascope – questa pagina risulta essere tra le più significative, forse anche più di quelle in cui i trecento spartani, schierati e pronti per la battaglia, sembrano fondersi l’uno con l’altro. Perché qui c’è tutta l’essenza del senso della narrazione di Miller, unita a un disegno dal forte impatto scenico. In alto, Leonida e il lupo sono guardinghi, per una porzione di tempo che sembra molto lunga, mentre in basso l’azione scatta e si fa subito frenetica, tra vignette grandi e piccole che si alternano, box di testo che spuntano fuori in modo perfettamente calibrato e il presente che si alterna con il passato. fumettologica.it |
Post n°3476 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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Post n°3475 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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Post n°3474 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da letizia_arcuri
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Post n°3473 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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Post n°3472 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da rbx1dgl
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Post n°3471 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Mentre in India e in Bangladesh la comunità LGBT fatica a trovare giutizia, accettazione e ripetto sociale, a scendere in prima linea nella lotta per i diritti sono i disegnatori di fumetti comic book, ma dal volto serio. Succede in India e il Bangladesh, dove in prima linea per la difesa dei diritti LGBT si schierano le penne di fior di disegnatori. Il primo caso, in ordine cronologico, arriva da Bangladesh, nazione ufficialmente laica, a maggioranza musulmana, che ha visto un forte aumento di attacchi da parte di fanatici lo scorso anno, con blogger atei colpiti a morte, scrittori e liberi pensatori presi di mira. L’omosessualità è ancora considerata un crimine punibile, nel peggiore dei casi, con la prigione. Non esattamente il luogo dove potrebbe venire in mente di far partire un progetto a fumetti incentrato su una giovane protagonista lesbica. Ci ha pensato l’organizzazione Boys of Bangladesh, che da tempo è attiva per la promozione dei diritti dei gay, e che ha “creato” la giovane Dhee, saggezza bengali. La sua storia è quella di una ragazza della classe media, che si scopre attratta dalle ragazze e inizia il suo processo di crescita e di conoscenza della sua sessualità, ma che presto si scontra con scelte fondamentali, drammatiche, ancorate alla tradizione e alla società locale: sposarsi per compiacere la famiglia, suicidarsi o seguire i suoi desideri? Per Boys of Bangladesh si tratta di un ulteriore passo nel cammino di sensibilizzazione generale: «Una discussione pubblica sul tema della sessualità non è possibile, l’omosessualità è considerata una grave colpa: è raro che una persona LGBT si dichiari tale», ha dichiarato il project manager del fumetto, Shakhawat Hossain. Ma l’esempio è servito ed è recente la nascita di un progetto nella vicina India, che ha messo insieme una importante e completa raccolta di storie create di o ispirate dalla comuntità queer indiana, in particolare di Mumbai, sotto il nome, di The Gaysi Zine: Issue 04 – A Queer Graphic Anthology. Il magazine autoprodotto (grazie al crowdfunding) Gaysi Zine è stata la mente dietro il progetto, fatto di racconti, storie vere, fumetti, illustrazioni. Una piccola gemma per i collezionisti ma di certo una pietra miliare per la comunità LGBT. Per questo progetto sono stati identificati una serie di artisti più o meno noti, di ogni età e di diverse sensibilità. Per parlare di cosa vuol dire, per loro e per la società, essere queer. Con schiettezza, divertimento e senso artistico.Un progetto che arriva nel momento più opportuno. Il governo indiano, come dimostra Human Rights Watch, ha ancora molta strada da fare sul tema del rafforzamento dei diritti della popolazione trasngender. In seguito ad una storica sentenza della Corte suprema indiana, qualche anno fa era stato riconosciuto il terzo genere sessuale, accogliendo una petizione collettiva che chiedeva il rispetto dei diritti fondamentali e una serie di agevolazioni nello studio e nell’impiego. Ma resta ancora aperto il capitolo dedicato alla famosa sezione 377 del Codice penale indiano, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, che criminalizza i rapporti sessuali tra adulti dello stesso sesso: “Anche se raramente utilizzata, la sezione 377 rifonrza l’idea che la discriminazione ai danni delle persone LGBT sia accettabile dalla società”, spiega Human Rights Watch. Ma la discussione, in questi giorni in Parlamento, non ha portato i frutti sperati dagli attivisti. Che sembrano poter contare piuttosto sulla forza di un fumetto. iodonna.it di Cristina Piotti |
Post n°3470 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Essi sono noti per l'umorismo contagioso e buon umore. Ma questa serie di immagini, dei cartoni giallo questa volta hanno un sorriso perduto. Scopri cosè l'intenzione dell'artista.il nuovo lavoro dell'artista Alexsandro Palombo, utilizza una famiglia nota per invitare tutti "alla riflessione e consapevolezza", mentre appare come una manifestazione di "intolleranza" e "un pugno di disumanità".Dobbiamo educare le nuove generazioni e dire a loro che cosa è successo. Dobbiamo farlo senza filtri, senza mezzi termini, più e più volte, attraverso la memoria dei fatti e delle immagini terrificanti che riflettono l'orrore della Shoah e dei milioni extremínio di esseri umani ", dice l'artista Secondo il parere di Alexsandro Palombosó questa "consapevolezza di orrore che può creare anticorpi per prevenire l'antisemitismo Il dialogo rimane uno strumento essenziale per combattere questo tipo di intolleranza. L'Olocausto è unico per le sue atrocità. [E il campo di concentramento] Auschwitz è il simbolo di questo delirio disumana Quindi, con l'aiuto della storia e dei personaggi animati della serie animata 'The Simpsons' in una lotta contro "il razzismo, l'antisemitismo, l'omofobia e tutte le forme di intolleranza che minacciano la società, per la nostro libertà e la diversità. " noticiasaominuto.com |
Post n°3469 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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Post n°3468 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da longo.stefania1969
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Post n°3467 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei bimbi diversamente abili che finalmente si vedono rappresentati dai loro giochi L’azienda inglese Makies ha lanciato la prima linea di giocattoli con disabilità (GUARDA LE FOTO), sulla scia della campagna di sensibilizzazione #toylikeme riguardante i bambini diversamente abili, che ha raccolto adesioni in tutto il mondo.L’idea è di rappresentare i 150 milioni di bimbi diversamente abili che sono sempre stati esclusi dall’industria del giocattolo. Come spiega Rebeca Atkinson, giornalista non udente e promotrice della campagna:
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Post n°3466 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
cosa succede? tua sorella ha buttato il piano di schroeder su un albero divora aquiloni che cosa stupida! chomp chomp chomp non mi degna di uno sguardo gli servirà di lezione i musicisti sono fatti a modo loro devono imparare le cose a loro spese fatevi da parte arriva il capitano di soccorso piano col flash ragazzi! |
Post n°3465 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Nei giorni caldi della discussione pubblica sul Ddl Cirinnà, che estende i diritti delle coppie etero alle coppie omosessuali, anche una foto diventa oggetto di polemica. Due uomini, non reali, ma personaggi di un cartone animato, si baciano. Nulla di strano, ma l’immagine compare tra le foto della pagina Facebook di Macerata Opera Festival, l’evento che ogni anno organizza l’associazione di musica lirica locale “Sferisterio”. Con la scritta pubblicata sopra la foto: “Perché l’amore è sempre una favola.#svegliaitalia”, l’associazione ha così aderito idealmente alle manifestazioni che ieri hanno invaso l’Italia con le tante iniziative in più di cento città per dire sì alle unioni civili e alla legge che approderà a fine mese in Senato. La scelta dell’istituzione di prendere posizione non è piaciuta a più di un maceratese, a partire dalla consigliera comunale Anna Menghi che, sempre sul social network, ha pubblicato un post aprendo la discussione. “Ho trovato questa foto sulla pagina Fb di Macerata Opera Festival e non sono affatto d’accordo perché è una chiara strumentalizzazione politica! – scrive Menghi – L’associazione Sferisterio si deve occupare di Opera e tutto ciò che ne concerne e qui mi pare siamo andati oltre! Siete d’accordo? Buona domenica!” In molti rispondono riconoscendo nella foto una strumentalizzazione politica. C’è chi parla di “opera mediatica, dove mettono immagini o video omosessuali….”, chi aggiunge che si tratterebbe di “ostentazioni fuori luogo”. Per Anna Menghi è importante “sancire un principio: che le istituzioni rimangano fuori dal dibattito politico! Sono luoghi di tutti!” Dunque non sarebbe in discussione la questione se si è favorevoli o contrari alle unioni civili, quando il principio di imparzialità delle istituzioni di fronte a temi che stanno dividendo il paese. Eppure c’è anche chi si dice completamente in disaccordo. “Se in un dibattito si dicesse che gli ebrei devono essere discriminati o che le donne non devono avere gli stessi diritti degli uomini queste non sarebbero considerate opinioni diverse ma (giustamente) idee retrograde. – scrive un utente Facebook – Dovremmo capire che la stessa mancanza di rispetto umano la si ha quando si considerano i cittadini omosessuali come cittadini di serie B.” La questione, soprattutto su un social come Facebook che alimenta discussioni infinite, resta aperta e continuerà a far discutere nei giorni dello scontro tra pro e contro Ddl Cirinnà. picchionews.it Paperino e favorevole
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Post n°3464 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Dal 1927 ad oggi tante sono le rappresentazioni cinematografiche e televisive in cui, i Robot, sono apparsi con tutte le loro caratteristiche più particolari. La loro è stata un'evoluzione costante, forse non del tutto perfetta, ma coerente sia con i gusti del pubblico che del periodo in cui apparivano sugli schermi. E grazie al disegnatore Scott Park possiamo quindi conoscere come, nel corso del tempo si siano evoluti i Robot, queste creature dalla forza sovrumana, criptici ed incapaci di provare veri sentimenti. In un video che vi mostriamo, attraverso i disegni di Park appunto - di cui recentemente abbiamo apprezzato anche le sue minuziose ricostruzioni delle navicelle di Guerre stellari - possiamo toccare con mano l'evolversi di queste creature e della loro importanza sia al cinema che in TV ma anche nei cartoni animati. movieplayer.it di Carlo Lanna |
Post n°3463 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da rbx1dgl
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Post n°3462 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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Post n°3461 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Astrologia Geografica ed Astrocartografia collegamenti tra segni zodiacali nazioni e città L’Astrologia Geografica è quella branchia dell’Astrologia che si occupa di individuare i collegamenti tra i Luoghi della Terra e i Segni astrologici sulla base del loro grado di Affinità Energetica; L'Astrocartografia invece studia le relazioni che si vengono a stabilire tra i luoghi della Terra e una mappa astrale individuale; L'Astrocartografia rappresenta uno dei rami più importanti dell'Astrologia Attiva in quanto permette di agire coscientemente sul destino di una persona. Difatti, tramite questa disciplina, è possibile individuare le località della Terra più propizie per il destino di una persona (diffati le qualità espresse da un pianeta nel Tema Natale si fanno più intense su alcuni luoghi segnati nella mappa Astrocartografica - solitamente quelli corrispondenti alle 4 case cardinali); paradossalmente potranno risultare anche luoghi che dovranno invece essere assolutamente evitati, il tutto, tenendo conto dai valori espressi dal Tema Natale, dai Transiti e così dalla Rivoluzione Solare (ad esempio nell'astroplanisfero di John Kennedy si registrava la posizione di Marte - il Dio della Guerra - su Dallas, il luogo dove poi il Presidente Americano fu poi assassinato). Entrambe le discipline possono essere utilizzate sia nell'Astrologia Individuale così in quella Mondiale per ottenere il massimo delle possibilità di successo e di riuscita: ARIETE: Germania, Giappone, Polonia, Inghilterra, Siria; TORO: Svizzera, Russia, Islanda, Egitto, Irlanda, Persia, Baviera; GEMELLI: USA - Stati Uniti d'America, Belgio, Libia, Basso Egitto; CANCRO: Cina, Paraguay, Olanda, Africa Settentrionale; LEONE: Italia, Atlantide, Romania, parte della Turchia; VERGINE: Grecia, Croazia, Turchia, Brasile, India Occ.; BILANCIA: Australia, Tibet, Argentina; SCORPIONE: Algeria, Marocco, Mesopotamia, Norvegia , Medio oriente; SAGITTARIO: Ungheria, Spagna, Provenza; CAPRICORNO: India, Afghanistan, Messico, Grecia, Bosnia; ACQUARIO: Svezia, Russia, Sicilia, Danimarca; PESCI: Portogallo, Sahara, Normandia.
Segni Zodiacali e Città ARIETE: Napoli, Verona, Berlino, Cracovia, Marsiglia; TORO: Zurigo, Bologna, Brescia, Parma, Dublino, Lipsia; GEMELLI: Londra, Cordova, Bruges, Viterbo, San Francisco, Norimberga; CANCRO: New York, Venezia, Milano, Pisa, Lucca, Vicenza,Genova, Amsterdam, Istanbul Costantinopoli, Tunisi, Stoccolma; LEONE: Roma, Atlantide, Ravenna, Siracusa, Chicago, Damasco, Praga, Filadelfia; VERGINE: Gerusalemme, Nizza, Londra, Varsavia, Berlino, Strasburgo; BILANCIA: Vienna, Mosca, Francoforte, Lisbona, Copenaghen; SCORPIONE: Padova, Messina, Washington, Monaco, Messina, Padova; SAGITTARIO: Toledo, Calcutta, Budapest, Taranto, Colonia; CAPRICORNO: Augusta, Tokio, Prato, Città del Messico, Bruxelles; ACQUARIO: Sidney, Amburgo, Torino, Palermo, Trento; PESCI: Alessandria, Siviglia, Lancaster. astropoli.it |
Post n°3460 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
S.Agata come un’eroina Marvel Presentato fumetto sulla Santuzza Non ci sono solo i supereroi della Marvell o il cattivi Diabolik delle sorelle Giussani fra i fumetti da sfogliare. Da quest’anno, infatti, la vita di S.Agata diventa un fumetto grazie alla pubblicazione curata da Fabia Mussica.Il libro, Agata storia di una Santa, è stato presentato stamani, presso la Basilica Collegiata di Catania, e racconta anche le condizioni ed il tessuto social-economico della Città di Catania ai tempi in cui viveva la giovane che con il suo sacrificio divenne poi la patrona del capoluogo etneo. A presenziare l’incontro l’arcivescovo di Catania, monsignor Salvatore Gristina, che ha sottolineato l’importanza del libro soprattutto per i più giovani.Infatti, la peculiarità del testo, riguarda proprio il metodo elaborativo. L’autrice del libro, attraverso il genere del fumetto racconta la vita, i martìri e le torture subite dalla giovane Agata, proprio come se stesse raccontando le avventure di un eroe della Marvel. blogsicilia.it di Marco Zappalà per vedere il video di presentazione clicca santuzza |
Post n°3459 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
Curiosa la scelta degli “Zero Assoluto” canteranno la sigla del cartone animato “Goldrake”. di seguito trovate le 20 cover degli artisti in gara nella categoria Campioni interpreteranno un brano della storia della musica e saranno giudicati dal pubblico a casa e dalla sala stampa. Ecco tutte le 20 Cover: rivierapress.it Da Mario Guglielmi
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Post n°3458 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da paperinopa_1974
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