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« I poteri del capitale, i...Sanità e corruzione. Una... »

Il cittadino è proprietario della cosa pubblica? Allora perchè continua a votare chi gliela sottrae privatizzando i beni comuni?

Post n°8352 pubblicato il 10 Dicembre 2013 da cile54

PUBBLICO E PRIVATO

Gli aggettivi contrari a pubblico sono molti, ad esempio segreto, individuale, intimo; qualcuno ha utilizzato anche sconosciuto o personale. Il potere ha indicato un solo e unico contrario: privato. Non per dire, ma privato e molto meno forte di personale, individuale o segreto, siamo arrivati al punto di avere due definizioni: pubblico e privato. Un’unica misurazione, per cui, ciò che è pubblico, se non funziona, non si pensa a come riparare, assolvere, aggiustare, rettificare o regolare; si parla di privato, di privatizzare. La scuola pubblica non funziona? vedrete che qualcuno dirà "meglio privatizzare la scuola", la sanità non funziona? "meglio privatizzare la sanità", una via d’uscita vile, quanto oltraggiosa. Qualcuno disse che la destra è pericolosa perché alle domande complicate, controbatte semplici risposte, semplici soluzioni, tanto per non risolvere nulla. Privatizzare è una nefandezza, un vergognoso attentato, è una via di uscita fascista e irregolare. Primo perché è molto semplice privatizzare ciò che è pubblico, specie se non funziona; molto più difficile è rendere pubblico ciò che è privato, anche quando non funziona. Secondo, perché ciò che è pubblico non è personale, ma collettivo, comune e, se permettete, popolare. Ogni cittadino è proprietario della cosa pubblica, chi impone la vendita dovrebbe indire un referendum per ogni singola struttura, invece i comuni vendono capannoni, enti dislocati e svendite di palazzoni senza render conto a nessuno. Potete girare la costituzione da capo a fondo, potete guardare passo per passo il diritto costituzionale di uno stato qualsiasi al mondo. Non troverete mai scritto che un partito vittorioso alle elezione ha il diritto di vendere qualcosa di pubblico, pensate a quanti atti incostituzionali sono stati perpetrati in Italia. Ah.... dimenticavo ricordatelo anche ai costituzionalisti, quelli che guardano l’etichetta sul pugnale e non la ferita sanguinante. Chi sventola la costituzione, chi pensa di difenderla, sappia che è stata già venduta, solo una rivolta potrebbe pareggiare il danno, tutto il resto è contorno da avanspettacolo.

Antonio Recanatini 

8/12(2013

 
 
 
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G8 GENOVA 2011/ UN LIBRO ILLUSTRATO, MAURO BIANI

Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“.

Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.

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Giorgiana Masi

Roma, 12 maggio 1977

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