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DONNE, SALUTE E SOLITUDINE

Post n°1568 pubblicato il 23 Settembre 2008 da cile54
Foto di cile54

Un nuovo welfare per la salute delle donne

“Oggi le donne hanno problemi nuovi e più gravi rispetto agli uomini”. Nel Libro Verde sulla salute della donna non solo denunce, ma proposte concrete per abbattere le discriminazioni di genere, dalla struttura dei servizi alla ricerca farmacologica.  

“La solitudine è il denominatore comune dei problemi di salute femminile nel nostro Paese, causa di disagio e malattie quali depressione, alcolismo, disturbi alimentari. L’insicurezza, sociale ed economica, colpisce senza differenze giovani e meno giovani. Ma è ancora possibile invertire il trend negativo con la creazione di un nuovo sistema socio sanitario dedicato alla donna, semplice, efficace e compatibile con i conti pubblici.”

Nuovi servizi sanitari strutturati in base alla composizione per sesso ed età della popolazione, programmi di formazione specifica del personale socio-sanitario, inserimento di correttivi alle pensioni di disabilità per ridurre le differenze di genere, rilevazione dei luoghi a maggior rischio di specifiche malattie femminili e programmazione di azioni di supporto, campagne di prevenzione oncologica e cardiovascolare su misura, maggiori iniziative nelle scuole, più sinergia tra società scientifiche e associazioni, campagne vaccinali e di screening a tappeto per la prevenzione dei tumori femminili: sono solo alcuni dei punti necessari per adeguare il sistema sociosanitario italiano, e più in generale il sistema di welfare, alle necessità di metà della popolazione che nell’organizzazione esistente sono trascurate e penalizzate.

Tutto questo e molto altro è contenuto nel Libro Verde sulla salute della Donna, curato da O.N.Da - Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, sulla base dei dati pubblicati nel primo Libro bianco sulla salute della donna nel 2007, con l’obiettivo di passare dall’analisi dei fenomeni legati alla salute di genere alla proposta di soluzioni condivise. Il Libro Verde, nei prossimi giorni in libreria, è stato presentato a Roma il 18 settembre con una conferenza stampa, alla presenza di esponenti del mondo della politica e della scienza.

“Oggi le donne hanno problemi nuovi e ben più gravi rispetto agli uomini. A partire dalla solitudine e dall’insicurezza che sono causa di disagio e malattie quali depressione, alcolismo, disturbi alimentari. – spiega la presidente di O.N.Da, Francesca Merzagora, basandosi su una serie di dati significativi. La depressione ha il 25% di probabilità in più di svilupparsi nella donna. L’aumento delle malattie cardiovascolari (oltre 130 mila casi all’anno, il 46,8% del totale) e dei tumori (3.500 nuovi casi all’anno anno per il collo dell’utero, oltre 36 mila per il seno e 7 mila per il polmone in costante crescita) è correlato a un mutamento degli stili e delle condizioni di vita (ad esempio, la diffusione del fumo che si è triplicata in un decennio) e alla scarsa attenzione alla prevenzione. “Quindi, solamente attraverso una serie di interventi mirati, condotti in sinergia tra loro, sarà possibile invertire questa tendenza. Interventi mirati, ma soprattutto ‘possibili’ e compatibili con le risorse pubbliche”.

“A 65 anni – osserva Walter Ricciardi, Ordinario di Igiene e Medicina preventiva all’Università Cattolica di Roma e curatore del Libro Verde – un uomo ha, in media, l’85% delle probabilità di passare in buona salute i successivi 16 che corrispondono alla sua aspettativa di vita. Invece per una donna questa percentuale è ridotta al 63%, con 20 anni che le restano in media da vivere. Significa che c’è un’enorme quantità di donne sole e in precarie condizioni di salute. Oltre i 75 anni l’85% delle famiglie mononucleari sono costituite da donne. Ecco perché parliamo di problemi quasi esclusivamente al femminile.”

Il Libro Verde contiene numerose proposte concrete, ad esempio per abbattere l’incredibile percentuale italiana, del Sud in particolare, di costosi e spesso inutili parti cesarei o per sviluppare la ricerca farmacologica di genere. Un impegno, quest’ultimo, fatto proprio dalle industrie farmaceutiche, per bocca di Sergio Dompé, presidente di Farmindustria, che ha sostenuto la pubblicazione. Un impegno quanto mai necessario: nel recente congresso della Società europea di cardiologia (Esc), il nuovo presidente Roberto Ferrari, direttore della Clinica cardiologica universitaria di Ferrara, ha rivolto un appello ai colleghi a porre attenzione al problema delle malattie cardiovascolari nelle donne, assai trascurati perché ritenuti dal senso comune meno frequenti rispetto agli uomini, mentre i dati epidemiologici affermano ormai il contrario. In quella occasione il prof. Ferrari ha ricordato che i farmaci in uso non sono tarati sulle donne, perchè nei trials clinici, l'80% dei pazienti su cui si effettua la sperimentazione delle nuove terapie è maschio.

“La donna ha esigenze diverse – continua Francesca Merzagora – perché ha problemi diversi, malattie diverse, spesso un ‘triplo ruolo’ di madre, lavoratrice e figlia-care giver: nella stragrande maggioranza dei casi ad accudire i genitori o i suoceri malati sono proprio le donne. Dunque è fondamentale organizzare un welfare al femminile che ruoti intorno a queste peculiarità, a partire dalle cose più immediate, come gli orari degli ambulatori o i messaggi delle campagne di screening e di sensibilizzazione per la prevenzione delle malattie, per arrivare alla promozione di politiche che favoriscano la non discriminazione lavorativa delle donne”.

“In questo momento c’è un generico servizio sanitario - conclude il prof. Ricciardi – E’ venuto il momento di ripensarlo e di trasformarlo in servizio di genere, con l’impegno del Ministero del Welfare, delle Asl e delle Regioni”.

 

Notizie e articoli sul Libro Verde dal sito di O.N.DA. 

 http://www.ondaosservatorio.it

 
 
 
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