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RISPONDI A ROSSOGERANIO

l'affermazione è incommentabile e mi trova assolutamente contrario
"...L'accumulazione delle cazzate è un segno da paralitici..."
chi vive il problema risponde dalla paralisi si può migliorare con la fisioterapia dall'imbecillità solo con tanta umiltà.
richiedi correzione necessaria laddove insiste questa idiozia

 

 

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Post n°508 pubblicato il 19 Marzo 2016 da isry

oggi è la festa del papà
ci crederete? in un asilo milanese non si fa festa perché?
 per non urtare le sensibilità delle coppie con due mamme!
Ora...
premesso che se una coppia è omofila non significa non esista un padre in qualche luogo del mondo ma solo che esiste una madre e la compagna della madre (o la zia se vogliamo)...
ma fare queste disquisizioni alla festa della mamma... no?
già si pensa alla festa dei genitori!
A e B
chi lo spiega alle persone colte che genitore deriva da genesi ossia generare ovvero dal dizionario

etimo, genesi etimologica, dal dizionario

e se la definizione deriva da gene significa che deve esistere la condizione di connettere due differenti codici per otterne un unico.
da cui il titolo!
Questa è l'asserzione di uno scienziato che dichiarava il suo gnosticismo distaccandosi da una qualsivoglia fede
Lo scienziato in questione era Albert Einstein
lui descrisse questa uguaglianza come vera e la dimostrò matematicamente
ora la dimostrerò anche geneticamente e teologicamente

Partiamo dai concetti base
mamma essere unico eppure trino (donna madre e moglie)
papà ibidem (uomo padre e marito)
per essere unici occorre essere specifici allora madre da mater (mater munius dovere di madre da cui matrimonio) indica la specificità del carattere unificante per la famiglia di questa figura femminile
padre da Pater (pater munius da cui patrimonio ossia dovere di padre) indica la specificità del carattere nutrizionale.
lo stesso Giove (Ius Pater) ne viene colto.
non a caso la sola preghiera di Gesù insegnata parte con un triletterismo significativo Abbunì

abbunì, papà

padre dei padri ossia padre che sa essere padre
ogni teologia conferisce questo titolo alla deità creatrice
da wotan (odino) a Allah (al ilyia che potremmo tradurre in il Eli... ossia il elohim ovvero la potenza creatrice)
il tutto in formato familiare... abbunì infatti era il corrispettivo di un affettuoso papà mio che potremmo sentire dai bambini ma forse oggi non più purtroppo
si sta perdendo vistosamente il concetto di padre e di paternità il tutto a favore di accezioni negative
(figlio di papà è chi si gode qualcosa che non merita mentre il figlio di mamma è il prediletto della famiglia)
paternalista diventa una soffocante presenza... paternale un discorso palloso... patriarcato una forma di dittatura familiare... patrimoniale una tassazione ingiusta.
insomma si sta demolendo la figura del padre fin dalle fondamenta invece questa festa e in particolare la figura di Giuseppe ci riporta a quel senso del concedersi al figlio.
Maria avrebbe anche ai tempi potuto avere il bambino da sola... non sarebbe stata la prima né l'ultima... ma a lei viene affiancato un uomo deputato a fare il padre (putativo appunto) che prende tanto sul serio la cosa da affermare sia egli il padre del bambino (figuratevi quante lingue si siano mosse all'avvenimento) e da comportarsi come tale sebbene sempre con molta discrezione come accade quando il figlio si perde a Gerusalemme.
Ma anche le varie volte che invece Gesù si rivolge al Papà (Matteo 11. 25 o Marco 13. 46) o lo fa la Chiesa Apostolica (galati 4 6 e Romani 8. 15).

Tutto questo per dire una cosa semplice
la Paternità è un valore che non possiamo perdere per le mode del momento o per ingarbugliare le idee dei bambini che hanno tutti un padre e una madre a prescindere da quel che vorremmo imporre loro
Concediamo a tutti i bambini di parlare del Papà sia esso fra i cieli sia esso in terra!
Auguri al mio... ovunque esso sia... Con la speranza che lo renda lieto di quel che oggi sono!

 
 
 
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