Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
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LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
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Praga '68: un ricordo particolare, di Franco Astengo
Post n°462 pubblicato il 20 Agosto 2014 da socialismoesinistra
Tra il 20 e il 21 Agosto del 1968, i carri armati del Patto di Varsavia entrano a Praga: si compie così la tragedia della “Primavera” cecoslovacca e si apre, nel movimento comunista internazionale, un vero e proprio punto di svolta. “Il Manifesto” in edicola oggi 20 agosto 2014 rievoca l’avvenimento presentando un punto di ricordo molto particolare, che vale la pena di prendere come riferimento allo scopo di non smarrire la memoria d’insieme di quei fatti. La notizia è questa: recentemente la giunta del Municipio di Praga 2 ha rifiutato la cittadinanza onoraria alla memoria a Frantisek Kriegel, una delle figure più importanti del Partito comunista cecoslovacco di quella stagione, scomparso nel 1979. La motivazione del rifiuto è stata molto semplice: era un comunista. Vale la pena allora di ricordare brevissimamente ciò che accadde in quei giorni e il ruolo che svolse Frantisek Kriegel (ricostruzione comunque contenuta anche nel citato articolo del “Manifesto” firmato da Jucub Hornacek). Durante i giorni dell’invasione, infatti, furono arrestati i dirigenti più importanti del PCC, come Alexander Dubcek segretario del Partito e Josef Smrkovsky presidente del Parlamento, e condotti a Mosca. I dirigenti cecoslovacchi parteciparono alla stesura di un memorandum comune con gli altri Paesi dell’Est attraverso il cui testo si legittimava l’invasione e si aprivano le porte alla normalizzazione del Paese. Tutti i dirigenti cecoslovacchi firmarono (ovviamente sotto la fortissima pressione dei sovietici) tranne, appunto, Frantisek Kriegel che tenne fede fino in fondo all’idea di rinnovamento della prospettiva socialista che si stava cercando di realizzare. Intanto, negli stessi giorni a Praga il resto del PCC reagì con vigore all’aggressione convocando negli stabilimenti Ckd di Praga- Vysocany il XIV congresso (straordinario) del partito che originariamente era stato previsto per settembre. Il congresso di Vysocany, cui parteciparono nonostante le difficoltà di comunicazione e di trasporti ,in una Praga occupata dai carri armati ,i tre quarti dei delegati approvò una risoluzione di condanna dell’invasione, una risoluzione diretta agli altri Partiti Comunisti e proclamò per venerdì 23 Agosto uno sciopero generale. Infine furono eletti un nuovo comitato centrale e la presidenza del Partito. La resistenza non violenta fu però indebolita in maniera decisiva proprio dalla firma di quel protocollo di Mosca che regolava “ il temporaneo soggiorno” delle truppe d’invasione. Quel protocollo che, appunto, soltanto Frantisek Kriegel, ancor oggi definito e osteggiato come “comunista”, non sottoscrisse. I sovietici, nei giorni successivi, imposero Husak come segretario generale del PCC e destituirono il comitato centrale eletto al congresso di Vysocany. Il successivo congresso fu convocato soltanto nel 1971 con il partito ormai normalizzato e l’eco della primavera ridotto al silenzio. Gli atti del congresso svoltosi nella fabbrica Ckd furono poi pubblicati, in Occidente, nel primo numero del Manifesto-rivista quasi un anno dopo : un atto emblematico del dibattito in corso in quel momento all’interno del PCI e che si concluse, nel novembre del 1969, con la radiazione degli esponenti che avevano creato la rivista e difeso le ragioni dello storico tentativo d’innovazione portato avanti dal Partito Comunista Cecoslovacco. Si trattò di un passaggio fondamentale nell’intera storia del movimento comunista internazionale dal cui esito infausto dipese molto di ciò che accadde in seguito, al punto che Rossana Rossanda introducendo, dieci anni dopo a Venezia, un convegno su “potere e opposizione nelle società post – rivoluzionarie” organizzato dal PdUP-Manifesto e al quale parteciparono per la prima volta di persona dissidenti dell’Est russi, polacchi, cecoslovacchi, sostenne che si era smarrita in quel frangente l’idea del socialismo, non come generica aspirazione, ma come “teoria di una società”, modo diverso degli uomini di organizzare la loro esistenza. Ricordare gli elementi fondativi della primavera di Praga, oggi di fronte al fallimento epocale dell’ipotesi capitalistica seguita alla caduta dei blocchi e all’affermazione di un solo modello di egemonia sociale fondato sull’iper-liberismo e sull’assolutismo della finanza, è ancora esercizio utile se partiamo proprio dall’idea di non abbandonare l’obiettivo di una società “altra” fondata sull’eguaglianza e sulla fine dello sfruttamento indiscriminato sul genere umano e sulla natura, che erano rimastele aspirazioni di fondo anche di coloro che condussero, sconfitti, quel drammatico frangente dell’Agosto 1968. Franco Astengo |
SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
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MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
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I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
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PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
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PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE
L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
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