Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
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LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
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Post n°83 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da socialismoesinistra
. .Il Governo all'attacco dell'unità sindacale e della Costituzione . In questa legislatura ci troviamo di fronte un governo che, a differenza del passato anche recente, persegue , con lucida ostinazione, l’obiettivo di trasformare in senso autoritario e monocratico l’assetto politico, sociale e persino costituzionale del paese. L’attacco ad istituzioni fondamentali della nostra repubblica sta diventando incessante. Si sono già messe le mani sull’assetto pubblico della scuola, altrettanto si sta per fare sull’apparato della giustizia mettendo a repentaglio la tradizionale autonomia del potere giudiziario da quello esecutivo garantiti dalla costituzione, si sta cavalcando l’onda emotiva di alcuni recentissimi avvenimenti ( vedi il caso Englaro ) per mettere, senza alcun ritegno, in discussione i fondamenti laici basilari della nostra repubblica, da nessuno contestate negli anni passati . Stiamo assistendo, insomma, ad un attacco concentrico contro la Costituzione repubblicana. L’attuale premier Silvio Berlusconi lo ha ufficialmente dichiarato nel corso delle ultime polemiche pubbliche contro la decisione del Presidente Napolitano di rifiutare la sua firma ad un decreto legge governativo palesemente anticostituzionale : “ noi abbiamo la maggioranza e non ci faremo condizionare dai nostri avversari. Se la costituzione diviene un intralcio alla nostra azione ci rivolgeremo direttamente al popolo”. Queste dichiarazioni poi, secondo il suo costume, Berlusconi le ha smentite : “ sono in ottimi rapporti con la Presidenza della Repubblica “ ha più volte ripetuto ma tutti gli italiani hanno potuto ascoltarlo. Se poi andiamo ad esaminare ciò che sta succedendo sul piano dei rapporti sociali, ci accorgiamo immediatamente che il governo Berlusconi si sta rendendo responsabile financo di un tentativo, cui non abbiamo mai assistito nel corso della prima repubblica, di spezzare l’unità sindacale e di selezionare a suo piacimento gli interlocutori sindacali del Governo. Questa volta l’obiettivo ambizioso per l’attacco è il più forte sindacato del paese, quella CGIL che, pur nel processo inesorabile di crisi che l’economia liberista sta determinando nei rapporti tra il sindacato e le sue controparti, è comunque indiscutibilmente sempre la maggiore organizzazione sindacale italiana e pertanto interlocutore ineliminabile nel confronto tra le parti sociali. Per Berlusconi però la CGIL ha un grosso difetto, quello di cavalcare sovente posizioni di radicale opposizione non solo alla controparte istituzionale rappresentata dalla Confindustria, ma anche alla politica governativa. Vedi ad esempio la critica serrata della CGIL alle decisioni timide e spesso confuse prese recentemente dal Governo per fronteggiare la gravissima crisi economica in atto . Essa ,secondo il Premier, va pertanto eliminata dal confronto politico tra le parti sociali. Il pretesto a far questo è stato fornito dal dibattito sulla riforma degli assetti contrattuali, da realizzare attraverso un accordo quadro tra le parti con la mediazione governativa. Non vogliamo entrare nei punti di merito del contrasto che, in tale discussione, si sono registrati all’interno del movimento sindacale tra la CISL e la UIL da una parte e la CGIL dall’altra. E’ una rottura comunque rilevante e drammatica che si appoggia su solidi elementi di dibattito. Non è certo la prima volta che questioni di tal genere si sono verificate anche in tempi recenti e si sono sempre risolte unitariamente, anche grazie all’opportuna azione mediatrice dei vari governi. Questa volta però, da parte del governo, non c’è nessun tentativo del genere : la CGIL è in disaccordo ? Si decida allora tra Confindustria, Governo e sindacati senza la partecipazione della maggiore organizzazione sindacale del paese. Noi ci auguriamo che CISL e UIL si oppongano alla scelta selettiva di Berlusconi e non accettino le posizioni oltranziste che il Governo propone. Resta comunque, pesante come un macigno, l’intervento scissionista del Governo sul delicatissimo piano dei rapporti col sindacato. Mai ,nella storia del nostro paese , avevamo registrato un atteggiamento così provocatorio e partigiano dei pubblici poteri sul campo delle relazioni sociali. Atteggiamento che non sembra oggetto di alcun ripensamento. In questi giorni infatti il ministro Brunetta ha addirittura confermato che la CGIL rappresenta una minoranza e che non c’è da preoccuparsi di una sua assenza dal confronto con il Governo. Siamo di fronte pertanto a posizioni rigide e addirittura provocatorie della maggioranza governativa. Se aggiungiamo ciò che si sta verificando sul piano dei rapporti sociali alle altre vicende drammatiche che si stanno susseguendo in altri settori fondamentali della vita associata del paese, cui abbiamo già accennato all’inizio di questo intervento, non si può non concludere che stiamo attraversando una fase di vera e propria “emergenza democratica “.
In questa situazione grave appare, purtroppo, il quadro dell’opposizione alla politica governativa, stante la debolezza persistente del Partito Democratico e, dopo le ultime elezioni politiche, l’assenza della sinistra da ogni assise parlamentare nazionale. E’ una mancanza che non può perpetrarsi all’interno delle istituzioni se si intende mettere a freno all’arrembante demagogia populista della coalizione di destra al governo. Si fa sempre più impellente quindi la necessità di costruire rapidamente un nuovo soggetto politico a sinistra che sappia cogliere la drammatica situazione del presente e che sappia guardare in avanti ,per superare una volta per tutte le vecchie divisioni interne di schieramento e consentire in tempi rapidi la formazione di una reale alternativa democratica nel nostro panorama politico.
Giorgio Pesce esecutivo del PS del Lazio
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SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
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MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
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I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
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PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
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L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
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