Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
 

 

« Primo di Maggio, prima s...Il caso Fiat-Crysler »

Buon primo maggio

Post n°153 pubblicato il 30 Aprile 2009 da socialismoesinistra


 

 

Olaf Cramme direttore del think tank Policy Network presieduto da Peter Mandelson analizza le ragioni per cui come risposta alla crisi che ha colpito il capitalismo finanziario, non si riscontra un automatico ritorno al consenso a sinistra.

Le ragioni indicate da Cramme sono fondamentalmente lo scetticismo che le soluzioni socialdemocratiche, percepite come “politiche grigie e statiche” possano essere la via d’uscita dalla crisi che stiamo attraversando. I cittadini “non credono cioè che semplici logiche di redistribuzione consentano di superare quella delicata impasse che fa loro dire: i miei figli avranno una vita peggiore della mia. Si deve spostare l’accento dal concetto fermo, inflessibile, punitivo di semplice redistribuzione a quello evolutivo di lotta alla disuguaglianza”

“Le forze di stampo socialdemocratico sono brave a distribuire la torta, ma incerte nel cuocerla. L’iniziativa politica si riconquista solo inventandosi uno slogan capace di declinare uguaglianza sociale e prosperità crescente. Molti elettori poi  sono insoddisfatti dei sevizi prestati dallo stato e cercano alternative private; in Inghilterra il fenomeno è macroscopico; i cittadini vogliono qualità nel servizio pubblico. Il centro sinistra saprà rispondere a questa domanda o si arroccherà al dogma statalista? In ultima analisi si tratta di mettere in discussione il credo socialdemocratico sulla capacità di azione della mano pubblica. Non basta più dire lo Stato è la risposta al fallimento del mercato:  anche in questa epoca che vede il mercato fallire e lo Stato recuperarlo”.

 Se un analista laburista vede la socialdemocrazia come un incapace progetto statalista, grigio e ferma sui suoi dogmi punitivi, incapace di prospettare un futuro di sviluppo, vuol dire che siamo percepiti molto male o che forse non siamo abbastanza chiari nelle nostre indicazioni.

E’ vero che abbiamo individuato nella mala-redistribuzione una delle cause di economia reale (as opposed alla economia di carta) che per anni ha depresso la crescita del PIL. Ma questa accusa alla mala-redistribuzione non è  la sessantottina richiesta di una eguaglianza dei punti di arrivo, ma è la denuncia di una contraddizione del modello di sviluppo capitalista per cui a bassi salari corrispondono bassi consumi a scapito quindi di una crescita ritenuta irrinunciabile dalla logica del profitto. Noi sosteniamo che la concorrenza mondiale nei tempi della globalizzazione non si combatte sul basso costo della mano d’opera (responsabile poi dei bassi consumi interni) ma si combatte sul fronte dell’aumento del contenuto tecnologico e scientifico dei nostri prodotti e processi di produzione, sullo sviluppo di rapporti di lavoro che premino la produttività; sul ruolo dello stato, non come gestore diretto di imprese o servizi, ma come elaboratore di politiche industriali strategiche, proprio perché siamo convinti dei limiti del mercato e soprattutto dei limiti culturali della stragrande parte della classe dirigente imprenditoriale (fatta eccezione per quel migliaio di imprese eccellenti). La limitatezza culturale della classe imprenditoriale è figlia legittima dell’inesistente mobilità sociale.

Nella Repubblica Platone ricordava che ci sono cittadini d’oro, d’argento e di bronzo. Guai a quel paese governato da uomini di bronzo solo perché figli di uomini d’oro. Nel nostro paese, vecchio e maleodorante, la mancanza di mobilità sociale porta ad una classe dirigente fatta di uomini di bronzo con il solo merito di essere figli di uomini d’oro.

Ecco allora che la cultura socialdemocratica si presenta invece come una ventata di aria pura e fresca nelle vecchie stanze polverose di un capitalismo asfittico, che non investe in ricerca e sviluppo, di un governo che si lascia vivere nella crisi più grave del secolo senza porsi la domanda di come ne usciremo, affermando demagogicamente che ne usciremo meglio, senza dire né come né perché. Un governo che non ha analizzato le ragioni della crisi, aspettando che passi, così come passa un’influenza, è convinto che tutto torni come prima, non volendo vedere che se non si agisce con un progetto, tutto sarà peggio di prima.

La ventata di aria fresca del progetto socialdemocratico non crede allo statalismo, non difende i fannulloni (siano essi lavoratori parassiti o imprenditori che non reinvestono in azienda); punta all’eccellenza dei servizi; crede profondamente nel ruolo di stimolo della funzione del sindacato elemento dialettico che porta necessariamente ad una sintesi che migliora l’accidia imprenditoriale. Il progetto socialdemocratico che ho in mente vede nei ricercatori, nei giovani specializzati nelle moderne tecnologie (dalle tecnologie energetiche alle nanotecnologie, dalle tecnologie dei nuovi materiali alle tecnologie che possono derivare dalle ricerche fatte al CERN – a proposito il 30 aprile 1999 il CERN di Ginevra rese libero l’accesso al world wide web facendo nascere Internet e la moderna economia elettronica), nella ricerca della produttività di cui l’Italia è maglia nera; di nuove forme di rapporti di lavoro che esaltino la meritocrazia (il metodo Mussi per la scelta di Luciano Majani a capo del CNR è un metodo che dovremmo fare nostro). Non parlo di aristocrazia operaia, ma indico nei giovani lavoratori in camice bianco la classe di riferimento per una nuova fase del modello di sviluppo e per una nuova fonte della classe dirigente.

Se ci scolliamo di dosso lo stereotipo del difensore romantico dei deboli, per assumere la figura di propugnatori dell’eguaglianza dei punti di partenza (chiodo fisso di Luigi Einaudi e premessa per una mobilità sociale del nostro paese) per una seria politica dell’inclusione con le garanzie offerte dalla flexsecurity; se ci presentiamo come innovatori che si affidano alla scienza piuttosto che ai magheggi tremontiani, che puntano alla qualità piuttosto che alla volgarità, potremo anche porci come quella guida che può far cessare ai cittadini italiani di vergognarsi di vivere in questo Paese.

Buon primo maggio

 

Renato Gatti

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

SOCIALISMO E ANTIFASCISMO

Rodolfo Morandi


 Il Socialismo dei fratelli Rosselli  di Carlo Felici

 Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione           di       Carlo Felici

 L'assassinio dei fratelli Rosselli   di Carlo Felici

 Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri   di             Carlo Felici

Non una somma di etichette ma un insieme di valori    di Carlo Felici

Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò

La Festa d'Aprile  di Nicolino Corrado

 Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo  di Carlo Felici

Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe                         di  Marco Zanier

parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta

 

 

MARXIANA


Karl  Marx

 

Costituzione, neoliberismo, nuove povertà  di Marco Foroni

Sulle teorie del valore  di Renato Gatti

Le crisi   di Renato Gatti
parte prima
parte seconda


Globalizzazione i compiti della Sinistra   di  Franco Bartolomei

note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra

parte prima

parte seconda


La crisi e i suoi rimedi   di Renato Gatti

Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo   di Leonardo Boff

Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo  di Giuseppe Giudice

L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità  di Marco Foroni


 

________________________________

 

I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO

Francesco De Martino


La risorgiva socialista   di Carlo Felici

Eppure il vento soffia ancora  di Carlo Felici

.

 

 

I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE

Oskar Lafontaine

 

La sconfitta dei socialisti  di Renato Gatti

 

 

 

________________________

 


 

PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'

 

I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà   di Marco Zanier

 Avrà successo "Sinistra e Libertà"?   di Gioacchino Assogna

I doveri della sinistra italiana  di Franco Bartolomei

prima parte

seconda parte

 Io su Sinistra e Libertà la penso così   di Luca Fantò

"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano    di Franco Bartolomei

Socialismo e Libertà  di Carlo Felici

Le tre fasi del socialismo
di Renato Gatti

Libertà, e non solo per uno   di Carlo Felici

 Le elezioni europee   di Gioacchino Assogna

 Il grano e il loglio della Sinistra   documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà

 Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti   di Carlo Felici

Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile?    di Michele Ferro


 

Ultime visite al Blog

geom.magnani0pierluigi20102010roscatibonesso.carluccioberluczoppeangelofillofillogenova1892franci.torrevivereinvaldisievematrone.francescoilleraminarossi82cicciomannasexydamilleeunanotte
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

socialismoesinistra@libero.it

  

Hai da proporre un articolo o un testo che ritieni interessante

da pubblicare con noi?  contribuisci a far crescere la rivista e ne parleremo insieme. 



 

ATTENZIONE NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA

.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/03/2001. Le foto contenute in questo blog sono da intendersi a puro carattere rappresentativo, divulgativo e senza alcun fine di lucro. Sono © dei rispettivi autori, persone, agenzie o editori detenenti i diritti. Tutto il materiale letterario/fotografico che esula dalle suddette specifiche è invece di proprietà © del curatore del presente blog e soggetto alle leggi sul diritto d'autore. Se ne vieta espressamente l'utilizzo in qualsiasi sede e con qualsiasi modalità di riproduzione globale o parziale esso possa essere rappresentato, salvo precedenti specifici accordi presi ed approvati con l'autore stesso e scrivente del blog medesimo, e alle condizoni Creative Commons.© Copyright - Tutti i diritti riservati.
 

POLITICA LAVORO E SINDACATI

Gino Giugni

 

Partito e/o Sindacato del Sud di Vincenzo Russo

Un punto chiaro sulla globalizzazione di Renato Gatti

Lo Statuto dei lavoratori di Giacomo Brodolini                     di Marco Foroni

L'adesione della CGIL alla manifestazione nazionale antirazzista del 17 Ottobre 2009

_____________________________

 

ECONOMIA E SOCIETA'

John Maynard Keynes


Convegno sulla crisi finan- ziaria   di Renato Gatti

parte prima

parte seconda


 I provvedimenti contro la crisi  di Renato Gatti

Governanti allo sbaraglio di Gioacchino Assogna

 A proposito di pensioni  di Gioacchino Assogna

Perché la crisi attuale è una crisi “di sistema” di Franco Bartolomei

Economia ferragostana  di Renato Gatti

Un circolo vizioso mortale di Leonardo Boff

La crisi è finita? 
di Renato Gatti

parte prima
parte seconda

Economia e secessionismo di Renato Gatti

 

EMANCIPAZIONE FEMMINILE

Lina Merlin

 

Contro la congiura del silenzio  di Anna Falcone


 

 

ECONOMIA E SOCIETA'

Rosa Luxembourg


"Il Socialismo europeo  e la crisi del Capitalismo"    di Franco Bartolomei  e Renato Gatti

parte prima 
parte seconda 


 Riflessioni sul sistema fiscale italiano   di                   Roberto Cefalo

Il documento di Sociali- smoeSinistra per la commissione economica del partito

Uscire dal tunnel  di    Renato Gatti


I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei

Tutto come prima? Una riflessione sul "general intellect"  di Renato Gatti

 

Lettura politica della crisi economica attuale  di Alberto Ferrari

parte prima

parte seconda

 

CULTURA E SOCIETA'

Democrazia e cultura. Rapporto tra intellettuali e opinione pubblica nella democrazia dei mezzi di comunicazione di massa- Evoluzione della figura dell'intellettuale nella società italianaRelazione al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Franco Bartolomei

parte prima

parte seconda


Relazione introduttiva al Primo Convegno Nazionale dell'Associazione Culturale"Consequenze"    di  Stefano Pierpaoli

parte prima

parte seconda

 

Il pensiero laico   di Renato Gatti

 

 

CULTURA E SOCIETA'


 

Il male cremastico globale ovvero la droga del profitto di Carlo Felici

  Democrito: un libertario non materialista  di Carlo Felici 

  Cattivi pensieri sul mondo degli intellettuali italiani  di Stefano Pierpaoli

 Nasce il popolo della libertà - Alcune considerazioni in fatto di egemonia  culturale                                             di Renato Gatti

 Stato, Chiesa , Massoneria, e Sinistra  di Franco Bartolomei

 La Teologia della Liberazione  di Carlo Felici

L'egemonia culturale di Renato Gatti

Il ruolo sociale dell’arte  di Stefano Pierpaoli


 

PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE

L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la  effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana,  di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2   dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )

Clicca e leggi per intero lo Statuto dell'Associazione SocialismoeSinistra

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963