Creato da socialismoesinistra il 28/06/2008
Rivista di approfondimento culturale e politico dell'Associazione SocialismoeSinistra
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LA RIVISTA TELEMATICA
Siamo Socialisti convinti che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia ormai assunto i caratteri di una vera e propria crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzie sociali finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza attorno a cui l’occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
Riteniamo quindi che la Sinistra democratica debba necessariamente rivedere la propria impostazione culturale e programmatica, non più adeguata alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo finanziario a livello globale,recuperando una concezione del riformismo socialista nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, in grado di individuare un diverso modello di sviluppo,diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
Questo percorso deve essere perseguito attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra, essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione inevitabile tra chi proviene dal socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
La nostra rivista telematica di discussione e di approfondimento vuole essere uno strumento utile a questo progetto di ricostruzione della Sinistra.
Associazione SocialismoeSinistra per contatti: socialismoesinistra@libero.it
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Dopo il G8 dell'Aquila
Post n°241 pubblicato il 22 Luglio 2009 da socialismoesinistra
È indubbio che Berlusconi ha ottenuto un notevole successo personale dimostrando ancora una volta la capacità di recupero che gli italiani hanno quando sono messi in difficoltà. Ma dietro il successo di immagine, dietro la sua abilità come anfitrione - come dice Eugenio Scalfari - c'è qualcosa di buono e di serio? Forse. Personalmente ritengo di no. E naturalmente non è colpa del solo Berlusconi. C'è che i Paesi ricchi e quelli emergenti non vogliono discutere dei problemi globali nell'unica sede legittimata, cioè, l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), dove sono presenti tutti e soprattutto i paesi poveri che sono la stragrande maggioranza. Si dà il caso che una decisione presa in sede ONU sarebbe più impegnativa e più vincolante e, soprattutto, dovrebbe tenere in maggiore considerazione gli interessi dei Paesi poveri. Ecco perché i Paesi ricchi preferiscono discutere solo tra di loro. Ed ecco perché la proposta che Angela Merkel aveva fatto alcuni mesi fa, quella di istituire in sede ONU un Consiglio di sicurezza per gli affari economici e finanziari è stata lasciata cadere nel vuoto. Non è piaciuta ai paesi ricchi. Il merito della proposta della Merkel era quello di una riforma seria della governance delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite (FMI, Banca Mondiale, WTO, OMS, FAO, ecc..) che ormai sono tutte - chi più e chi meno - sotto tutela dei Paesi più ricchi. Ma il paradosso è che neanche i Paesi poveri l'abbiano ripresa. Evidentemente non l'hanno ritenuto credibile. E infatti la Merkel non l'ha portata neanche al G8. All'Aquila ha solo detto che ci sono troppi vertici e, aggiungo io, molti di essi sono inconcludenti e, alla fine, inutili. Ma i vertici sono del tutto inutili? No perché servono a fare incontrare direttamente i capi di governo e a sbozzare alcuni problemi importanti come quelli sul cambiamento climatico, le emissioni di CO2, la riforma del sistema monetario internazionale, gli aiuti ai Paesi poveri, ecc.. Al G20 di Londra lo scorso aprile era stata assunta la decisione importante di operare una nuova allocazione di DSP di 250 miliardi di $ e così potere espandere a 750 miliardi di dollari le facilitazioni di credito con le quali il FMI potrà assistere i paesi in difficoltà. Dopo tre mesi non risulta che l'operazione sia stata portata a termine e, anzi, al Fondo si spera di potere renderla operativa dopo la riunione di Ottobre. La Cina ha proposto di rilanciare i Diritti speciali di prelievo o qualcosa di simile come moneta globale accanto a quelle nazionali. Non mi pare che nel documento finale ci sia una sola parola al riguardo. Forse ha giocato l'assenza del Premier cinese ma non credo. Le questioni andranno per le lunghe e si spera non si arenino per anni e anni a venire. Senza trascurare alcuni passi in avanti come in materia di rilancio del Protocollo di Kyoto e di aiuti, occorre essere consapevoli da un lato che se cambio c'è stato sul primo punto, esso è dovuto all'avvento di Obama per ragioni interne agli USA e non certo per merito del G8 e, dall'altro lato, l'impegno di 20 miliardi di $ in tre anni è ben poca cosa rispetto al miliardo e oltre di persone che soffrono dolorosamente la fame e la sete - senza dimenticare i 2 milioni di bambini che muoiono ogni anno per carenza di acqua e di servizi igienici. Quanto all'intesa sul clima gli esperti sono piuttosto scettici sull'obiettivo di contenere entro due gradi il riscaldamento (l'unica decisione) mentre, come noto, nessun accordo, è stato raggiunto sul taglio generalizzato del 50% entro il 2050 (di cui l'80% ad opera dei paesi industrializzati). Quindi non facciamoci illusioni. I vari G6, G7, G8 producono documenti di buone intenzioni dei Paesi ricchi che, negli ultimi 34 anni, non hanno cambiato veramente le cose. Che ciò avvenga a fronte di una delle crisi più gravi degli ultimi decenni, con il rischio 50 milioni di disoccupati in più e con un aumento molto forte dell'area della povertà, i Paesi ricchi dovrebbero solo vergognarsi. Forse non è un caso che la Presidenza del G8 dell'Aquila sia toccata ad un uomo politico, di spettacolo, di facili promesse e senza pudore che si sia visto in giro più recentemente. Giustamente Bob Geldof , consuntivando le promesse mantenute rispetto al G8 del 2005, lo ha definito Mr. Trepercento e lo ha sfidato a reintegrare nella legge finanziaria 2010 i 411 milioni di dollari che ha tagliato l'anno scorso.
Vincenzo Russo Ordinario di Economia Pubblica a "La Sapienza" di Roma |
SOCIALISMO E ANTIFASCISMO
Rodolfo Morandi
Il Socialismo dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Da un'antica ferita ad una prossima resurrezione di Carlo Felici
L'assassinio dei fratelli Rosselli di Carlo Felici
Un appello di Carlo Rosselli ai comunisti che sembra scritto ieri di Carlo Felici
Non una somma di etichette ma un insieme di valori di Carlo Felici
Sull'attualità del 25 Aprile di Luca Fantò
La Festa d'Aprile di Nicolino Corrado
Sembra scritta da poco, anzi, pochissimo di Carlo Felici
Il Centro socialista interno (1934-1939)- appunti per un dibattito su antifascismo e unità di classe di Marco Zanier
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
MARXIANA
Karl Marx
Costituzione, neoliberismo, nuove povertà di Marco Foroni
Sulle teorie del valore di Renato Gatti
Le crisi di Renato Gatti
parte prima
parte seconda
Globalizzazione i compiti della Sinistra di Franco Bartolomei
note del Coordinamento del Forum di SocialismoeSinistra
La crisi e i suoi rimedi di Renato Gatti
Al papa sarebbe necessario un poco di marxismo di Leonardo Boff
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
L’anticipazione del nostro tempo. Marx, la sinistra e il recupero delle solidità di Marco Foroni
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MARXIANA .
Karl Marx
Karl Kautsky ed Otto Bauer: due grandi maestri del socialismo dimenticati. Giuliano Amato: un maestro del non-socialismo da dimenticare di Giuseppe Giudice
Ragionando su Marx e Kautsky di Renato Gatti
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I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Francesco De Martino
La risorgiva socialista di Carlo Felici
Eppure il vento soffia ancora di Carlo Felici
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
Willy Brandt Verso un nuovo ordine mondiale di Leopold Sédar Senghor note del Coordinamento del Forum SocialismoeSinistra La guerra infinita di Giorgio Pesce
Noam Chomsky - "Pirati e imperatori"- la guerra al terrorismo e le ipocrisie dell'Occidente di Marcella Guidoni
Il sogno americano del "socialista" Barack Obama di Nicolino Corrado
Le responsabilità e il dovere del Socialismo Europeo di Franco Bartolomei
Una socialdemocrazia globale di Nicolino Corrado
Di fronte alla crisi mondiale, tre sfide per la socialdemocrazia di Kevin Rudd
Appuntamento a Pittsburgh di Renato Gatti
I TEMI DEL SOCIALISMO INTERNAZIONALE
I TEMI DEL SOCIALISMO ITALIANO
Riccardo Lombardi
Dopo il crollo del comunismo non ha più senso il dividersi tra socialisti e comunisti di Giuseppe Giudice
Ricominciare da Labriola di Carlo Felici
Berlinguer e Craxi: due progetti falliti, una sinistra distrutta di Giuseppe Giudice
Socialisti, l'anello debole ma inestimabile della sinistra italiana di Carlo Felici
I caratteri della crisi ed il compito dei Socialisti di Franco Bartolomei
Note e riflessioni su socialismo, comunismo e capitalismo di Giuseppe Giudice
Riccardo Lombardi: il riformismo come metodo democratico di trasformazione Socialista dei rapporti economici e sociali di Franco Bartolomei
Breve nota sul contingente gattopardesco di Carlo Felici
L'infinito e disperato salvataggio delle capre e dei cavoli di Carlo Felici
Angelo Ciufo - in ricordo di un amico, in memoria di un compagno di Stefano Pierpaoli
Documento programmatico dell'Associazione "Nuova Sinistra per il Socialismo" di Angelo Ciufo
Giacomo Matteotti ammi- nistratore pubblico di Marco Zanier
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PER COSTRUIRE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
I Nuclei Aziendali di Sinistra e Libertà di Marco Zanier
Avrà successo "Sinistra e Libertà"? di Gioacchino Assogna
I doveri della sinistra italiana di Franco Bartolomei
Io su Sinistra e Libertà la penso così di Luca Fantò
"Sinistra e libertà" il fuituro del Socialismo italiano di Franco Bartolomei
Socialismo e Libertà di Carlo Felici
Le tre fasi del socialismo di Renato Gatti
Libertà, e non solo per uno di Carlo Felici
Le elezioni europee di Gioacchino Assogna
Il grano e il loglio della Sinistra documento scritto da socialisti iscritti o senza tessera e da elettori si Sinistra e Libertà
Un nuovo sole contro l'arsenico e i vecchi merletti di Carlo Felici
Una nuova Sinistra per l'Italia è un sogno realizzabile? di Michele Ferro
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PRINCIPI ISPIRATORI E PROGRAMMA D'AZIONE
L'Associazione SocialismoeSinistra, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, persegue la promozione dei valori di libertà, di solidarietà e di eguaglianza nella vita politica, sociale e culturale del Paese.
L’Associazione considera il principio della laicità dello Stato e della libertà nelle professioni religiose, affermato dalla Costituzione, un valore di riferimento a cui ispirare la propria azione politica, ed intende perseguire la effettiva affermazione del principio di legalità, nel quadro dei valori costituzionali, quale elemento fondamentale di una riforma democratica dello Stato che restituisca ai cittadini della Repubblica la certezza nella legittimità, nella imparzialità, e nella correttezza della sua attività amministrativa ad ogni livello.
L'Associazione SocialismoeSinistra fonda la propria azione politica sulla convinzione che la crisi delle economie dei paesi sviluppati abbia assunto i caratteri di una crisi di sistema, tale da incrinare la fiducia collettiva in un futuro caratterizzato dai livelli di garanzia sociale finora conosciuti, e cancellare l’egemonia delle idee-forza liberiste, neoconservatrici e tecnocratiche attorno a cui l’Occidente ha consolidato gli equilibri di potere responsabili dei processi economici, finanziari e sociali oggi entrati in crisi.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene che la Sinistra italiana debba necessariamente ripensare la propria impostazione culturale e programmatica rispetto alla profondità della crisi che sta coinvolgendo il capitalismo a livello globale, recuperando appieno una concezione del riformismo socialista fondata sulla affermazione della superiorità del momento della decisione politica rispetto alla centralità degli interessi del mercato, nuovamente proiettata a perseguire una trasformazione strutturale degli assetti economici e sociali, ed in grado di individuare un diverso modello di sviluppo, diversi parametri di riferimento della qualità della vita della società, e nuove regole di controllo sociale delle variabili economiche.
L'Associazione SocialismoeSinistra ritiene quindi che questo nuovo percorso politico passi attraverso una ristrutturazione di tutta la Sinistra essendo evidente che la straordinarietà della crisi implica il superamento della distinzione tra coloro che provengono dalle file del socialismo europeo e chi si è finora riconosciuto in esperienze politiche nominalmente più radicali.
L'Associazione SocialismoeSinistra si costituisce al fine di rendere possibile questo grande progetto di ricostruzione della Sinistra italiana, di rinnovamento democratico della società e di riforma dello Stato. (Art. 2 dello Statuto dell'Asso- ciazione SocialismoeSinistra )
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