Angolo nascosto

Uno spazio mio dove ricevere pochi amici sinceri e chi passerà di qui.

Creato da surfinia60 il 31/12/2005

Chr_cat

 

cat3

 

2° blog

 

LA MIA SECONDA CASA

 

Link preferiti

Discorario (da quanto sei qui)

Surfinia60

Min: :Sec
Gentilmente offerto da
Redazione_blog

 

 

 

« Gli ultimi istantiCome la sto vivendo »

Normalità

Post n°1730 pubblicato il 29 Febbraio 2020 da surfinia60

------ aggiornamento 14 marzo -----------

Non mi sento di buttar giù un nuovo post, pertanto aggiungo qualcosa a questo, tanto l'argomento non cambia. La situazione si sta evolvendo, ma non in meglio ahimé, anche se qualcuno si sforza di vedere qualche piccolo segnale positivo. La libertà si sta progressivamente restringendo e questo è forse l'aspetto peggiore, se si escludono ovviamente lo stato di malattia o il pericolo di vita. Ormai anch'io sono passata al 'lavoro agile', all'isolamento (non sono in quarantena) all'ozio forzato, alla distanza, ai cattivi pensieri contro i quali si lotta quotidianamente. Non mi dilungo oltre. 
Ognuno vedrà a modo suo ciò che sta accadendo, sperando, autoconvincendosi, negando, pregando, imprecando ecc. 

 

 

 

 

---------------------------------------- °°°°°°°°°°---------------------------------------- 

Per quanto uno si sforzi di essere ‘normale’ è innegabile che la nuova emergenza ci ha cambiato la vita. Non solo dal lato pratico (curare di più l’igiene, più precauzioni, distanze, quarantene ecc…), ma anche dal lato psicologico e umano.
Per mia natura non ho mai amato la folla, la sensazione di vicinanza, l’appiccicume, il contatto eccessivo.
Ma adesso mi scopro a provare fastidio anche se qualcuno mi si avvicina a meno di un metro, se mi posa una mano addosso per pura cordialità.
Noto chi tossisce o starnutisce senza proteggersi, chi si accalca dentro un ufficio o in coda al supermercato. Questo ha aggravato la mia sensazione di insofferenza verso l’altro, verso l’estraneo, verso il potenzialmente dannoso.
Vogliamo parlare poi della sensazione di ‘reclusione’ derivante dal non potersi spostare liberamente?
Anche solo andare al cinema, ad una manifestazione sportiva, ad una festa di compleanno, salire su un treno o un autobus.
Tutta la vecchia normalità si percepisce come una minaccia.
E questo non fa altro che amplificare il disagio.
Ciò che prima era “non faccio o non vado perché non ne ho voglia” è diventato un “non faccio o non vado perché 
non posso”.
In altre parole, la libertà di scelta è andata a puttane.
Anche il posto di lavoro si percepisce come un “oggi siamo qui, domani chissà?”

Ci si può anche sforzare di fare la stessa vita, di essere le stesse persone.
Ma chi ci sta riuscendo davvero?

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

cat2

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

ppv

 

Robre

Robre. Nel mio cuore,
per sempre.

 

Piuma

Piuma. In my heart, forever

 

Cip

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963