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Messaggi di Ottobre 2020

21.10.2020

Post n°1761 pubblicato il 21 Ottobre 2020 da surfinia60

Sto notando che sempre più persone, come anch'io, 
faticano a sopportare questa situazione legata all’emergenza Covid.
Forse perché dopo la riapertura, e una parvenza di normalità durante l’estate, avevamo avuto l’illusione che ne stavamo uscendo e presto ci saremmo lasciati alle spalle questa brutta esperienza.

Invece, come molti avevano previsto, l’aver “abbassato la guardia” (mioddio!!! quanto odio questa espressione!!!) si sta rivelando una mossa sbagliata e ci sta presentando un conto molto salato. 

Ho letto della “Tristezza da Covid” come una nuova malattia che si sta impossessando delle persone più fragili emotivamente.

Non nego che io stessa mi sto un po’ lasciando andare allo sconforto causato da questi obblighi sempre più stringenti
e da questo continuo bombardamento mediatico di cattive notizie. 

Il sintomo più diffuso è la svogliatezza, la tendenza alla rinuncia,
anche di ciò che in tempi non sospetti era la normalità,
come una giornata al centro commerciale,
una pizza in compagnia o una passeggiata nel centro storico della città.

Non so cosa augurare a tutti. 

Il semplice e banale “speriamo di uscirne presto” mi suona tanto come una presa in giro. 


Perciò lascio ad ognuno le proprie conclusioni.





 
 
 

13.10.2020

Post n°1760 pubblicato il 13 Ottobre 2020 da surfinia60

C’è grande fermento oggi nel mio paesello sul mare.

Il Giro d’Italia passa di qua.
Addobbi rosa ovunque, gente in bici, traffico intenso in attesa della chiusura totale delle strade.

Io sono uscita presto a fare un po’ di spesa.
Le scuole sono chiuse per cui anch’io non lavoro.

Ma non è di questo che voglio parlare.

Era una premessa doverosa.
In realtà non posso fare a meno di sentire il mio umore, più nero che mai.

Questa parvenza di normalità, questo voler ‘andare avanti’ che si percepisce in giro, così poco credibile.

Mi sento molto frustrata, demoralizzata e poco aperta al futuro.
O meglio, il futuro che intravedo lascia sperare ben poco quanto a miglioramenti.

Ogni cosa è più complicata.
La quotidianità, il lavoro, lo svago (Già! Quale svago!?), i rapporti interpersonali.

Questi ultimi, se già prima non erano granché, adesso sembra che col favore della mascherina la gente sia ancora più distante, schiva, inespressiva.

Non mi piace.

E qui mi fermo perché dovrei continuare su questo tono e di certo non giova a nessuno

******

P.s. non posso non menzionare il fatto che mi manca tanto mio figlio.
Lui è tutta la mia famiglia. Non ho genitori, fratelli, sorelle, nipoti ecc….

I miei viaggi periodici a fargli visita fanno parte di quella normalità perduta.
Più passa il tempo e più si fa sentire.

Stop


 
 
 

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