Angolo nascosto

Strani giorni

Ho passato il ferragosto e alcuni giorni da mio figlio e famiglia.
Non nego la mia difficoltà nel gestire situazioni e persone alle quali non sono abituata. L'affetto c'è, ma non sempre basta a sentirsi adeguati, anzi. Mi sono rammaricata molto.
Vorrei fare di più, aiutare, anche se il tempo è sempre poco. Rimane l'amarezza di sentirsi poco utili, anche se le richieste non sono quasi mai esplicite. 

Essere vs apparire

Avevo scritto un post di tutt'altro genere, ma mi sono scordata di pubblicarlo, ho chiuso il pc e...adios!

Ma ho deciso di non arrabbiarmi. Si vede che non era così importante.

Ho molto tempo per riflettere e rimuginare, analizzare quelle poche interazioni umane che ho nelle giornate sostanzialmente vuote di questa stagione, per me scomoda.

Le persone, noto, sono molto combattute tra il voler farsi conoscere e mostrare invece ciò che vorrebbero essere (e non sono).

Un po' come quando si fanno i test sulla personalità, in cui raramente si risponde con sincerità. Per lo più alle domande predefinite si risponde per come vorremmo essere, e non per come siamo davvero.

Credo sia una cosa istintiva, non fatta in malafede.

O almeno, è ciò che farei io.

"Parla di te stesso, di come sei, di come reagiresti in questa o quella situazione, ecc..."

E qui ritorno sulla ritrita questione "social". Ci siamo abituati a mostrarci come gli altri si aspettano, temendo forse che la nostra vera essenza, messa a nudo, potrebbe risultare meno interessante (viva l'autostima!).

Almeno così, qualora ricevessimo critiche, potremmo dire a noi stessi "tanto quell* non sono io".

Potrei sbagliarmi, ma questa è la mia sensazione.