L’intendimento del libero arbitrio.

Siamo l’Eterno Uno, e siamo Uno con il Creatore, fin dalla prima idea di questo Universo.

Tutto in ogni Universo è deciso partendo da un primo lampo, che getta basamenti, regole e modalità di funzionamento, in qualche modo universalmente accettati.

Questa è un’area di libero arbitrio, e questo deve essere garantito a tutti, seppur il precetto possa sempre nascondere eventualità di “tranelli” di qualcuno [più navigato] nei confronti di altri.

In realtà è per questo che siamo in “guerra”. Come è stato detto altre volte, anche su questo spazio di discussione, ci sono vari sistemi di intendere il libero arbitrio, e la libertà anche, degli esseri.

Quella parte che è denominata Luce, non ama esattamente il conflitto, come viene chiamato. Perché conosce quanto è con esso connaturato, e le sofferenze e le cattive alterazioni che esso può comportare per chi ne viene in qualche modo coinvolto. Non si tira ovviamente indietro, se costretta. Ma cerca sempre, preferendo intimamente la condizione di “Pace”, e fino all’ultimo, soluzioni alternative.

In uno posto di libertà [o di libero arbitrio] condiviso, “vince” per così dire la “maggioranza”. Che è una maggioranza “energetica”, vibratoria o vibrazionale.

É come la guida di una nazione. Se si scelgono determinati governanti è perché il livello vibratorio è con questi in qualche modo coerente. Quando da sempre più parti viene scelto altro, si comincia a preparare un cambiamento, che, una volta raggiunta la “massa critica”, porterà anche ad altri governanti più consoni con il nuovo piano vibratorio.

È questo il motivo perché uno degli scopi degli esseri e operatori di Luce è di diffondere conoscenza.

La conoscenza, come l’informazione, è soprattutto vibrazione. È infatti ciò che sta alla base di ciò che viene trasmesso e trasfuso ad essere importante.

È questo il motivo per quale si dice spesso che il messaggio di un grande maestro è “universale”, e questo anche quando tratta, o esprime, cose apparentemente banali o di uso comune, o, perfino, quando dice all’uno o all’altro una cosa o un’altra che appare estremamente specifica e diretta a quell’uno o a quell’altro.

Perché è ciò che sta alla base, l’intenzione, la modalità vibratoria,  ciò che viene associato, la direzione che si vuole fare prendere, e altro e altro ancora – anche di molto meno comprensibile – che, alla fine, è alimento di quell’ “universale” che qualifica giustamente quel messaggio.

Quindi, essere tirati allo scontro, che è sempre ciò che viene scelto da chi privilegia il non Amore e la non Luce – è l’ultima cosa che vorrebbe chi ama, e tende sempre a scegliere l’Armonia.

Chi ama la Pace, ama anche i compagni, ed è già estremamente estasiato alla sola idea che qualcuno possa condividere il suo ideale di Libertà.

In realtà vorrebbe che tutti lo scegliessero, in modo che si possa vivere uniti “felici e contenti”. Tuttavia, poiché a tutti deve essere garantita la dovuta sovranità, non può non accondiscendere quando viene preferito altro.

Quanto sopra detto, preso nel suo insieme, porta all’essenzialità dell’unione. Perché più si è uniti in una determinata idea, più quell’idea diventa possibile, e realtà autentica, in un determinato spazio.

Chi non condivide quel senso, e dispone di buona conoscenza del come le cose funzionino in questa parte di territorio, farà ovviamente di tutto perché quell’unione, che porterebbe alla “massa“ in grado di concretizzare quell’evento, non vada avanti, o non abbia neanche luogo.

La quasi totalità di esseri umani non ricorda assolutamente nulla delle proprie intime origini, della propria vera realtà, e neanche immagina chi o cosa effettivamente è, e magari, in maniera in qualche modo contingente, da quale porzione di universo è partito, fino a giungere da queste parti.

Questo rende praticamente impossibile sfuggire alle insidie di questo cerchio infinito di asservimento e segregazione.

Magari abbiamo portato chi qualcosa chi altro, e molti indizi, che prima o poi ci aiuteranno nell’emersione di parte della consapevolezza. Che, quindi, prima o poi non potrà non riaffiorare.

E, seppur ogni cosa, secondo l’opinione di tanti, sembra dover avvenire al “momento giusto” – ma non è necessario che sia così – sollecitare perché le cose accadano non è assolutamente sbagliato. Semmai lo è per chi non vuole quel tipo di cosa, o quel cambiamento, o che si opti per quella direzione.

Quindi, unirsi per la realizzazione di una idea, è in realtà il modo più veloce per far si che quell’idea possa prendere “vita” in una estensione di proprietà di tutti. Laddove rimanere separati, è invece il modo più semplice per garantire il successo di chi ha saputo in qualche modo combinare [meglio] i propri mezzi e le proprie energie.

La Vittoria della Luce, che, comunque, in questa parte di cosmo non è più in discussione, seppur non ancora integralmente acquisita, è assicurata proprio da quella solidarietà di intenti che tanti esseri amanti dell’Amore, hanno ad un certo punto consapevolmente raggiunto. Con l’ulteriore intendimento che uno spiraglio sarà sempre garantito per chi, quando vorrà, deciderà in qualche modo di esserne ricompreso. Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita]. Marius L.