La libertà come respiro di vita…-

 

O servo, dove mi cerchi?

Guarda! Io sono vicino a te!

No sono nel tempio né nella moschea….

Non sono nei riti, né nelle cerimonie; non sono nello yoga, nella rinuncia.

Se tu sei un cercatore mi vedrai immediatamente: Mi incontrerai in un attimo.

Kabir dice: ”O santo! Iddio è il respiro di ogni respiro.”

[da “I Cento Canti di Kabir”]

 

Indipendentemente da come siamo stati generati, il seme della libertà era, fin dall’inizio, perfettamente e intimamente connaturato con l’essenza che accompagnava il primo impulso.

Noi nasciamo liberi, l’universo nasce libero, tutti gli esseri nascono liberi con, proprio al limite, un’unica minima istruzione: rendere conosciuto lo sconosciuto, al fine di permettere al creatore di conoscere sempre più parti di se stesso, ovvero le indefinite, o infinite, modalità esistenziali di ogni materiale manifestato.

Se con l’infinita libertà che nessuno ha in ogni caso la capacità o l’autorità di garantirci, non esistendo in alcun senso una eventualità di tal genere, ci siamo limitati, o addirittura imprigionati, questa è una cosa che dobbiamo discutere e ragionare esclusivamente con noi stessi, intendendo – o comprendendo – con quest’ultima locuzione l’intero corpus multidimensionale della nostra espressione.

Se la vita è piena di eroi, perché ogni male è sempre accompagnato dall’equivalente bene, il nostro eroismo è soprattutto conoscere noi stessi, o ricordarci chi siamo, o eravamo, al principio.

Nessuno può salvarci, perché, come accennato, nessuno ne avrebbe il potere, a meno che non glielo riconosciamo – cosa che ci porterebbe all’assunto di partenza. E la reunion di cui spesso si parla nelle comunità degli esseri che hanno scelto l’amore, ha a che vedere più con il cuore, con il desiderio di ritrovarsi, con la propria famiglia, con i propri amici galattici, i compagni di avventura di sempre, che qualche tempo fa ci hanno spronato per queste sperimentazioni.

Se questa parte di spazio è piena di insidie e trabocchetti, la nostra partecipazione al gioco ha a che vedere proprio con la destrezza e l’arditezza. Mentre, quando sganciati da tutti i tentacoli dai quali ci siamo fatti avvinghiare, l’essenza primaria, che risuona sulle note della liberà assoluta, quella che nessuno potrà mai strapparci, non potrà non ritornare di nuovo come nostro respiro di vita. -Namasté! Marius L.-

La libertà come respiro di vita…-ultima modifica: 2022-02-07T18:48:21+01:00da mariuslion