Volere ciò che più vogliamo!

Come figli del Creatore siamo i suoi diretti eredi, e, come tali, abbiamo diritto ad essere, ed ottenere, tutto ciò che lui stesso già possiede.

Questo dovrebbe farci sentire a posto, ed essere sempre nella giusta collocazione, qualsiasi cosa sia, o qualsiasi fatto ci coinvolga.

Chi è sulla strada della ricerca, chi inizia a risvegliarsi in questo, e da questo, torpore, sa che, tuttavia, vi è sempre qualcosa che non quadra, qualcosa di “errato”.

Siamo sempre, è quasi una costante, nel posto meno preciso, con le persone meno [vicendevolmente] opportune, e con le risorse e i mezzi meno adeguati.

Così, c’è qualcosa di sbagliato, quantomeno forse, nella stessa creazione. O in noi. O nel connubio noi-creazione. O, forse, ci sono interferenze nella connessione.

Quante volte ci siamo detti, abbiamo sentito, o ci è stato sbattuto in faccia, che “è tutto sbagliato”, che niente sembri apparire perfetto, o piacevole, o esauriente?

In verità, la cosa meno bella nel mondo in cui viviamo – che è stato contraffatto, e chi è almeno un po’  “sveglio” capirà in qualche modo l’affermazione – è che in tanti non si sono ancora “ri-svegliati”.

Accadrà, forse. O, meglio, non forse, accadrà senz’altro. Abbiamo l’eternità davanti. Quindi, perché timori, e perché stupirci?

Tuttavia, vorremmo che tutti fossero qui, vispi, consapevoli, per l’abbraccio finale, che non è mai tale, perché nella creazione non vi è mai fine.

Ed è questo il grande scoramento, a volte. E il mondo è veramente sbagliato, in un qualche senso o modo. Lo è per noi, lo è per chi è attento. Per chi ha ormai scelto altro, e per chi adora la sovranità generale e assoluta, nella più totale e completa, e universalmente possibile, Libertà.

Quindi, finché staremo lì, nel limbo, a cavallo tra vari mondi, ci sarà sempre qualcosa di inesatto. O strano. Perché è stato congegnato per questo fine, per farci sentire “sbagliati”, in modo che, chi lo ha in qualche modo architettato, potesse trovare un evidente “nutrimento” in quell’errore continuo, o in ciò che da esso consegue.

Come figli del creatore, siamo i suoi diretti eredi. Nessuno escluso! E questo non ce lo toglierà mai nessuno.

Ma l’ora è altra, adesso. Possiamo ardire, azzardare, tirare fuori il nostro lato eroico. E prenderci ciò che è realmente, e seriamente, nella zona più intima di noi stessi. Qualsiasi cosa sia.

Sperando però, con il cuore più grande del mondo, che renda felici tutti gli esseri del creato. O quanto più esseri possibili. Senza ferirne alcuno. Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita].

Marius L.

Volere ciò che più vogliamo!ultima modifica: 2018-08-04T11:17:05+02:00da mariuslion