di Adellatif Kechiche
Il film dura, per la precisione, 179 minuti, da me sofferti dal primo all’ultimo, in particolare alcuni tratti della vita di Adele (che ho sentito molto miei) come: i primi turbamenti vicino ad una compagna di scuola, la scena crudele delle amiche a scuola che l’accusano di essere lesbica e il senso di solitudine nel rapporto sentimentale che la spinge al tradimento. La struttura tecnica del film è particolare, ci sono primi piani strettissimi sulla protagonista, quasi il regista ne voglia scandagliare l’anima avvicinando, facendo penetrare lo sguardo attraverso la pelle… alla fine, devo ammettere, è soffocante, quasi viene voglia di alzarsi e allontanarsi, andare in fondo alla sala, guardare lo schermo da lontano per prendere respiro e io ero in terz’ultima fila. Kechiche fin dall’inizio indica la strada che intende percorrere (molto molto tortuosa) con la lettura in classe di ‘La vie de Marianne ‘ di Marivaux. La prima scena è, proprio, una studentessa che legge ad alta voce il romanzo “Me ne andavo con un cuore cui mancava qualcosa, senza sapere cosa fosse”, il professore incalza gli alunni domandando: “E che cosa vuol dire, che manca qualcosa nel cuore?”, si apre il dibattito a cui tutta la scolaresca, maschi e femmine, partecipa.
Ci sarebbe tanto da dire, perché nelle tre ore viene toccato tutto, crisi adolescenziali, omosessualità, intolleranza, differenze di ceto sociale, le vocazioni artistiche e non, preconcetti, turbamenti, insofferenze, incoerenze, bulimia.
Sesso:
Le scene di sesso sbandierate su tutti i giornali sono molto tecniche. Nel senso che amore e passionalità sfociano nell’improvvisazione e nel gioco, qui han dato sfoggio di grande metodo, c’è il kamasustra completo, non hanno dimenticato nessuna posizione. Ho avuto la sensazione che oltre alla carnalità sbandierata dal regista c’è anche molta morbosità.
La scena del colpo di fulmine quando Adele vede Emma per la prima volta. Emma ha i capelli blu. Quando l’amore finisce Emma ha i capelli normali. Adele nelle ultime scene del film indossa un abito blu, è pronta per un nuovo amore (arriverà il capitolo tre, come 1Q84 di Murakami? )
Su una rivista di cinema collocano la giovane Adele liceale alla fine degli anni novanta, eppure lei balla durante la festa del suo compleanno sulle note di I follow rivers, del 2011.