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Resto colpita.
E mi chiedo perchè.
Ormai i socials sono un pullulare di gente frustrata,
incattivita, astiosa.
Anche il gesto più innocente, mosso dalle migliori intenzioni
viene interpretato attraverso il filtro di occhi malati
forgiati dall’odio e distorti, forse, dal male ricevuto.
Ma non li giustifico.
Sono contenta di non farne parte.
Si guardano.
E lì vedi l’intesa.
Complicità, affetto, stima.
L’esperienza comune.
L’amore per l’arte. Il talento.
Tutto in uno sguardo.
Non ci puo’ essere tra due qualunque.
Quella luce che si accende
solo quando la passione, il vissuto, l’impegno
sono comuni e condivisi.
Il piacere di esseri lì, proprio in quel momento.
Emozionando.
